Come interrompere una cura e aspetti economici relativi
Gentili dottori,
ho inviato qualche tempo fa un post, in cui descrivevo i miei problemi all'articolazione temporo mandibolare. Il mio dentista ha continuato a non tenerne conto, senza nemmeno volermi spiegare il problema, andando per tentativi (limature piste apparecchio mobile, poi di un otturazione di due mesi fa, parlando di un possibile precontatto) e aveva intenzione di montarmi il fisso superiore a un giorno dalla chiusura dello studio. Avendo problemi ancora al condilo, avvertendo ancora gli acufeni, che secondo due otorini dipendono dalla mandibola, avendo ancora anche i click in apertura e cocminciando a notare che di notte batto le arcate l'una contro l'altra, mi sono rifiutata, non sapendo altrimenti a chi rivolgermi in sua assenza. Inoltre ho spesso algie alle arcate, mi stanco se parlo troppo o se tengo la bocca aperta, oltre alla solita laterodeviazione a destra.
Considerando che il modo d'agire e la professionalità di questo medico non mi stanno convincendo affatto, vorrei chiedervi come comportarmi per risolvere il mio rapporto medico paziente con lui, la spesa preventivata era di 4800 euro, ne ho pagati fino ad ora 1800, ma manca ancora il saldo dell'apparecchio fisso, che ha fatto costruire dopo che io avevo gia' lamentato questi disturbi all'articolazione.
NOn mi è stata fatta alcuna lastra, nè prescritta rm.
Sinceramente non vorrei piu' proseguire la cura con questo dottore se non mi spieghera', come è mio diritto, in base al principio del consenso informato, quale sia la mia problematica, quali i metodi risolutivi e quali rischi corro se monto un fisso senza alcun byte (cosa che a me non convince).
Vi chiedo, se possibile, di indicarmi il modo in cui procedere e le eventuali spese che dovrei pagare in caso decidessi di interrompere la terapia, rispetto a quella preventivata.
Vi ringrazio cordialmente e auguro buona Domenica.
ho inviato qualche tempo fa un post, in cui descrivevo i miei problemi all'articolazione temporo mandibolare. Il mio dentista ha continuato a non tenerne conto, senza nemmeno volermi spiegare il problema, andando per tentativi (limature piste apparecchio mobile, poi di un otturazione di due mesi fa, parlando di un possibile precontatto) e aveva intenzione di montarmi il fisso superiore a un giorno dalla chiusura dello studio. Avendo problemi ancora al condilo, avvertendo ancora gli acufeni, che secondo due otorini dipendono dalla mandibola, avendo ancora anche i click in apertura e cocminciando a notare che di notte batto le arcate l'una contro l'altra, mi sono rifiutata, non sapendo altrimenti a chi rivolgermi in sua assenza. Inoltre ho spesso algie alle arcate, mi stanco se parlo troppo o se tengo la bocca aperta, oltre alla solita laterodeviazione a destra.
Considerando che il modo d'agire e la professionalità di questo medico non mi stanno convincendo affatto, vorrei chiedervi come comportarmi per risolvere il mio rapporto medico paziente con lui, la spesa preventivata era di 4800 euro, ne ho pagati fino ad ora 1800, ma manca ancora il saldo dell'apparecchio fisso, che ha fatto costruire dopo che io avevo gia' lamentato questi disturbi all'articolazione.
NOn mi è stata fatta alcuna lastra, nè prescritta rm.
Sinceramente non vorrei piu' proseguire la cura con questo dottore se non mi spieghera', come è mio diritto, in base al principio del consenso informato, quale sia la mia problematica, quali i metodi risolutivi e quali rischi corro se monto un fisso senza alcun byte (cosa che a me non convince).
Vi chiedo, se possibile, di indicarmi il modo in cui procedere e le eventuali spese che dovrei pagare in caso decidessi di interrompere la terapia, rispetto a quella preventivata.
Vi ringrazio cordialmente e auguro buona Domenica.
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La proedura prevederebbe un'attenta analisi della documentazione cartacea in suo possesso, o in possesso del collega ma che lei ha letto e firmato per accettazione. Solo dopo si può precedere a dettagliare con un minimo di sicurezza come lei possa comportarsi nell'ambito della correttezza del rapporto, ma anche nella pienezza dei suoi diritti. Ogni più superficiale approccio rischia di riservare sorprese anche sgradevoli.
cordialità
cordialità
Dr. Filippo Martone
Titolare
BONONIA GLOBAL FACE CENTER
Bologna - Minerbio
www.dentista-bologna.it
[#7]
vedrà che leggendolo assieme a lui dovrebbe già trovare un modo per concludere correttamente il rapporto. Tutto inizia e tutto finisce, senza che per questo si debba trovare una vis conflittuale. Un buon accordo tra persone corrette è sempre la migliore strada da percorrere. Ovviamente bisogna essere entrambi dello stesso parere.
[#9]
Condivido che sarebbe opportuno avere un elenco dettagliato da cartella clinica delle prestazioni effettuate per fare un punto della situazione.
Credo comunque di poter ipotizzare che non avendo cominciato la terapia ortodontica fissa l'acconto versato sia assolutamente congruo.
Vorrei precisare che l'apparecchio fisso non si "costruisce" su misura, ma si usano componenti singole comuni ad ogni trattamento ortodontico che vengono "assemblate" direttamente in bocca al paziente, quindi se non sono state utilizzate perchè il trattamento non è mai cominciato non devono essere eliminate
Credo comunque di poter ipotizzare che non avendo cominciato la terapia ortodontica fissa l'acconto versato sia assolutamente congruo.
Vorrei precisare che l'apparecchio fisso non si "costruisce" su misura, ma si usano componenti singole comuni ad ogni trattamento ortodontico che vengono "assemblate" direttamente in bocca al paziente, quindi se non sono state utilizzate perchè il trattamento non è mai cominciato non devono essere eliminate
Dr. Dario Spinelli
Odontoiatra Specialista in Ortodonzia e Gnatologia
www.ortodonzia.bari.it
www.ildentistaperibambini.it
[#10]
Utente
Ringrazio anche lei dottor Spinelli, ma vorrei aggiungere una precisazione circa l'apparecchio fisso: anche io, come lei giustamente afferma, sapevo che un fisso non si costruisce,ma si montano i brackets e i fili metallici (anche perchè oltre 10 anni fa portai il primo fisso!), invece nel mio caso (e ovviamente non so perchè, visto che il mio dentista non mi ha informato circa il tipo di apparecchio e anche per il mobile mi sono documentata da sola in rete) il dottore, dopo avergli fatto sentire i click mandibolari (non sempre presenti in maniera palese in apertura, ma che io avverto anche se di volume minimo, oltre al condilo che spinge nell'orecchio) ha proceduto alla presa di un calco, dicendomi che in caso di necessità di un mobile ne avvrebbe fatto uno rialzato (testuali parole, credo intendesse un byte....) oppure si sarebbe passati al fisso. Due mesi fa io non ne sapevo niente di problemi di atm e quindi non potevo controbattere, mi sono anche qui, documentata personalmente dopo. Alchè ho poi saputo che l'apparecchio è stato costruito in laboratorio e quindi non capisco che tipo di ortodonzia fissa sia stata "appositamente" pensata per me (un fisso funzionale si costruisce????), il dottore, nuovamente da me richiamato per i click, i dolori e i fastidi alle orecchie, voleva montare a quel punto solo il fisso superiore, dicendo che "piu' di quello che ho non posso peggiorare" (testuali parole che riporto per far capire l'incresciosa situazione in cui mi trovo, pur essendo da molti decantato il medico in questione, per competenza e professionalità).
In quest'ultimo caso mi sorge il dubbio che l'acconto da me versato non potrebbe essere sufficiente, se davvero mi è stato preparato qualcosa "su misura". In ogni caso la ringrazio per il suo intervento, sto cercando di capire come muovermi prima che lo studio medico riapra, anche perchè se possibile vorrei evitare inutili battibecchi e risolvere la questione nel modo piu' civile possibile.
Intanto sto cercando di avere almeno la cartella clinica, dato che la segretaria del dottore mi aveva appositamente lasciato un numero telefonico per recuperarla prima di settembre, ma non riesco a farmi rispondere al telefono. Come potete intuire, sembra una situazione tanto assurda che pare quasi inverosimile...(almeno per me, che mai ero incappata in tanto "non è tutto oro quello che luccica).
Nuovamente grazie e cordiali saluti
Maria R.
In quest'ultimo caso mi sorge il dubbio che l'acconto da me versato non potrebbe essere sufficiente, se davvero mi è stato preparato qualcosa "su misura". In ogni caso la ringrazio per il suo intervento, sto cercando di capire come muovermi prima che lo studio medico riapra, anche perchè se possibile vorrei evitare inutili battibecchi e risolvere la questione nel modo piu' civile possibile.
Intanto sto cercando di avere almeno la cartella clinica, dato che la segretaria del dottore mi aveva appositamente lasciato un numero telefonico per recuperarla prima di settembre, ma non riesco a farmi rispondere al telefono. Come potete intuire, sembra una situazione tanto assurda che pare quasi inverosimile...(almeno per me, che mai ero incappata in tanto "non è tutto oro quello che luccica).
Nuovamente grazie e cordiali saluti
Maria R.
[#11]
Gentile paziente penso che le occorra consultare un consulente odontoiatra perfezionato in medicina legale per fare il punto della situazione.
Occorre capire in sostanza se il dentista le ha lasciato inalterata o peggiorato la patologia.
Se risultasse evidente IN MODO INOPPUGNABILE un danno, dovuto a COLPA GRAVE o NEGLIGENZA, il dentista potrebbe essere chiamato a rifonderlo economicamente (lui o la sua assicurazione).
Sottolineo: IN MODO INOPPUGNABILE.
Ogni tipo di suggerimento in mancanza di quadro clinico oggettivo è impossibile.
Occorre capire in sostanza se il dentista le ha lasciato inalterata o peggiorato la patologia.
Se risultasse evidente IN MODO INOPPUGNABILE un danno, dovuto a COLPA GRAVE o NEGLIGENZA, il dentista potrebbe essere chiamato a rifonderlo economicamente (lui o la sua assicurazione).
Sottolineo: IN MODO INOPPUGNABILE.
Ogni tipo di suggerimento in mancanza di quadro clinico oggettivo è impossibile.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#12]
Gentili Utente, il rapporto medico-paziente da Lei instaurato col collega è di tipo contrattuale, e come tale è sottoposto alle regole del Codice Civile. Secondo l'art.2237 c.c. (Recesso)" Il cliente può recedere dal contratto, rimborsando al prestatore d'opera le spese sostenute e pagando il compenso per l'opera svolta".
Questo significa che Lei può in qualsiasi momento e senza nessuna spiegazione interrompere il rapporto, facendosi però dare le spese ,documentate, fatte dall'operatore + il compenso per l'opera effettuata fino ad ora (non penso si arrivi al preventivo da Lei prima citato).
Non vi è dubbio alcuno che la miglior cosa sia un cordiale ed aperto chiarimento tra le parti.
Saluti
Questo significa che Lei può in qualsiasi momento e senza nessuna spiegazione interrompere il rapporto, facendosi però dare le spese ,documentate, fatte dall'operatore + il compenso per l'opera effettuata fino ad ora (non penso si arrivi al preventivo da Lei prima citato).
Non vi è dubbio alcuno che la miglior cosa sia un cordiale ed aperto chiarimento tra le parti.
Saluti
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#13]
Utente
Grazie anche a lei Dott. Formentelli e a lei, dott. Muraca.
Ieri sera ho parlato con l'assistente del dottore, la quale mi ha "avvertita" del fatto che sulla mia cartella clinica (ad inizio agosto le avevo chiesto una copia della stessa) risulta solo la prima diagnosi (quindi quella di inizio terapia, ossia di Gennaio 2008. Detto questo vorrei chiedervi se a tal punto possa gia' usare questo elemento a mio favore, come indice di scarsa diligenza del medico. Mi sorge infatti il dubbio che avendo operato in tal modo, la richiesta di una cartella dettagliata potrebbe trovare inadeguata risposta (ossia, che prove avrei io per dimostrare che 3 mesi fa ho esposto al dottore il mio problema all'articolazione? le uniche persone presenti in sala eravamo io, il dottore e l'assistente, la quale vuole darmi la copia della cartella senza che il medico la veda. Gia' questo non mi fa presagire nulla di buono).
Il 3 settembre andro' a parlare con il medico e spero vivamente di risolvere la situazione, in un modo o nell'altro, in ogni caso con assicurazioni scritte.
Maria R.
Ieri sera ho parlato con l'assistente del dottore, la quale mi ha "avvertita" del fatto che sulla mia cartella clinica (ad inizio agosto le avevo chiesto una copia della stessa) risulta solo la prima diagnosi (quindi quella di inizio terapia, ossia di Gennaio 2008. Detto questo vorrei chiedervi se a tal punto possa gia' usare questo elemento a mio favore, come indice di scarsa diligenza del medico. Mi sorge infatti il dubbio che avendo operato in tal modo, la richiesta di una cartella dettagliata potrebbe trovare inadeguata risposta (ossia, che prove avrei io per dimostrare che 3 mesi fa ho esposto al dottore il mio problema all'articolazione? le uniche persone presenti in sala eravamo io, il dottore e l'assistente, la quale vuole darmi la copia della cartella senza che il medico la veda. Gia' questo non mi fa presagire nulla di buono).
Il 3 settembre andro' a parlare con il medico e spero vivamente di risolvere la situazione, in un modo o nell'altro, in ogni caso con assicurazioni scritte.
Maria R.
[#14]
Gentile signora
per risolvere controversie di questo tipo potrebbe cercare di ottenere la mediazione dell'Ordine dei medici prima di avviare una procedura legale. L'Ordine si pronuncia in genere sulla congruità dell'onorario di un medico che vuole farsi pagare una prestazione, ma in alcune sedi, rare, si può cercare un accordo tramite un dentista di fiducia di entrambe le parti. Le spese potrebbero essere comunque inferiori a quelle legali.
cordiali saluti
per risolvere controversie di questo tipo potrebbe cercare di ottenere la mediazione dell'Ordine dei medici prima di avviare una procedura legale. L'Ordine si pronuncia in genere sulla congruità dell'onorario di un medico che vuole farsi pagare una prestazione, ma in alcune sedi, rare, si può cercare un accordo tramite un dentista di fiducia di entrambe le parti. Le spese potrebbero essere comunque inferiori a quelle legali.
cordiali saluti
Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/
[#15]
Utente
Ringrazio anche lei Dott. Capozza, potendo trovare un accordo col mio attuale curante, anche io preferirei non avviare procedure legali, ma ovviamente mi auguro che il dentista sia corretto nel "prospettarmi" il saldo da versare per interrompere il trattamento.
In ogni caso, per avvalermi della mediazione dell'ordine, posso direttamente contattare la sede presente nella mia provincia?
Maria R.
In ogni caso, per avvalermi della mediazione dell'ordine, posso direttamente contattare la sede presente nella mia provincia?
Maria R.
[#16]
Faccia richiesta di avere cartella clicica completa, in cui risulti la diagnosi ortodontica, le radiografie diagnostiche (panoramica e teleradiofrafia del cranio), l'eventuale tracciato cefalometrico, le eventuali fotografie e i fondamentali modelli di studio in gesso.
[#17]
Utente
I modelli in gesso spettano a me? Credevo dovessero rimanere (sempre ammesso che il dottore li abbia conservati) in studio. Oppure posso prenderli per farli visionare ad un altro dottore e poi riportarli dal primo?
Nuovamente grazie, mi state aiutando a far chiarezza prima di andare a parlare col medico, la prossima settimana.
Maria R.
Nuovamente grazie, mi state aiutando a far chiarezza prima di andare a parlare col medico, la prossima settimana.
Maria R.
[#22]
Utente
Gentili dottori,
ieri c'è stato l'incontro col dentista, si è deciso di interrompere la cura e per le spese sapro' qualcosa venerdi'.
QUanto alle carte pare non ci sia modo di averle direttamente dal medico (!) ma la sua assistente mi ha dato la sua piena disponibilità a fornirmele, siccome quello che mi interessa è la finalità e preferirei non rischiare di non averle affatto, intendo ricorrere a lei, anzichè al medico. Frattanto ho gia' avuto la prima diagnosi, in base (credo) al telecranio. Risulta una modesta seconda classe scheletrica con situazione di biretrusione e di iperdivergenza. Fino ad ora sono stata curata con le piste di Planas, ma noto che di notte batto le arcate l'una contro l'altra (non me ne accorgo sempre, ma una volta mi ha sentita anche mia madre!) e al mattino alle volte mi trovo con i segni della chiusura delle due arcate impresse sulle guance. Potrebbe essere bruxismo ?(magari dipendente dal problema condilo-meniscale?)
Sabato mattina ho appuntamento con un nuovo dottore, nell'attesa di sapere cosa ne pensa lui del mio caso, giro a voi la domanda su questo "batti batti" di denti (ho fatto anche attenzione a quando chiudo la bocca dopo uno sbadiglio e il piu' delle volte, senza volerlo, mi do' delle vere e proprie "mazzate"!)
Ringrazio di nuovo tutti
Maria
ieri c'è stato l'incontro col dentista, si è deciso di interrompere la cura e per le spese sapro' qualcosa venerdi'.
QUanto alle carte pare non ci sia modo di averle direttamente dal medico (!) ma la sua assistente mi ha dato la sua piena disponibilità a fornirmele, siccome quello che mi interessa è la finalità e preferirei non rischiare di non averle affatto, intendo ricorrere a lei, anzichè al medico. Frattanto ho gia' avuto la prima diagnosi, in base (credo) al telecranio. Risulta una modesta seconda classe scheletrica con situazione di biretrusione e di iperdivergenza. Fino ad ora sono stata curata con le piste di Planas, ma noto che di notte batto le arcate l'una contro l'altra (non me ne accorgo sempre, ma una volta mi ha sentita anche mia madre!) e al mattino alle volte mi trovo con i segni della chiusura delle due arcate impresse sulle guance. Potrebbe essere bruxismo ?(magari dipendente dal problema condilo-meniscale?)
Sabato mattina ho appuntamento con un nuovo dottore, nell'attesa di sapere cosa ne pensa lui del mio caso, giro a voi la domanda su questo "batti batti" di denti (ho fatto anche attenzione a quando chiudo la bocca dopo uno sbadiglio e il piu' delle volte, senza volerlo, mi do' delle vere e proprie "mazzate"!)
Ringrazio di nuovo tutti
Maria
Questo consulto ha ricevuto 22 risposte e 17.8k visite dal 24/08/2008.
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Approfondimento su Salute orale
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