Granuloma si o no?
Sono 7 anni che ho una pallina sopra un molare (sesto dente arcata sup. dx) devitalizzato ma non so ancora cosa sia.
Nel gennaio del 2008 il molare in questione venne devitalizzato. Nella successiva estate, in seguito a fastidi (rigonfiamenti, piccoli dolori al tatto e nella masticazione) il dentista di allora eseguì una apicectomia per una infezione (granuloma?), solo che la pallina più grande, tra quelle presenti, era rimasta. Venne fatta anche una radiografia endorale dalla quale lui non vedeva nulla.
Due anni dopo, nel 2010, mi rivolsi ad un secondo dentista il quale mi spiegò quali sarebbero potuti essere gli interventi da fare per risolvere il problema (ritrattamento canalare, una apicectomia ed estrema ratio estrazione del dente). Mi fece fare un ortopanoramica ma anche lì non risultava nulla.
Nel 2014 mi sono rivolto al un terzo dentista. Anche lui mi fece una radiografia endorale non solo del dente devitalizzato ma anche di quelli vicini, ed anche lui (insieme al collega) non vide nulla (e pure io non vidi nessuna zona radiotrasparente). Mi disse che l'intervento di apicectomia era stato ben fatto e che intervenire di nuovo sulla radice o nei canali era inutile. Secondo lui la causa poteva essere il materiale utilizzato per l'otturazione dei canali o della radice che creava una infiammazione ai tessuti che non avrebbe avuto alcuna conseguenza futura. Allora mi consigliò di non intervenire evitando anche l'estrazione. (In conclusione mi disse pure che per il tempo trascorso qualora fosse stata un'infezione avrei avuto forti dolori e manifestazioni di pus).
In tutto questo io non sento alcun dolore, rarissime volte sento un fastidio simile a quello di una gengiva infiammata e infine, cosa strana, al tatto sento che il volume della pallina alcune volte si riduce se pur di poco.
Voi cosa ne pensate? Io non so se continuare a cercare una soluzione al problema o mantenere lo satus quo.
Grazie mille per le vostre risposte
Saluti
Davide
Nel gennaio del 2008 il molare in questione venne devitalizzato. Nella successiva estate, in seguito a fastidi (rigonfiamenti, piccoli dolori al tatto e nella masticazione) il dentista di allora eseguì una apicectomia per una infezione (granuloma?), solo che la pallina più grande, tra quelle presenti, era rimasta. Venne fatta anche una radiografia endorale dalla quale lui non vedeva nulla.
Due anni dopo, nel 2010, mi rivolsi ad un secondo dentista il quale mi spiegò quali sarebbero potuti essere gli interventi da fare per risolvere il problema (ritrattamento canalare, una apicectomia ed estrema ratio estrazione del dente). Mi fece fare un ortopanoramica ma anche lì non risultava nulla.
Nel 2014 mi sono rivolto al un terzo dentista. Anche lui mi fece una radiografia endorale non solo del dente devitalizzato ma anche di quelli vicini, ed anche lui (insieme al collega) non vide nulla (e pure io non vidi nessuna zona radiotrasparente). Mi disse che l'intervento di apicectomia era stato ben fatto e che intervenire di nuovo sulla radice o nei canali era inutile. Secondo lui la causa poteva essere il materiale utilizzato per l'otturazione dei canali o della radice che creava una infiammazione ai tessuti che non avrebbe avuto alcuna conseguenza futura. Allora mi consigliò di non intervenire evitando anche l'estrazione. (In conclusione mi disse pure che per il tempo trascorso qualora fosse stata un'infezione avrei avuto forti dolori e manifestazioni di pus).
In tutto questo io non sento alcun dolore, rarissime volte sento un fastidio simile a quello di una gengiva infiammata e infine, cosa strana, al tatto sento che il volume della pallina alcune volte si riduce se pur di poco.
Voi cosa ne pensate? Io non so se continuare a cercare una soluzione al problema o mantenere lo satus quo.
Grazie mille per le vostre risposte
Saluti
Davide
[#1]
Gentile paziente,
la sua storia appare, se lo lasci dire, abbastanza singolare. La prima domanda che mi viene in mente è la diagnosi di questa 'pallina', nessuno le ha spiegato che cosa è?
Si, perché se è una fistola (possibile per come la descrive) ne vanno ricercate le cause. La rx endorale e la ortopanoramica sono strumenti non adeguati a fornire dati utili alla diagnosi: meglio una CBCT.
Consulti il suo dentista su questa indicazione e se non ha adeguate risposte può inviarmi l'esame per una ulteriore valutazione alla mia mail.
Cordiali saluti
la sua storia appare, se lo lasci dire, abbastanza singolare. La prima domanda che mi viene in mente è la diagnosi di questa 'pallina', nessuno le ha spiegato che cosa è?
Si, perché se è una fistola (possibile per come la descrive) ne vanno ricercate le cause. La rx endorale e la ortopanoramica sono strumenti non adeguati a fornire dati utili alla diagnosi: meglio una CBCT.
Consulti il suo dentista su questa indicazione e se non ha adeguate risposte può inviarmi l'esame per una ulteriore valutazione alla mia mail.
Cordiali saluti
Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it
[#2]
Gentile utente,
a seguito di un apicectomia è possibile possa ripresentarsi un granuloma, soprattutto laddove la terapia endodontica ortograda (ritrattamento canalare) sia risultata fallimentare. Di norma la presenza di fistole dopo apicectomia è abbastanza frequente, ed è possibile rilevarne l'effettiva presenza attraverso l'inserimento di un cono di gutta percha nel canale di scolo della fistola e la sua visualizzazione attraverso un rx endorale. Come suggerito dal collega la cbtc rappresenterebbe il gold standard, poichè con tale indagine diagnostica sarebbe possibile rivelare più facilmente un eventuale lesione focale ed i limiti che contrae con le strutture vicine l'elemento dentario. In un modo o nell' altro se tale lesione le provoca problemi bisogna comprenderne come già detto la sua natura e a tal scopo le consiglio di consultare il collega esperto in trattamenti endodontici. Cordiali saluti.
a seguito di un apicectomia è possibile possa ripresentarsi un granuloma, soprattutto laddove la terapia endodontica ortograda (ritrattamento canalare) sia risultata fallimentare. Di norma la presenza di fistole dopo apicectomia è abbastanza frequente, ed è possibile rilevarne l'effettiva presenza attraverso l'inserimento di un cono di gutta percha nel canale di scolo della fistola e la sua visualizzazione attraverso un rx endorale. Come suggerito dal collega la cbtc rappresenterebbe il gold standard, poichè con tale indagine diagnostica sarebbe possibile rivelare più facilmente un eventuale lesione focale ed i limiti che contrae con le strutture vicine l'elemento dentario. In un modo o nell' altro se tale lesione le provoca problemi bisogna comprenderne come già detto la sua natura e a tal scopo le consiglio di consultare il collega esperto in trattamenti endodontici. Cordiali saluti.
Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it
[#3]
Gentile Paziente
l'esame Rx Cone Beam consente di valutare meglio le lesioni ossee e dentali in quanto fornisce una immagine 3D tridimensionale, non disponibile con le radiografie endorali o ortopanoramica, anche se digitali.
Prima di valutare se tale esame è indicato per Lei è comunque consigliabile una ulteriore visita.
Cordiali saluti
l'esame Rx Cone Beam consente di valutare meglio le lesioni ossee e dentali in quanto fornisce una immagine 3D tridimensionale, non disponibile con le radiografie endorali o ortopanoramica, anche se digitali.
Prima di valutare se tale esame è indicato per Lei è comunque consigliabile una ulteriore visita.
Cordiali saluti
Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 23/06/2015.
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