Implantologia transmucosa
Salve, vorrei gentilmente richiedere delle informazioni in merito alla implantologia transmucosa.
Cercando in rete ho letto di questa tecnica per l'impianto dove viene specificato e sottolineato che rispetto alla tecnica tradizionale l'impianto transmucoso è meno invasivo e più immediato, risparmiando tempi di attesa per l'inserimento del lavoro definitivo ed eventuali dolori post operatori...
Adesso cortesemente vi chiedo delucidazioni in merito a questa tecnica, quali sono i pro ed i contro di questa? (perchè logicamente sul sito dove ho rilevato le informazioni elencano tutti gli aspetti positivi della tecnica ma non i possibili rischi, se ci sono)
Ringraziando per l'attenzione concessa porgo doistinti saluti.
Cercando in rete ho letto di questa tecnica per l'impianto dove viene specificato e sottolineato che rispetto alla tecnica tradizionale l'impianto transmucoso è meno invasivo e più immediato, risparmiando tempi di attesa per l'inserimento del lavoro definitivo ed eventuali dolori post operatori...
Adesso cortesemente vi chiedo delucidazioni in merito a questa tecnica, quali sono i pro ed i contro di questa? (perchè logicamente sul sito dove ho rilevato le informazioni elencano tutti gli aspetti positivi della tecnica ma non i possibili rischi, se ci sono)
Ringraziando per l'attenzione concessa porgo doistinti saluti.
[#1]
L'impianto inserito in questo modo è meno traumatico.
Non vi sono altri vantaggi oltre a questo (e non è un vantaggio da poco, comunque).
Per inserimento transmucoso si può intendere però due cose, radicalmente diverse fra loro.
1)
Inserimento dell'impianto senza aprire il lembo.
L'intervento è quindi meno invasivo, e non è poco.
Ma occorre una abilità superiore, perchè bisogna "bucare" l'osso alla cieca, senza vedere quello che si sta facendo.
Proprio per questo motivo nei casi più difficili è necessario aprire il lembo, per poter controllare "di non andare storto".
2)
Impianto transmucoso può essere inteso anche l'impianto che, una volta inserito, non resta sommerso dalla gengiva ma ne ha un pezzetto fuori, e la gengiva gli si stringe intorno.
Per poter inserire un impianto in questo modo (OGNI IMPIANTO PUO' ESSERE INSERITO TRANSMUCOSO, nonostante i produttori dicano in modo diverso) devo avere un osso con determinate caratteristiche, che mi possa reggere le sollecitazioni funzionali e i micromovimenti che immediatamente si scatenano sull'impianto.
Non porta alcun tempo di carico accorciato questo tipo di posizionamento, ma evita solo di dover riaprire la gengiva dopo alcuni mesi.
Una cosa completamente diversa è il CARICO IMMEDIATO.
Questa tecnica, che comporta sempre un posizionamento transmucoso dell'impianto (ma non necessariamente è inserito in modo transmucoso, ovvero senza aprire il lembo) permette l'inserimento in tempi rapidissimi della protesi, e il carico funzionale, appunto, immediato.
Ma...
Occorre una quantità e qualità di osso adeguata, senza la quale occorre una più tradizionale tecnica sepolta.
Una ultima nota: gli "inventori" sia della tecnica transmucosa per l'inserimento degli impianti, sia del carico immediato, sono stati i pionieri italiani dell'implantologia negli anni '60.
Ma non sono stati profeti in patria.
Non vi sono altri vantaggi oltre a questo (e non è un vantaggio da poco, comunque).
Per inserimento transmucoso si può intendere però due cose, radicalmente diverse fra loro.
1)
Inserimento dell'impianto senza aprire il lembo.
L'intervento è quindi meno invasivo, e non è poco.
Ma occorre una abilità superiore, perchè bisogna "bucare" l'osso alla cieca, senza vedere quello che si sta facendo.
Proprio per questo motivo nei casi più difficili è necessario aprire il lembo, per poter controllare "di non andare storto".
2)
Impianto transmucoso può essere inteso anche l'impianto che, una volta inserito, non resta sommerso dalla gengiva ma ne ha un pezzetto fuori, e la gengiva gli si stringe intorno.
Per poter inserire un impianto in questo modo (OGNI IMPIANTO PUO' ESSERE INSERITO TRANSMUCOSO, nonostante i produttori dicano in modo diverso) devo avere un osso con determinate caratteristiche, che mi possa reggere le sollecitazioni funzionali e i micromovimenti che immediatamente si scatenano sull'impianto.
Non porta alcun tempo di carico accorciato questo tipo di posizionamento, ma evita solo di dover riaprire la gengiva dopo alcuni mesi.
Una cosa completamente diversa è il CARICO IMMEDIATO.
Questa tecnica, che comporta sempre un posizionamento transmucoso dell'impianto (ma non necessariamente è inserito in modo transmucoso, ovvero senza aprire il lembo) permette l'inserimento in tempi rapidissimi della protesi, e il carico funzionale, appunto, immediato.
Ma...
Occorre una quantità e qualità di osso adeguata, senza la quale occorre una più tradizionale tecnica sepolta.
Una ultima nota: gli "inventori" sia della tecnica transmucosa per l'inserimento degli impianti, sia del carico immediato, sono stati i pionieri italiani dell'implantologia negli anni '60.
Ma non sono stati profeti in patria.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#2]
Per eseguire la tecnica transmucosa, soprattutto in soggetto edentulo, in modo appropriato e "sicuro" bisogna effettuarla tramite dime chirurgiche costruite su indicazione di una scansione tridimensionale (idoneo software), altrimenti è tutto fatto " alla cieca".
A meno che, ovviamente, il paziente non presenti una cresta larga "una corsia" e con pareti verticali nitidi come muri...
A presto
A meno che, ovviamente, il paziente non presenti una cresta larga "una corsia" e con pareti verticali nitidi come muri...
A presto
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#3]
La dima chirurgica è un valido supporto che rende interventi "difficili" alla portata anche di implantologi meno esperti.
Non è infallibile neppure lei, perchè deve essere progettata ed eseguita "lege artis".
Alcuni esperti e validissimi implantologi la usano routinariamente.
Altri altrettanto validi ed esperti non la utilizzano mai ritenendola inutile se non controproducente.
Personalmente appartengo a quest'ultima scuola di pensiero.
Prevalente però nell'intervento implantologico è l'abilità e l'esperienza del chirurgo e la coscienza individuale dei propri limiti.
Non è infallibile neppure lei, perchè deve essere progettata ed eseguita "lege artis".
Alcuni esperti e validissimi implantologi la usano routinariamente.
Altri altrettanto validi ed esperti non la utilizzano mai ritenendola inutile se non controproducente.
Personalmente appartengo a quest'ultima scuola di pensiero.
Prevalente però nell'intervento implantologico è l'abilità e l'esperienza del chirurgo e la coscienza individuale dei propri limiti.
[#4]
Dentista
L' implantologia ad inserimento transmucoso si pratica col solo scopo di ridurre il trauma chirurgico al paziente, perchè non si incide e non si scolla il lembo gengivale, cosa che costituisce la causa unica del dolore e del gonfiore post-operatorio. Tolto questo vantaggio, tutti gli altri sono aspetti negativi, perchè, tranne nei casi dove dalle radiografie e dalla palpazione preliminari si intuisce che l' osso è particolarmente abbondante ( cosa rara ), si inserisce l' impianto " alla cieca ", rischiando di creare delle fenestrazioni nell' osso o altri danni.
Come giustamente diceva il dott. Muraca, si può eseguire questa tecnica quando è stato fatto in precedenza uno studio accurato dell' anatomia dell' osso grazie ad una TAC e, tramite dei software particolari, si è simulato l' inserimento virtuale degli impianti e si è fatta costruire una dima chirurgica che guiderà poi durante l' inserimento reale.
Personalmente uso la tecnica trans mucosa negli impianti post-estrattivi immediati, dove l' osso è ben conservato, e nell' inserimento di mini impianti nella zona mentoniera, dove di solito c'è sempre una discreta quantità di osso utilizzabile e non ci sono formazioni anatomiche " a rischio ", specialmente in quei pazienti dove sarebbe rischioso traumatizzare i tessuti: pazienti molto anziani o in cura con farmaci anticoagulanti ecc., o quando sia necessario ridurre i tempi dell' intervento; anche perchè i mini impianti, avendo un diametro ridotto, hanno minori possibilità di " sconfinare ".
Non si può usare poi la tecnica transmucosa, ovviamente, in tutti quei casi in cui è necessario rigenerare l'osso.
Distinti saluti
Come giustamente diceva il dott. Muraca, si può eseguire questa tecnica quando è stato fatto in precedenza uno studio accurato dell' anatomia dell' osso grazie ad una TAC e, tramite dei software particolari, si è simulato l' inserimento virtuale degli impianti e si è fatta costruire una dima chirurgica che guiderà poi durante l' inserimento reale.
Personalmente uso la tecnica trans mucosa negli impianti post-estrattivi immediati, dove l' osso è ben conservato, e nell' inserimento di mini impianti nella zona mentoniera, dove di solito c'è sempre una discreta quantità di osso utilizzabile e non ci sono formazioni anatomiche " a rischio ", specialmente in quei pazienti dove sarebbe rischioso traumatizzare i tessuti: pazienti molto anziani o in cura con farmaci anticoagulanti ecc., o quando sia necessario ridurre i tempi dell' intervento; anche perchè i mini impianti, avendo un diametro ridotto, hanno minori possibilità di " sconfinare ".
Non si può usare poi la tecnica transmucosa, ovviamente, in tutti quei casi in cui è necessario rigenerare l'osso.
Distinti saluti
[#5]
Ex utente
Ringrazio per le dettagliate risposte e approfitto per chiedere quali sono i punti più a rischio, se ci sono, perchè la quantità ossea scarseggi?
Io avrei da inserire sull'arcata superiore:
a lato sx dal canino fino ai molari
a lato dx i due molari
Invece sull'arcata inferiore:
lato sx i due molari
lato dx il secondo premolare e i due molari
sono appunto queste delle zone dove la quantità ossea può essere ridotta o dipende dalla conformazione ossea di ogni persona?
Essendo parecchi gli impianti da affrontare chiedevo per questo motivo
le tecniche meno invasive e meno dolorose (patire non piace a nessuno, però fosse uno soltanto, come si dice un pianto e un lamento....)
Con la tecnica transmucosa i fini estetici sono gli stessi della tecnica tradizionale o la protesi rimane staccata dalla gengiva?
Se voleste anche indicarmi le eventuali spese da affrontare con un ciclo di impianti del genere ve ne sarei grato.
Ringraziandovi ancora per le precedenti risposte, porgo cordiali saluti.
Io avrei da inserire sull'arcata superiore:
a lato sx dal canino fino ai molari
a lato dx i due molari
Invece sull'arcata inferiore:
lato sx i due molari
lato dx il secondo premolare e i due molari
sono appunto queste delle zone dove la quantità ossea può essere ridotta o dipende dalla conformazione ossea di ogni persona?
Essendo parecchi gli impianti da affrontare chiedevo per questo motivo
le tecniche meno invasive e meno dolorose (patire non piace a nessuno, però fosse uno soltanto, come si dice un pianto e un lamento....)
Con la tecnica transmucosa i fini estetici sono gli stessi della tecnica tradizionale o la protesi rimane staccata dalla gengiva?
Se voleste anche indicarmi le eventuali spese da affrontare con un ciclo di impianti del genere ve ne sarei grato.
Ringraziandovi ancora per le precedenti risposte, porgo cordiali saluti.
[#6]
Dipende dalla conformazione individuale.
Alcune zone temdono ad essere statisticamente più carenti (zona dei molari superiori), ma è una esclusiva valutazione statistica.
Fondamentale non è la tecnica più o meno invasiva, ma l'abilità e l'esperienza del chirurgo, indipendentemente dalla tecnica utilizzata.
Non c'è differenza estetica finale fra tecnica transmucosa e tecnica sommersa tradizionale. La transmucosa, comne già detto, pur essendone un grande sostenitore, non può essere sempre eseguita.
Il fatto che la protesi rimanga staccata o meno dalla gengiva non dipende dalla tecnica, ma dalle scelte cliniche e protesiche di volta in volta effettuate.
Un piccolo distacco, quando non controindicato dall'estetica, sarebbe in linea di massima auspicabile per mantenere al meglio la salute gengivale.
Per quanto riguarda i costi, l'unica indicazione che le posso dare è la rilevazione statistica nazionale effettuata dall'ANDI (disponibile sul mio sito in formato pdf).
Alcune zone temdono ad essere statisticamente più carenti (zona dei molari superiori), ma è una esclusiva valutazione statistica.
Fondamentale non è la tecnica più o meno invasiva, ma l'abilità e l'esperienza del chirurgo, indipendentemente dalla tecnica utilizzata.
Non c'è differenza estetica finale fra tecnica transmucosa e tecnica sommersa tradizionale. La transmucosa, comne già detto, pur essendone un grande sostenitore, non può essere sempre eseguita.
Il fatto che la protesi rimanga staccata o meno dalla gengiva non dipende dalla tecnica, ma dalle scelte cliniche e protesiche di volta in volta effettuate.
Un piccolo distacco, quando non controindicato dall'estetica, sarebbe in linea di massima auspicabile per mantenere al meglio la salute gengivale.
Per quanto riguarda i costi, l'unica indicazione che le posso dare è la rilevazione statistica nazionale effettuata dall'ANDI (disponibile sul mio sito in formato pdf).
[#7]
Ex utente
Dr Formentelli ma i rischi di cui parla il Dr Gaetani, possibilità di fenestrazioni ossee o il rischio di andar storto nell'inserimento delle viti sono possibilità limitate? che controlli vengomo fatti per ovviare a questi "rischi"?
...mi scuso anticipatamente se da sacrilego chiedo delle cose scontate, ma la curiosita' e la necessita' mi chiarira' la decisione sull'affrontare questa tecnica piuttosto che l'altra..
Ringraziando ancora saluto cordialmente.
...mi scuso anticipatamente se da sacrilego chiedo delle cose scontate, ma la curiosita' e la necessita' mi chiarira' la decisione sull'affrontare questa tecnica piuttosto che l'altra..
Ringraziando ancora saluto cordialmente.
[#8]
L'abilità del chirurgo, più che altro.
E la competenza nel sapervi porre rimedio se l'evento si verifica.
Ma il rischio non è completamente eliminabile.
Altri implantologi usano tecniche di ricostruzione ossea computerizzate, e allestiscono delle dime chirurgiche per inserire gli impianti.
Ma neppure questo metodo è infallibile, e non azzera il rischio.
E la competenza nel sapervi porre rimedio se l'evento si verifica.
Ma il rischio non è completamente eliminabile.
Altri implantologi usano tecniche di ricostruzione ossea computerizzate, e allestiscono delle dime chirurgiche per inserire gli impianti.
Ma neppure questo metodo è infallibile, e non azzera il rischio.
[#9]
Aggiungo il mio commento a distanza di tempo per quanti in rete fossero ancora interessati ad avere una info in più riguardo alla tecnica transmucosa detta anche a-traumatica.
La precisazione che mi sento di fare è che non è possibile operare la gestione dei tessuti molli(chirurgia gengivale o GTR), che solitamente si rende necessaria per migliorare l'estetica nei casi in cui il dente implantato è a vista come nei settori anteriori o dove si renda necessaria una rigenerazione ossea per atrofie della sella. Direi dunque che non deve essere una tecnica "a tutti i costi", ma una scelta consapevole del chirurgo. Questa è la limitazione che estendo ai casi che tratto.
Ecco qui un paio di immagini relative alla tecnica in questione.
http://www.studiodottorpiana.it/implantologia.html#transmucoso
http://www.studiodottorpiana.it/implantologia.html#overdenture
La precisazione che mi sento di fare è che non è possibile operare la gestione dei tessuti molli(chirurgia gengivale o GTR), che solitamente si rende necessaria per migliorare l'estetica nei casi in cui il dente implantato è a vista come nei settori anteriori o dove si renda necessaria una rigenerazione ossea per atrofie della sella. Direi dunque che non deve essere una tecnica "a tutti i costi", ma una scelta consapevole del chirurgo. Questa è la limitazione che estendo ai casi che tratto.
Ecco qui un paio di immagini relative alla tecnica in questione.
http://www.studiodottorpiana.it/implantologia.html#transmucoso
http://www.studiodottorpiana.it/implantologia.html#overdenture
Dr. Andrea Piana
www.studiodottorpiana.it
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 16.1k visite dal 18/08/2008.
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