Denti del giudizio o nevralgia atipica?
Egregi dottori, ho un dolore agli ottavi che mi perseguita ormai da anni. Premetto che ho 28 anni, e questo fastidio va avanti almeno da otto. A suo tempo iniziai infatti ad avvertire un dolore al dente del giudizio posto nella fila inferiore di destra, simile a qualcosa che spingeva. Non preoccupandomi più di tanto, come prima cosa mi recai da un bravo odontoiatra, il quale mi diagnosticò l'inclusione dell'ottavo ritenendo però il dolore da me avvertito non relazionabile alla medesima patologia. A causa dell'insistenza con la quale avvertivo dolore, e anche per l'intensità da me lamentata, egli ritenne infatti strano che un problema di denti del giudizio potesse causarmi dolori con le caratteristiche simili a quelle da me descritte. Di lì il mio calvario con altri odontoiatri che continuavano a confermare la medesima tesi, consigliandomi una visita neurologica per escludere potesse trattarsi di una nevralgia. Il primo neurologo che mi visitò sostenne si trattasse di una nevralgia atipica, e mi spiegò che l'unica soluzione per uscire dal problema fosse quella di assumere Neurontin 300. Iniziai con fiducia la cura, e per i primi 20 giorni non ebbi in effetti più dolore, tanto da convincermi di aver finalmente trovato soluzione ai miei problemi. Passato però questo periodo di grazia, il dolore si ripresentò, tra l'altro spostandosi da una parte all'altra (ossia quando non mi faceva male l'ottavo in basso a destra mi faceva male quello a sinistra), ed il medico in questione mi aumento il dosaggio di Neurontin fino a 3 volte al giorno. Terapia purtroppo vana, visto che l'unico risultato che ottenni fu soltanto quello di avere sempre un gran sonno. Decisi pertanto di cambiare specialista, affidandomi alle cure di un altro medico che mi disse che non si trattava di nevralgia del trigemino, visto e considerato che il dolore da me avvertito non ne aveva secondo lui le dovute caratteristiche, e parlò anch'egli di una nevralgia atipica per la quale mi consigliò l'assunzione di lacmital ed un prodotto miorilassante del quale non ricordo il nome. Anche questo tentativò non sortì però gli effetti sperati, e fui pertanto convinto dal primo neurologo consultato a tentare anche un consulto presso un'osteopata ed un ortodonzista. Fatta anche questa visita, scoprì di avere una malaocclusione, subito corretta con un bite (rivelatosi comunque anch'esso inutile), ed una postura non proprio corretta vista la presenza di una leggera scoliosi. Nel frattempo i miei dolori continuavano, facendomi diventare anche piuttosto nervoso, cosa che mi spinse ad entrare in terapia psicologica anche per avere un sostegno vista l'inguaribilità dalla situazione. Durante questo percorso di psicoterapia durato oltre quattro anni (cambiando due psicologi), ho effettuato ulteriori controlli ma da una risognanza magnetica al cranio, radiografia alle articolazioni temporo mandibolari, e più di una panoramica ai denti, non venne fuori assolutamente nulla. Tutti i medici che consultavo continuavano a parlarmi nella maggioranza dei cadi di una nevralgia faciale atipica, pur avendo dolore quasi ed esclusivamente ai soli ottavi (di un lato o dell'altro). Alcuni ritenevano potesse essere un dolore di natura psicosomatica ma nonostante il lungo percorso di psicoterapia e l'assunzione anche di diversi tipi di tranquillanti, il dolore continuo ancora oggi ad averlo. Le ultime cure tentate sono state esclusivamente a base di tranquillanti, mediante l'assunzione di lexotan in gocce prima, per poi passare ad una compressa di xanax da 50 mg al giorno abbinata a prozac da 20 mg. Risultati sempre zero, il dolore continua ad esserci in maniera più o meno persistente; non è un dolore fisso ma intermittente e come dicevo si sposta da una parte all'altra delle arcate dentarie. Non è un fastidio nè pulsante ne bruciante, bensì un dolore sordo e a tratti più intenso. Vi prego di aiutarmi, non so più a chi rivolgermi ed ho paura che l'estrazione di tutti e quattro gli ottavi inclusi non mi porti comunque a risolvere quest'annoso problema. Grazie!
[#1]
Gentile paziente... purtroppo sono daccordo coi colleghi da lei già consultati dal vivo nel dubitare che degli ottavi inclusi possano condurre ad una sintomatologia come quella da lei descritta in assenza di altre possibili cause odontoiatriche associate (come per esempio lesioni pericapicali o infezioni attorno agli ottavi).
A seconda della posizione in cui si trovano e dei rapporti con il trigemino spesso l'estrazione degli ottavi, in assenza di un reale bisogno, può essere rischiosa e prima di tentare questa strada, se fosse un mio paziente, le consiglierei di provare ancora con i neurologi...
Venendo alla sua domanda non vi è alcuna certezza di sapere se una volta estratti gli ottavi il dolore sparirà o meno, di sicuro le posso dire che se i suoi ottavi non hanno alcuna infezione e da una TAC non viebe evidenziato un contatto/rapporto tra gli elementi inclusi e il canale mandibolare (dove passa il nervo) ancora più difficilmente potrei pensare che possano essere gli ottavi causa della nevralgia.
Cordiali saluti, mi scuso se forse non le sono stato molto d'aiuto e spero che al più presto risolverà il suo problema.
A seconda della posizione in cui si trovano e dei rapporti con il trigemino spesso l'estrazione degli ottavi, in assenza di un reale bisogno, può essere rischiosa e prima di tentare questa strada, se fosse un mio paziente, le consiglierei di provare ancora con i neurologi...
Venendo alla sua domanda non vi è alcuna certezza di sapere se una volta estratti gli ottavi il dolore sparirà o meno, di sicuro le posso dire che se i suoi ottavi non hanno alcuna infezione e da una TAC non viebe evidenziato un contatto/rapporto tra gli elementi inclusi e il canale mandibolare (dove passa il nervo) ancora più difficilmente potrei pensare che possano essere gli ottavi causa della nevralgia.
Cordiali saluti, mi scuso se forse non le sono stato molto d'aiuto e spero che al più presto risolverà il suo problema.
Dr. Matteo Erriu
[#2]
Ex utente
Egregio Dottor Erriu, la ringrazio innanzitutto per la sua risposta. A questo punto mi viene però spontaneo chiederle cosa possa aspettarrmi da ulteriori visite neurologiche. Mi spiego...Essendo ormai stato visitato da diversi specialisti della materia, tutti in disaccordo fra loro sulla mia problematica (alcuni protendono per una nevralgia trigeminale, altri per una atipica ed altri ancora per un problema psicosomatico), un ulteriore passo del genere non rischierebbe soltanto di confondermi ulteriormente le idee? Dal punto di vista strumentale mi pare di capire di aver eseguito ormai tutti gli esami possibili, cos'altro mi resta pertanto da fare? Cosa genera una nevralgia trigeminale? E' da escludere del tutto qualsiasi altro problema di natura strettamente odontoiatrica o psicologica? Ho tanta paura di non guarire più; sono stanco di visite che non portano a nulla. Tutti i medici che consulto mi dicono di non aver mai sentito parlare in vita loro di sintomi così singolari...
[#3]
Gentile paziente... purtroppo siamo gunti ai limiti di quello che un servizio online può fornire...
Senza dubbio vi sono varie patologie di competenza odontoiatrica che possono causare una nevralgia trigeminale, MA:
1- sono patologie facilmente diagnosticabili una votla che si son fatte tutte le analisi, gli esami strumentali e una visita completa (Come nel suo caso)
2- il dolore non avrebbe questi spiccati tratti di atipicità come evidenziato dai neurologi che l'hanno esaminata (per esempio il salto da destra a sinistra)
Come detto all'inizio purtroppo la totale mancanza di altri segni o sintomi non mi mette in condizioni di teorizzare molto altro. Come detto nella precedente risposta è assolutamente impossibile prevedere se un'estrazione degli ottavi potrebbe risolvere la sintomatologia (il cui aspetto altalenante mi fa ancora di più allontanare dal credere che potrebbero essere gli elementi inclusi la causa).
In definitiva purtroppo le ripeto quanto già detto: la patologia mi pare di pertinenza neurologica o totalpiù psicologica e non posso dire se l'estrazione potrebbe darle o meno giovamento.
Mi scuso ancora per l'inutilità che la mia risposta potrà avere ai suoi occhi ma più di questo un consulto virtuale non mi permette (per gli elementi che mi mette a disposizione).
Cordiali saluti.
Senza dubbio vi sono varie patologie di competenza odontoiatrica che possono causare una nevralgia trigeminale, MA:
1- sono patologie facilmente diagnosticabili una votla che si son fatte tutte le analisi, gli esami strumentali e una visita completa (Come nel suo caso)
2- il dolore non avrebbe questi spiccati tratti di atipicità come evidenziato dai neurologi che l'hanno esaminata (per esempio il salto da destra a sinistra)
Come detto all'inizio purtroppo la totale mancanza di altri segni o sintomi non mi mette in condizioni di teorizzare molto altro. Come detto nella precedente risposta è assolutamente impossibile prevedere se un'estrazione degli ottavi potrebbe risolvere la sintomatologia (il cui aspetto altalenante mi fa ancora di più allontanare dal credere che potrebbero essere gli elementi inclusi la causa).
In definitiva purtroppo le ripeto quanto già detto: la patologia mi pare di pertinenza neurologica o totalpiù psicologica e non posso dire se l'estrazione potrebbe darle o meno giovamento.
Mi scuso ancora per l'inutilità che la mia risposta potrà avere ai suoi occhi ma più di questo un consulto virtuale non mi permette (per gli elementi che mi mette a disposizione).
Cordiali saluti.
[#4]
Ex utente
Tra i sintomi che non avevo ancora elencato ci sono frequenti bruciori alla lingua e comparsa improvvisa di piccole bolle ed afte nella cavità orale. Il dolore che avverto ai denti tende come ho già detto a spostarsi da una parte all'altra della dentatura anche più volte nell'arco della giornata, anche se solitamente risiede nell'ottavo della fila inferiore di destra). Visto quanto osservato da lei, dottor Erriu, di che tipo di problema neurologico pensa possa trattarsi? La mia paura è che sia una nevralgia dalle origini sconosciute, visto che non sembra avere le caratteristiche tipiche di una nevralgia trigeminale. Quanto posso realmente gravare su questo mio sintomo problemi di natura psicologica? Quello che più mi avvilisce è aver provato tantissimi medicinali nel corso di questi anni, dagli antidolorifici agli anti-epiletticci passando per gli ansiolitici? E'mai possibile non ne faccia effetto alcuno? Ripeto, Neurontin a parte, e comunque soltanto per i primi 20 giorni, null'altro è stato più capace di eliminare questo terribile fastidio. Qualcuno mi aiuti, vi prego...non so più cosa pensare
[#5]
Per quanto riguarda la frequente comparsa dei bruciori linguali e delle afte (verifichi che non si tratti di ulcere d'altro tipo, per esempio di natura herpetica e servirebbe sapere la frequenza con cui compaiano) potrebbe essere importante una valutazione gastroenterologica per controllare la possibile presenza di patologie intestinali che causino malassorbimento (esempio celiachia o chron), non so però se tra le patologie gastroenteriche ve ne possa essere qualcuna che gustifichi anche una simile nevralgia anche se tali patologie autoimmuni spesso possono dare sintomi neurologici...
A questo punto può essere una strada interessata e non tentata che potrebbe valer la pena percorrere, non si può mai sapere.
Per gli aspetti psicologici non ho purtroppo le competenze per risponderle adeguatamente e dovrebbe porre la domanda nell'area di psicologia.
Cordiali saluti e non esiti a fare nuove domande come a tenerci informati sui risultati!
A questo punto può essere una strada interessata e non tentata che potrebbe valer la pena percorrere, non si può mai sapere.
Per gli aspetti psicologici non ho purtroppo le competenze per risponderle adeguatamente e dovrebbe porre la domanda nell'area di psicologia.
Cordiali saluti e non esiti a fare nuove domande come a tenerci informati sui risultati!
[#6]
Ex utente
I bruciori linguali capitano di frequente, anche se negli ultimi tempi sono divenuti decisamente più sporadici. Di solito la loro comparsa è improvvisa e senza apparente motivo così come la loro scomparsa. Il morbo di Chron che io sappia è una malattia piuttosto seria, e non credo possa trattarsi di una cosa così grave, anche perchè a distanza di anni avrei dovuto avere altre manifestazioni oltre a dei semplici bruciori alla lingua. Non trova? In quanto alla celiachia non sono affetto da questa malattia. Grazie comunque per la sua risposta
[#8]
Ex utente
Non ho fatto in effetti esami specifici, ma per quel poco che so la celiachia si manifesta attraverso una sintomatologia più o meno definita (diarrea, anemia, etc). In tanti anni e dopo aver effettuato tanti esami penso che un intolleranza al glutine sarebbe saltata fuori. Anche se potrei sbagliarmi...no so, mi dica lei. L'unica cosa certa sono i miei fastidi ai denti, il problema di dover convivere da otto anni con dei dolori la cui causa nessuno riesce ad identificare...Devo pensare di essere affetto da una malatti rara?
[#9]
La celiachia di cui parla è quella tipica che da appunto i sintomi gastroenterici e viene sospettata da prima dagli esami del sangue e successivamente mediante biopsia intestinale (L'unico esame che è realmente riconosciuto come metodo per arrivare alla diangosi).
In realtà la maggior parte delle forme di celiachia sono forme atipiche o silenti, le prime che danno appunto segni e sintomi extraintestinali e le seconde che possono manifestarsi dopo molti anni.
Tra i sintomi extraintestinali ci sono quindi problemi a vari livelli tra cui per esempio quello orale (afte ricorrenti, secchezza, ameloplasie, bocca/lingua urente) e anche neurologico (cefalee croniche, attacchi simil-epiletici o altre forme neurologiche atipiche). Inoltre in molte forme atipiche gli esami del sangue danno spesso risultati negativi e la stessa atrofia intestinale è spesso difficile da individuare in quanto è a "macchie di leopardo".
Ecco quindi il motivo per cui suggerivo che non avendo trovato una soluzione presso i neurologi e nemmeno una spiegazione chiara a livello orale, la sola aggiunta all'estrazione degli ottavi (che non si sa se avrà un effetto) e agli esami psicologici potrebbe essere un controllo gastroenterologico. Certo potrebbe anche non potrare a niente ma è comunque una nuova strada che può essere interessane percorrere.
In ogni caso è la sola cosa che mi viene in mente che "alla lontana" potrebbe collegare i vari sintomi da lei accusati.
Come detto sopra in ogni caso siamo sempre davanti ad una situazione talmente atipica da rendere possibile a questo punto il provare qualsiasi via per quanto improbabile (ma non impossibile).
Cordiali saluti.
In realtà la maggior parte delle forme di celiachia sono forme atipiche o silenti, le prime che danno appunto segni e sintomi extraintestinali e le seconde che possono manifestarsi dopo molti anni.
Tra i sintomi extraintestinali ci sono quindi problemi a vari livelli tra cui per esempio quello orale (afte ricorrenti, secchezza, ameloplasie, bocca/lingua urente) e anche neurologico (cefalee croniche, attacchi simil-epiletici o altre forme neurologiche atipiche). Inoltre in molte forme atipiche gli esami del sangue danno spesso risultati negativi e la stessa atrofia intestinale è spesso difficile da individuare in quanto è a "macchie di leopardo".
Ecco quindi il motivo per cui suggerivo che non avendo trovato una soluzione presso i neurologi e nemmeno una spiegazione chiara a livello orale, la sola aggiunta all'estrazione degli ottavi (che non si sa se avrà un effetto) e agli esami psicologici potrebbe essere un controllo gastroenterologico. Certo potrebbe anche non potrare a niente ma è comunque una nuova strada che può essere interessane percorrere.
In ogni caso è la sola cosa che mi viene in mente che "alla lontana" potrebbe collegare i vari sintomi da lei accusati.
Come detto sopra in ogni caso siamo sempre davanti ad una situazione talmente atipica da rendere possibile a questo punto il provare qualsiasi via per quanto improbabile (ma non impossibile).
Cordiali saluti.
[#10]
Ex utente
La ringrazio Dottor Erriu. Proverò magari a seguire il percorso da lei indicato, fermo restando che non mi sento di escludere di sottoporre il mio problema ad ulteriori neurologhi. Spero davvero si possa arrivare ad una soluzione perchè la mia mente non ce la fa più a sopportare da anni un simile stress. Ma è davvero così atipico il mio problema? Se fosse dovuto alla celiachia come mai quei famigerati primi 20 giorni di cura con il Neurontin il dolore era totalmente scomparso?
[#11]
Per l'aspetto farmacologico del farmaco in questione dovrà chiedere ad un neurologo temo... come le dicevo sopra la celiachia (o comunque una patologia autoimmune che comporti malassorbimento) è la sola patologia che mi viene in mente collegando i vari sintomi da lei elencati.
L'assenza di una visita reale rende comunque tale fatto una mera ipotesi che solo una visita accurata e delle analisi mirate potrebbero rendere diagnosi.
In ogni caso resta il mio primo consiglio di insistere coi neurologi ed eventualmente anche col supporto psicologico.
L'assenza di una visita reale rende comunque tale fatto una mera ipotesi che solo una visita accurata e delle analisi mirate potrebbero rendere diagnosi.
In ogni caso resta il mio primo consiglio di insistere coi neurologi ed eventualmente anche col supporto psicologico.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 6.6k visite dal 30/08/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Celiachia
Cos'è la celiachia e come si manifesta? Caratteristiche della malattia celiaca in adulti e bambini, esami da fare e consigli di alimentazione senza glutine.