Impianto dentale fallito, non so cosa fare.

Salve,
vorrei un consiglio su che decisioni prendere per un impianto evidentemente semi fallito.

Da 8 anni mi mancavano il 24 e 25 con osso leggermente ritirato.
L'impiantista ci ha pensato su, radiografie alla mano, e mi ha messo gli impianti. Ad un primo utilizzo ho la sensazione che l'impianto si muova. Il dentista mi dice di no.
Passano i mesi e l'impianto fa male a masticare le cose "gommose" come un panino del giorno prima, una gomma da masticare o il bordo secco di una focaccia. Nessun problema con le cose dure tipo i cubetti di ghiaccio. Mi lamento più volte ma il medico mi dice che l'impianto non si muove. Un giorno preda della rabbia tiro con le dita le due corone che vengono via lasciando i perni scoperti. Il dentista dice che era la cementazione provvisoria e mette la definitiva. Il problema del dolore si ripresenta. Attendo ancora mesi non si sa cosa.
Ad un certo punto, stufo, faccio un segno di riscontro sulla protesi con un pennarello e, mordendo un bastoncino da gelato, finalmente vedo la corona muoversi in compressione verso l'alto e verso l'esterno di almeno un millimetro.
E' passato più di 1 anno e mezzo e non ci capisco più nulla. Il 24 ha il problema maggiore ma non escludo che anche il 25 si muova, seppur di meno.
Adesso che faccio?
Il dentista il 19 settembre finalmente sistemerà (?) il problema, ha detto che deve rifare tutto e tagliare perché non si può smontare. Alla domanda "Cosa mi garantisce che, non essendo venuto la prima volta, possa venire la seconda?" ha risposto "Perchè non siamo così sfortunati". Una risposta così non la accetto, non è una risposta, offende la mia intelligenza.

Detto ciò le numerose domande sono:

- Cosa si muove? Le corone? Il perno? Gli impianti nell'osso?
- Perché si fa una cosa che non si può più smontare?
- Cosa taglierà? Solo le corone? O anche i perni?
- Gli impianti che fine fanno? Vanno tolti? Come? Una volta tolti si possono rifare? E i buchi?
- E' il caso che faccia il riporto di osso se verranno tolti gli impianti?
- La seconda volta funzionerà?
- Non mi fido più di quell'uomo, è il caso che vada da un altro medico?
- Essendo il lavoro in garanzia non spenderei soldi ma ha un senso affidarsi ancora a lui?
- Un altro medico (che dovrei comunque pagare e non so con che soldi) si prenderebbe in carico di sistemare il problema causato da un altro?
- E' meglio lasciare tutto come è per non incorrere in problemi peggiori? O in attesa di tempi migliori?
- Dovrei fare anche 15 e 37. Ha un senso usare di nuovo una tecnica che ha già fallito?
- Perché a parole le cose sono sempre tutte facili e poi invece arrivano i casini?

Sono molto perplesso perché la situazione è ambigua.
L'impianto a riposo e nel mangiare cose dure e molli non fa male ma solo con le cose semidure. Insomma, non è caduto, sta al suo posto ma non è neanche riuscito, si muove, si, ma di poco.
E' quella brutta via di mezzo che rende difficile fare la scelta giusta.
Potete aiutarmi?

Grazie e cordiali saluti.

Francesco
[#1]
Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113

Gentile utente,

un impianto dentale perfettamente integrato non provoca dolore alla masticazione. Se è sintomatico va rimosso. Se c'è l'osso lo si può rifare e in alternativa si ricostruisce prima o contestualmente. Da chi farsi operare questo sta a lei deciderlo in basa alla fiducia nel collega. Impianti in altri distretti può farli.
cordiali saluti

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dr. Finotti,

la ringrazio per la risposta dalla quale desumo che il problema quindi sono le viti non integrate.

Ormai non ho più nessuna fiducia nel suo collega, viste le risposte e l'atteggiamento attendista. Vorrei quindi rivolgermi altrove ma devo aspettare, non ci sono i soldi.

- Posso lasciare l'impianto per farmelo togliere e sostituire magari fra un anno da un'altra parte?
- Oppure meglio far togliere l'impianto dal mio dentista e uscire da li senza denti, in attesa di poter rivolgermi altrove?
- Nel frattempo ai buchi nell'osso che succederebbe?
- Il fattore tempo è ininfluente o importante?

Cordiali saluti.

Francesco
[#3]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
- Cosa si muove? Le corone? Il perno? Gli impianti nell'osso?

Possono essere tutte e tre le cose.




- Gli impianti che fine fanno? Vanno tolti? Come? Una volta tolti si possono rifare?

Se gli impiantri sono a posto, li si lascia, se non sono a posto, vanno tolti.
Quas sempre si possono rifare dopo un tempo non precisabile on-line.




- E' il caso che faccia il riporto di osso se verranno tolti gli impianti?

Deciderà l'implantologo.
Nella mia esperienza, quasi mai l'ho fatto.




- La seconda volta funzionerà?

Al 95% si.
Ma deve essere uno capace di farli, non una capra.




- Non mi fido più di quell'uomo, è il caso che vada da un altro medico?

Le devo proprio rispondere?




- Essendo il lavoro in garanzia non spenderei soldi ma ha un senso affidarsi ancora a lui?

Se è un valido professionista, è un valido professionista.
Ma se è una capra, lei si farebbe fare un lavoro gratis?
Io no, e nemmeno se mi paga (liui a me).



- Un altro medico (che dovrei comunque pagare e non so con che soldi) si prenderebbe in carico di sistemare il problema causato da un altro?

Alcuni no, altri si.
Io per esempio, tendenzialmente mi prendo carico dei problemi causati da altri: sono oltre la metà del mio lavoro.




- E' meglio lasciare tutto come è per non incorrere in problemi peggiori?

No.




- Dovrei fare anche 15 e 37. Ha un senso usare di nuovo una tecnica che ha già fallito?

Si.
Nella quasi totalità dei casi non è l'auto che l'ha mandata fuori strada.
E' l'autista il responsabile.





- Posso lasciare l'impianto per farmelo togliere e sostituire magari fra un anno da un'altra parte?
- Oppure meglio far togliere l'impianto dal mio dentista e uscire da li senza denti, in attesa di poter rivolgermi altrove?

SE sono gli impianti il problema, è meglio torglieli subito.
SE sono le corone, è meglio provvedere subito.




- Nel frattempo ai buchi nell'osso che succederebbe?

Si chiudono e si riforma osso.




- Il fattore tempo è ininfluente o importante?

Molto importante, quasi determinante.




Vorrei quindi rivolgermi altrove ma devo aspettare, non ci sono i soldi.

QUESTO è il problema più grosso.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#4]
Utente
Utente
Buongiorno a tutti,

grazie per le risposte. Ho consultato un altro medico e finalmente mi ha mostrato le radiografie e una tac 3D, cosa che l'altro non faceva. Non c'è osso, lo vedo pure io. A occhio tre massimo quattro mm. L'impiantista a suo tempo lo aveva visto ma rischiando l'ha impiantato lo stesso. Secondo me hanno puntato sul fatto che il ponte con il 25 avrebbe aiutato il 24 a tenere, cosa che non è successa. Poi hanno perseverato con la cementazione definitiva rendendo l'impianto non più smontabile. Per questo pur muovendosi l'impianto non è caduto ma attorno al 24 si vede il vuoto e la testa dell'inserto spunta dall'altro lato dell'osso. Lui lo sapeva dal primo minuto perché mi fece una lastra quando tornai per lamentare il problema. Quindi c'è la malafede di aver fatto un pessimo lavoro dove non si poteva fare, rischiando per soldi, e poi la non volontà di sistemare il problema procrastinandolo per un anno e mezzo. Sostanzialmente il 25 tiene in piedi tutto con il 24 che ovviamente muove.
Lo stesso problema di poco osso, insufficiente per un impianto, c'è anche sul 15 che mi manca e che saggiamente non mi feci fare finchè non avessi risolto con il 24/25. Meno male!
Questo nuovo medico si rifiuta di fare impianti e ricostruzione di osso in queste condizioni, anzi lui si rifiuta di fare impianti 14, 15, 24, 25 in genere. Mi ha consigliato un ponte in zirconia fra dente 23 e impianto 25 che pare abbia preso e un ponte fra dente 14 (che secondo lui è da rivedere perché si è annerito per l'otturazione metallica vecchia) e dente 16 che è molto curato.
Non lo so, i ponti non è che mi eccitino troppo, a parte la resistenza meccanica non mi piacciono concettualmente e non so come poi me li sentirei in bocca.
Tra l'altro se proprio mi impuntassi a rifare l'impianto questo nuovo dentista mi farebbe un impianto a carico immediato, di scuola italiana, altra cosa che non mi convince, non mi fido molto delle italianate, sapete com'è... mettere la vite e caricarci subito sopra il lavoro senza che si sia saldata con l'osso,,, mah!
Insomma, dopo aver speso 3000 € di impianti mi ritrovo a doverne spendere altri per sistemare le cose fatte male e visto il conto di 6.000 €, (comprensivo anche di altri lavori fra cui il secondo ponte) mi sa che me ne devo andare proprio in Croazia perché qua in Italia non ho avuto soddisfazione e non posso permettermi economicamente questo impianto/ponte bis.
Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
"lui si rifiuta di fare impianti 14, 15, 24, 25 in genere. Mi ha consigliato un ponte in zirconia fra dente 23 e impianto 25 "

Io faccio SEMPRE impianti in zona 14-15, 24-25.
Sono in genere i più facili da fare.
3-4 millimetri di spessore bastano (in buone e capaci mani).

Ponte fra dente 23 e impianto 25 NON VA FATTO.
MAI collegare denti e impianti.
Il dente ha una mobilità naturale, piccola ma c'è.
L'impianto è fisso nell'osso.

Un implantologo capace e coscenzioso lo sa.

SE un impianto è valido e l'altro no, è sufficiente rifare un impianto e mettere un nuiovo ponte in resina.
Spesa: 1000 / 1400 euro, più o meno.
Sempre meno che in Croazia.

[#6]
Utente
Utente
Salve,

come mai il nuovo ponte fra i due impianti in resina?

Grazie e cordiali saluti.
[#7]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Per contenere al massimo la spesa senza sottrarre nulla alla qualità del lavoro.
In sostanza è la tecnologia dei provvisori, realizzati però molto meglio, per poter durare a lungo, anche 5-6-7 anni senza problemi.

Differenze ce ne sono, certo, ma nessuna che metta in forse la sopravvivenza a lungo termine degli impianti.


Personalmente uso la tecnologia elettrosaldata per assicurare un collegamento rigido fra gli impianti (ed avere un bonus di tenuta in più di circa il 50%), funzione che con la protesi tradizionale (metallo o zirconio) sarebbe assicurata dalla sottostruttura protesica.

Noti, a scanso di equivoci:
Collegamento fra due impianti SI, sempre consigliabile.
Collegamento fra impianto e dente NO.
[#8]
Utente
Utente
La ringrazio Dr Formentelli, purtroppo mi pare che le tecniche non siano standardizzate e che le opinioni variano da medico a medico. Per essere un totale ignorante mi ero posto anche io il problema che il dente naturale ha una articolazione e l'impianto no pertanto proprio per quello il ponte non mi ha entusiasmato come soluzione, oltre che concettualmente, ovvero due denti che devono sostenere carico meccanico per tre o addirittura per quattro. Secondo me il dente, vero o finto che sia, si deve autosostenere e non esser sostenuto.
Ottima soluzione meccanica quella di saldare fra loro i due perni per dare loro solidità invece che delegare questa funzione alla protesi che essendo incollata comunque non può ottemperare al meglio questo ruolo a mio parere. E' una questione di meccanica, con una cosa incollata entrano in gioco tolleranze, flessioni e altro.
Ad ogni modo venerdì avrei l'appuntamento con il medico che mi ha fatto l'impianto e continuo a non sapere cosa devo fare, non ho un nome a cui rivolgermi e proprio queste discrepanze di opinioni e di tecniche mi mette in difficoltà. Il secondo medico che ho visto usa tecnica della scuola italiana che a quanto ne so è superata da dieci anni da quella svedese (il mio attuale impianto), scuola che non mi convince per niente tra l'altro (quella italiana).
Bah! Alla fine sto maturando l'assoluta convinzione che siamo poco fuori dal medioevo e che i posteri ci giudicheranno sulla materia esattamente come noi giudichiamo le cure del passato.
[#9]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
La scuola italiana precede di un paio d'anni la scuola svedese.
Ma parliano della fine anni '60 - inizio anni '70

Per quanto riguarda quello che sa sulla scuola italiana e sulla sua attualità, ne sa male.

Il primo impianto al mondo in titanio è del dr. Stefano Tramonte.
Il principio del bicorticalismo lo dobbiamo al dr. Dino Garbaccio.
L'implantologia elettrosaldata è stata inventata dal dr. Pierluigi Mondani.

La scuola italiana ha ideato il carico immediato, la scuola svedese il carico differito.
Oggi si sono pressocché tutti convertiti al carico immediato, quando possibile.

La scuola italiana prevedeva impianti inclinati di 30°-40°, e tali implantologi venivano tacciati come "criminali".
Oggi tutti mettono impianti inclinati, ed è diventato il "Golden Standard" in determinate situazioni.

Non le posso permettere, neppure inconsapevolmente, di denigrare in pubblico (perchè queste discussioni sono tacciate dai motori di ricerca) tale importante scuola implantologica.

Scelga l'implantologo che le da più fiducia.
Conta molto ma molto di più della sua formazione culturale e professionale.
[#10]
Utente
Utente
Salve Dr. Formentelli,
quello che so è quello che mi è stato detto dai medici i quali mi hanno riferito che la scuola italiana era superata da quella svedese.
Lei oggi qua mi dice il contrario e naturalmente questo mi lascia perplesso. Chi ha ragione? Chi ha torto? Probabilmente nessuno di voi.
Questa cosa è importante perché poi la mia impellenza è quella di trovare la soluzione al mio problema, possibilmente la migliore.
Detto ciò naturalmente le mie opinioni lasciano il tempo che trovano in quanto ripeto non sono ovviamente qualificato per parlare.
Continuo però ad avere questa sensazione, alquanto sgradevole perché poco rassicurante, di brancolamento nel buio e che alla fine nessuna di queste tecniche sia quella definitiva e che si stia ancora tutti pienamente nella fase della sperimentazione e della sperindio perché a sentire i medici è sempre tutto facile e tutto roba da niente poi su quattro interventi chirurgici me ne hanno sbagliati tre e di due impianti dentali ne è fallito uno se non entrambi.
Mi consenta quindi di avere la mia condizione di scettico perché penso di meritarmela.
Dal mio punto di vista questi sono tutti accrocchi, che siano svedesi o italiani poco importa, io sarò veramente soddisfatto quando il dentista mi toglierà il dente e mi farà ricrescere un dente nuovo, sano, identico, mio, vero, biologico, e non un pezzo di materia inanimata estranea al mio corpo. Quella sarà la soluzione definitiva. Ma al momento siamo ben lontani da questo risultato, anche concettualmente.
Strada da fare ce n'è tanta, troppa, per anche solo pensare di essere arrivati al traguardo.

Cordiali saluti.
Francesco.
[#11]
Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
tanta strada, se questi sono i suoi obiettivi e le sue speranze per tutte le branche della medicina in qualsiasi parte del mondo
cordiali saluti
[#12]
Utente
Utente
La cosa migliore che ho fatto è quella che ancora devo fare.

Cordiali saluti.

Francesco.
[#13]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
"io sarò veramente soddisfatto quando il dentista mi toglierà il dente e mi farà ricrescere un dente nuovo, sano, identico, mio, vero, biologico, e non un pezzo di materia inanimata estranea al mio corpo. Quella sarà la soluzione definitiva. Ma al momento siamo ben lontani da questo risultato, anche concettualmente."

Ha guardato troppi film di Star Trek.

QUELLA medicina è "fiction", non realtà.

Il dente più perfetto, inimitabile, in grado di durare una vita, è quello che le ha regalato (insisto: regalato) il Signore.
Ci perdoni se non siamo in grado di essere bravi come lui.

[#14]
Utente
Utente
Il dente originale non è durato una vita ma ben meno di 20 anni pertanto neanche il signore è poi così capace.

Detto ciò il dentista ha separato la protesi del 24 dal 25.
Adesso è ben chiaro che il 25 ha attecchito mentre il 24 non ha preso.
Ora che non è più sostenuto dal 25 il 24 mi duole per la minima pressione oppure se solamente gli batto sopra.
Martedì mi visiterà il chirurgo che mi avvitò le viti un anno e mezzo fa e cosa succederà ancora non lo so.

L'unica prospettiva che mi è stata data con buona certezza è che me ne tornerò a casa, non so in che condizioni, senza il 24 e con la protesi del 25 malconcia.
Il futuro non è dato saperlo perché mi è stato proposto un ponte fra dente naturale e dente avvitato, cosa che mi è già stata caldamente sconsigliata qua e che neanche io, per le stesse ragioni, ritengo buona soluzione.
L'osso, che già era poco, si andrà a ridurre ulteriormente quindi mi viene sconsigliato un secondo impianto con ricostruzione/reintegro dell'osso perché riduce ulteriormente le possibilità di successo (che evidentemente visti i risultati già non erano così numerose).
Mi è stata proposta, senza troppo entusiasmo, una protesi a sbalzo, ovvero il 25 dovrebbe sostenere sia il 25 che un eventuale 24 senza impianto, sospeso, cosa che in nessun modo farò, anche perché mi è stato per giunta detto che lavorando in quel modo l'impianto 25 non durerebbe molto (sempre che il tutto non si metta a ruotare n.d.a.). Proposta non ricevibile da parte mia e bocciata senza alcun tentennamento.
Quindi si brancola ancora di più nel buio se possibile.
L'unica verà novità di questa situazione è la fine della faciloneria del medico curante che adesso si guarda bene dal dirmi che tutto è facile e bello ma anzi assume un atteggiamento lievemente catastrofista e pessimista.

State sintonizzati, vi terrò aggiornati riguardo questa nuova eccezionale avventura ai confini dello scibile umano.

Lunga vita e prosperità.
[#15]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Pensavo, leggendo le prime parole, che qualcuno avesse fatto, almeno stavolta, la cosa giusta.

"Detto ciò il dentista ha separato la protesi del 24 dal 25."

Ok, mi sono detto: hanno separato, è chiaro il problema, problema risolto.
No.

"Ora che non è più sostenuto dal 25 il 24 mi duole per la minima pressione oppure se solamente gli batto sopra."

30 secondi (+ 5 minuti per aspettare l'effetto dell'anestesia) e il problema immediato si risolve rimuovendo l'impianto.

Cosa fare dopo:
Visto tanta genialità e decisionismo, i giudizi "c'è poco osso" non valgono un c***o.
Le proposte di terapia (terapia: si fa per dire) ricevute valgono ancora meno.

SE c'è osso (ma lo lasci decidere ad una persona competente) si ri-mette l'impianto sul 24.
Se non c'è osso si mettono in attto tecniche di rigenerazione ossea, e poi si ri-mette l'impianto.

Non è una "avventura ai confini dello scibile umano", ma sua poco brillante parodia.

Non è il Signore che ha fallito, ma lei.
LUI ha fatto un dente perfetto, LEI l'ha guastato la prima volta.
Il Signore però non sembra essere onnipotente: non ha infatti previsto l'opera devastatrice di molti dentisti che si credono di lavorare meglio di lui.

Io informazioni gliene ho date, anche nel mio modo molto ironico di fornirle, ma vedo che lei mi tiene degnamente testa, e per questo la apprezzo.

Penso che lei possa decidere consapevolmente A CHI dare fiducia.



La logica e la conoscenza non sono abbastanza. (James Kirk)





[#16]
Utente
Utente
In realtà il dente è andato perso, come gli altri tre, a causa di una cattiva cura da parte dei dentisti passati. Una volta curati tutti e quattro si sono in breve tempo rotti e sono stati estratti perché non più salvabili. Addirittura uno, il 24, si ruppe nel bel mezzo della notte con dolori indicibili tanto che dovetti estrarmelo da me immediatamente.
Non ritengo di avere colpe in tutto ciò, una volta che mi lavo i denti minimo tre volte al giorno e uso filo interdentale null'altro posso fare purtroppo. Io dal dentista ci vado, come può vedere, anche troppo spesso.

A detta di chi mi ha messo l'impianto (il chirurgo) c'era poco osso, era titubante, poi ha deciso di farlo con i risultato che sappiamo.
A detta del dentista che mi sta seguendo, quello a cui ho cacciato i soldi e che ho deciso alla fine di tormentare finché non mi sistema il casino, c'è poco osso.
A detta di un altro dentista che mi ha visto c'è poco osso.
Questi ultimi due mi hanno consigliato il ponte fra impianto e dente naturale, altamente sconsigliatomi qua.

Io non credo che questo impianto venga via in 30 secondi perché è come se si fosse integrato a metà. Cioè, si muove ma non è neanche ballerino, è quella mezza misura per cui non è sufficiente per essere funzionale e non sarà semplice levarlo. Ho tanta tanta paura che dovrà operarmi, tagliarmi la gengiva, estrarre chissà come e mettere i punti.

Ho visto che a volte si rimette un impianto nuovo con attorno una specie di polverina per far ricrescere osso. Sarà il trattamento che userà su di me? Oppure toglierà e basta?

Devo farmelo togliere e rimettere nuovo o è meglio toglierlo e lasciare il vuoto aspettando che il buco si richiuda, per poi fare la rigenerazione ossea e riprovare?

Cordiali saluti.

Francesco.



"Qui cuciono ancora i pazienti come se fossero vestiti!" (Dr. Leonard McCoy).
[#17]
Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
un impianto che si muove. viene via in 30"
chi conosce la sua situazione se è un bravo chirurgo saprà risolverle il problema
cordiali saluti
[#18]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Lo faccia togliere da mani capaci...
Viene via facilmente.
Se fosse integrato "a metà" non muoverebbe neppure un pò.
Se fosse veramente ballerino, sarebbero c***i amari: significherebbe un danno osseo di proporzioni probabilmente non recuperabili.
E' molto meglio così.

Per le risposte alle altre domande, on-line non posso saperlo.
Alcune volte è meglio aspettare, altre è meglio metterne un'altro subito.
Alcune volte è meglio fare tecniche di rigenerazione, altre volte no.




Soran [Studiando il Visor di Geordi]:
Hai mai pensato ad una protesi meno appariscente?
Qualcosa che ti faccia sembrare più normale?
Geordi:
Com'è "normale"?
Soran:
Beh, bella domanda...
"Normale" è come tutti gli altri.
Tutti tranne te.

Dal film: "Generazioni"
[#19]
Utente
Utente
L'impianto si muove pochissimo, bisogna farci attenzione, di circa 1 mm non di più.
Il secondo impianto invece, adesso che è separato dal primo, non riesco a capire se si muove. Mordendo forte un bastoncino di legno tipo stick da gelato, per un attimo pare dolermi poi non più, non capisco inoltre se si muove, si parla di decimi di millimetro (sempre se si muove, non ne sono sicuro). Si tratta di fenomeni così lievi (movimento e sensibilità) che non sono realmente sicuro ci siano. Si tratta del 25.

Invece il 24 no, si muove nettamente anche se ripeto non più di 1 millimetro e duole molto.

La corona del 25 è comunque rovinata e sarà da rifare.
Consigliate nuovamente il ponte fra i due impianti (ammesso e non concesso che il 24 si rifarà) o meglio le due corone separate? A questo punto preferirei le due corone separate.

Comunque il Dr. Formentelli è un Treker incallito, non so se riesco a competere.
[#20]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
1 mm di mobilità dell'impianto va tolto.
E viene via probabilmente con facilità.
Significa che, probabilmente, c'è osso sufficiente attorno per metterne uno leggemente più grande.
Se così non fosse, muoverebbe come una bandiera.

Ponte di due elementi su impianti, dopo averlo rimesso, NON due corone separate.
Il fatto che lei le preferisca, è irrilevante: unite hanno un bonus di stabilità di ultre il 50%.
Stupido rinunciarci.
C'è uno strumento di misura per valutare la mobilità dell'impianto con dati oggettivi: si chiama Periotest.
Ma non stia a cercarlo: lo usano in pochissimi.
E in realtà non serve a nulla per un impianto che ha un movimento visibile.


Cosa aspetta a passare dalla rimozione virtiuale alla rimozione reale?

Non competa con me in fatto di Star Trek...
Ne uscirebbe con le ossa rotte (metaforicamente parlando).

P.S.
Sarò a Torino il primo venerdì di ottobre ad una cena di trekker.
Se vuole partecipare, mi contatti in privato... (*___*)
[#21]
Utente
Utente
Diario del Capitano, data astrale 23 09 14

Con molte difficoltà l'impianto n° 24 è stato carotato e rimosso.
La rimozione dello stesso ha comportato difficoltà ben oltre i 30 secondi a causa della tenacia con cui era ancorato all'osso, tenacia comunque non sufficiente a farlo stare fermo e asintomatico.
Attualmente lo stesso non è stato rimpiazzato pertanto persiste foro nell'osso e gengiva richiusa con alcuni punti di sutura.
E' da rilevare presenza di sangue nel muco della narice sinistra dopo essermi soffiato il naso, non so se c'è correlazione.
Presenza di dolore acuto e diffuso fino ad orbita, tempia e emiarcata dentale superiore sinistra.
Mi è stata prospettata rimozione dei punti fra una settimana, attesa di ricrescita osso e reinpianto nuovo con vite da 8 mm a data da destinarsi. Nonostante la non abbondante quantità di osso presente non è stata suggerita la pratica dell'accrescimento osseo.
Mi chiedo se possa avere un senso un terapia di integrazione di calcio visto che mangio pochi alimenti che ne contengono, tipo il formaggio che mi è indigesto. Forse avrebbe aiutato al momento del primo impianto.
Impianto 25 ancora al suo posto, certezza della sua riuscita al 75/80%, forse in questo caso il Periotest potrebbe servire.
Si rileva inoltre netta inferiorità sul campo Star Trek pertanto eventuale competizione con Dr. Formentelli esclusa senza alcun dubbio.
Per cena trekker si deve verificare se ci sono precedenti impegni.

Alla via così.
[#22]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Mi ha fatto scompisciare dalle risate!!!!

Bene.

Cominciamo dai latticini tipo formaggio.
Non accrescono il calcio nelle ossa, ma anzi, paradossalmente, il contrario, nonostante molti medici (la maggiornaza) creda ancora in questa favoletta.
E poi è irrilevante.

Un impianto di 8 mm mi sembra decisamente cortino per la zona.
Preferisco pensare in termini di diametro e lunghezza.
Il sanguinamento dal naso indica una perforazione del seno mascellare.
Irrilevante.
Si chiude in pochi giorni.
SE la situazione dosse solo un deficit in altezza, io preferirei fare un rialzo del seno mascellare, e portare quei 8 mm a più degli 12-13 mm.
L'intervento è una stupidaggine per chi lo fa routinariamente, e di una difficoltà atroce per chi lo esegue ogni morte di papa.

Una carotatura per un impianto che muove...
Sarà, non c'ero io lì.
Ma non mi è mai successo.




Roker Damon (rivolto al Roker Damon dello specchio):
Ma tu vuoi sempre avere ragione?
Risponde il Roker Damon dello specchio:
No, mio caro, io HO SEMPRE RAGIONE.

Nota:
Roker Damon è il mio atavar nel mondo trek
[#23]
Utente
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Buongiorno, vorrei aggiornare la situazione dei miei impianti dentali falliti. Allora, l'impianto numero 24 non esiste più, è stato eliminato. La cosa mi ha dato sollievo perché non ho avuto più dolori. Devo correggere una mia inesattezza, l'impianto non è stato carotato ma svitato e sebbene sia venuto via con difficoltà è bastato svitarlo. Per quanto riguarda il 25, del quale non si aveva certezza, il medico ha deciso di lasciarlo e vedere come sarebbe andato. Dopo un paio di giorni (forse perché finito del tutto l'effetto dell'anestesia) anche l'impianto numero 25 ha cominciato a farmi male. Non come il 24 ma comunque non andava bene. Il medico mi ha rimosso dente e perno, messo un tappo alto e mi ha lasciato due settimane così. Dopo di che ha rimontato il tutto. Non appena rimontato la situazione ovviamente si è ripresentata identica. Anzi a mio parere il dente rimontato si muoveva, di pochissimo ma si muoveva. Il problema è capire se era la protesi o l'impianto. Insomma, dopo due settimane ritorno dal dentista. Nel frattempo si è staccata la protesi, per fortuna è avvenuto nella sala d'attesa. Una volta in studio il medico mi rimuove il perno e comincia a lavorare per rimuovermi l'impianto 25. Questa volta l'impianto non viene via, non si svita. Quando lui prova a svitare non riesco a tenere ferma la testa. Quindi perplesso si ferma e dice che l'impianto è osteointegrato e non capisce perché fa male. Per toglierlo bisogna carotare, questa volta per davvero. Io, angosciato dalla situazione non so cosa rispondergli. Lui decide di lasciare tutto dove sta fino a gennaio per vedere se senza carico sull'impianto succede qualcosa. Io non so cosa debba succedere di nuovo visto che nulla cambierà nel frattempo. Il medico non si spiega perché ho il dolore. Dice che potrebbe essere una paradontite. Ma se non c'è più ne dente ne radice come può esserci paradonto? Inoltre mi ha detto anche che fra l'impianto e l'osso c'è del periosto. E' possibile? Ad ogni modo adesso, dopo cinque dolorosi punti di sutura e numerose in due anni, ho un tappo che mi esce dalla gengiva. Come ciliegia su questa torta di M quando bevo roba fredda mi fa male in zona. Pensavo fosse il dente numero 26 invece no, è quel maledetto impianto. Infatti se lo copro con la lingua e ci butto sopra l'acqua ghiacciata non sento nulla. Che il 25 si sia integrato o meno poco importa, non è funzionale, mi fa male. Una mia idea, da ignorante di denti ma con il bernoccolo della meccanica, me la sono fatta: - L'osso per fare gli impianti non era sufficiente. - Fare due impianti vicini con così poco osso ha peggiorato le cose perché è stato asportato ancora più materiale e il fronte su cui vengono caricate le forze è più lungo. - L'osso era poco sia in altezza, sia in larghezza, dove era carente soprattutto nella parte esterna, la zona dove mi faceva principalmente male applicando la forza. Infatti al tatto avevo una fossa sul lato esterno tanto che, quando i falsi denti erano ancora al loro posto, mi si fermava sempre una grossa quantità di cibo che no potevo rimuovere tra l'altro con la lingua e dovevo farlo con il dito alla faccia del bon ton. Quindi pure il problema sociale. - Le due viti sono da 8 mm ma il dente 25 (quello più corto dei due) è, misurato con il calibro, da 12 mm per cui la leva è sfavorevole, circa il 150%. Il 24 era addirittura di almeno 13 se non 14 mm. Invece nei disegnini illustrativi vedo sempre proporzioni invertite, ovvero vite da 12/14 mm e dente da 8/6 mm, così, ad occhio e croce. - Tra l'altro credo che i due impianti abbiano sforato di sopra e questo dovrebbe far capire quanto poco osso c'era. Il medico ha chiamato quella bozza "cupola" ma vedendo le radiografie non sono sicuro che fosse fatta di osso o di titanio. Comunque sia, se di 8 mm almeno un paio sono finiti dall'altro lato vuol dire due cose, e che cioè ancora meno superficie è convolta nel processo meccanico ma che sopratutto un eventuale fulcro della flessione è da posizionare non più sulla "punta" della vite ma a metà della sua lunghezza, il che aggrava ulteriormente la situazione con tutte le conseguenze del caso. Quindi la mia idea è che il primo impianto sia fallito, anche per via del poco osso. Il secondo impianto invece si è integrato ma per via del poco materiale della sede, della sua presunta spugnosità (così mi è stato detto) e della leva sfavorevole (anche perché se non sbaglio l'impianto lavora inclinato) è instabile. Io penso che sia l'osso, o quel poco che rimane, a flettere sotto il carico e a procurarmi dolore. Cioè è l'osso che non ce la fa a sopportare il carico. Adesso mi ritrovo senza soldi, con un cratere tipo Hiroshima al posto dei denti (dove tolto il 24 adesso c'è ancora meno osso di prima) e un pezzo di metallo estraneo in bocca di cui non so cosa fare e non so cosa mi costerà, in termini di sbattimento e sofferenze, togliere. Siamo al medioevo. Maledetto il giorno che mi sono fatto mettere le mani addosso.
[#24]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Quando si deciderà ad andare da qualcuno che ne capisca qualcosa?

Perchè finché continua ad andare da questo qui:
www.youtube.com/watch?v=1CSJw96SAeM
la vedo dura!
[#25]
Utente
Utente
Come faccio a sapere chi è che ne capisce qualcosa?
Ho fatto diverse visite e ogni volta ho sentito cose diverse, opinioni diverse e ognuno smontava quello che mi era stato detto dal collega precedente.
Chi ne dice una, chi ne dice un'altra.
Chi ha ragione?
Al momento non ho ancora sentito una risposta che fosse soddisfacente e che sopratutto fosse univoca. Esiste un protocollo riconosciuto e comprovato? Esiste una tecnica univoca, scientificamente comprovata o si va avanti a tentativi?
Perché durante tutti questi consulti la prima cosa che mi viene detta è sempre la stessa, che il lavoro viene senza ombra di dubbio. Poi quando avanzo ipotesi, domande e perplessità, scava scava ottengo solo scrollate di spalle, silenzi, sospiri e sperèm.
Ma io sono ateo e non ci spero proprio in dio.

Anche sti tizi da cui sono andato mi erano stati presentati come dei luminari.
Poi è finita alla sperindio, senza risposte certe e senza risultati minimamente accettabili. Attualmente sto solo andando a farmi smantellare il pessimo lavoro che mi è stato fatto e poi finisce li e ci rimetto un sacco di soldi oltretutto.

Quindi da chi devo andare?

Di sto pezzo di metallo che mi ritrovo in bocca, che ne devo fare? Devo tenermelo? Devo farmi fresare la bocca e demolire le ossa per tirarlo via?
E poi dopo che faccio? Devo rimanere a vita senza denti? Devo farmi massacrare due denti sani per metterne due falsi?
Che devo fare???
[#26]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
"Al momento non ho ancora sentito una risposta che fosse soddisfacente e che sopratutto fosse univoca."

Come quando legge sui giornali di un avvenimento politico:
Confronti le verisoni di "La Stampa", "Il Giornale", "Libero", "Il Fatto Quotidiano", "Il Manifesto" e le viene il mal di tersta, le sembra di vivere su due pianeti differenti.


"Esiste un protocollo riconosciuto e comprovato?"

No.



"Esiste una tecnica univoca, scientificamente comprovata?"

No.



"Si va avanti a tentativi?"

Per i dentisti ai "primi ferri" si.
Per quelli scafati no.
E non tutti i professionisti fanno allo stesso modo.
Non cerchi il colore del gatto.
Ne cerchi uno che acchiappi i topi.

Penso che le abbia dato tanto ma tanto di quel materiale per distinguere ial fumo dall'arrosto che di più non so che fare.

Quel pezzo di metallo se è inchiodato al suo osso non va tolto ma va riutilizzato.
Sempre che durante le manovre per toglierlo non sia stato danneggiato irreparabilmente.

Ma questo, senza vederlo, non lo so.
[#27]
Utente
Utente
Purtroppo continuo a non avere le risposte di cui ho bisogno pertanto ringrazio tutti e chiudo qua la discussione.

Cordiali saluti.

Francesco.
[#28]
Utente
Utente
Tempo da perdere ne ho per cui una risposta gliela devo, sia mai che passi da maleducato e incivile.

Premetto subito che la mia risposta del 27 ottobre 2015 era rivolta agli utenti (come da me subito specificato, visto che un utente mi ha contattato in privato) e non allo staff e ai medici. Tutto questo portale è rivolto agli utenti, le ricordo.

- Detto ciò, alla fondamentale domanda dell'utente (io):

"Anche sti tizi da cui sono andato mi erano stati presentati come dei luminari.
Poi è finita alla sperindio, senza risposte certe e senza risultati minimamente accettabili. Attualmente sto solo andando a farmi smantellare il pessimo lavoro che mi è stato fatto e poi finisce li e ci rimetto un sacco di soldi oltretutto.

Quindi da chi devo andare?"

Questa è stata la risposta del medico Dr. Formentelli:

"Per i dentisti ai "primi ferri" si.
Per quelli scafati no.
E non tutti i professionisti fanno allo stesso modo.
Non cerchi il colore del gatto.
Ne cerchi uno che acchiappi i topi."

- Risposta che ritengo elusiva e che, oltre a NON dirmi con che criterio "scientifico" devo scegliermi il medico in mezzo alla selva di "professionisti" che popolano la categoria, sottintende che io non sia sufficientemente lucido (diciamo così) da saper e poter distiguere quali sono i miei obbiettivi (acchiappare il topo) alludendo al fatto che cerco il gatto in base al suo aspetto estetico (il suo colore).
Questa è l'atteggiamento tipico che nella mia vita ho sovente incontrato nella categoria, pensare che chi si ha davanti sia un cretino e/o un ignorante.
Se evidentemente ho posto la domanda, precisa e corcostanziata "Quindi da chi devo andare?" con tanto di premessa alla stessa si desume (o almeno si dovrebbe) che i miei obbiettivi (prendere i topi) siano ben chiari nella mia mente ma che semplicemente non dispongo degli strumenti per attuare i miei propositi.
Ed è per questo che ho fatto la domanda, chiara, precisa e circostanziata a cui mi è stata data risposta a mio parere elusiva, supponente, saccente ma soprattutto inconcludente.

Quindi, sono io che mi sento offeso nella mia intelligenza e nella mia dignità di persona, ancora una volta e ancora da un medico.



Chiudo qui la parte delle "risposte" fornite all'utente (me).


- Passiamo alla seconda parte.

Esternazione del Dr. Formentelli:

"Queste parole:
" Di tutte le caste presenti in Italia quella dei medici è sicuramente una di quelle che disprezzo"

sono indegne di una persona civile e mi hannjo oltremoto profondamente offeso.

Il sottoscritto fa parte dei medici, e fra l'altro sta qui, GRATUITAMENTE a cercare di darle indicazioni per risolvere un SUO problema."


- Sul mio essere civile o meno lasciamo ai posteri la sentenza perché il tempo è un gran signore, molto più di me quantomeno.


- Vedo che lei, orgogliosamente e acriticamente, ribadisce e rivendica l'appartenenza alla categoria dei medici.
In questo modo si desume che lei li stia legittimando e difendendo e quindi si andrebbe a concludere dalla sua affermazione che lei ne fa pienamente parte, di questa supposta "casta", evidentemente.
Quello che a mio parere avrebbe dovuto fare, con un onesto e schietto senso critico, è prendere atto che c'è della gente che esercita e non dovrebbe (per manifesta incapacità e/o per disonestà intellettuale) rovinando così la percezione che le persone hanno per la sua amata categoria. Questo l'avrebbe elevata al di sopra di quella che io chiamo "casta".
Invece lei ha fatto la scelta di sostenere una difesa di tipo "corporativo", di difendere nel mucchio tutto e tutti, a prescindere, senza se e senza ma.

Agli utenti del portale lasciamo la scelta su chi di noi due abbia ragione.


- Per quanto riguarda il mio problema (che lei ha sottolineato con un bel maiuscolo che sottintende tutto) le rendo noto che esiste a causa di ben quattro medici dentisti diversi (sia del SSN che privati) a cui mi sono rivolto precedentemente prima di finire impantanato in questo pasticcio degli impianti falliti che, le ricordo, avrebbe dovuto essere una soluzione (o una toppa?) al suddetto problema già provocato dai suoi colleghi (la perdita di ben quattro denti). Quindi il conto dentisti che hanno "sbagliato" sale a sei.
Saro io sfortunato? Non credo. Lei sa che io sono ateo e non credo nella sfortuna ma nella scienza (non nell'uomo).
Sarà forse una questione di probabilità matematiche? Più probabile.


- Riguardo alla gratuità (ancora una volta rimarcata con il maiuscolo, ancora una volta mi pare un bel sottotesto) con cui ha cercato di risolvere il mio problema (sono dolente ma non ci è riuscito, mi spiace, lei è il settimo che ha fallito) la ringrazio molto.
Vorrei anche chiederle, se per caso avesse anche qualche scorza di brioches avanzata dalle colazioni da tirarmi al di la del cancello, così mi tolgo anche la fame mentre che ci siamo. Ma non vorrei sembrare quello che se ne approfitta.


Io andrò sicuramente altrove dove non troverò i miracoli e forse neanche i professionisti competenti che mi spettano (in quanto essere umano mi spettano le cure corrette e non perché io sono io, questa è una cosa che spetta a tutti gli esseri umani) ma sicuramente potrò affrontare economicamente il servizio visto che sono un pezzente e un morto di fame.
Da tutta questa cosa ho capito e imparato una lezione di vita.
Pagare non basta, chi è nato peone rimane peone anche se ha avuto la fortuna di trovare dei soldi nella vita.
Forse lo strumento per fare la giusta scelta non è materiale ma di appartenenza e a questa cosa non posso accedere.
Quindi mi risolvo almeno un problema di accesso al servizio, quello economico e vado la dove sono e rimango un peone ma almeno un peone ricco e non un peone morto di fame come in questo paese ingrato.


Concludo con l'ultima perla che è la summa di un pensiero e la granitica conferma delle mie parole e delle mie convinzioni:

"A volte sembra che un paziente abbia il dentista che si merita."


Ebbene si, un peone rimane un peone e si merita il cavadenti da peone.


Adesso se volete bannatemi, cancellate la discussione fate quel che volete.

Cordiali saluti
[#29]
Gentile utente,
quello che non si capisce è come lei pretenda la soluzione o un nome da questo sito: se è stato vittima di malpractice deve rivolgersi ad un medico legale per avere il giusto risarcimento.

Se vuole il nome di un dentista, non è dai medici qui iscritti che troverà la risposta perché - per lo meno per chi rispetta le linee guida - non è consentito consigliare il nome di specialisti nei consulti: sarebbe pubblicità!!!

Quindi se vuole usare il servizio dei consulti online legga anche lei le linee guida https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/ ed eviti di usare questo spazio per "parlare" agli altri utenti o per fare cattiva pubblicità a qualcuno e buona a qualcun'altro.

Grazie per l'attenzione,
staff@medicitalia.it
[#30]
Utente
Utente
Soluzioni non ne pretendo ormai più da nessuno tanto di esaustive mi pare che non ce ne siano.
Quello che pretendo nella vita è la verità e scusatemi se è troppo.

Comunque per inciso non avevo chiesto il nome di un dentista ma gli strumenti per trovarne uno buono.
Scrivo scrivo scrivo e scrivo ma mi sembra che quello che scrivo non venga colto.

Chiusa la discussione stavolta per sempre, spero.
Salute orale

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