Granuloma su primo molare superiore

Gentili dottori,

scrivo per avere alcuni chiarimenti in merito ad un disturbo di cefalea che mi sta creando fastidio da alcune settimane e di cui non sono certo conoscere la causa.

Qualche anno fa ho devitalizzato e ricoperto un molare dell'arcata superiore dx e, già dai primi tempi, ho sofferto di un'infiammazione apicale che poi aveva cessato di dare sintomi senza ricorso ad alcun trattamento.
Da circa un anno, tuttavia, mi è sorta una fistola sulla gengiva (in corrispondenza del molare stesso) verosimilmente imputabile alla medesima infiammazione apicale.
La situazione ha avuto degli sviluppi circa 20 giorni fa, con l'insorgenza di una cefalea, dapprima localizzata alla tempia dx che si è poi evoluta al collo nonché anche al lato sx del capo, caratterizzata da bassa intensità di dolore ma significativa persistenza (anche il ricorso all'Aulin non elimina la nevralgia). A questo, nei giorni scorsi, si è aggiunto un classico mal di denti che avevo in principio ricondotto al dente trattato di cui sopra (i.e. all'infiammazione dell'apice).

Tuttavia, dopo essermi recato dal dentista ed avere quivi svolto gli esami radiografici del caso, il granuloma (pur presente) non è stato ritenuto causa dei sintomi riportati, giacché l'infiammazione non risulta estesa e mi è stata peraltro sconsigliata (per il momento) l'estrazione del dente (le altre ipotesi, ritrattamento canalare e apicectomia, non sarebbero, infatti, nel caso di specie praticabili).
Per contro, mi è stata rilevata una carie estesa nei due denti adiacenti a quello ricoperto, le quali sono state opportunamente trattate (e valutate dal medico come cause scatenanti della mia sintomatologia). A questo si è aggiunta la prescrizione di un antibiotico per contrastare l'eventuale infiammazione in corso.

Al momento il dolore localizzato sul lato destro si è attenuato (il mal di denti è scomparso), tuttavia persiste una cefalea lieve che prende le tempie, le orbite degli occhi e la parte bassa della nuca in corrispondenza del collo.

Vorrei domandare se, alla luce di quanto esposto, sia verosimile imputare questi sintomi alla presenza del granuloma, oppure se dovrei svolgere indagini mirate a cercare altri disturbi, quali ad esempio un'artrite di Horton (al riguardo, negli ultimi mesi, ho peraltro realizzato una riduzione della capacità visiva) ovvero ancora ad una più semplice sinusite o a dolori cervicali che, magari aggravati o combinati al disturbo provocato dalla carie, ho erroneamente ricondotto per deduzione logica ad un preesistente problema di cui ero già a conoscenza.

Vi ringrazio.
[#1]
Dentista, Ortodontista attivo dal 2008 al 2022
Dentista, Ortodontista
Buoingiorno, daccordo con la difficoltà tecnica di un'apicectomia ad un molare superiore, scarsa accessibilità e vicinanza del seno mascellare, ma perchè no un ritrattamento canalare che potrebbe risolvere il granuloma ed eliminare la fistola, cose non "carine" da tenersi, sia per la continua, se pur lieve, aggressione batterica, sia per la "spada di Damocle" di un riacutizzarsi dell'ascesso con conseguente mezza faccia gonfia. Buona e normale la cura dei due denti contigui che potevano essere causa dei dolori, ma cercherei di farmi ritrattare il molare...
Cordialmente.
[#2]
Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92
Gentile Utente,
se è presente una lesione apico-radicolare e per di più una fistola, quel dente dev'essere curato, ritrattamento endodontico o estrazione che sia: e non si può escludere a priori che questa condizione non sia la causa dei sintomi descritti, considerando che un molare superiore è a stretto contatto con il seno mascellare corrispondente.
Indagini mirate potrebbero rendersi necessarie, ma su indicazione medica, evitando ipotesi eziologiche fai-da-te non supportate da un approfondimento diagnostico appropriato.
Cordiali SAluti


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

[#3]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Vi ringrazio per la risposta. Il (ri)trattamento canalare non risulterebbe praticabile per via del perno il quale risulta (fin troppo) saldamente fissato in profondità (in tal senso si erano peraltro già pronunciati altri due dentisti in passato - giacchè, come indicato, l'infiammazione apicale è cosa datata).
Anch'io ero orientato per l'estrazione, ma il mio dentista l'ha (per il momento) sconsigliata, non reputando - a suo avviso - attualmente vantaggioso il rapporto costi-benefici (stante la modesta entità dell'infiammazione rilevabile dagli esiti radiografici ed escludendo che la fonte del dolore fosse riconducibile al suddetto problema).
Effettivamente, il dolore è scomparso in seguito al trattamento dei due molari adiacenti, ma il mio timore è che, indipendentemente dalla estensione del granuloma, si sviluppino dei batteri la cui diffusione possa provocare complicazioni sistemiche e problemi ben maggiori, quali endocardite, ecc.
Salute orale

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