Gengivite, linfonodi sottomandibolari
Salve a tutti,
volevo esporre un problema che da circa un mese mi sta alquanto preoccupando.
Intorno al 1-2 luglio percepisco uno strano calore corporeo, al punto di misurarmi la temperatura vedo che sta sui 37 C°. A questo punto poichè io non avendo nessun sintomo influenzale, come tosse o raffreddore, uso un metodo "fai da te" usando del paracetamolo (efferalgan 250) al fine di potermela far abbassare.
Il giorno successivo mi sveglio e tempestivamente la misuro ancora, non sembra esserci febbre, ma dopo qualche ora al mio risveglio percepisco di nuovo questo calore, a questo punto torno a misurare la febbre che era salita di nuovo a 37 C°. Mi accorgo che i linfonodi sottomandibolari specialmente quello alla mia destra era ingrossato ma non eccessivamente, ed era un po fastidioso al tatto.
A questo punto mi reco dal mio medico, il quale dopo il consulto mi prescrive delle analisi del sangue con conseguente controllo del virus Epstein Barr. E mi consiglia di continuare con l'Efferalgan ma da 500. In caso di febbre persistente inoltre, mi prescrive dell'antibiotico (Macladin da 250).
Poichè nei giorni successivi per motivi di lavoro sono stato due giorni fuori, notai alla vista e al passaggio della lingua tra i miei denti che le gengive erano arrossate e gonfie. La febbre era stazionariamente sui 37, soltanto di notte non l'avevo quando riposavo.
Appena torno dalla sessione lavorativa, faccio le analisi e mi reco dal mio dentista, il quale mi liquida dicendo che ho le gengive arrossate e un molare devitalizzato la cui corona intorno si sta sgretolando, ma di non poter "operare" per via delle gengive e così di proseguire tramite una semplice pulizia e di ritornare quando le gengive erano guarite.
Risultato delle analisi, mononucleosi l'ho avuta, ma in passato a quanto dice il mio medico (io non me ne sono mai accorto), la febbre a 37 continuo ad averla e i linfonodi sottomandibolari pure, ma non più doloranti.
Inizio la cura di antibiotico prescritta dal medico e il giorno in cui la finisco mi reco di nuovo dal dentista, quando ormai le mie gengive presentavano un colore roseo.
Prontamente il mio dentista mi fa una radiogradia del molare devitalizzato e rotto, e mi trova un ascesso con conseguente infezione, quindi la cosa migliore da fare è estrapolarlo.
Approfittandone della visita, chiedo al dentista se il fatto dei linfonodi sottomandibolari possa dipendere dall'infezione presente, lui dopo averli toccati mi dice di no, poichè i linfonodi sono movibili e se facevano parte del dente sarebbero stati attaccati alla mandibola.
Mi toglie il molare e mi prescrive una cura per 4-5 giorni di Veclam da 500, un altro antibiotico.
Risultato è che dopo una settimana i linfonodi li sento un po più piccoli ma sempre movibili e indolori, specialmente quello sotto al molare tolto.
E' possibile che dipendano dall'infezione al dente? E quanto tempo ci impiegano per andare via??
Ringrazio chiunque riesca a togliere i miei dubbi!
volevo esporre un problema che da circa un mese mi sta alquanto preoccupando.
Intorno al 1-2 luglio percepisco uno strano calore corporeo, al punto di misurarmi la temperatura vedo che sta sui 37 C°. A questo punto poichè io non avendo nessun sintomo influenzale, come tosse o raffreddore, uso un metodo "fai da te" usando del paracetamolo (efferalgan 250) al fine di potermela far abbassare.
Il giorno successivo mi sveglio e tempestivamente la misuro ancora, non sembra esserci febbre, ma dopo qualche ora al mio risveglio percepisco di nuovo questo calore, a questo punto torno a misurare la febbre che era salita di nuovo a 37 C°. Mi accorgo che i linfonodi sottomandibolari specialmente quello alla mia destra era ingrossato ma non eccessivamente, ed era un po fastidioso al tatto.
A questo punto mi reco dal mio medico, il quale dopo il consulto mi prescrive delle analisi del sangue con conseguente controllo del virus Epstein Barr. E mi consiglia di continuare con l'Efferalgan ma da 500. In caso di febbre persistente inoltre, mi prescrive dell'antibiotico (Macladin da 250).
Poichè nei giorni successivi per motivi di lavoro sono stato due giorni fuori, notai alla vista e al passaggio della lingua tra i miei denti che le gengive erano arrossate e gonfie. La febbre era stazionariamente sui 37, soltanto di notte non l'avevo quando riposavo.
Appena torno dalla sessione lavorativa, faccio le analisi e mi reco dal mio dentista, il quale mi liquida dicendo che ho le gengive arrossate e un molare devitalizzato la cui corona intorno si sta sgretolando, ma di non poter "operare" per via delle gengive e così di proseguire tramite una semplice pulizia e di ritornare quando le gengive erano guarite.
Risultato delle analisi, mononucleosi l'ho avuta, ma in passato a quanto dice il mio medico (io non me ne sono mai accorto), la febbre a 37 continuo ad averla e i linfonodi sottomandibolari pure, ma non più doloranti.
Inizio la cura di antibiotico prescritta dal medico e il giorno in cui la finisco mi reco di nuovo dal dentista, quando ormai le mie gengive presentavano un colore roseo.
Prontamente il mio dentista mi fa una radiogradia del molare devitalizzato e rotto, e mi trova un ascesso con conseguente infezione, quindi la cosa migliore da fare è estrapolarlo.
Approfittandone della visita, chiedo al dentista se il fatto dei linfonodi sottomandibolari possa dipendere dall'infezione presente, lui dopo averli toccati mi dice di no, poichè i linfonodi sono movibili e se facevano parte del dente sarebbero stati attaccati alla mandibola.
Mi toglie il molare e mi prescrive una cura per 4-5 giorni di Veclam da 500, un altro antibiotico.
Risultato è che dopo una settimana i linfonodi li sento un po più piccoli ma sempre movibili e indolori, specialmente quello sotto al molare tolto.
E' possibile che dipendano dall'infezione al dente? E quanto tempo ci impiegano per andare via??
Ringrazio chiunque riesca a togliere i miei dubbi!
[#1]
Gentile paziente,
un mix di ansia e informazioni non del tutto corrette emergono dal uo racconto.I lifonodi fanno parte del sistema immunitario e se si attivano si gonfiano e sono dolenti. Quando l'insulto passa si sgonfiano ma rimangono evidenti al tatto e soprattutto non fanno più male.
Se il test per la mononucleosi è negativo e vi è l'evidenza di un rapporto con un ascesso dentale e se la terapia antibiotica sta funzionando, non ha nulla di cui preoccuparsi.
Cordiali saluti.
un mix di ansia e informazioni non del tutto corrette emergono dal uo racconto.I lifonodi fanno parte del sistema immunitario e se si attivano si gonfiano e sono dolenti. Quando l'insulto passa si sgonfiano ma rimangono evidenti al tatto e soprattutto non fanno più male.
Se il test per la mononucleosi è negativo e vi è l'evidenza di un rapporto con un ascesso dentale e se la terapia antibiotica sta funzionando, non ha nulla di cui preoccuparsi.
Cordiali saluti.
Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it
[#2]
Utente
Egregio Dr. Ponzi La ringrazio per aver preso in considerazione la mia consulenza.
La mononucleosi nelle analisi è presente ma con valore basso, il medico mi ha detto che l ho avuta in passato ma probabilmente non me ne sono accorto. Inoltre i linfonodi al tatto sembrano dei piselli specialmente quello sotto al dente estrapolato, non fanno male ma sono movibili. In quanto tempo posso andare via?
La mononucleosi nelle analisi è presente ma con valore basso, il medico mi ha detto che l ho avuta in passato ma probabilmente non me ne sono accorto. Inoltre i linfonodi al tatto sembrano dei piselli specialmente quello sotto al dente estrapolato, non fanno male ma sono movibili. In quanto tempo posso andare via?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 34.2k visite dal 31/07/2014.
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