Parodontite e devitalizzazione
Ho 51 anni e dallo scorso ottobre 2014 mi è stato devitalizzato l’elemento 47, che funge da sostegno ad un ponte di 3 elementi, (45, 46 vuoto e 47). La devitalizzazione è stata effettuata forando la corona superiore del ponte, a causa di un forte e persistente dolore localizzato all’elemento 46, dopo la devitalizzazione (risultata comunque corta, ma non cortissima, il mio prima dentista diceva che poteva anche andare bene così) il dolore è gradualmente diminuito (ci sono voluti circa 3 mesi) ma non completamente scomparso e a tutt’oggi permane, a fasi alterne. Mi sono rivolta ad un altro dentista per risolvere la situazione del dolore del 47 (anche se a fasi alterne) il quale dopo una visita mi ha diagnosticato la parodontite, informandomi anche che la stessa doveva essere curata prioritariamente rispetto a risolvere il problema del 47. Ho acconsentito ad effettuare sondaggio parodontale di tutti i denti e in base ai risultati sono stata sottoposta a due sedute di curettage (una all’arcata inferiore e una all’arcata superiore), dopo 5 giorni il risondaggio ha fatto rilevare un notevole miglioramento (dal 38% al 14%) anche se permangono alcune tasche di 7 mm, una di queste interessa il terzo molare inferiore sinistro ovvero il dente giudizio (che il nuovo dentista mi consiglia di estrarre prima possibile in quanto potrebbe danneggiare il dente adiacente). Contestualmente ho iniziato una scrupolosa e quotidiana pulizia domiciliare con spazzolino elettrico e filo interdentale. Il dentista vorrebbe ora procedere con il rifacimento di 3 otturazioni in amalgama, di vecchia data, rispettivamente ai denti 24, 25 e 26.
Dopo avere rifatto le otturazioni vorrebbe procedere con la rimozione del ponte, il ritrattamento del 47, il trattamento anche del 45 (è proprio necessario visto che al momento non dà problemi?) e il rifacimento del nuovo ponte, sempre che si riesca a risolvere il dolore al 47, perché in caso contrario andrà estratto e si dovrà quindi pensare ad un impianto. Domanda : cosa succederebbe al 45 in caso di impianto, visto che era stato limato per il montaggio del ponte? Dovrebbe essere incapsulato?
Vorrei sapere se è corretto procedere in questa sequenza e se in questa situazione è corretto fare il trattamento canalare anche al 45. Inoltre vorrei sapere, se il dolore al 47 dovesse continuare a diminuire fino a scomparire, quali rischi corro a tenermi una devitalizzazione corta e un ponte in queste condizioni.
Grazie anticipatamente per l'attenzione
Dopo avere rifatto le otturazioni vorrebbe procedere con la rimozione del ponte, il ritrattamento del 47, il trattamento anche del 45 (è proprio necessario visto che al momento non dà problemi?) e il rifacimento del nuovo ponte, sempre che si riesca a risolvere il dolore al 47, perché in caso contrario andrà estratto e si dovrà quindi pensare ad un impianto. Domanda : cosa succederebbe al 45 in caso di impianto, visto che era stato limato per il montaggio del ponte? Dovrebbe essere incapsulato?
Vorrei sapere se è corretto procedere in questa sequenza e se in questa situazione è corretto fare il trattamento canalare anche al 45. Inoltre vorrei sapere, se il dolore al 47 dovesse continuare a diminuire fino a scomparire, quali rischi corro a tenermi una devitalizzazione corta e un ponte in queste condizioni.
Grazie anticipatamente per l'attenzione
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Gentile utente,
se l'elemento 45 è stato protesizzato (ovvero incapsulato) e non devitalizzato è il suo dentista che deve decidere se devitalizzarlo. Non devitalizzare denti da incapsulare (a patto che questi elementi non presentino carie destruente) è una pratica che alcuni colleghi eseguono, in quanto un dente vitale è indubbiamente più resistente e meno fragile. Altri colleghi preferiscono devitalizzarlo prima di incapsularlo, in quanto durante la preparazione del dente (monconizzazione) si potrebbe traumatizzare la polpa dentaria e quindi infiammarla dovendo procedere successivamente alla devitalizzazione e provocare perforazione delle corone. Dunque è una scelta che solo il clinico deve prendere valutando attentamente una serie di aspetti clinici e funzionali durante la protesizzazione.
Per quel che concerne l'elemento 47, indubbiamente va ritrattato, in quanto la sua sintomatologia indica un infiammazione, inoltre indica che la chiusura dei canali risulta essere corta è probabile la presenza di un granuloma periapicale. La invito a leggere questo aricolo per saperne di più. " Microbiologia delle lesioni periapicali " Può trovarlo sulla mia pagina.
Se tuttavia il 47 è compromesso e risulta necessario estrarlo, allora mi trova d'accordo col suo dentista nell' inserimanto dell' impianto e nel rifacimento del ponte, abbinato alla devitalizzazione di 45
Cordiali saluti.
se l'elemento 45 è stato protesizzato (ovvero incapsulato) e non devitalizzato è il suo dentista che deve decidere se devitalizzarlo. Non devitalizzare denti da incapsulare (a patto che questi elementi non presentino carie destruente) è una pratica che alcuni colleghi eseguono, in quanto un dente vitale è indubbiamente più resistente e meno fragile. Altri colleghi preferiscono devitalizzarlo prima di incapsularlo, in quanto durante la preparazione del dente (monconizzazione) si potrebbe traumatizzare la polpa dentaria e quindi infiammarla dovendo procedere successivamente alla devitalizzazione e provocare perforazione delle corone. Dunque è una scelta che solo il clinico deve prendere valutando attentamente una serie di aspetti clinici e funzionali durante la protesizzazione.
Per quel che concerne l'elemento 47, indubbiamente va ritrattato, in quanto la sua sintomatologia indica un infiammazione, inoltre indica che la chiusura dei canali risulta essere corta è probabile la presenza di un granuloma periapicale. La invito a leggere questo aricolo per saperne di più. " Microbiologia delle lesioni periapicali " Può trovarlo sulla mia pagina.
Se tuttavia il 47 è compromesso e risulta necessario estrarlo, allora mi trova d'accordo col suo dentista nell' inserimanto dell' impianto e nel rifacimento del ponte, abbinato alla devitalizzazione di 45
Cordiali saluti.
Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it
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Se il 47 dovesse essere estratto, la terapia corretta è l'inserimento di 2 impianti (47 e 46), e l'allestimento di due corone, unite o separate non ha troppa importanza.
L'elemento 45 può in tal caso rimanere così com'è, semplicemente tagliando il ponte.
Da PROSCRIVERE, sempre in tal caso, l'allestimento di un ponte fra 47 (impianto), e 45 (dente naturale).
L'elemento 45 può in tal caso rimanere così com'è, semplicemente tagliando il ponte.
Da PROSCRIVERE, sempre in tal caso, l'allestimento di un ponte fra 47 (impianto), e 45 (dente naturale).
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#3]
Utente
Salve, desidero ringraziarvi per le risposte che mi avete dato.
Da una panoramica effettuata a gennaio non c'erano granulomi periapicali sotto al 47 e da allora la sintomatologia dolorosa è in remissione (anche se non completamente scomparsa).
Se ho capito bene sarebbe consigliabile al momento non rimuovere per intero il ponte ma sezionarlo (in modo da lasciare il 45 "coperto") e provare a ritrattare il 47. In base alla buona riuscita o meno del ritrattamento si procederà di conseguenza, corretto?
Il mio dentista vuole invece rimuovere tutto il ponte, fare un provvisorio, ritrattare il 47 e trattare il 45
Quali sono i pro e i contro nelle due ipotesi?
Grazie e cordiali saluti
Da una panoramica effettuata a gennaio non c'erano granulomi periapicali sotto al 47 e da allora la sintomatologia dolorosa è in remissione (anche se non completamente scomparsa).
Se ho capito bene sarebbe consigliabile al momento non rimuovere per intero il ponte ma sezionarlo (in modo da lasciare il 45 "coperto") e provare a ritrattare il 47. In base alla buona riuscita o meno del ritrattamento si procederà di conseguenza, corretto?
Il mio dentista vuole invece rimuovere tutto il ponte, fare un provvisorio, ritrattare il 47 e trattare il 45
Quali sono i pro e i contro nelle due ipotesi?
Grazie e cordiali saluti
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"...sarebbe consigliabile al momento non rimuovere per intero il ponte ma sezionarlo..."
Corretto. E' una delle strade che si possono intraprendere.
Per avere senso occorre che il premolare sia "a posto".
In tal caso può inserire un impianto già subito sul molare mancante e ritrattare il 47, ed eventualmente inserire successivamente un altro impianto al posto se il ritrattamento dovesse fallire.
Se questa via ha successo, lei rifarà una corona sul 47 e una sul 46, separate, con miglior supporto rispetto ad un ponte.
Se dovesse fallire, farà due corone su entrambi gli impianti.
Rifare un ponte tradizionale è un'altra strada ugualmente valida, problabilmente più semplice.
Ma presenta l'inconveniente che se qualcosa dovesse andare storto su uno solo dei due pilastri, si butta via il ponte intero (o si fa come suggerisco io).
Ma entrambe le strade sono corrette.
La cosa fondamentale è che, indipendentemente da quale strada viene scelta, sia correttamente eseguita.
E ogni dentista ha le sue preferenze e le sue specifiche abilità.
Corretto. E' una delle strade che si possono intraprendere.
Per avere senso occorre che il premolare sia "a posto".
In tal caso può inserire un impianto già subito sul molare mancante e ritrattare il 47, ed eventualmente inserire successivamente un altro impianto al posto se il ritrattamento dovesse fallire.
Se questa via ha successo, lei rifarà una corona sul 47 e una sul 46, separate, con miglior supporto rispetto ad un ponte.
Se dovesse fallire, farà due corone su entrambi gli impianti.
Rifare un ponte tradizionale è un'altra strada ugualmente valida, problabilmente più semplice.
Ma presenta l'inconveniente che se qualcosa dovesse andare storto su uno solo dei due pilastri, si butta via il ponte intero (o si fa come suggerisco io).
Ma entrambe le strade sono corrette.
La cosa fondamentale è che, indipendentemente da quale strada viene scelta, sia correttamente eseguita.
E ogni dentista ha le sue preferenze e le sue specifiche abilità.
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L' effettiva condizione del paziente va ricercata sul mantenimento e la conservazione primaria dei suoi elementi dentari la cui presenza nella sua bocca è di fondamentale importanza. Prima di sostituire i suoi denti e radici con qualunque presidio "artificiale" è necessario un trattamento volto al mantenimento e alla conservazione dei suoi denti. Credo che il suo dentista voglia agire sostituendo l' intero ponte in quanto già minato e perforato dalla prima devitalizzazione su 47e vuole devitalizzare anche il 45 per evitare che anche questo elemento possa andare in necrosi ( morire ). I tal modo vuole prevenire un ulteriore perforazione del nuovo ponte. E su questo mi trovo perfettamente d' accordo con la linea terapeutica che intende eseguire il suo dentista. L' inserimento dei due impianti è corretto ma solo nel caso in cui il 47 debba essere estratto. E dalla panoramica che descrive non mi mi pare debba essere rimosso nel breve termine. Ricordo inoltre che i suoi denti sono patrimonio inestimabile della sua bocca e come tali vanno estratti solo quando sono irrimediabilmente compromessi. Il mio è solo un consiglio. Cordiali saluti.
[#8]
Utente
Perfetto, grazie per la risposta che mi aiuta a capire perchè il mio dentista vuole devitalizzare anche il 45, che al momento non pare abbia problemi.Spero vivamente che una volta ritrattato (rimuovendo dovrebbe esserci un migliore accesso e quindi la possibilità di arrivare meglio fino in fondo nella parte che risulta corta) il 47 cessi totalmente di dare questa "dolenzia", che non è insopportabile ma preferirei eliminare.
Una cosa strana di cui non riesco ad avere spiegazione è il fatto che questa dolenzia si presenti quasi esclusivamente dal tardo pomeriggio in poi, la mattina non ho assolutamente fastidio.
Una cosa strana di cui non riesco ad avere spiegazione è il fatto che questa dolenzia si presenti quasi esclusivamente dal tardo pomeriggio in poi, la mattina non ho assolutamente fastidio.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.6k visite dal 17/03/2015.
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