Perdita di denti in persona affetta da sindrome di down
Buongiorno. Scrivo per mio fratello, 51 anni, affetto da sindrome di Down. Purtroppo sta perdendo progressivamente i denti. Allo stato attuale ha solo un premolare superiore e un molare superiore, gli incisivi inferiori tranne il centrale. Di questi almeno 2 sono già traballanti e quindi prossimi a cadere. La mia dentista dice che non ci sono possibilità di protesi.
C'è qualcosa che posso fare per aiutarlo? Ci sono centri specializzati cui rivolgermi?
Grazie a chi vorrà rispondere.
C'è qualcosa che posso fare per aiutarlo? Ci sono centri specializzati cui rivolgermi?
Grazie a chi vorrà rispondere.
[#1]
Gentile utente le problematiche odontoiatriche di soggetti affetti da disabilità necessitano di esser trattate al pari di quelle del resto della popolazione.
Premesso che l'edentulismo non consente una corretta masticazione e questo causa nel tempo ripercussioni sull'intero organismo andando ad incidere in maniera negativa su quella che è la qualità di vita, si pone il problema di cosa fare e, ahimè, di dove poterlo fare.
Mentre sul che fare si è abbastanza concordi: realizzare piani di riabilitazione semplici che consentano l'adozione di soluzioni protesiche facili da gestire e da mantenere per il paziente, sul dove farlo, in un paese come l'Italia dove il Welfare purtroppo non è mai stato considerato una priorità imprescindibile, il problema si pone in termini tali da incidere in maniera pesante sulle scelte di quelle famiglie che vivono quotidianamente i disagi della disabilità.
Esiste una società scientifica che raggruppa strutture e professionisti che dovrebbero essere in grado di proporre soluzioni adatte al trattamento di problematiche come la sua.
Le linko il sito (dopo averci clickato deve selezionare continua e apri il sito)
http://nuke.sioh.it/SIOHeleFamiglie/Cercaunluogodicura/tabid/64/Default.aspx
Troverà una sezione che raggruppa delle strutture alle quali poter afferire.
Un'idea potrebbe esser partire da una di queste, sentendo magari più pareri.
La saluto cordialmente
Premesso che l'edentulismo non consente una corretta masticazione e questo causa nel tempo ripercussioni sull'intero organismo andando ad incidere in maniera negativa su quella che è la qualità di vita, si pone il problema di cosa fare e, ahimè, di dove poterlo fare.
Mentre sul che fare si è abbastanza concordi: realizzare piani di riabilitazione semplici che consentano l'adozione di soluzioni protesiche facili da gestire e da mantenere per il paziente, sul dove farlo, in un paese come l'Italia dove il Welfare purtroppo non è mai stato considerato una priorità imprescindibile, il problema si pone in termini tali da incidere in maniera pesante sulle scelte di quelle famiglie che vivono quotidianamente i disagi della disabilità.
Esiste una società scientifica che raggruppa strutture e professionisti che dovrebbero essere in grado di proporre soluzioni adatte al trattamento di problematiche come la sua.
Le linko il sito (dopo averci clickato deve selezionare continua e apri il sito)
http://nuke.sioh.it/SIOHeleFamiglie/Cercaunluogodicura/tabid/64/Default.aspx
Troverà una sezione che raggruppa delle strutture alle quali poter afferire.
Un'idea potrebbe esser partire da una di queste, sentendo magari più pareri.
La saluto cordialmente
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#2]
Utente
La ringrazio molto dottor Di Iorio per l'attenzione. Molto utile la sua indicazione, avevo cercato vanamente in rete, ora ho un riferimento cui appoggiarmi, se non altro per chiedere indicazioni per la problematica di mio fratello.
Le prime due righe della sua risposta sono il problema. Ho visto purtroppo medici abbandonare qualsiasi tentativo di interazione con le problematiche dei soggetti affetti da disabilità: la dentista " tanto una protesi mobile non la può portare e allora non c'è niente da fare", l'oculista che dice "tanto non collabora", il neurologo "come faccio a relazionarmi", e via via potrei andare avanti. Ma questa è un'altra storia.
Contatterò la struttura che mi ha indicato.
Grazie di nuovo e buona giornata
Le prime due righe della sua risposta sono il problema. Ho visto purtroppo medici abbandonare qualsiasi tentativo di interazione con le problematiche dei soggetti affetti da disabilità: la dentista " tanto una protesi mobile non la può portare e allora non c'è niente da fare", l'oculista che dice "tanto non collabora", il neurologo "come faccio a relazionarmi", e via via potrei andare avanti. Ma questa è un'altra storia.
Contatterò la struttura che mi ha indicato.
Grazie di nuovo e buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 23/03/2015.
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