Nellestate 2014 la causa del dolore stata attribuita ad una devitalizzazione di un dente
Gentili medici, sono una ragazza di 23 anni e volevo chiedere assistenza, ringraziando anticipatamente chi potrà aiutarmi o fornirmi consiglio. Per fare un riassunto del mio problema, che da quasi due anni mi fa stare profondamente male, inizio dicendo che nel novembre 2013 sono finita al pronto soccorso perché ho iniziato a vedere doppio e ad avere forti tensioni e dolori nella fascia temporale (maggiormente nella parte a destra) che mi impedivano di fare ogni cosa. Inoltre, la mattina appena alzata ero sempre stanchissima e le cefalee erano insopportabili. Ho fatto una lunga serie di visite ortottiche, visite oculistiche, due risonanze (con e senza liquido di contrasto) e una alla mandibola in movimento e che hanno escluso un qualsiasi tipo di problema grave. Ho inoltre seguito un percorso con un posturologo che mi ha sistemato la postura. Terminate le sedute, il problema non è scomparso: la diplopia era sempre presente e lo stesso valeva per i dolori temporali. Nell’estate 2014 la causa del dolore è stata attribuita ad una devitalizzazione di un dente (il n°17) fatta l'estate 2013 con relativa malocclusione che, con il fatto che io ho la tendenza a stringere i denti di notte, deve aver influito anche sulla mandibola. Mi è stato costruito un bite calibrato con elettromiografia da tenere per alcuni mesi, ma ho poi smesso di metterlo perchè i dolori non svanivano bensì aumentavano tremendamente. Ho fatto ulteriori visite per il mio problema dei dolori alle tempie e per la vista doppia: in neurologia mi hanno escluso una miastenia gravis in seguito a degli specifici esami del sangue. Sono praticamente tornata al punto di partenza senza ancora avere una diagnosi di tutti questi dolori, finché la scorsa settimana, 8/07/2015, in seguito ad una tac al dente devitalizzato, è stato trovato un granuloma periapicale al 17 (il mio dente operato) e un ulteriore infezione del seno mascellare (nel quale è visibile una sfera, che si pensa sia il cemento usato per il dente e poi finito nel seno mascellare in seguito all'infezione). Si ritiene dunque che la causa di tutto i dolori che ho avvertito negli ultimi due anni possa essere attribuita a questo problema. Da quanto ho trovato in seguito a molte testimonianze, essendo un dente devitalizzato una focolaio di batteri che sembra creare problemi tra i più svariati, è possibile che si leghi anche alla diplopia? E se fosse veramente così, allora con la pulizia del seno mascellare e l’estrazione potrei finalmente guarire e tornare a vivere normalmente? Con il caldo questo problema è peggiorato pesantemente e non riesco neppure ad uscire di casa per via dei forti dolori, della stanchezza e della vista doppia, che oltre che creare confusione, influisce anche sulla sfera sociale ed emotiva. Io ringrazio moltissimo e mando a tutti un saluto cordiale.
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Gentile Utente,
se nel seno mascellare fosse presente una cisti di origine odontogena, cioè sviluppatasi da un dente devitalizzato ma rimasto infetto, l'ipotesi di un rapporto di causa-effetto con la diplopia e la sintomatologia dolorosa a carico dell'emifaccia corrispondente, potrebbe essere fondata, anche se spesso queste cisti sono silenti e comunque la diplopia è un segno infrequente e non caratteristico.
Nella situazione che ha descritto, cioè la presenza di una piccola quantità di materiale di chiusura dei canali, peraltro soggetto a riassorbimento anche se in tempi non rapidi, nel seno mascellare, tale rapporto sembra meno probabile.
Comunque prima di arrivare all'estrazione è sempre indicato ripetere la terapia endodondica.
Per quanto riguarda invece il probabile residuo di materiale nel seno mascellare, se non vi è una reazione infiammatoria della mucosa del seno, la rimozione non è indicata anche per le ridotte dimensioni: è necessaria comunque la valutazione di un otorino o un chirurgo maxillo-faciale.
La valutazione della sua condizione dovrebbe essere approfondita soprattutto, dal punto di vista neurologico, ed in caso di risultati negativi dal punto di vista gnatologico, strada già intrapresa e purtroppo con scarsi risultati.
Cordiali Saluti
se nel seno mascellare fosse presente una cisti di origine odontogena, cioè sviluppatasi da un dente devitalizzato ma rimasto infetto, l'ipotesi di un rapporto di causa-effetto con la diplopia e la sintomatologia dolorosa a carico dell'emifaccia corrispondente, potrebbe essere fondata, anche se spesso queste cisti sono silenti e comunque la diplopia è un segno infrequente e non caratteristico.
Nella situazione che ha descritto, cioè la presenza di una piccola quantità di materiale di chiusura dei canali, peraltro soggetto a riassorbimento anche se in tempi non rapidi, nel seno mascellare, tale rapporto sembra meno probabile.
Comunque prima di arrivare all'estrazione è sempre indicato ripetere la terapia endodondica.
Per quanto riguarda invece il probabile residuo di materiale nel seno mascellare, se non vi è una reazione infiammatoria della mucosa del seno, la rimozione non è indicata anche per le ridotte dimensioni: è necessaria comunque la valutazione di un otorino o un chirurgo maxillo-faciale.
La valutazione della sua condizione dovrebbe essere approfondita soprattutto, dal punto di vista neurologico, ed in caso di risultati negativi dal punto di vista gnatologico, strada già intrapresa e purtroppo con scarsi risultati.
Cordiali Saluti
[#2]
Utente
Gentile Dr. Cataldo,
la ringrazio per la veloce e approfondita risposta. Non so di preciso cosa vi sia nel seno mascellare ma vorrei scoprirlo molto presto, non appena rivedrò il dottore e chirurgo che mi segue in odontostomatologia (tra lunedi e martedì, poichè la situazione è urgente e continua ad aggravarsi). Il dente è già stato devitalizzato più di una volta ed è per questo che si sta valutando l'estrazione (si pensava anche ad un apicectomia, ma per tale processo i tempi di attesa sono lunghi e mi è stato riferito che non si tratterebbe di un intervento risolutivo al 100%). Prima dell'incontro e della eventuale estrazione, si è deciso di fare un quadro generale della situazione, per valutare bene il fattore della vista doppia e dei dolori alle tempie: oggi ho avuto un'accurata visita oculistica e lunedì avrò una visita con l'otorino. Per quanto riguarda la salute degli occhi, oggi mi è stato riferito che al momento ho una miopia che non si concilia con questa diplopia per l'esoforia che è comparsa proprio nel novembre 2013 assieme ai dolori alle tempie: dalla visita pare si tratti di una foria che si è slatentizzata e il fatto di mettere una lente correttiva davanti agli occhi, per consentire di risolvere il problema della miopia, ad tende aggravare il problema della diplopia (l'occhio converge di più). Scavando a fondo i miei genitori mi hanno riferito che da piccola mi era stata diagnosticata un ipermetropia ma che in seguito mutò in una miopia e che questo sembra spiegare le mie difficolta nel mettere a fuoco. Sembrano essere paradossalmente due problemi agli occhi che non vanno troppo d'accordo, con annesso il fatto che il dolore alle tempie è sempre presente, che diventa sempre piu forte e che si manifesta con dolori simili a forti scosse nel lato basso dell'occhio destro fino a dietro l'orecchio e che spero che possa sparire con la cura del granuloma, dell'infezione e con l'estrazione del dente. Se la diplopia dovesse rimanere anche in seguito all'eventuale pulizia ed estrazione, devo riprovare un altro ciclo con i prsmi, che peraltro avevo già effettuato l'anno scorso per una durata di circa 7 mesi con scarsi risultati (dal momento che mettevo l'occhiale con la placchetta press-on e che cambiavo in base all'esoforia alternante degli occhi, il dolore in basso a destra dell'occhio iniziava a tirare e a creare dolore). Secondo lei lunedì dovrei chiedere all'otorino per ciò che riguarda una probabile cisti odontogena? Può quest'ultima essere rilevata dalla tac già fatta ai denti che ha rilevato il granuloma o dovrei effettuare ulteriori esami? Un'altra domanda che avrei è in merito alle scosse, c'è qualcosa di efficace e di specifico che posso prendere per attenuare il dolore, che mi permetta di passare qualche ora fuori casa o mi affido ad un antiinfiammatorio come ad esempio ibuprofene?
E' stato molto gentile e la ringrazio ancora per la sua disponibilità e per il tempo che mi ha dedicato,
un saluto cordiale.
la ringrazio per la veloce e approfondita risposta. Non so di preciso cosa vi sia nel seno mascellare ma vorrei scoprirlo molto presto, non appena rivedrò il dottore e chirurgo che mi segue in odontostomatologia (tra lunedi e martedì, poichè la situazione è urgente e continua ad aggravarsi). Il dente è già stato devitalizzato più di una volta ed è per questo che si sta valutando l'estrazione (si pensava anche ad un apicectomia, ma per tale processo i tempi di attesa sono lunghi e mi è stato riferito che non si tratterebbe di un intervento risolutivo al 100%). Prima dell'incontro e della eventuale estrazione, si è deciso di fare un quadro generale della situazione, per valutare bene il fattore della vista doppia e dei dolori alle tempie: oggi ho avuto un'accurata visita oculistica e lunedì avrò una visita con l'otorino. Per quanto riguarda la salute degli occhi, oggi mi è stato riferito che al momento ho una miopia che non si concilia con questa diplopia per l'esoforia che è comparsa proprio nel novembre 2013 assieme ai dolori alle tempie: dalla visita pare si tratti di una foria che si è slatentizzata e il fatto di mettere una lente correttiva davanti agli occhi, per consentire di risolvere il problema della miopia, ad tende aggravare il problema della diplopia (l'occhio converge di più). Scavando a fondo i miei genitori mi hanno riferito che da piccola mi era stata diagnosticata un ipermetropia ma che in seguito mutò in una miopia e che questo sembra spiegare le mie difficolta nel mettere a fuoco. Sembrano essere paradossalmente due problemi agli occhi che non vanno troppo d'accordo, con annesso il fatto che il dolore alle tempie è sempre presente, che diventa sempre piu forte e che si manifesta con dolori simili a forti scosse nel lato basso dell'occhio destro fino a dietro l'orecchio e che spero che possa sparire con la cura del granuloma, dell'infezione e con l'estrazione del dente. Se la diplopia dovesse rimanere anche in seguito all'eventuale pulizia ed estrazione, devo riprovare un altro ciclo con i prsmi, che peraltro avevo già effettuato l'anno scorso per una durata di circa 7 mesi con scarsi risultati (dal momento che mettevo l'occhiale con la placchetta press-on e che cambiavo in base all'esoforia alternante degli occhi, il dolore in basso a destra dell'occhio iniziava a tirare e a creare dolore). Secondo lei lunedì dovrei chiedere all'otorino per ciò che riguarda una probabile cisti odontogena? Può quest'ultima essere rilevata dalla tac già fatta ai denti che ha rilevato il granuloma o dovrei effettuare ulteriori esami? Un'altra domanda che avrei è in merito alle scosse, c'è qualcosa di efficace e di specifico che posso prendere per attenuare il dolore, che mi permetta di passare qualche ora fuori casa o mi affido ad un antiinfiammatorio come ad esempio ibuprofene?
E' stato molto gentile e la ringrazio ancora per la sua disponibilità e per il tempo che mi ha dedicato,
un saluto cordiale.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.2k visite dal 16/07/2015.
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