Ritrattamento e dolore

ho subito un ritrattamento di un canino a causa di una grossa infezione rilevata con radiografia. dopo un primo ritrattamento il dolore e ricomparso piu' forte ed e' stato necessario riaprire e trattare nuovamente, in questo caso ho avuto una fuoriuscita copiosa di pus dal dente (il dentista disse di non essere arrivato all'apice in precedenza). dopo la seconda chiusura a distanza di 12 giorni ho nuovamente dolore. andato da un altro dentista il quale mi sta facendo prendere antibiotico e antidolorifico in quanto l'infezione ancora c'è. domanda : è normale tutto cio' o qualcosa non è stata fatta bene?
preche' dopo tre giorni di antibiotico ancora non mi passa il dolore??


GRAZIE.
[#1]
Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92
Gentile Signore,
da quanto leggo il dente è 'chiuso':è necessario riaprire il dente, cioè toglire l'otturazione provvisoria, medicarlo con lavaggi di ipoclorito e lasciarlo aperto per favorire il drenaggio del pus che ancora si forma.Con la terapia antibiotica non risolverà il problema del dolore che anzi potrebbe aumentare e non rispondere se non leggermente all'uso di farmaci anti-dolorifici, poichè il materiale purulento continua a premere a livello dell'apice.
Visto il periodo per trovare dentisti disponibili nella sua città in caso di urgenza può accedere a
http://www.obiettivosorriso.it/sorrisi_agosto.html
Il suo dente comunque andrà ritrattato.


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

[#2]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Gentile paziente,
come ha scritto il dr. Palomba, la terapia antibiotica non risolve definitivamente il problema.
Corretta comunque la prescrizione per attenuare il problema.
Sarà necessario comunque procedere al ritrattamento del dente (nuova terapia canalare).
Si affidi ad un capace professionista, trattandosi di un lavoro di non semplice esecuzione.

Le società scientifiche endodontiche (che si occupano nello specifico del suo problema) non accettano oggi la pratica consistente nel lasciare aperto il dente per favorire il drenaggio.

Si accerti della professionalità e della capacità del dentista a cui affidarsi.

Comprendo che non sia facile capire a quale professionista affidarsi: posso solo darle una indicazione, facilmente verificabile da lei: si accerti che il dentista usi la diga di gomma, ovvero che isoli il suo dente durante la cura con un telino di gomma tenuto in bocca da un uncino metallico.

Se le manovre vengono eseguite senza questo indispensabile strumento, cambi dentista.
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