Fistola gengivale
Buongiorno, da diverse settimane è comparsa sulla mia gengiva, sopra un dente devitalizzato, una fistola. Il dentista mi ha fatto una lastra di tutta la bocca (una lastra in cui il variare dei colori indica le diverse temperature presenti in bocca - chiedo scusa per la mia incapacità di esprimermi in modo appropriato) e, mostrandomela al computer, mi ha fatto notare che non si vede nessuna infiammazione nè altro di anomalo, e che quindi il problema è solo gengivale. Mi ha prescritto un medicinale da applicare due volte al giorno, per la parodontite, ma i miglioramenti sono stati solo temporanei. Mi ha quindi prescritto un antibiotico, che devo ancora iniziare a prendere, e mi ha detto che se non risolverò il problema in questo modo, dovrà "bruciare" quella parte di gengiva con il laser. Ultimamente mi sono rivolta ad un secondo dentista, il quale, appena vista la fistola, ha detto di voler fare la cura canalare. Successivamente mi ha fatto una piccola radiografia al singolo dente, ma non è emerso nessun problema evidente. Ora sono perplessa sul da farsi, e mi chiedo a quale dei due dentisti affidarmi. Se possibile vorrei un vostro parere. Grazie
[#1]
Gentile utente,
un ascesso dentario può derivare sia da un problema parodontale (area esterna del dente) sia da un problema endodontico (area interna del dente), nel primo caso quindi non è necessario fare la cura canalare, nel secondo sì.
In questa sede non è possibile dirle con certezza in quale dei due casi rientri il suo, si può fare solo con un esame diretto della situazione. In linea di massima però se non ci sono segni radiografici che indicano la necessità di un ritrattamento canalare si ipotizza in prima battuta un problema parodontale. Quindi sarebbe opportuno seguire la terapia per la risoluzione del problema parodontale e se questa non dovesse dar risultati allora è probabile che il problema sia endodontico e quindi si procederà con il ritrattamento canalare.
Cordiali saluti
un ascesso dentario può derivare sia da un problema parodontale (area esterna del dente) sia da un problema endodontico (area interna del dente), nel primo caso quindi non è necessario fare la cura canalare, nel secondo sì.
In questa sede non è possibile dirle con certezza in quale dei due casi rientri il suo, si può fare solo con un esame diretto della situazione. In linea di massima però se non ci sono segni radiografici che indicano la necessità di un ritrattamento canalare si ipotizza in prima battuta un problema parodontale. Quindi sarebbe opportuno seguire la terapia per la risoluzione del problema parodontale e se questa non dovesse dar risultati allora è probabile che il problema sia endodontico e quindi si procederà con il ritrattamento canalare.
Cordiali saluti
[#2]
Dentista, Ortodontista
Buongiorno, mi scusi, due domande: quanto tempo fa è stato devitalizzato il suo dente? Si ricorda se per sigillare i canali, al termine della devitalizzazione, il collega ha usato dei piccoli coni di gomma (guttaperca) arancioni o bianchi ed ha usato dei "ferretti" scaldati alla fiamma? Mi servirebbe saperlo per poter formulare ipotesi.
Cordiamente.
Cordiamente.
[#3]
Utente
Ringrazio entrambi i medici per la risposta. Il dente è stato devitalizzato da 6-7 anni, non ricordo se con gli strumenti indicati dal dott.Scaglia (forse dei piccoli cilindri arancioni sì, applicati sul dente, ma non ho memoria di ferretti scaldati). Posso aggiungere che alcuni millimetri più in alto della fistola, sempre sulla gengiva ma un po' più in profondità, sento come una piccola pallina molto dolorosa alla pressione.
Grazie per la vostra attenzione
Grazie per la vostra attenzione
[#4]
Dentista, Ortodontista
Le darei quasi per certa la necessità di un ritrattamento canalare.
Purtroppo i conettini di gomma inseriti nei canali per sigillarli sono un "errore tecnico" ancora oggi insegnato nelle università. Cosa accade a questi "gommini" nel tempo? Provi a pensare: le sarà successo di trovare un elastico in qualche cassetto lasciato per un po' di anni, lo trova secco, screpolato, che si rompe quando lo prova a piegare. Lo stesso accade ai coni di guttaperca. Fino a che l'otturazione, sopra i coni, chiude perfettamente non succede nulla. Poi si crea sfortunatamente un piccola infiltrazione; la saliva penetra, portandosi dietro germi, fino a contatto con i coni che, nel frattempo, si sono screpolati. Per un fenomeno di capillarità la sliva viene risucchiata fino all'apice della radice attraverso le screpolature, ed ecco l'ascesso con relativa fistola. Purtroppo nei miei trent'anni di attività ho dovuto ritrattare almeno un centinaio di queste situazioni, togliendo dai canali pezzetti di gomma risecchita, spesso arrivando all'apice e vedendo colare pus dal canale. Niente di particolarmente grave, solo una scacciatura per il paziente e un lavoro noioso per il dentista. Ripuliti i canali, qualche volta, facendo un lavaggio con ipoclorito di sodio e poi acqua ossigenata, si vede uscire della schiuma bianca dalla fistola: è un buon segno, vuol dire che siamo riusciti a disinfettare tutto il tragitto dall'apice alla gengiva. Si faccia fare questa terapia e vedrà che il suo dente tornerà a fare la sua funzione per molto tempo. Magari chieda al suo dentista di non usare ancora i coni, ma un cemento canalare che garantisce una chiusura più stabile nel tempo. Consideri che, su denti devitalizzati più di vent'anni fa, ho rifatto nel tempo otturazioni, ricostruzioni complesse, perni moncone con corone senza mai aver bisogno di ritrattare i canali e senza complicazioni asessuali.
Cordialmente
Purtroppo i conettini di gomma inseriti nei canali per sigillarli sono un "errore tecnico" ancora oggi insegnato nelle università. Cosa accade a questi "gommini" nel tempo? Provi a pensare: le sarà successo di trovare un elastico in qualche cassetto lasciato per un po' di anni, lo trova secco, screpolato, che si rompe quando lo prova a piegare. Lo stesso accade ai coni di guttaperca. Fino a che l'otturazione, sopra i coni, chiude perfettamente non succede nulla. Poi si crea sfortunatamente un piccola infiltrazione; la saliva penetra, portandosi dietro germi, fino a contatto con i coni che, nel frattempo, si sono screpolati. Per un fenomeno di capillarità la sliva viene risucchiata fino all'apice della radice attraverso le screpolature, ed ecco l'ascesso con relativa fistola. Purtroppo nei miei trent'anni di attività ho dovuto ritrattare almeno un centinaio di queste situazioni, togliendo dai canali pezzetti di gomma risecchita, spesso arrivando all'apice e vedendo colare pus dal canale. Niente di particolarmente grave, solo una scacciatura per il paziente e un lavoro noioso per il dentista. Ripuliti i canali, qualche volta, facendo un lavaggio con ipoclorito di sodio e poi acqua ossigenata, si vede uscire della schiuma bianca dalla fistola: è un buon segno, vuol dire che siamo riusciti a disinfettare tutto il tragitto dall'apice alla gengiva. Si faccia fare questa terapia e vedrà che il suo dente tornerà a fare la sua funzione per molto tempo. Magari chieda al suo dentista di non usare ancora i coni, ma un cemento canalare che garantisce una chiusura più stabile nel tempo. Consideri che, su denti devitalizzati più di vent'anni fa, ho rifatto nel tempo otturazioni, ricostruzioni complesse, perni moncone con corone senza mai aver bisogno di ritrattare i canali e senza complicazioni asessuali.
Cordialmente
[#5]
Gentile utente, concordo con il dr. Scaglia.
Il problema è verosimilmente di natura endodontica.
La terapia canalare (devitalizzazione) va verosimilmente rifatta.
Un dentista particolarmente abile in questo tipo di cure viene chiamato "endodonzista".
Eseguirà sicuramente il trattamento isolando il dente con la diga di gomma
www.medicitalia.it/sergioformentelli/news/255/La-diga-di-gomma
rimuoverà tutto il materiale infetto presente all'interno dei canali della radice, li sterilizzerà, otturerà le radici con quei conetti di gomma chiamati guttaperca, e infine ricostruirà il dente.
Probabilmente a guarigione avvenuta della fistola procederà all'inserimento di una corona.
Dagli anni '80 si procede in questo modo.
Il problema è verosimilmente di natura endodontica.
La terapia canalare (devitalizzazione) va verosimilmente rifatta.
Un dentista particolarmente abile in questo tipo di cure viene chiamato "endodonzista".
Eseguirà sicuramente il trattamento isolando il dente con la diga di gomma
www.medicitalia.it/sergioformentelli/news/255/La-diga-di-gomma
rimuoverà tutto il materiale infetto presente all'interno dei canali della radice, li sterilizzerà, otturerà le radici con quei conetti di gomma chiamati guttaperca, e infine ricostruirà il dente.
Probabilmente a guarigione avvenuta della fistola procederà all'inserimento di una corona.
Dagli anni '80 si procede in questo modo.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
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