Pulizia e manutenzione impianto dentale

Il suo implantologo dovrebbe averle illustrato, con dovizia di particolari, quali sono le cure giornaliere che lei deve dedicare al suo impianto per migliorare le previsioni di durata nel tempo. Mi stupisce che non sia stata informata. Di solito io rivedo il paziente ogni tre o quattro mesi, all'inizio, poi ogni sei mesi. Fossi in lei tornerei nello studio per un controllo e per farmi spiegare tutto a voce, con la bocca aperta e uno specchio. Così sarà più facile che con, più o meno lunghe, spiegazioni via internet.
Cordialmente.

Gentile Dr. Scaglia,
con il mio dentista ho litigato al limite della denuncia sul lavoro fatto sul suddetto impianto. Fra le varie nefandezze (non sto ad elencarle tutte) quella sull'igiene da seguire sull'impianto è stata: "NESSUNA PULIZIA PARTICOLARE" .
Il motivo della mia domanda è, appunto, avere una dettagliata informazione per non farmi trovare impreparata con il prossimo dentista a cui mi rivolgerò.

Mi dispiace per le sua vicissitudini. Cominciamo col dire che il rapporto tra la gengiva ed un impianto è di stretta vicinanza, ma senza il collegamento diretto che c'è con un dente naturale. Perciò è strettamente indispensabile che in quella zona non ristagni placca che, inavitabilmente ricca di germi, possa infiammare e poi infettare sia la gengiva che nel tempo l'osso che riveste l'impianto, generando una periimplantite, difficile da curare e spesso causa di riassorbimento osseo, con vacillamento e perdita dell'impianto. Di solito consiglio un accurato e prolungato spazzolamento del colletto implantare con uno spazzolino di media durezza ed uno sciacquo con un colluttorio alla clorexidina 0,12 dopo ogni pasto, cercando di non assumenre cibi, negli intervalli, specialmente dolci, che possano determinare la presenza di placca molto adesiva, altrimenti spazzolare ancora.
La sera, prima di dormire, quando, di solito, si ha un po' più di tempo da dedicarci, dopo lo spazzolamento, sempre prolungato, passerei sul colletto un "superfloss". Si trova in farmacia, è un particolare filo interdentale, venduto in buste lunghe ed è pretagliato. E' composto da diverse parti: una prima, che amo definire "infilaperle", irrigidita da una sorta di ceratura, ne permette l'inserzione anche sotto dei ponti, una seconda, quella a lei più utile, è, come dire, "sfioccata" ed ha un'ottima capacità di raccogliere placca. E' quella da passare, con molta cura, attorno al colletto dell'impianto. una terza è un filo normale che serve egregiamente pe un'igiene corretta dei denti naturali. Ancora uno sciacquo con il colluttorio e buon riposo... senza farsi tentare da un cioccolatino prima di dormire che vanificherebbe il lavoro fatto.
Spero di esserle stato utile, ma trovi presto qualcuno "serio" che la segua da vicino.
Cordialmente.

Devo confermarle quello che ha detto il suo dentista:
"NESSUNA PULIZIA PARTICOLARE".

Deve trattare il suo dente impiantato né più né meno come un dente normale, ovvero spazzolarlo, passare il filo interdentale, non permettere che si accumuli placca.
Spazzolino, dentifricio, filo interdentale; non le serve nient'altro.
SOLO SE la conformazione della corona visino alla gengiva fosse un pò particolare, lasciando degli spazi (cosa molto comune ma che non necessariamente rappresenta una problematica o un errore tecnico), potrebbe essere necessario uno strumento diverso, come un "superfloss" (filo interdentale più spesso), o uno scovolino apposito.

Il suo dentista avrà fatto delle nefandezze, ma NON QUESTA.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)