Pulpite purulenta con nevralgia trigeminale
Salve,
due settimane fa, ho iniziato a sentire un forte dolore dall'orecchio sx al mento e ho subito effettuato una visita dal dentista, il quale ha ipotizzato una pulpite del settimo inferiore. Provando ad aprirlo, nonostante l anestesia (che purtroppo non ha fatto effetto alla zona del dente in questione) non è stato possibile proseguire per troppo dolore, questa volta anche alla testa. Il dente viene temporaneamente "chiuso" con una pasta anestetica, da togliere prontamente in caso di dolore acuto.
Con il passare delle ore, man mano che l anestesia cessava il suo effetto, si è ripresentato un dolore lancinante alla testa. Dico ripresentato poiché, ahimè, nel 2009 ebbi già un caso di nevralgia trigeminale all'età di 25 anni.
Data la paura e il forte dolore chiedo un consulto in ospedale. In odontoiatria mi tolgono la pasta provvisoria e provando ad aprire ulteriormente il dente, il dolore è sempre più forte. Decidono così di lasciarlo aperto e mi consigliano di mettere cotone al momento dei pasti, sciacqui acqua e sale e antibiotico per 7gg, Fatto tutto, il dente continua a tormentarmi, soprattutto la sera. Torno dal dentista che decide di proseguire un'altra settimana con il dente aperto in modo che fuoriesca l'eventuale pus. Sono 14 giorni che ho il dente aperto o semi aperto e solo da ieri ho il cattivo odore e sapore amaro. In ospedale mi è stato detto che quasi sicuramente la nevralgia al trigemino è stata causata dal dente. L'Rx effettuata non ha lesioni traumatiche in evidenza. Ora, le mie domande sono: Quale terapia posso ancora fare? Altro ciclo di antibiotici? L'odore che sento è dato dalla pulpite o altro? Se l'anestesia non dovesse nuovamente funzionare, dato che il dente va aperto e curato, esistono altre soluzioni? Preanestetici? Ringrazio anticipatamente e porgo le mie scuse per la terminologia medica sicuramente inadatta.
Cordiali Saluti.
due settimane fa, ho iniziato a sentire un forte dolore dall'orecchio sx al mento e ho subito effettuato una visita dal dentista, il quale ha ipotizzato una pulpite del settimo inferiore. Provando ad aprirlo, nonostante l anestesia (che purtroppo non ha fatto effetto alla zona del dente in questione) non è stato possibile proseguire per troppo dolore, questa volta anche alla testa. Il dente viene temporaneamente "chiuso" con una pasta anestetica, da togliere prontamente in caso di dolore acuto.
Con il passare delle ore, man mano che l anestesia cessava il suo effetto, si è ripresentato un dolore lancinante alla testa. Dico ripresentato poiché, ahimè, nel 2009 ebbi già un caso di nevralgia trigeminale all'età di 25 anni.
Data la paura e il forte dolore chiedo un consulto in ospedale. In odontoiatria mi tolgono la pasta provvisoria e provando ad aprire ulteriormente il dente, il dolore è sempre più forte. Decidono così di lasciarlo aperto e mi consigliano di mettere cotone al momento dei pasti, sciacqui acqua e sale e antibiotico per 7gg, Fatto tutto, il dente continua a tormentarmi, soprattutto la sera. Torno dal dentista che decide di proseguire un'altra settimana con il dente aperto in modo che fuoriesca l'eventuale pus. Sono 14 giorni che ho il dente aperto o semi aperto e solo da ieri ho il cattivo odore e sapore amaro. In ospedale mi è stato detto che quasi sicuramente la nevralgia al trigemino è stata causata dal dente. L'Rx effettuata non ha lesioni traumatiche in evidenza. Ora, le mie domande sono: Quale terapia posso ancora fare? Altro ciclo di antibiotici? L'odore che sento è dato dalla pulpite o altro? Se l'anestesia non dovesse nuovamente funzionare, dato che il dente va aperto e curato, esistono altre soluzioni? Preanestetici? Ringrazio anticipatamente e porgo le mie scuse per la terminologia medica sicuramente inadatta.
Cordiali Saluti.
[#1]
Gentile paziente,
la storia che narra è quantomeno singolare. Una diagnosi ipotizzata ed una cura eseguita a metà con dolore protratto. Visita in ospedale con opzioni terapeutiche obsolete.
Finalmente una Rx con la ragionevole certezza che il dente in questione sia la causa del dolore. Ne frattempo il dolore è cessato per la morte del nervo, che causa il cattivo odore e sapore.
Il dente va sottoposto a terapia canalare e mantenuto chiuso per evitarne la contaminazione con l'ambiente orale.
Dovrebbe così risolvere il suo problema.
Cordiali saluti
la storia che narra è quantomeno singolare. Una diagnosi ipotizzata ed una cura eseguita a metà con dolore protratto. Visita in ospedale con opzioni terapeutiche obsolete.
Finalmente una Rx con la ragionevole certezza che il dente in questione sia la causa del dolore. Ne frattempo il dolore è cessato per la morte del nervo, che causa il cattivo odore e sapore.
Il dente va sottoposto a terapia canalare e mantenuto chiuso per evitarne la contaminazione con l'ambiente orale.
Dovrebbe così risolvere il suo problema.
Cordiali saluti
Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 27/11/2014.
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