Gonfiore improvviso angolo mandibola
Gentili utenti,
due giorni fa, improvvisamente, mettendomi a letto mi sono accorto di un repentino gonfiore all'altezza dell'angolo della mandibola sinistra, subito sotto; provavo fastidio/dolore al movimento del collo (soprattutto spostando, da sdraiato, la testa in avanti) e alla palpazione; consultato il mio medico, sto prendendo clavulin e flumarin 2 volte al giorno. Nell'arco di questi due giorni, il gonfiore si è accentuato arrivando a interessare la guancia sinistra (sempre nella regione dell'angolo della mandibola, sotto l'orecchio), e si presenta duro al tatto. La dolenzia permane, soprattutto al mattino, anche se è mitigata (forse per effetto dei farmaci).
Cosa mi consigliate di fare?
In attesa di riposta, ringrazio anticipatamente
due giorni fa, improvvisamente, mettendomi a letto mi sono accorto di un repentino gonfiore all'altezza dell'angolo della mandibola sinistra, subito sotto; provavo fastidio/dolore al movimento del collo (soprattutto spostando, da sdraiato, la testa in avanti) e alla palpazione; consultato il mio medico, sto prendendo clavulin e flumarin 2 volte al giorno. Nell'arco di questi due giorni, il gonfiore si è accentuato arrivando a interessare la guancia sinistra (sempre nella regione dell'angolo della mandibola, sotto l'orecchio), e si presenta duro al tatto. La dolenzia permane, soprattutto al mattino, anche se è mitigata (forse per effetto dei farmaci).
Cosa mi consigliate di fare?
In attesa di riposta, ringrazio anticipatamente
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Gentile Utente,
dal suo racconto si può sospettare una patologia a carico della ghiandola salivare maggiore Parotide di quel lato probabilmente di tipo ostruttivo per la presenza di un calcolo.
Se il quadro non dovesse migliorare, sarà opportuna un'ecografia
NOTA BENE
Questa risposta ha scopo puramente informativo e non ha valore di diagnosi né di prescrizione terapeutica e non deve essere considerata sostitutiva della visita medica.
Cordiali Saluti
dal suo racconto si può sospettare una patologia a carico della ghiandola salivare maggiore Parotide di quel lato probabilmente di tipo ostruttivo per la presenza di un calcolo.
Se il quadro non dovesse migliorare, sarà opportuna un'ecografia
NOTA BENE
Questa risposta ha scopo puramente informativo e non ha valore di diagnosi né di prescrizione terapeutica e non deve essere considerata sostitutiva della visita medica.
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#2]
Alcune volte, se è presente un'ostruzione del dotto escretore della ghiandola salivare, è utile cercare di aumentare il flusso salivare nel dotto aumentando la produzione di saliva ad esempio utilizzando semplicemente del limone che stimola appunto la ghiandola a produrre maggiore saliva. Se fosse presente un piccolo calcolo nel dotto escretore questo potrebbe essere espulso in questo modo. Indubbiamente l'esame ecografico è necessario (se si trattasse di un problema ghiandolare) per escludere la presenza anche di una lesione del parenchima ghiandolare. (scialoadenite).Cordialità.
Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it
[#4]
Utente
Gentili utenti,
a distanza di qualche giorno il gonfiore è pressochè scomparso, anche se permane una lieve rigidità al collo e un leggero fastidio all'orecchio, come se fosse ovattato. Nel frattempo ho consultato un odontoiatra che all'esame obiettivo mi ha confermato le vostre ipotesi (consigliandomi, tra le altre cose, anche lui di ricorrere al limone per facilitare l'espulsione di un eventuale calcolo). Stando così le cose, rimane consigliato/opportuno il ricorso all'indagine ecografica, o potrei anche farne a meno?
Grazie per l'attenzione
Cordiali saluti
a distanza di qualche giorno il gonfiore è pressochè scomparso, anche se permane una lieve rigidità al collo e un leggero fastidio all'orecchio, come se fosse ovattato. Nel frattempo ho consultato un odontoiatra che all'esame obiettivo mi ha confermato le vostre ipotesi (consigliandomi, tra le altre cose, anche lui di ricorrere al limone per facilitare l'espulsione di un eventuale calcolo). Stando così le cose, rimane consigliato/opportuno il ricorso all'indagine ecografica, o potrei anche farne a meno?
Grazie per l'attenzione
Cordiali saluti
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Gentile utente, l'esame ecografico non è indaginoso è ripetibile anche a breve termine e viene eseguito in assenza di radiazioni. Se sente la necessità di volerlo eseguire lo faccia, altrimenti attenda può sempre farlo in secondo momento. Male non fa. Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 272.2k visite dal 31/01/2015.
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