Ascesso drenato o cosa?
Buongiorno. So ovviamente che online è difficile, e particolarmente forse in questo caso, ma la visita odontoiatrica è fissata tra una settimana e l'ansia lievita...Ho un figlio ventenne disabile non verbale, e ieri ho notato presso la gengiva corrispondente a un premolare superiore (devitalizzato) e molare adiacente (solo otturato), nel lato interno (lato palato-lingua per intenderci) una chiazza rossastra che abbracciava tutta la gengiva, non rilevata. E' mai possibile che ci fosse un ascesso autodrenato nei giorni scorsi? Nel qual caso, a questo punto sarebbe pericoloso? Nel dubbio, sarebbero opportuni antibiotici anche se già stamattina la feritina sembrava più rosea e tranquilla? Mio figlio non si esprime, ha avuto in passato una pulpite da carie nascosta tra due denti, e non siamo stati in grado di accorgercene. Pareva un po' sofferente, ma spesso lo è. Gli ascessi possono formarsi anche nel lato "linguale" oltre che verso la guancia? Ora in attesa di orto mi sto attaccando alla speranza che si sia scottato con una rosetta abbrustolita (io mi sono ustionata prendendola in mano) . Questo perché? Si introduce un altro problema.
Vorrei sapere se per effettuare procedure odontoiatriche (dall'igiene alle estrazioni) su soggetti disabili psichici il protocollo prevede solo ed esclusivamente l'effettuazione in anestesia generale (intubazione, curaro, succinilcolina ecc) qualora non fossero in grado di collaborare. Mio figlio ha effettuato già tre anestesie del genere, in regime di ricovero, anche per una semplice otturazione e per estrazione di dente da latte. Ciascuno di noi probabilmente va dal dentista una decina di volte nella vita, e pensare a dieci anestesie del genere mette i brividi, oltre al fatto che spesso, specie in soggetti autistici, il ricovero anche in day surgery, la preospedalizzazione, la stessa anestesia hanno effetti profondamente e spesso drammaticamente destabilizzanti, le cui sequele durano per mesi. Ebbene: se avesse qualcosa si prospetterebbe nuova preospedalizzazione, analisi, visite, ricovero, anestesia generale, intubazione, degenza. Ogni volta, un vero incubo, difficile da raccontare e probabilmente da comprendere. Possibile che sia cosi' "impossibile" un'organizzazione diversa, procedure anestetiche meno strong per questi soggetti? Grazie a chi vorrà rispondermi.
Vorrei sapere se per effettuare procedure odontoiatriche (dall'igiene alle estrazioni) su soggetti disabili psichici il protocollo prevede solo ed esclusivamente l'effettuazione in anestesia generale (intubazione, curaro, succinilcolina ecc) qualora non fossero in grado di collaborare. Mio figlio ha effettuato già tre anestesie del genere, in regime di ricovero, anche per una semplice otturazione e per estrazione di dente da latte. Ciascuno di noi probabilmente va dal dentista una decina di volte nella vita, e pensare a dieci anestesie del genere mette i brividi, oltre al fatto che spesso, specie in soggetti autistici, il ricovero anche in day surgery, la preospedalizzazione, la stessa anestesia hanno effetti profondamente e spesso drammaticamente destabilizzanti, le cui sequele durano per mesi. Ebbene: se avesse qualcosa si prospetterebbe nuova preospedalizzazione, analisi, visite, ricovero, anestesia generale, intubazione, degenza. Ogni volta, un vero incubo, difficile da raccontare e probabilmente da comprendere. Possibile che sia cosi' "impossibile" un'organizzazione diversa, procedure anestetiche meno strong per questi soggetti? Grazie a chi vorrà rispondermi.
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Buonasera, il problema che lei descrive potrebbe essere l'espressione clinica di una scottatura ma anche di una gengivite o di un ascesso parodontale drenato. Difficile con un consulto on line capire esattamente di che cosa possa trattarsi. Gli ascessi possono svilupparsi anche nel versante linguale, ad esempio qualora la radice palatina li sostenga.
Per quel che riguarda la sedazione ha già valutato l'ipotesi di una sedazione cosciente con protossido? Non conoscendo esattamente il problema di disabilità che ha suo figlio non sono in grado di capire se la sedazione cosciente possa essere una strada percorribile.
Cordiali saluti
Per quel che riguarda la sedazione ha già valutato l'ipotesi di una sedazione cosciente con protossido? Non conoscendo esattamente il problema di disabilità che ha suo figlio non sono in grado di capire se la sedazione cosciente possa essere una strada percorribile.
Cordiali saluti
Dr.ssa Giulia Bernkopf-Vicenza-Roma.
Odontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia.Gnatologa
dott.g.bernkopf@gmail.com - www.bettega-bernkopf.it
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Ex utente
Gentile Dottoressa,
buongiorno, grazie di aver risposto. A proposito del protossido d'azoto, l'anestesista della struttura ha sempre affermato che non solo è nocivo per gli operatori, ma che è specificamente controindicato per gli autistici. Non ho trovato documentazione scientifica in proposito, ho consultato la Medline e altri operatori, ma non ho ricevuto risposte né univoche né chiare, anzi francamente incontrasto. Tra l'altro mi era stata consigliata la sedazione perfino per fargli un'ecografia cardiaca...pazzesco, meno male che ho rifiutato, il ragazzo l'ha potuta fare tranquillamente e agevolmente in un normalissimo ambulatorio e senza farmaci di sorta. Non so come spiegarmi tutta questa "indifferenziazione" rispetto ai disabili. Non si personalizza, non si gradua, almeno queste le mie esperienze (decennali...)
Ma a parte quest' ultimo sfogo, vorrei qualche informazione in più sulle altre sedazioni previste: per esempio, che differenza c'è tra l'uso del protossido d'azoto, delle benzodiazepine ev e il propofol, che io sappia utilizzati anche per esami come gastroscopie? Vorrei girare la domanda anche nella sezione anestesia, ma non so se posso.
Vorrei inoltre ripetere la domanda che mi angoscia, stabilito che, se fosse stato un ascesso, potrebbe tornare e che comunque è necessaria una visita, a questo punto supponendo in teoria un drenaggio spontaneo, quali rischi potrebbe aver corso e correrebbe attualmente il ragazzo? Il rossore è molto tenue ora e la gengiva non gonfia. Avrebbe bisogno di antibiotici? Grazie a chi vorrà rispondermi.
buongiorno, grazie di aver risposto. A proposito del protossido d'azoto, l'anestesista della struttura ha sempre affermato che non solo è nocivo per gli operatori, ma che è specificamente controindicato per gli autistici. Non ho trovato documentazione scientifica in proposito, ho consultato la Medline e altri operatori, ma non ho ricevuto risposte né univoche né chiare, anzi francamente incontrasto. Tra l'altro mi era stata consigliata la sedazione perfino per fargli un'ecografia cardiaca...pazzesco, meno male che ho rifiutato, il ragazzo l'ha potuta fare tranquillamente e agevolmente in un normalissimo ambulatorio e senza farmaci di sorta. Non so come spiegarmi tutta questa "indifferenziazione" rispetto ai disabili. Non si personalizza, non si gradua, almeno queste le mie esperienze (decennali...)
Ma a parte quest' ultimo sfogo, vorrei qualche informazione in più sulle altre sedazioni previste: per esempio, che differenza c'è tra l'uso del protossido d'azoto, delle benzodiazepine ev e il propofol, che io sappia utilizzati anche per esami come gastroscopie? Vorrei girare la domanda anche nella sezione anestesia, ma non so se posso.
Vorrei inoltre ripetere la domanda che mi angoscia, stabilito che, se fosse stato un ascesso, potrebbe tornare e che comunque è necessaria una visita, a questo punto supponendo in teoria un drenaggio spontaneo, quali rischi potrebbe aver corso e correrebbe attualmente il ragazzo? Il rossore è molto tenue ora e la gengiva non gonfia. Avrebbe bisogno di antibiotici? Grazie a chi vorrà rispondermi.
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Buongiorno, onestamente che il protossido d'agosto sia nocivo per gli operatori la trovo una affermazione superficiale oltre che non veritiera. Il protossido è usato di routine da moltissimi operatori senza nessun problema. La controindicazione sui pazienti autistici non mi permetto di discuterla perché non ho sufficiente esperienza in merito. La differenza tra le sensazioni da lei nominate sono nel grado di sedazione e nel livello di esperienza necessario per somministrarle. Per quel che riguarda il problema odontoiatrico il drenaggio spontaneo di un ascesso non ha grandi ripercussioni. L'importante è che si faccia diagnosi e qualora sia veramente un ascesso si tratti endodonticamente il dente se di ascesso odontogeno stiamo parlando. Può essere che in supporto al trattamento endodontico il curante prescriva una terapia antibiotica. Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 06/10/2014.
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