Forte dolore e sensibilità al caldo
Un dente precedentemente curato da carie e otturato (circa un anno fa) ha cominciato ad essere estremamente sensibile al caldo (ma non al freddo che al contrario attenua il dolore) e in 24 ore ad essere spesso molto dolente. Trovandomi in Australia per lavoro mi sono rivolto a un dentista locale che mi ha fatto una serie di esami (pressione, caldo, freddo) e ha diagnosticato con una certa sicurezza un infezione del nervo (potrei esprimermi male perché ovviamente il dottore parlava inglese, con un forte accento australiano peraltro). Prima di ogni possibile intervento o esame rx mi ha prescritto una forte cura antibiotica (amoxicillina, 3 grammi in unica somministrazione il primo giorno, 1,5 per due somministrazioni il secondo giorno e 0,5 x 3 volte al giorno per quattro giorni). Dal momento che la terapia mi sembra estrema e che la visita mi è parsa un po' troppo empirica volevo un vostro parere basato sui miei sintomi.
Grazie
Grazie
[#1]
Gentile Utente
se il dentista che ha effettuato la visita Le ha prescritto un antibiotico probabilmente avrà valutato che è necessario.
Il dosaggio è insolito ma non estremo; esistono variazioni nei vari paesi ed a volte ci sono schemi (linee guida) da rispettare. Il dentista è italiano?
Se desidera un consiglio da un Italiano sul posto mi può contattare.
Cordiali saluti
se il dentista che ha effettuato la visita Le ha prescritto un antibiotico probabilmente avrà valutato che è necessario.
Il dosaggio è insolito ma non estremo; esistono variazioni nei vari paesi ed a volte ci sono schemi (linee guida) da rispettare. Il dentista è italiano?
Se desidera un consiglio da un Italiano sul posto mi può contattare.
Cordiali saluti
Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/
[#2]
Gentile utente,
non è possibile stabilire con certezza da cosa è caratterizzato il suo quadro sintomatologico attraverso l'acquisizione dei soli dati on-line. Tuttavia se il dentista locale le ha prescritto l'antibiotico successivamente dovrà sottoporsi a devitalizzazione del dente ? O dopo tale terapia non dovrà fare nient' altro?
non è possibile stabilire con certezza da cosa è caratterizzato il suo quadro sintomatologico attraverso l'acquisizione dei soli dati on-line. Tuttavia se il dentista locale le ha prescritto l'antibiotico successivamente dovrà sottoporsi a devitalizzazione del dente ? O dopo tale terapia non dovrà fare nient' altro?
Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it
[#3]
Gentile Utente,
un quadro sintomatologico come quello da Lei descritto depone quasi sempre per una sofferenza pulpare irreversibile, in pratica la terapia da eseguire è quella endodontica o devitalizzazione.
La sintomatologia può esacerbarsi fino ad arrivare al temuto mal di denti, o può regredire, e questo non significa di solito guarigione, ma necrosi della polpa con possibile sviluppo dopo qualche tempo di un ascesso odontogeno o a dolore alla masticazione o percussione e sviluppo di una fistolina sopragengivale.
Sinceramente non comprendo il razionale nè della terapia farmacologica e tantomeno della posologia consigliata: personalmente, e non penso di essere il solo, limito la prescrizione di antibiotici solo ai casi di ascesso clinicamente evidente, dato che, pur essendo la polpa infetta, l'antibiotico non entrerà mai nel dente in una concentrazione sufficiente per essere efficace, infatti quando c'è mal di denti il dolore con gli antibiotici non passa mai.
NOTA BENE
Questa risposta ha scopo puramente informativo e non ha valore di diagnosi né di prescrizione terapeutica e non deve essere considerata sostitutiva della visita medica.
Cordiali Saluti
un quadro sintomatologico come quello da Lei descritto depone quasi sempre per una sofferenza pulpare irreversibile, in pratica la terapia da eseguire è quella endodontica o devitalizzazione.
La sintomatologia può esacerbarsi fino ad arrivare al temuto mal di denti, o può regredire, e questo non significa di solito guarigione, ma necrosi della polpa con possibile sviluppo dopo qualche tempo di un ascesso odontogeno o a dolore alla masticazione o percussione e sviluppo di una fistolina sopragengivale.
Sinceramente non comprendo il razionale nè della terapia farmacologica e tantomeno della posologia consigliata: personalmente, e non penso di essere il solo, limito la prescrizione di antibiotici solo ai casi di ascesso clinicamente evidente, dato che, pur essendo la polpa infetta, l'antibiotico non entrerà mai nel dente in una concentrazione sufficiente per essere efficace, infatti quando c'è mal di denti il dolore con gli antibiotici non passa mai.
NOTA BENE
Questa risposta ha scopo puramente informativo e non ha valore di diagnosi né di prescrizione terapeutica e non deve essere considerata sostitutiva della visita medica.
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#4]
Utente
Grazie a tutti per le risposte. Effettivamente il dentista australiano ha affermato che si trattava certamente di un infezione prima ancora di aprirmi la bocca semplicemente perché il dolore (che oramai è persistente, fortissimo, e non cala neanche ad alte dosi di ibuprofene e codeina) era accentuato dal caldo e placato dal freddo. I successivi esami (pressione, caldo, freddo) hanno a sua detta confermato l'ipotesi. Ha comunque affermato che dopo la cura di antibiotici sarà certamente indispensabile la devitalizzazione che però deve aspettare del tempo per non so quale motivo...
L'unica cosa che ha senz'altro azzeccato è che oggi il dolore sarebbe assai peggiorato. L'unica cosa che continua a farmelo tollerare, visto che come dicevo i fans e la codeina non fanno molto, sono sciacqui continui con acqua molto fredda. A questo punto non so che fare... dovrei consultare un altro specialista?
Cordiali saluti
L'unica cosa che ha senz'altro azzeccato è che oggi il dolore sarebbe assai peggiorato. L'unica cosa che continua a farmelo tollerare, visto che come dicevo i fans e la codeina non fanno molto, sono sciacqui continui con acqua molto fredda. A questo punto non so che fare... dovrei consultare un altro specialista?
Cordiali saluti
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Consulti un altro specialista che inizi subito la terapia canalare.
Aprire il dente ed iniziare a ripulirlo facendo drenare gli essudati che si son formati dal tessuto necrotico infetto determina un miglioramento del quadro clinico da subito.Successivamente il dente non va lasciato aperto tra una seduta e l'altra ma medicato e richiuso con una otturazione provvisoria.
Cordiali saluti
Aprire il dente ed iniziare a ripulirlo facendo drenare gli essudati che si son formati dal tessuto necrotico infetto determina un miglioramento del quadro clinico da subito.Successivamente il dente non va lasciato aperto tra una seduta e l'altra ma medicato e richiuso con una otturazione provvisoria.
Cordiali saluti
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#6]
Dalla descrizione dei suoi segni e sintomi non mi pare di aver letto che ha notato gonfiore in corrispondenza del dente, (se fosse gonfio l'antibiotico avrebbe significato assumerlo). in assenza di gonfiore (come già scritto dai miei colleghi) si interviene subito con un iniziale devitalizzazione (pulpotomia d'urgenza) per eliminare la sintomatologia dolorifica. Successivamente si procede con la terapia canalare, valutando se il dente "drena" essudato infiammatorio. (in pratica si valuta se viene fuori pus o siero dai canali) Se è presente questo infiltrato allora si medica il dente e si richiude con otturazione provvisoria. Nelle sedute successive si ultimerà il trattamento endodontico. Non sono al corrente delle linee guida australiane, ma credo che sia universalmente accettabile dover intervenire per alleviare prima possibile la sofferenza del paziente. Consiglio anch io un altra consulenza da altro collega. Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.9k visite dal 18/02/2015.
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