Neoformazione labbro inferiore
Buongiorno,
ho 29 anni, non fumo, bevo di rado e sono qui per esporvi un problema che mi attanaglia da qualche mese. Sono stato operato la prima volta, dopo che il chirurgo mi ha diagnosticato una neoformazione del labbro inferiore, per l'asportazione della stessa. Circa qualche settimana dopo mi è ricomparsa, per la cronaca nuova operazione e nuova asportazione, il chirurgo in questo caso mi ha detto che poteva essere una recidiva e che molto probabilmente mordevo la parte interessata, ma vi assicuro che non lo faccio. Il problema, dopo la nuova asportazione, sembrava risolto ma qualche giorno fa una nuova neoformazione, sebbene più piccola per il momento, ha fatto la sua comparsa, facendomi preoccupare. Ma è possibile che non si riesce a risolvere questo problema? Non posso mica finire sotto i ferri ogni mese e mezzo/due sempre per lo stesso motivo, ho anche paura di danni estetici al labbro a lungo andare. Spero risponderete al più presto cari dottori. Vi ringrazio in anticipo.
Un saluto!
ho 29 anni, non fumo, bevo di rado e sono qui per esporvi un problema che mi attanaglia da qualche mese. Sono stato operato la prima volta, dopo che il chirurgo mi ha diagnosticato una neoformazione del labbro inferiore, per l'asportazione della stessa. Circa qualche settimana dopo mi è ricomparsa, per la cronaca nuova operazione e nuova asportazione, il chirurgo in questo caso mi ha detto che poteva essere una recidiva e che molto probabilmente mordevo la parte interessata, ma vi assicuro che non lo faccio. Il problema, dopo la nuova asportazione, sembrava risolto ma qualche giorno fa una nuova neoformazione, sebbene più piccola per il momento, ha fatto la sua comparsa, facendomi preoccupare. Ma è possibile che non si riesce a risolvere questo problema? Non posso mica finire sotto i ferri ogni mese e mezzo/due sempre per lo stesso motivo, ho anche paura di danni estetici al labbro a lungo andare. Spero risponderete al più presto cari dottori. Vi ringrazio in anticipo.
Un saluto!
[#1]
Gentile Utente,
ci descriva la neoformazione, le modalità di presentazione, ci riferisca almeno la diagnosi clinica ed istologica, dato che sicuramente la lesione escissa è stata sottoposta ad esame istologico.
Dal suo racconto presumo si tratti di un mucocele.
Cordiali Saluti
ci descriva la neoformazione, le modalità di presentazione, ci riferisca almeno la diagnosi clinica ed istologica, dato che sicuramente la lesione escissa è stata sottoposta ad esame istologico.
Dal suo racconto presumo si tratti di un mucocele.
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#2]
Nel rimuovere un mucocele, se di questo si tratta, e' indispensabile eliminare gli acini ghiandolari salivari dai quali la lesione trae origine.
Come ha già sottolineato il collega Palomba, di fondamentale importanza per la diagnosi è l'esecuzione di un esame istologico della lesione rimossa.
Cordiali saluti
Come ha già sottolineato il collega Palomba, di fondamentale importanza per la diagnosi è l'esecuzione di un esame istologico della lesione rimossa.
Cordiali saluti
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#4]
In genere questo tipo di interventi non lascia esiti cicatriziali evidenti, ovviamente è compito del chirurgo scegliere la tecnica più idonea in virtù di quella che è l'ipotesi diagnostica più probabile e di quella che è la sede della lesione.
[#5]
Utente
Buongiorno,
di seguito vi riporto l'esito dell'esame istologico: materiale in esame (neoformazione della mucosa orale del labbro inferiore): quesito clinico (recidiva); descrizione macroscopica (frammento, sezionato lungo l'asse maggiore); diagnosi (quadro istologico compatibile con mucocele). In virtù di quanto descritto in precedenza pensate che un nuovo intervento effettuato con il laser, tecnica meno invasiva di quella chirurgica, da un dentista eviti la rottura di una nuova ghiandola e quindi una possibile recidiva? Distinti saluti.
di seguito vi riporto l'esito dell'esame istologico: materiale in esame (neoformazione della mucosa orale del labbro inferiore): quesito clinico (recidiva); descrizione macroscopica (frammento, sezionato lungo l'asse maggiore); diagnosi (quadro istologico compatibile con mucocele). In virtù di quanto descritto in precedenza pensate che un nuovo intervento effettuato con il laser, tecnica meno invasiva di quella chirurgica, da un dentista eviti la rottura di una nuova ghiandola e quindi una possibile recidiva? Distinti saluti.
[#6]
Personalmente penso l'esatto contrario.
La rimozione con il laser rende più facile la rottura della lesione e dunque una sua incompleta rimozione con conseguente rischio di recidiva. Ritengo per questo tipo di interventi più affidabile la tecnica chirurgica tradizionale che prevede l'enucleazione totale della pseudocisti con dissezione per via smussa dei tessuti sani limitrofi.
Si affidi ad un chirurgo esperto e faccia scegliere a lui la tecnica che ritiene più idonea.
Cordiali saluti
La rimozione con il laser rende più facile la rottura della lesione e dunque una sua incompleta rimozione con conseguente rischio di recidiva. Ritengo per questo tipo di interventi più affidabile la tecnica chirurgica tradizionale che prevede l'enucleazione totale della pseudocisti con dissezione per via smussa dei tessuti sani limitrofi.
Si affidi ad un chirurgo esperto e faccia scegliere a lui la tecnica che ritiene più idonea.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.7k visite dal 19/07/2015.
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