Problema resistenza all'anestesia
Buonasera a tutti;
Come da topic inserito, ho un problema di forte resistenza all'anestesia durante le cure dentarie che mi ha portato a dover richiedere un intervento sotto anestesia generale (sedazione con propofol) al fine di poter ricevere le giuste cure.
Il problema ritengo, sia dovuto al fattore fobico che mi perseguita da moltissimi anni; nell'infanzia ho avuto tremende esperienze con un odontoiatra non propriamente preparato sviluppando uno stato fobico marcato che mi porta a dei violentissimi attacchi di panico già all'ingresso dello studio dentistico, preceduti da una forte ansia anticipatoria. Il problema è ovvio, non posso richiedere una sedazione profonda per ogni intervento (anche perchè nel messinese questi tipi di sedazione non vengono effettuati e questo mi porta a ricorrere a strutture al nord)
Ho chiesto un parere ad un collega psichiatra (sono un infermiere), mi ha spiegato che l'anestesia perde di effetto a causa dello status fobico, e mi ha consigliato di provare una cura convenzionale sottoponendomi prima ad un carico marcato di benzodiazepine (1 fiala/1 e mezza di diazepam I.M), al fine di ridurre la trasmissione sinaptica per facilitare l'attecchimento dell'anestesia.
Chiedo il vostro parere riguardo alla cosa, di base ho un molare che mi porta dolore, il solo pensiero di curarlo mi terrorizza a morte e temo che del diazepam non riesca a calmarmi data la natura tremenda degli attacchi di panico che subentrano in suddetta occasione. Già in passato tentai una soluzione similare, usando diazepam in gocce (una ventina), che scesero come acqua una volta di fronte allo specialista e tutto si concluse con me che lasciavo lo studio scappando letteralmente.Un carico maggiore di farmaco potrebbe essere la soluzione ideale? Placando l'ansia l'anestetico darà il suo effetto? Vi prego di indicarmi una via da percorrere perchè questo problema mi insegue da un ventennio e non trovo più soluzioni ne speranze.
Grazie a tutti
Come da topic inserito, ho un problema di forte resistenza all'anestesia durante le cure dentarie che mi ha portato a dover richiedere un intervento sotto anestesia generale (sedazione con propofol) al fine di poter ricevere le giuste cure.
Il problema ritengo, sia dovuto al fattore fobico che mi perseguita da moltissimi anni; nell'infanzia ho avuto tremende esperienze con un odontoiatra non propriamente preparato sviluppando uno stato fobico marcato che mi porta a dei violentissimi attacchi di panico già all'ingresso dello studio dentistico, preceduti da una forte ansia anticipatoria. Il problema è ovvio, non posso richiedere una sedazione profonda per ogni intervento (anche perchè nel messinese questi tipi di sedazione non vengono effettuati e questo mi porta a ricorrere a strutture al nord)
Ho chiesto un parere ad un collega psichiatra (sono un infermiere), mi ha spiegato che l'anestesia perde di effetto a causa dello status fobico, e mi ha consigliato di provare una cura convenzionale sottoponendomi prima ad un carico marcato di benzodiazepine (1 fiala/1 e mezza di diazepam I.M), al fine di ridurre la trasmissione sinaptica per facilitare l'attecchimento dell'anestesia.
Chiedo il vostro parere riguardo alla cosa, di base ho un molare che mi porta dolore, il solo pensiero di curarlo mi terrorizza a morte e temo che del diazepam non riesca a calmarmi data la natura tremenda degli attacchi di panico che subentrano in suddetta occasione. Già in passato tentai una soluzione similare, usando diazepam in gocce (una ventina), che scesero come acqua una volta di fronte allo specialista e tutto si concluse con me che lasciavo lo studio scappando letteralmente.Un carico maggiore di farmaco potrebbe essere la soluzione ideale? Placando l'ansia l'anestetico darà il suo effetto? Vi prego di indicarmi una via da percorrere perchè questo problema mi insegue da un ventennio e non trovo più soluzioni ne speranze.
Grazie a tutti
[#1]
Gentile paziente,
la sua storia è tipica di una persona con tratti ansioso-fobico, magari a causa di contatti sbagliati col dentista nella prima parte della vita.
Alcuni punti fermi:
-L'anestetico funziona sempre con tutti. Se insufficiente se ne fa ancora sino ad ottenere una completa assenza di dolore.
-Le benzodiazepine riducono l'ansia e quindi la componente psichica collegata alla percezione del dolore.
Avrebbe, a mio giudizio, bisogno di un medico in grado di tranquillizzarla e infonderle quella fiducia necessaria per affrontare le cure. Si ricordi che se curare un dente è per lei l'Everest, non può pensare di scalarlo in un giorno.
Un consiglio infine: faccia prevenzione! Le cure sono più semplici (montagne basse) e tempi ridotti, inoltre vi andrà con meno ansia e, nel tempo è una misura semplice e vincente.
Cordiali saluti
la sua storia è tipica di una persona con tratti ansioso-fobico, magari a causa di contatti sbagliati col dentista nella prima parte della vita.
Alcuni punti fermi:
-L'anestetico funziona sempre con tutti. Se insufficiente se ne fa ancora sino ad ottenere una completa assenza di dolore.
-Le benzodiazepine riducono l'ansia e quindi la componente psichica collegata alla percezione del dolore.
Avrebbe, a mio giudizio, bisogno di un medico in grado di tranquillizzarla e infonderle quella fiducia necessaria per affrontare le cure. Si ricordi che se curare un dente è per lei l'Everest, non può pensare di scalarlo in un giorno.
Un consiglio infine: faccia prevenzione! Le cure sono più semplici (montagne basse) e tempi ridotti, inoltre vi andrà con meno ansia e, nel tempo è una misura semplice e vincente.
Cordiali saluti
Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it
[#2]
Il problema NON E' di addormentarla per poter fare le cure, ma di fare un'anestesia locale BEN FATTA.
E ben fatta NON VUOL DIRE TANTA, ma solo fatta bene.
Non mi faccia aggiungere altro.
E ben fatta NON VUOL DIRE TANTA, ma solo fatta bene.
Non mi faccia aggiungere altro.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#3]
Utente
Vi ringrazio per le gentili risposte;
Il problema si, è di natura ansioso/fobica e sicuramente la componente psicosomatica è al vertice di tutto, si da bambino ho avuto delle bruttissime esperienze con un dentista che è intervenuto più volte sui miei denti lasciandomi nel tempo questa disgrazia. Cerco di fare prevenzione nel miglior modo possibile, denti ben lavati piu volte al giorno, utilizzo del filo e del colluttorio, ma da ragazzo ho portato l'apparecchio e questo mi ha donato, oltre ai denti dritti, dei denti strettissimi tra loro al punto tale da rendere difficoltoso anche l'utilizzo del filo, infatti la carie si va ad insinuare li, tra un dente e l'altro.
Il problema ora è questo dente dolorante, devo curarlo ed in fretta sempre che possa essere salvato, altrimenti dovrò ricorrere ad un estrazione in sedazione profonda (sarebbe il terzo), NON HO un dentista di fiducia, anzi vi levo proprio la paura fiducia, quindi dato che fino ad ora son sempre ricorso a sedazione profonda, dovrò "trovarmi" un dentista, ma credo che in sede di cura la parola di conforto sia superflua, la violenza degli attacchi di panico è spaventosa anche al solo ricordo. Però una soluzione devo trovarla, e soprattutto devo tentare di curare questo dente per evitare di perdere un altro premolare.
Che la dentista che mi abbia portato a questo punto NON SAPESSE ANESTETIZZARE, beh, credo sia palese, 3 otturazioni in giovinezza iniziate e concluse urlando credo che bastino per dare un quadro della situazione.
Il problema si, è di natura ansioso/fobica e sicuramente la componente psicosomatica è al vertice di tutto, si da bambino ho avuto delle bruttissime esperienze con un dentista che è intervenuto più volte sui miei denti lasciandomi nel tempo questa disgrazia. Cerco di fare prevenzione nel miglior modo possibile, denti ben lavati piu volte al giorno, utilizzo del filo e del colluttorio, ma da ragazzo ho portato l'apparecchio e questo mi ha donato, oltre ai denti dritti, dei denti strettissimi tra loro al punto tale da rendere difficoltoso anche l'utilizzo del filo, infatti la carie si va ad insinuare li, tra un dente e l'altro.
Il problema ora è questo dente dolorante, devo curarlo ed in fretta sempre che possa essere salvato, altrimenti dovrò ricorrere ad un estrazione in sedazione profonda (sarebbe il terzo), NON HO un dentista di fiducia, anzi vi levo proprio la paura fiducia, quindi dato che fino ad ora son sempre ricorso a sedazione profonda, dovrò "trovarmi" un dentista, ma credo che in sede di cura la parola di conforto sia superflua, la violenza degli attacchi di panico è spaventosa anche al solo ricordo. Però una soluzione devo trovarla, e soprattutto devo tentare di curare questo dente per evitare di perdere un altro premolare.
Che la dentista che mi abbia portato a questo punto NON SAPESSE ANESTETIZZARE, beh, credo sia palese, 3 otturazioni in giovinezza iniziate e concluse urlando credo che bastino per dare un quadro della situazione.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.9k visite dal 09/05/2014.
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