Implantologia
Buongiorno,ho 39 anni ed ho avuto la necessità a seguito di estrazioni,di ricorrere all implantologia.Sei mesi fa ho messo due impianti molare e premolare sulla mascella e tre impianti sulla mandibola lato sx.Tutto bene fino al giorno in cui il mio dentista per rimuovere la gengiva sopra le cappette di guarigione(impianti sommersi)e permettere all odontotecnico di poter inserire i perni ecc.. per prendere l impronta definitiva,ha decisamente esagerato con il laser;risultato a distanza di quindici giorni e tanto dolore nella parte superiore gli impianti si presentano con una vasta zona di osso a vista scoperto e la gengiva intorno ancora arrossata.
Chiedo se è certo che l osso vada in necrosi perchè non piu nutrito dalla sua gengiva che normalmente lo ricopre e se ci sono tecniche tali da poter salvare le due viti in questione;ho fatto anche un ciclo di antibiotico(azitromicina 3 cps) ed ho assunto anche qualche giorno di Medrol 16mg a scalare come da protocollo,grazie.
Chiedo se è certo che l osso vada in necrosi perchè non piu nutrito dalla sua gengiva che normalmente lo ricopre e se ci sono tecniche tali da poter salvare le due viti in questione;ho fatto anche un ciclo di antibiotico(azitromicina 3 cps) ed ho assunto anche qualche giorno di Medrol 16mg a scalare come da protocollo,grazie.
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Gentile utente,
L'esposizione ossea deve essere necessariamente protetta con l'innesto di materiali atti a rigenerare la mucosa gengivale o in alternativa con l'innesto di tessuto connettivo prelevato dal palato, in quanto un osso esposto è soggetto ad infettarsi molto più facilmente compromettendo peraltro la stabilità implantare. Se il difetto è di lieve entità, l'utilizzo di colluttori medicali ed una scrupolosa igiene orale possono contribuire a mantenere asettica la zona ossea esposta, aumentando la velocità di guarigione della mucosa. Consulti il suo dentista per una valutazione più accurata del sito implantare e per dirimere il suo dubbio. Cordialmente.
L'esposizione ossea deve essere necessariamente protetta con l'innesto di materiali atti a rigenerare la mucosa gengivale o in alternativa con l'innesto di tessuto connettivo prelevato dal palato, in quanto un osso esposto è soggetto ad infettarsi molto più facilmente compromettendo peraltro la stabilità implantare. Se il difetto è di lieve entità, l'utilizzo di colluttori medicali ed una scrupolosa igiene orale possono contribuire a mantenere asettica la zona ossea esposta, aumentando la velocità di guarigione della mucosa. Consulti il suo dentista per una valutazione più accurata del sito implantare e per dirimere il suo dubbio. Cordialmente.
Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it
[#2]
Oltre alle considerazioni del Dott. Di Biase, rimane il dubbio che nella scopertura degli impianti sia stato eseguito (male, stando a quanto da lei scritto) un opercolo che non sempre è la soluzione migliore per la possibilità di aver rimosso anche una quota significativa di gengiva aderente attorno agli impianti stessi.
La gengiva aderente andrebbe sempre preservata anche attorno agli impianti perchè migliora il sigillo dato da questo tessuto nei confronti della placca batterica, favorisce le manovre domiciliari di igiene orale oltre a determinare, spesso, un aspetto parodontale più simile ai denti naturali una volta cementata la protesi fissa.
Rimane da fare ancora una precisazione importante: nel mio studio è il medico e NON l'odontotecnico che inserisce i perni all'interno degli impianti e che esegue l'impronta definitiva...
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
[#3]
Gentile paziente,
è difficile pensare ad osso scoperto dopo lare. Più facile che ciò che lei vede come bianco è fibrina, una sostanza prodotta in fase di guarigione di colore bianco.
Dovrebbe il tutto risolversi spontaneamente entro 3/4 settimane.
Rimane il suggerimento del Dr.Carli, il dentista è il solo abilitato a mettere le mani in bocca al paziente, di certo non il tecnico.
Cordiali saluti
è difficile pensare ad osso scoperto dopo lare. Più facile che ciò che lei vede come bianco è fibrina, una sostanza prodotta in fase di guarigione di colore bianco.
Dovrebbe il tutto risolversi spontaneamente entro 3/4 settimane.
Rimane il suggerimento del Dr.Carli, il dentista è il solo abilitato a mettere le mani in bocca al paziente, di certo non il tecnico.
Cordiali saluti
Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 29/04/2015.
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