Estrazione dente, dubbi
Salve,
vorrei ricevere la vostra opinione sui seguenti punti:
1. Se in presenza di un'area infiammata, infetta e dolorante sarebbe utile utilizzare nei giorni precedenti all'intervento un dentifricio desensibilizzante con nitrato di potassio o se questi non darebbe alcun beneficio.
2. Se ha senso usare lo stesso antibiotico, pre e post intervento, che è stato utilizzato nei mesi precedenti per vari motivi di salute (amoxicillina, utilizzato già 3 volte nei 3/4 mesi precedenti e che non sembra aver fatto granché nella zona infiammata, l'ultima volta è stato preso appositamente per il dente).
3. Se per un soggetto con piastrinopenia (= o > 80.000 per mm3) è attuabile l'assunzione di un antinfiammatorio selettivo (es. eterocoxib) prima dell'operazione, in teoria questo tipo di FANS non dovrebbe avere effetto sulla coagulazione (ma tra la teoria e la pratica...). Ho letto alcuni documenti secondo cui l'assunzione dei FANS pre-intervento è più efficace nel controllo del dolore, mi chiedo se io ne posso beneficiare senza correre rischi (sempre considerando l'antinfiammatorio selettivo COX-2).
Grazie per l'aiuto.
vorrei ricevere la vostra opinione sui seguenti punti:
1. Se in presenza di un'area infiammata, infetta e dolorante sarebbe utile utilizzare nei giorni precedenti all'intervento un dentifricio desensibilizzante con nitrato di potassio o se questi non darebbe alcun beneficio.
2. Se ha senso usare lo stesso antibiotico, pre e post intervento, che è stato utilizzato nei mesi precedenti per vari motivi di salute (amoxicillina, utilizzato già 3 volte nei 3/4 mesi precedenti e che non sembra aver fatto granché nella zona infiammata, l'ultima volta è stato preso appositamente per il dente).
3. Se per un soggetto con piastrinopenia (= o > 80.000 per mm3) è attuabile l'assunzione di un antinfiammatorio selettivo (es. eterocoxib) prima dell'operazione, in teoria questo tipo di FANS non dovrebbe avere effetto sulla coagulazione (ma tra la teoria e la pratica...). Ho letto alcuni documenti secondo cui l'assunzione dei FANS pre-intervento è più efficace nel controllo del dolore, mi chiedo se io ne posso beneficiare senza correre rischi (sempre considerando l'antinfiammatorio selettivo COX-2).
Grazie per l'aiuto.
[#1]
Gentile Utente,
una piastrinopenia con valori > 80.000 mm3 è considerata lieve e a rischio emorragico ridotto, sempre che si tratti di un'estrazione semplice: sarà premura del suo medico favorire l'emostasi tramite l'applicazione di punti di sutura,seritenutonecessario, il posizionamento di spugnette emostatiche nell'alveolo, l'applicazione di farmaci antifibrinolitici come l'acido tranexamico o l'ac.aminocaproico sulla ferita tramite garze sterili, farmaci da tenere anche a casa per un eventuale ulteriore applicazione in caso di sanguinamento.
Eviterei l'assunzione di Fans, meglio altri farmaci altrettanto efficaci.
Per quanto riguarda la terapia antibiotica, è consigliabile per evitare complicazioni infettive che possono a loro volta interferire con la stabilizzazione del coagulo nei giorni successivi all'intervento: a scegliere l'antibiotico più adeguato dovrà pensarci il suo medico.
Per quanto riguarda la prima domanda, piuttosto le consiglio uno spray alla clorexidina che potrà usare anche dopo l'estrazione per mantenere disinfettata la ferita fino a guarigione.
Cordiali Saluti
NOTA BENE
Questa risposta ha scopo puramente informativo e non ha valore di diagnosi né di prescrizione terapeutica e non deve essere considerata sostitutiva della visita medica.
una piastrinopenia con valori > 80.000 mm3 è considerata lieve e a rischio emorragico ridotto, sempre che si tratti di un'estrazione semplice: sarà premura del suo medico favorire l'emostasi tramite l'applicazione di punti di sutura,seritenutonecessario, il posizionamento di spugnette emostatiche nell'alveolo, l'applicazione di farmaci antifibrinolitici come l'acido tranexamico o l'ac.aminocaproico sulla ferita tramite garze sterili, farmaci da tenere anche a casa per un eventuale ulteriore applicazione in caso di sanguinamento.
Eviterei l'assunzione di Fans, meglio altri farmaci altrettanto efficaci.
Per quanto riguarda la terapia antibiotica, è consigliabile per evitare complicazioni infettive che possono a loro volta interferire con la stabilizzazione del coagulo nei giorni successivi all'intervento: a scegliere l'antibiotico più adeguato dovrà pensarci il suo medico.
Per quanto riguarda la prima domanda, piuttosto le consiglio uno spray alla clorexidina che potrà usare anche dopo l'estrazione per mantenere disinfettata la ferita fino a guarigione.
Cordiali Saluti
NOTA BENE
Questa risposta ha scopo puramente informativo e non ha valore di diagnosi né di prescrizione terapeutica e non deve essere considerata sostitutiva della visita medica.
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#2]
Utente
Grazie per la risposta Dr. Palomba,
il dentista è solito usare i punti di sutura, sull'utilizzo dei farmaci indicati sono dubbioso perché non credo li conosca.
Nel caso lei mi suggerisce di comprare il farmaco Tranex o Caprolisin e di applicarne l'intera fiala su un tampone di garza sterile una volta che a casa mi accorgessi di un eccessivo sanguinamento dopo la rimozione del primo tampone? Sono completamente a digiuno sull'argomento.
Ho provato in passato ad usare analgesici come il paracetamolo da 1000 mg oppure la combinazione di paracetamolo con codeina ma ambedue non hanno sortito il minimo effetto, per semplici carie.
Gli unici due farmaci che hanno limitato parzialmente il dolore sono stati l'ibuprofene da 400 mg e l'eterocoxib da 90 mg. Mi sarà necessario assumere uno dei due non oltre i 30 minuti post-intervento perché purtroppo ho una soglia del dolore estremamente bassa e l'anestesia locale ha una durata di soli 40 minuti, come mi ha confermato l'assistente. Lei me ne sconsiglia caldamente l'utilizzo? Eppure c'è chi utilizza gli antinfiammatori anche non selettivi prima dell'intervento.
Ho anche paura che l'anestesia non attecchisca affatto dato l'area infiammata ed infetta; ho provato con un ciclo di antibiotici ma il dolore è rimasto relativamente costante e l'infiammazione non è migliorata minimamente. Il dentista mi ha detto che dovrei sentire dolore solo a contatto di sostanze fredde o calde perché ciò che rimane del dente è devitalizzato ma io sento dolore costante, come se avessi una spina, soprattutto dopo mangiato e in particolare dove vi è una piccola frattura, toccando la parte piccola con un dito, larga 1 millimetro mi sembra, il dolore diventa più acuto mentre la parte grossa del dente è meno dolorante.
Il mio dentista mi prescrive sempre ed unicamente amoxicillina + acido clavulanico. L'ultima volta non sembra aver fatto molto, l'area era rimasta infiammata e dolorante dopo i 6 giorni canonici.
Diceva che per la prima domanda mi consigliava uno spray a base di clorexidina (Corsodyl?), ma questo non è più un disinfettante? Riuscirà a rimuovere l'infiammazione prima dell'intervento? E' da usare assieme all'antibiotico (lo proporrei al dentista), anche il giorno stesso prima dell'intervento?
E cosa ne pensa della 'Fialetta odontoiatrica del dottor Knapp' da utilizzare per qualche giorno (in questo periodo) al posto degli analgesici o degli antinfiammatori per non sentire questa spina nella gengiva?
Grazie ancora.
il dentista è solito usare i punti di sutura, sull'utilizzo dei farmaci indicati sono dubbioso perché non credo li conosca.
Nel caso lei mi suggerisce di comprare il farmaco Tranex o Caprolisin e di applicarne l'intera fiala su un tampone di garza sterile una volta che a casa mi accorgessi di un eccessivo sanguinamento dopo la rimozione del primo tampone? Sono completamente a digiuno sull'argomento.
Ho provato in passato ad usare analgesici come il paracetamolo da 1000 mg oppure la combinazione di paracetamolo con codeina ma ambedue non hanno sortito il minimo effetto, per semplici carie.
Gli unici due farmaci che hanno limitato parzialmente il dolore sono stati l'ibuprofene da 400 mg e l'eterocoxib da 90 mg. Mi sarà necessario assumere uno dei due non oltre i 30 minuti post-intervento perché purtroppo ho una soglia del dolore estremamente bassa e l'anestesia locale ha una durata di soli 40 minuti, come mi ha confermato l'assistente. Lei me ne sconsiglia caldamente l'utilizzo? Eppure c'è chi utilizza gli antinfiammatori anche non selettivi prima dell'intervento.
Ho anche paura che l'anestesia non attecchisca affatto dato l'area infiammata ed infetta; ho provato con un ciclo di antibiotici ma il dolore è rimasto relativamente costante e l'infiammazione non è migliorata minimamente. Il dentista mi ha detto che dovrei sentire dolore solo a contatto di sostanze fredde o calde perché ciò che rimane del dente è devitalizzato ma io sento dolore costante, come se avessi una spina, soprattutto dopo mangiato e in particolare dove vi è una piccola frattura, toccando la parte piccola con un dito, larga 1 millimetro mi sembra, il dolore diventa più acuto mentre la parte grossa del dente è meno dolorante.
Il mio dentista mi prescrive sempre ed unicamente amoxicillina + acido clavulanico. L'ultima volta non sembra aver fatto molto, l'area era rimasta infiammata e dolorante dopo i 6 giorni canonici.
Diceva che per la prima domanda mi consigliava uno spray a base di clorexidina (Corsodyl?), ma questo non è più un disinfettante? Riuscirà a rimuovere l'infiammazione prima dell'intervento? E' da usare assieme all'antibiotico (lo proporrei al dentista), anche il giorno stesso prima dell'intervento?
E cosa ne pensa della 'Fialetta odontoiatrica del dottor Knapp' da utilizzare per qualche giorno (in questo periodo) al posto degli analgesici o degli antinfiammatori per non sentire questa spina nella gengiva?
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.4k visite dal 12/04/2015.
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