Dolore post estrazione dopo 7 mesi

Ho già scritto nei mesi passati chiedendo un consulto in merito ma essendo passato del tempo senza soluzione, spero vivamente qualcuno possa darmi indicazioniulteriori. In luglio 2013 ho cominciato ad avvertire dolore ad un molare in basso a sx (36 esimo). Sentivo dolore alla masticazione,caldo,freddo e dolore pulsante. Il dentista seppure la panoramica non avesse evidenziato nulla di anomalo, devitalizza il dente dicendo che era cariato. Nonostante la devitalizzazione il dolore non è passato. A Settembre si decide insieme di ritrattare il dente. Dopo 4 sedute senza successo in novembre decidiamo di estrarre il dente.A seguito di estrazione forti dolori nelle settimane successive ed il dentista mi diagnostica una alveolite secca molto comune che avrebbe fatto il suo corso senza bisogno di farmaci o interventi. Dopo 4 mesi (in marzo 2014) il dolore non passando, mi sono rivolta ad altri dentisti su milano sia in studi privati che presso ospedali specializzati e per tutti il mio dolore era dato da una alveolite di lunga guarigione. A fine marzo un dentista mi propone di ricurettare la zona aprendo osso e gengiva che nel mentre si era richiusa perfettamente senza mai gonfiore o pus ecc. Da quel momento la situazione peggiora ancora di più. Dopo la pulizia dell'osso il dolore diviene ancora più insopportabile e presente quasi costantemente.Ho fatto panoramiche, tac, risonanza magnetica, esami del sangue per eventuali infezioni ossee.Nulla è stato evidenziato se non una zona iperostosa di verosimile significato flogistico proprio nella zona ex 36 dove io ho dolore, ma per il mio medico questo non significa nulla se non una infiammazione causata dal raschiamento e pulizia dell'osso che passerà. Non una osteomielite poichè non ho tumefazioni o ascessi o fistole e viene altresì esclusa poichè la gengiva si presenta sana e rosea. E' stata esclusa qualsiasi patologia a carico del trigemino. Nessuno sa darmi spiegazioni e trovare una diagnosi per guarire questo dolore che è davvero diventato insopportabile. Avverto come un chiodo conficcato nel punto esatto in cui era il dente. Il dolore non si irradia ma è ben localizzato. Quasi una puntura, uno spillone che è sempre infilato e che nei momenti più acuti è come se venisse spinto nell'osso e avverto forte calore alla zona, come se il punto fosse stato bruciato. In più da qualche settimana avverto delle scariche elettriche al lato della lingua e sento la lingua formicolante e quasi rallentata.Attualmente ho eseguito solo un ciclo di augmentin per l'estrazione del dente in novembre per 6 gg e una confezione di Klacid 500 per ripulizia dell'osso in Marzo. Un neurologo ha anche ipotizzato essere herpes zolster che ha intaccato il nervo alveolare e mi ha prescritto terapia con L2Zona per 20 giorni. Nessun risultato da segnalare. Ringrazio per l'attenzione e spero che possiate darmi qualche indicazione in merito a possibili esami da fare o strade da percorrere.
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92
Gentile Utente,
dalla descrizione del quadro sintomatologico sembra essersi aggiunta una parestesia a carico del nervo Linguale, che è ramo del nervo Alveolare Inferiore che innerva l'osso mandibolare ed i denti: penso che sarebbe meglio approfondire dal punto di vista neurologico, semmai presso un centro specializzato.
Cordiali Saluti
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Utente
Utente
La ringrazio molto per l'attenzione e per il cortese consiglio.
Proverò a sottopormi a qualche visita presso un centro specializzato anche se la visita neurologica aveva escluso patologie a carico del trigemino ma non credo siano stati verificati altri nervi, mentre invece un altro neurologo supponeva esserci un focolaio di herpes zolster proprio a carico del nervo alveolare ma, come ho scritto, la terapia prescritta non ha dato segni rilevanti. tutto uguale.
Quindi anche secondo lei non può essere dovuto ad una infezione ossea?
il mio dentista mi ha appena proposto di fare delle sedute non invasive con Laser per odontoiatria che, inducendo una biostimolazione dei tessuti, dovrebbe darmi sicuro giovamento. cosa ne pensa?
grazie per l'attenzione
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Utente
Utente
Egr. Dottori, ad oggi il dolore non passa anzi, risulta costantemente presente anche di notte. Gli antinfiammatori che ho sempre preso (aulin, oki) non mi danno più alcun beneficio. La qualità della vita è diventata pessima.
La sensazione di bruciore è però svanita, mentre la sensazione dolorosa di "chiodo" o comunque di qualcosa di appuntito che preme proprio nella zona dell'estrazione, continuo ad avvertirla.
Ho eseguito un'ulteriore visita neurologia proprio per verificare patologie a carico di altri nervi (tra cui il linguale) e il referto parla chiaramente di nessuna patologia a carico dei nervi. Il neurologo mi ha prescritto una terapia con Cymbalta per 30 giorni e se non sortisse effetti, terapia con cortisone per 15 giorni/20 giorni.
Non ho ancora intrapreso nessuna delle tue terapie perchè il Cymbalta non sarebbe curativo ma solo un paliativo mentre il cortisone, qualora si trattase di una infiammazione della mandibola, potrebbe essere risolutiva.
Vi chiedo quindi un parere in merito (Cymbalta o cortisone) e soprattutto su eventuali esami da fare per avere una diagnosi e relativa cura, considerato che comincio a pensare che questo dolore non passerà mai e che sto girando tra vari medici senza intraprendere il giusto percorso di cure.
grazie
Salute orale

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