Il dolore o l'infezione possa tornare
Salve, da pochi mesi vivo e lavoro in Inghilterra, tutto cio' ha comportato il trascuramento di una carie che avevo in un molare ( 7 alto a dx) con la conseguente rottura dal dente. Mi sono recato dal dentista che mi ha proposto devitalizzazione o estrazione, ho optato per la prima. Mi ha medicato e posto una otturazione provvisoria al dente, e ho avuto un appuntamento distante 20 gg circa. dopo 3-4 giorni l'otturazione è caduta , sono tornato e me ne hanno fatta un'altra molto piu' resistente. 3-4 giorni prima dell appuntamento ho cominciato a sperimentare il dolore piu' intenso della mia vita, sono stato dal dentista che mi ha detto di prendere antibiotico e il giorno dell'appuntamento finalmente ha iniziato la devitalizzazione ed il dolore è passato. Adesso ho un appuntamento a distanza di 23 giorni per completare la devitalizzazione (sono strapieni e non possono darmelo prima). Ho paura che sia troppo e che il dolore o l'infezione possa tornare. Ci sono tempi da rispettare per una devitalizzazione in piu' sedute? Corro rischio dolore o infezione? adesso ho un'altra otturazione provvisoria ? Grazie mille anticipatamente per la risposta.
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Se il dente è correttamente medicato e soprattutto l'otturazione provvisoria chiude la corona ermeticamente, il rischio che si sviluppi una nuova infezione non è elevato. E' comunque una evenienza che può succedere e diviene tanto più probabile quanto più a lungo si "trascina" il trattamento.
L'ideale, in genere, è completare il lavoro (devitalizzazione e ricostruzione) in poche sedute senza distanziarle troppo tra di loro.
23 giorni comunque, se come le dicevo prima medicazione e otturazione provvisoria sono ben eseguite, è un lasso di tempo ancora accettabile. La cosa fondamentale per il successo di queste terapie è il raggiungimento della sterilità endodontica e il porre in essere tutte quelle condizioni che consentono il mantenimento nel tempo di questa sterilità.
Cordiali saluti
L'ideale, in genere, è completare il lavoro (devitalizzazione e ricostruzione) in poche sedute senza distanziarle troppo tra di loro.
23 giorni comunque, se come le dicevo prima medicazione e otturazione provvisoria sono ben eseguite, è un lasso di tempo ancora accettabile. La cosa fondamentale per il successo di queste terapie è il raggiungimento della sterilità endodontica e il porre in essere tutte quelle condizioni che consentono il mantenimento nel tempo di questa sterilità.
Cordiali saluti
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
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Gentile utente,
leggendo il suo consulto non ho ben compreso il momento della scelta terapeutica: il dentista le ha detto: questo dente o lo togliamo oppure lo devitalizziamo, scelga lei? Ricordo che la scelta terapeutica spetta al medico che la cura, il paziente decide se farsi curare o meno accettando la cura attraverso consenso informato.
Se un dente è irrimediabilmente compromesso allora va estratto, se esistono i presupposti per poterlo salvare allora va devitalizzato. Qui ovviamente non possiamo porre diagnosi senza visita adeguata, ma è il dentista che normalmente indirizza il paziente verso l'una o l'altra terapia e lo fa in base alla situazione clinica del momento. (status dentale odierno). Quindi più che il tempo del trattamento le consiglio mediante altra valutazione specialistica se esistono i presupposti per poter devitalizzare il suddetto elemento o doverlo effettivamente estrarre. Cordiali saluti.
leggendo il suo consulto non ho ben compreso il momento della scelta terapeutica: il dentista le ha detto: questo dente o lo togliamo oppure lo devitalizziamo, scelga lei? Ricordo che la scelta terapeutica spetta al medico che la cura, il paziente decide se farsi curare o meno accettando la cura attraverso consenso informato.
Se un dente è irrimediabilmente compromesso allora va estratto, se esistono i presupposti per poterlo salvare allora va devitalizzato. Qui ovviamente non possiamo porre diagnosi senza visita adeguata, ma è il dentista che normalmente indirizza il paziente verso l'una o l'altra terapia e lo fa in base alla situazione clinica del momento. (status dentale odierno). Quindi più che il tempo del trattamento le consiglio mediante altra valutazione specialistica se esistono i presupposti per poter devitalizzare il suddetto elemento o doverlo effettivamente estrarre. Cordiali saluti.
Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 30/06/2015.
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