Chiarimenti Parodontite
Buongiorno Gentili Dottori,
sono una donna ed ho 28 anni.
Scrivo per ricevere dei chiarimenti e consigli.
Giovedì 30 aprile mi è venuto un ascesso pazzesco sulla gengiva all'altezza del primo molare in alto a sinistra. Essendoci il ponte del 1 maggio ho dovuto aspettare fino a lunedì per farmi visitare. Nel frattempo ho preso l'Augmentin (x 6 giorni).
Durante la visita il Dottore mi ha fatto una lastrina e quando l'ha vista ha detto: "qui c'è una tasca pazzesca". Il dente, che 3 anni fa è stato devitalizzato e incapsulato (con perno in microfibra), sta bene, il problema è che l'osso si è ritirato insieme alla gengiva. Quindi il Dottore dice che bisogna ripulire la tasca e poi fare un innesto osseo per salvare il dente (che però ancora non dondola).
Con questo ho voluto spiegare la situazione attuale.
Quello che vorrei sapere però è altro. Purtroppo, per quanto il mio Dentista sia bravissimo nel suo lavoro, ha una pecca: non ama molto le chiacchiere. Riesco a parlare con lui solo del minimo indispensabile e poi scappa via.
Quello che vorrei sapere è se, oltre ad una corretta igiene orale, potrebbe essere utile assumere integratori di calcio e vitamina C? Io non bevo latte, non mangio latticini ne formaggi. Purtroppo non ci riesco proprio.
Inoltre vorrei avere un parere circa i metodi casalinghi migliori per pulire i denti. Io uso da due anni lo spazzolino elettrico. Va bene per gengive soggette a recessione oppure sarebbe meglio tornare al manuale? Il punto è che io da quando uso quello elettrico ho una percezione di pulito maggiore, ma se questo compromette la salute già precaria delle mie gengive sono disposta a tornare al manuale se necessario.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali Saluti
sono una donna ed ho 28 anni.
Scrivo per ricevere dei chiarimenti e consigli.
Giovedì 30 aprile mi è venuto un ascesso pazzesco sulla gengiva all'altezza del primo molare in alto a sinistra. Essendoci il ponte del 1 maggio ho dovuto aspettare fino a lunedì per farmi visitare. Nel frattempo ho preso l'Augmentin (x 6 giorni).
Durante la visita il Dottore mi ha fatto una lastrina e quando l'ha vista ha detto: "qui c'è una tasca pazzesca". Il dente, che 3 anni fa è stato devitalizzato e incapsulato (con perno in microfibra), sta bene, il problema è che l'osso si è ritirato insieme alla gengiva. Quindi il Dottore dice che bisogna ripulire la tasca e poi fare un innesto osseo per salvare il dente (che però ancora non dondola).
Con questo ho voluto spiegare la situazione attuale.
Quello che vorrei sapere però è altro. Purtroppo, per quanto il mio Dentista sia bravissimo nel suo lavoro, ha una pecca: non ama molto le chiacchiere. Riesco a parlare con lui solo del minimo indispensabile e poi scappa via.
Quello che vorrei sapere è se, oltre ad una corretta igiene orale, potrebbe essere utile assumere integratori di calcio e vitamina C? Io non bevo latte, non mangio latticini ne formaggi. Purtroppo non ci riesco proprio.
Inoltre vorrei avere un parere circa i metodi casalinghi migliori per pulire i denti. Io uso da due anni lo spazzolino elettrico. Va bene per gengive soggette a recessione oppure sarebbe meglio tornare al manuale? Il punto è che io da quando uso quello elettrico ho una percezione di pulito maggiore, ma se questo compromette la salute già precaria delle mie gengive sono disposta a tornare al manuale se necessario.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Utente,
l'attività di un medico comprende anche l'ascoltare il paziente, spiegare let e rispondere alle sue domande, come per esempio quelle da Lei rivolte qui a Noi.
La malattia parodontale non può essere curata con integratori o farmaci particolari, per quanto esistano terapie farmacologiche topiche con risultati non costanti ed univoci: l'unica terapia efficace è quella che consiste nell'ablazione del tartaro sopra e sottogengivale, la levigatura delle radici, il curettaggio delle tasche, la terapia rigenerativa se possibile.
L'igiene orale domiciliare corretta e costante è fondamentale per la salute dei tessuti gengivali e parodontali;
l'uso dello spazzolino elettrico o manule è indifferente se questi vengono usati correttamente.
Nei soggetti parodontopatici potrebbe risultare utile anche l'uso di scovolini interdentali ed il filo, soprattutto se vi sono protesi fisse: le spiegazioni in tal senso sono dovute dal medico o dall'igienista dentale .
Cordiali Saluti
NOTA BENE
Questa risposta ha scopo puramente informativo e non ha valore di diagnosi né di prescrizione terapeutica e non deve essere considerata sostitutiva della visita medica.
l'attività di un medico comprende anche l'ascoltare il paziente, spiegare let e rispondere alle sue domande, come per esempio quelle da Lei rivolte qui a Noi.
La malattia parodontale non può essere curata con integratori o farmaci particolari, per quanto esistano terapie farmacologiche topiche con risultati non costanti ed univoci: l'unica terapia efficace è quella che consiste nell'ablazione del tartaro sopra e sottogengivale, la levigatura delle radici, il curettaggio delle tasche, la terapia rigenerativa se possibile.
L'igiene orale domiciliare corretta e costante è fondamentale per la salute dei tessuti gengivali e parodontali;
l'uso dello spazzolino elettrico o manule è indifferente se questi vengono usati correttamente.
Nei soggetti parodontopatici potrebbe risultare utile anche l'uso di scovolini interdentali ed il filo, soprattutto se vi sono protesi fisse: le spiegazioni in tal senso sono dovute dal medico o dall'igienista dentale .
Cordiali Saluti
NOTA BENE
Questa risposta ha scopo puramente informativo e non ha valore di diagnosi né di prescrizione terapeutica e non deve essere considerata sostitutiva della visita medica.
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#2]
La malattia parodontale (piorrea) è un'infezione dei tessuti di sostegno (gengiva, osso, legamento) dei denti che, se non diagnosticata tempestivamente e correttamente trattata, può portare alla loro perdita.
La diagnosi si effettua con un'accurata visita clinica, un sondaggio parodontale da eseguirsi su sei punti su ciascun dente e con delle Rx endorali.
La terapia dei problemi parodontali deve inizialmente prevedere sedute professionali in studio di ablazione del tartaro e di rimozione della placca batterica sottogengivale (curettage).
Queste sedute vanno ripetute, inizialmente, con una frequenza variabile (lo decide lo specialista), anche ogni due-tre mesi.
Con una successiva rivalutazione della situazione clinica, si dovrà decidere se mantenere sotto controllo la situazione con ulteriori sedute di igiene in studio oppure eseguire interventi di chirurgia ossea resettiva o rigenerativa parodontale o muco-gengivale (a seconda del quadro clinico).
Le ricordo che la letteratura internazionale riporta alte percentuali di successo con queste terapie, beninteso che vengano effettuate correttamente e da un operatore esperto.
Imprescindibile è la collaborazione del paziente nel mantenere un'igiene orale ottimale (per tutta la vita!) e l'abolizione di eventuali abitudini come il fumo, pena il possibile aggravamento della malattia.
Lei ha bisogno di una diagnosi e di una terapia corretta come migliaia di altre persone nella sua situazione, le suggerisco l'ipotesi di effettuare un altro consulto da un dentista esperto che si occupa di Parodontologia.
Qui può leggere altre notizie relative alla parodontite
http://studiodecarli.com/1/parodontologia_379976.html
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 07/05/2015.
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