Parestesia alveolare inferiore

Salve, vi espongo il mio problema. A seguito di un sospetto ascesso sotto primo molare anteriore devitalizzato da tempo (di cui era rimasta solo la radice) mi sono recata dal dentista che mi ha consigliato l'estrazione. Il dottore ha effettuato l'estrazione con qualche difficoltà (ha anche dovuto usare la sega circolare) senza avermi fatto nessuna lastra nonostante la mia richiesta (la sua risposta è stata questa: è inutile fare una lastra tanto è da togliere. Se trovo sotto un "buco" la facciamo).
Sotto la radice c'era un granuloma piuttosto grande e dopo la pulizia mi ha fatto una lastra per farmi vedere la lesione sottostante. Il mattino dopo ancora avevo la bocca e il mento anestetizzati, o almeno così credevo. Ho subito chiamato il dottore il quale con molta naturalezza mi ha spiegato che c'era probabilmente una compressione del nervo dovuta all' ematoma o una lesione dovuta alla pulitura e al lavaggio. Nel primo caso potrei tornare a posto in qualche giorno, nel secondo tra qualche mese o mai.
io sono rimasta basita anche perché non ero stata assolutamente informata di questo rischio. La telefonata si è conclusa con la prescrizione di vitamine e con la bella frase "bisogna sperare".
Mi chiedo se una lastra prima dell'estrazione sarebbe stata utile x evitare questo danno,
se vi è modo di stabilire la causa è l'eventuale colpa del dentista,
se era suo dovere almeno avvisarmi di questo rischio
ed infine se vi è un modo di stabilire l'effettiva entità del danno o se come mi ha detto il mio Ex Dentusta "devo solo sperare"
vi ringrazio anticipatamente e mi scuso per la lunghezza è per l ' inesattezza dei termini.
[#1]
Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56
Gentile paziente,
via internet comprende come non sia possibile darle informazioni precise. In linea di principio una rx sarebbe stata necessaria prima per una valutazione iniziale più accurata.
Il suo attuale problema potrebbe anche dipendere dalla anestesia e non dal trattamento locale.
L'attesa di almeno una settimana è necessaria per capire se c'è un miglioramento (con una successiva risoluzione spontanea) o se invece nulla cambia, con una rivalutazione e tempi di attesa lunghi si prospettano.
Cordiali saluti

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

[#2]
Utente
Utente
Innanzi tutto la ringrazio per la rapidissima risposta, mi trovo nella circostanza di dover fare un aggiornamento tutt'altro che piacevole. Oggi a tre gg dell'estrazione ho iniziato a sentire un dolore persistente (tipo nevralgia) a tratti acuto e pulsante a tratti più sopportabile in corrispondenza dell'estrazione. Ho preso antidolorifici che hanno tamponato la situazione. Ho letto qui numerosi post e mi sono ritrovata nella sintomatologia dell'alveolite. Domattina chiamerò subito il dentista e sentirò. Qui ho letto pareri discordanti sul "risanguinamento" per far riformare il coagulo, lei trova che sia indispensabile o dipende da caso a caso?
Io non ho mai avuto paura del dentista ma le confesso che parestesia e probabile alveolare mi stanno veramente spaventando.
Spero di aver esaurito la casistica delle complicazioni da estrazione!

Il dolore che provo può essere causato da altro?
Il dentista dovrà fare una lastra x formulare una diagnosi o dovrà togliermi anzitempo i punti per ispezionare la ferita?

La ringrazio nuovamente per la cortesia e la rapidità con cui ha risposto. È importante avere un parere o anche solo un consuglio da una persona competente!
[#3]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
"Mi chiedo se una lastra prima dell'estrazione sarebbe stata utile x evitare questo danno."

Assolutamente si.



"se vi è modo di stabilire la causa è l'eventuale colpa del dentista"

Non aver eseguito nemmeno una lastrina endorale...
Per esempio, se mi fossi reso conto da una lastrina che il gralumoma sotto il dente entrava in rapporto con il nervo mandibolare, avrei evitato tutte le manovre che potessero portarmi a contatto con tale nervo.




"se era suo dovere almeno avvisarmi di questo rischio"

Più che dovere: un obbligo di legge.



"vi è un modo di stabilire l'effettiva entità del danno"

Occorre aspettare almeno un anno per avere una stabilizzazione del quadro.
Nel frattempo occorre solo "aspettare e sperare".


Penso che lei abbia tutti gli elementi per trarre autonomamente le conclusioni e per intraprendere tutti i passi necessari.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#4]
Utente
Utente
dott. Formentelli, ringrazio anche lei per la sollecitudine.
Sono tornata subito dal mio dottore il quale mi ha detto che il dolore poteva essere causato da qualche particella residua del granuloma rimosso. mi ha spiegato che l'osso ha una struttura simile a una spugna con delle microcavità nelle quali nonostrante la pulizia ed il lavaggio qualche cosa può sfuggire. mi scuso per la terminologia grossolana ma il concetto che mi ha spiegato eè questo.
mi ha prescritto antibiotico per tre gg. e colluttorio.
preciso che dopo l'estrazione non mi aveva dato nessuna prescrizione.

Per la parestesia invece, mi ha fatto una tac alla testa, e poe delle prove di sensibilità con uno strumento che emette (credo!) degli impulsi elettrici. le prove hanno dato poca soddisfazione e la tac ha evidenziato un vero e proprio buco sotto alla radice in comunicazione diretta col canale del nervo.

il dottore mi ha detto che l'osso guarirà, il "buco" si chiuderà ma sulla vitalità del nervo non ha potuto esprimersi se non dicendo che bisogna aspettare.

la questione che vorrei chiarire è sapere se il buco nell'osso e' stato fatto dal dottore nell'opera di pulizia o dal granuloma.

il dottore mi ha detto che probabilmente il nervo era avvolto dal granuloma stesso e dall'infezione e quindi gia gravemente compromesso in quanto se lo avesse toccato e fosse stato vitale me ne sarei accorta perché avrei sentito come una scossa nonostante l'anestesia....

credo che questa faccenda andrà avanti ancora per molto tempo!

grazie ancora
[#5]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
Il buco nell'osso probabilmente dal granuloma.

Probabilmente il nervo era avvolto dal granuloma.
Prima ERA vitale.
Lei infatti NON AVEVA parestesia.
Ora si.

Se ha fatto l'anestesia tronculare per togliere il dente, le ha addormentato l'intera branca nervosa, e non avrebbe potuto accorgersi che toccava il nervo.

L'osso guarirà, e si riformerà osso a chiudere il buco.

Per il nervo...
Le manovre di pulizia (curettage alveolare è il termine tecnico) possono averlo traumatizzato ma non lesionato, e in tal caso la sensibilità tornerà fra qualche mese; possono averlo danneggiato, e in tal caso la sensibilità tornerà solo parzialmente, o possono averlo tranciato, e in tal caso il danno è permanente.

Non sapendo come è mstato eseguito il curettage alveolare e la sua radicalità, è impossibile avanzare ipotesi sull'evoluzione della parestesia.

Tengo a precisare che, se dalla radiografia preeliminare si evidenziano rapporti di contiguità fra il granuloma e il nervo, si può adeguare il curettage alveolare post-intervento o addirittura omettere del tutto, nel timore di ledere il nervo alveolare inferiore stesso.

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