Dolori ai denti
Gentilissimo Dottore, premetto che sono diversi mesi che accuso dolori diffusi a tutti i denti, talvolta i molari di destra talvolta quelli di sinistra. Ho estratto due anni fa chirurgicamente due molari del giudizio inclusi che battevano contro i molari che l'affiancavano. Due mesi fa ho risolto con antibiotici (Ciproxin 500) un granuloma. Ho fatto diverse OP, dall'ultima radiografia non risulta nessuna lesione e nessuna carie ma persiste questa forma nevralgica che è saltuaria ma molto fastidiosa. Sono un soggetto reumatico e potrebbe essere questa una forma? Il dolore si sposta, talvolta a destra, talvolta a sinistra, il caldo e il freddo non mi danno alcun fastidio, posso masticare a destra ma a sinistra la sensibilità è più accentuata, avverto come se un molare fosse vuoto...Desidererei da lei un consiglio, uso quotidianamente il colluttorio, la doccetta, il gel che mi dà un po' di sollievo perchè fa da anestetico temporaneo. Lo stato delle gengive è buono, dopo uno scrupoloso courettage fatto dall' igienista le gengive non mi sanguinano più. I dolori talvolta sono pulsanti e si spostano da un molare all'altro, talvolta sono diffusi a tutta l'arcata dentaria.Un consiglio da lei. Grazie!
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Gentile utente,
se si esclude, come mi sembra si possa supporre da quanto lei ci riferisce, situazioni di altro genere, una possibile spiegazione ai fastidi che lei avverte, diffusi, non localizzati ed anzi a localizzazione variabile, potrebbe essere quella di uno stress occlusale che genera una iperstimolazione dei legamenti dei denti (parodonto) secondario a parafunzioni quali serramento o bruxismo. Quindi quello parafunzionale è sicuramente un aspetto da indagare, ovviamente con il suo dentista di fiducia e, se necessario, con la collaborazione di un esperto gnatologo.
Cordiali saluti.
se si esclude, come mi sembra si possa supporre da quanto lei ci riferisce, situazioni di altro genere, una possibile spiegazione ai fastidi che lei avverte, diffusi, non localizzati ed anzi a localizzazione variabile, potrebbe essere quella di uno stress occlusale che genera una iperstimolazione dei legamenti dei denti (parodonto) secondario a parafunzioni quali serramento o bruxismo. Quindi quello parafunzionale è sicuramente un aspetto da indagare, ovviamente con il suo dentista di fiducia e, se necessario, con la collaborazione di un esperto gnatologo.
Cordiali saluti.
Dr. Pierluigi De Giovanni
ODONTOIATRA
[#2]
Utente
Gentilissimo dottore il suo parere è stato molto tecnico, non ho la più pallida idea di chi sia lo gnatologo.Stress occlusale, lo intepreto come cattiva chiusura delle arcate dentarie. Il mio dentista ha già provveduto a limare dei denti per evitare la stimolazione di cui mi parla. Antibiotici, antinfiammatori, cosa usare in questi casi? Desideravo un consiglio più semplice e più pratico, ma la ringrazio ugualmente della sua cortesia.
[#3]
Gentile utente,
forse quello che ho scritto può sembrare complicato a parole ma in realtà è molto semplice. Lo gnatologo è un dentista esperto in gnatologia appunto, che è la branca della medicina che si occupa in parole povere della diagnosi e del trattamento delle alterazioni dell'occlusione (contatto tra le arcate) e delle complicanze che ne possono derivare.
Nel suo caso, non me ne voglia, è difficile darle un consiglio pratico come dice lei in quanto il quadro clinico non è chiarissimo ed andrebbe ulteriormente approfondito per poter individuare una possibile terapia. Anche il discorso di un possibile problema gnatologico infatti, come le ho già scritto, è solo un ipotesi.
Quello che le consigliavo quindi era "praticamente" di fare ulteriori valutazioni cliniche del suo caso magari da un altro collega oltre al suo dentista di fiducia che possa magari avere una visione diversa...
Lei mi chiede infine se servano antibiotici o antinfiammatori ma io le posso solo rispondere garbatamente che le terapie farmacologiche hanno senso e funzionano solo se basate su una diagnosi certa o quantomeno su un ipotesi diagnostica, quindi prima di ogni cosa bisognerebbe individuare la natura di questi dolori che lei riferisce.
Cordialità
forse quello che ho scritto può sembrare complicato a parole ma in realtà è molto semplice. Lo gnatologo è un dentista esperto in gnatologia appunto, che è la branca della medicina che si occupa in parole povere della diagnosi e del trattamento delle alterazioni dell'occlusione (contatto tra le arcate) e delle complicanze che ne possono derivare.
Nel suo caso, non me ne voglia, è difficile darle un consiglio pratico come dice lei in quanto il quadro clinico non è chiarissimo ed andrebbe ulteriormente approfondito per poter individuare una possibile terapia. Anche il discorso di un possibile problema gnatologico infatti, come le ho già scritto, è solo un ipotesi.
Quello che le consigliavo quindi era "praticamente" di fare ulteriori valutazioni cliniche del suo caso magari da un altro collega oltre al suo dentista di fiducia che possa magari avere una visione diversa...
Lei mi chiede infine se servano antibiotici o antinfiammatori ma io le posso solo rispondere garbatamente che le terapie farmacologiche hanno senso e funzionano solo se basate su una diagnosi certa o quantomeno su un ipotesi diagnostica, quindi prima di ogni cosa bisognerebbe individuare la natura di questi dolori che lei riferisce.
Cordialità
[#4]
Utente
Gentilissimo Dottore ho seguito il Suo consiglio. Mi sono rivolto ad un altro dentista. Ha riscontrato nell'ultima radiografia una infiltrazione ad un canino curato con otturazione ma non devitalizzato. A suo parere sarebbe questo il dente che procura i dolori diffusi. Il granuloma è rientrato ed è circoscritto. Tre pareri discordi. Il collega precedente metteva sotto accusa un premolare incapsulato e consigliava se il dolore persisteva di togliere questo premolare, la radice che reggeva il perno, ridurre molare e premolare laterali per un ponte a tre capsule. Non ci sto a capire più niente, martedì eseguirò questa devitalizzazione del canino e che Iddio me la mandi buona! Buona serata e Le farò sapere l'esito fra qualche giorno. La ringrazio e La saluto cordialmente.
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Bene, grazie per gli aggiornamenti. Se non altro, si sta provvedendo a fare qualcosa di concreto piuttosto che lasciarla a patire senza spiegazioni. Mi rendo conto che avere pareri discordanti o forse, per meglio dire, solo diversi ma non per questo contraddittori tra loro sia disorientante. A volte però possono coesistere più situazioni patologiche che si sovrappongono e spesso rendono la sintomatologia più fastidiosa per il paziente ma anche meno chiara e decifrabile. Nel dubbio, se si vuole risolvere, è sempre bene trattare ogni possibile situazione che possa aver generato il quadro clinico.
Aspetto sue nuove allora e spero per lei che la cosa si risolva quanto prima.
Cordiali saluti.
Aspetto sue nuove allora e spero per lei che la cosa si risolva quanto prima.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.9k visite dal 14/09/2014.
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