Sbiancamento dei denti
Salve a tutti mi chiamo luca e ho 22 anni, soffro di ipoplasie dello smalto. ho delle macchie bianche negli incisivi superiori e siccome il mio sorriso non è bianco come vorrei che fosse mi chiedo se è possibile per me sottopormi ad un trattamento professionale per uno sbiancamento ma non vorrei eliminare le macchie ne coprirle perché a me piacciono e sono una parte di me che non vorrei cancellare. Semplicemente vorrei che il mio sorriso risultasse tutto più bianco e poco importa se poi mi rimane il contrasto con le macchie che saranno ancora più bianche perché tanto ci ho fatto l'abitudine e a me non danno fastidio. a parere del mio dentista uno sbiancamento è da evitare perché indebolirebbe il mio smalto che è già molto debole e andrei a creare più problemi di quanti ne risolverei sempre secondo il dentista che frequento avrei dovuto farmi incapsulare praticamente metà dei denti perché deboli e che si sarebbero cariati nel giro di pochi anni, cosa che ovviamente non ho fatto dato che ogni capsula costa 250 300 euro, tutto questo mi è stato detto 3 anni fa e da allora, senza mai essere andato da un dentista, ho avuto solo una piccola carie e ho dovuto riparare un'otturazione che era saltata. la mia domanda è quindi la seguente: le ipoplasie dello smalto o la sua debolezza rappresentano un'ostacolo per lo sbiancamento dei denti tale da doverlo evitare?
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In generale si, come suggerito dal suo dentista. Il risultato finale potrebbe non essere in linea con le sua aspettative, perché le aree ipoplasiche sarebbero ancora più bianche e quindi poco estetiche col resto del dente, in gradazione, ancora meno bianco.
Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it
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Gentile utente,
le devo confermare che l'ipoplasia dello smalto rappresenta effettivamente una controindicazione allo sbiancamento professionale perché vi è un significativo rischio che si possa andare incontro a una o più pulpiti dovute all'irritazione provocata dalla maggior penetrazione dell'agente sbiancante. Glie lo sconsiglio.
Cordiali saluti
le devo confermare che l'ipoplasia dello smalto rappresenta effettivamente una controindicazione allo sbiancamento professionale perché vi è un significativo rischio che si possa andare incontro a una o più pulpiti dovute all'irritazione provocata dalla maggior penetrazione dell'agente sbiancante. Glie lo sconsiglio.
Cordiali saluti
[#3]
Utente
grazie per le risposte vorrei solo un altro chiarimento. quando parla di possibilità di incontrare una o più pulpiti dovuti all'irritazione si riferisce alla sola zona delle macchie bianche? perché nel caso io ne ho solo due e volendo potrei agire diversamente e fare delle faccette oppure fare comunque lo sbiancamento e vedere successivamente se questo ha creato problemi e nel caso intervenire con incapsulamento o faccette dentali.
[#4]
Sì certo, il rischio è solo a carico dei denti che presentano ipoplasia dello smalto, gli elementi dentari che presentano smalto integro e ben mineralizzato, assenza di lesioni cariose e radici non esposte possono essere sottoposti a trattamento sbiancante senza problemi. Nel suo caso quindi se realmente l'ipoplasia è solo a carico degli incisivi superiori, gli altri elementi possono essere sbiancati ma ne dubito considerando che il collega le aveva consigliato di incapsulare vari elementi. Attenzione che non sempre l'ipoplasia dello smalto si presenta con macchie bianche ma vi sono vari aspetti indicativi che non le sto ad elencare e che si valutano visivamente.
Le consiglio quindi, se proprio ci tiene ad effettuare un trattamento sbiancante, di riparlarne approfonditamente con il suo dentista, di considerare, come le ha già detto il Dr. Ponzi, che il risultato potrebbe essere deludente per via della difformità delle superfici e soprattutto di considerare solo trattamenti diretti alla poltrona e non domiciliare perché più rischiosi nel suo caso e poco controllabili.
Le consiglio quindi, se proprio ci tiene ad effettuare un trattamento sbiancante, di riparlarne approfonditamente con il suo dentista, di considerare, come le ha già detto il Dr. Ponzi, che il risultato potrebbe essere deludente per via della difformità delle superfici e soprattutto di considerare solo trattamenti diretti alla poltrona e non domiciliare perché più rischiosi nel suo caso e poco controllabili.
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Se lei ha solo delle macchie bianche, senza alterazione della superficie del dente, faccia pure lo sbiancamento senza problemi, utilizzando la tecnica domiciliare con perossido di carbamide non superiore al 10%.
Lo sbiancamento eseguito con tecnica domiciliare non indebolisce lo smalto, non irrita il dente, né provoca pulpiti.
L'unico effetto collaterale degno di nota che può verificarsi (ma nonnè poi così frequente) è una accentuata sensibilità al caldo e al freddo; ma basta nel caso ridurre la frequenza per attenuarlo o annullarlo.
Invece di farlo tutte le notti, lo fa in pratica una notte su 3 o lo fa per meno ore e prolunga di conseguenza il trattamento.
Le macchie bianche saranno conservate, ma meno visibili perchè loro, già bianche, non possono diventare più bianche di quello che sono già, mentre il resto del dente sarà più chiaro.
Lo sbiancamento eseguito con tecnica domiciliare non indebolisce lo smalto, non irrita il dente, né provoca pulpiti.
L'unico effetto collaterale degno di nota che può verificarsi (ma nonnè poi così frequente) è una accentuata sensibilità al caldo e al freddo; ma basta nel caso ridurre la frequenza per attenuarlo o annullarlo.
Invece di farlo tutte le notti, lo fa in pratica una notte su 3 o lo fa per meno ore e prolunga di conseguenza il trattamento.
Le macchie bianche saranno conservate, ma meno visibili perchè loro, già bianche, non possono diventare più bianche di quello che sono già, mentre il resto del dente sarà più chiaro.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 25/02/2014.
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