Anestesia dentale e malessere transitorio
salve,in questo periodo sto facendo delle cure ai denti,ed è la seconda volta che immediatamente dopo l'anestesia locale avverto un malore di alcuni attimi,in cui avverto una forte tachicardia tremore alle mani e vampate di calore al viso,in passato ho fatto altre anestesie senza avere questi problemi,siccome so che le anestesie locali usate in odontoiatria contengono una minima parte di adrenalina vorrei sapere se il malessere è imputabile a questo,perche so che in alcuni soggetti può portare questi sintomi,il dentista mi ha detto che è una cosa impossibile,preciso anche che l'ultima volta subito dopo essermi sentito male il dentista mi ha misurato la pressione,e i valori erano 150su100 e battiti a 130,dopo alcuni minuti la situazione si è stabilizzata per quanto riguarda i battiti,ma la pressione è rimasta quasi su questi valori per poi scendere pian piano,il dentista nonostate i miei valori alti dice che è impossibile e che si tratta di ansia,ma io sono sicuro che non è cosi,perche questo malessere lo avverto solo immediatamente dopo l'anestesia,comunque il dentista ha detto che per farmi stare tranquillo,la prossima volta userà l'anestetico senza vasocostrittore,preciso anche che non soffro di ipertensione e che i miei valori normali non sono quelli che ho riscontrato durante il malessere,vorrei un vostro parere
grazie
grazie
[#1]
La quantità di adrenalina contenuta nelle tubofiale è, al massimo, 1:50.000.
Ed è la massima concentrazione disponibile in commercio.
Dato che la tubofiala contiene 1,8 cc di liquido, se ne deduce che la quantità MASSIMA di adrenalina contenuta nella tubofiala di anestesia è di 0,000036 cc, ovvero 36 milionesimi di centimetro cubo.
Le sue ghiandole surrenali, quando il sistema nervoso le "strizza" per un istante di paura, di dolore o di ansia, secernono in pochi istanti circa 1/10 di cc di adrenalina.
Veda lei se attribuire la sua tachicarida a quei 36 milionesimi di cc di adrenalina o alla decima parte di cc di adrenalina delle sue ghiandole surrenali.
Ed è la massima concentrazione disponibile in commercio.
Dato che la tubofiala contiene 1,8 cc di liquido, se ne deduce che la quantità MASSIMA di adrenalina contenuta nella tubofiala di anestesia è di 0,000036 cc, ovvero 36 milionesimi di centimetro cubo.
Le sue ghiandole surrenali, quando il sistema nervoso le "strizza" per un istante di paura, di dolore o di ansia, secernono in pochi istanti circa 1/10 di cc di adrenalina.
Veda lei se attribuire la sua tachicarida a quei 36 milionesimi di cc di adrenalina o alla decima parte di cc di adrenalina delle sue ghiandole surrenali.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#2]
Utente
Salve dott.Formentelli mi fa piacere avere una risposta da lei,perche spesso ho letto i suoi articoli e i suoi consulti e la trovo una persona molto simpatica e competente.il suo discorso indubbiamente ha un filo logico,ma io le assicuro che il malessere che provo non è di natura ansiogena,altrimenti dovrebbe esserci sia prima che dopo l'anestesia,il malessere che avverto mi succede subito dopo l'anestesia,come una scarica che mi sale,io non ho mai avuto tachicardia e picchi pressori come quelli di l'ultima volta,non è affatto una coincidenza che io li avverta solo quando mi viene praticata l'anestesia,e poi vorrei sapere se fosse vero ciò che afferma lei,perche in alcuni soggetti si consiglia l'uso dell'anestesia senza vasocostrittore?specialmente in pazienti con aritmie o problemi simili,io fin'ora non soffro di cuore ma sono soggetto a tachicardia o ad aritmie che comunque tramite esami fatti sono di natura benigna per mia fortuna
[#3]
"se fosse vero ciò che afferma lei, perché in alcuni soggetti si consiglia l'uso dell'anestesia senza vasocostrittore?"
E' la domanda che mi pongo spesso.
L'unica risposta razionale che riesco a darmi è composta da due parole: "medicina difensiva".
In questo modo, in caso di problemi, il dentista potrà difendersi.
Ma è una str... hmmm... una stupidaggine.
Riguardo al suo problema, mi occorrerebbe sapere alcune cose, per poterlo inquadrare meglio.
Il tempo che passa fra l'inoculazione dell'anestetico e la tachicardia.
Il tipo di anestetico usato.
La via di inoculazione per l'anestesia usata.
La zona dove è stata fatta l'anestesia.
E' la domanda che mi pongo spesso.
L'unica risposta razionale che riesco a darmi è composta da due parole: "medicina difensiva".
In questo modo, in caso di problemi, il dentista potrà difendersi.
Ma è una str... hmmm... una stupidaggine.
Riguardo al suo problema, mi occorrerebbe sapere alcune cose, per poterlo inquadrare meglio.
Il tempo che passa fra l'inoculazione dell'anestetico e la tachicardia.
Il tipo di anestetico usato.
La via di inoculazione per l'anestesia usata.
La zona dove è stata fatta l'anestesia.
[#4]
Utente
dunque il tempo che passa non l'ho cronometrato ma le posso dire che è nell'immediato..diciamo appena il dentista finisce l'anestesia,questione di secondi mi sale una forte scarica,mi viene la tachicardia,tremori alle mani,e mi si alza la pressione,poi tutto pian piano si regolarizza,
la via di inoculazione precisamente non la so,detto in parole semplici l'anestesia mi viene eseguita nella parte esterna e interna del dente,dove c'è la gengiva
il dente è un 2°molare superiore
il principio attivo purtroppo non lo so,ma me lo farò dire
non so se può essere utile ma sono stato sempre sensibile rispetto a certe sostanze,tipo caffeina,in passato soffrivo d'asma e usavo un broncodilatatore a base di salbutamolo che mi causava effetti simili a quello dell'anestesia ma molto meno marcati.
la via di inoculazione precisamente non la so,detto in parole semplici l'anestesia mi viene eseguita nella parte esterna e interna del dente,dove c'è la gengiva
il dente è un 2°molare superiore
il principio attivo purtroppo non lo so,ma me lo farò dire
non so se può essere utile ma sono stato sempre sensibile rispetto a certe sostanze,tipo caffeina,in passato soffrivo d'asma e usavo un broncodilatatore a base di salbutamolo che mi causava effetti simili a quello dell'anestesia ma molto meno marcati.
[#5]
Ok, ce n'è abbastanza.
Si tratta di anestesia plessica.
Il tempo necessario perchè l'anestesia cominci a fare effetto è di un paio di minuti, il tempo necessario perchè lei cominci a sentire l'effetto di guancia gonfia.
Occorrono 4-5 minuti invece perchè l'anestetico penetri nell'osso.
Il tempo necessario perchè l'anestetico (e il vasocostrittore) iniettati nei tessuti migri dallo spazio intercellulare alle vene, transiti nel cuore, giunga ai polmoni e successivamente torni al cuore per essere diffuso nel torrente circolatorio e giungere alle cellule prococando effetti generali è di diversi minuti.
Anche nello sfortunato caso in cui l'anestesia venga effettuata direttamente in vena (e NON CI SONO vene di quel calibro in zona) occorrono comunque 1-2 minuti perchè la sostanza percorra il tragitto indicato e giunga alle cellule per sortire gli effetti che lei accusa.
Resta in piedi ESCLUSIVAMENTE l'ipotesi di spremitura dell'adrenalina dalle sue ghiandole surrenali, causata dall'ansia o dalla paura (inconscia).
Tenga conto che l'adrenalina da noi prodotta viene immessa direttamente in circolo.
Il meccanismo deriva infatti dalla necessità biologica di risposta immediata dell'animale (uomo compreso) al pericolo, all'aggressione, alla paura.
Spero di essere riuscito a rendere i concetti comprensibili.
Si tratta di anestesia plessica.
Il tempo necessario perchè l'anestesia cominci a fare effetto è di un paio di minuti, il tempo necessario perchè lei cominci a sentire l'effetto di guancia gonfia.
Occorrono 4-5 minuti invece perchè l'anestetico penetri nell'osso.
Il tempo necessario perchè l'anestetico (e il vasocostrittore) iniettati nei tessuti migri dallo spazio intercellulare alle vene, transiti nel cuore, giunga ai polmoni e successivamente torni al cuore per essere diffuso nel torrente circolatorio e giungere alle cellule prococando effetti generali è di diversi minuti.
Anche nello sfortunato caso in cui l'anestesia venga effettuata direttamente in vena (e NON CI SONO vene di quel calibro in zona) occorrono comunque 1-2 minuti perchè la sostanza percorra il tragitto indicato e giunga alle cellule per sortire gli effetti che lei accusa.
Resta in piedi ESCLUSIVAMENTE l'ipotesi di spremitura dell'adrenalina dalle sue ghiandole surrenali, causata dall'ansia o dalla paura (inconscia).
Tenga conto che l'adrenalina da noi prodotta viene immessa direttamente in circolo.
Il meccanismo deriva infatti dalla necessità biologica di risposta immediata dell'animale (uomo compreso) al pericolo, all'aggressione, alla paura.
Spero di essere riuscito a rendere i concetti comprensibili.
[#6]
Utente
Ok ho capito tutto e la ringrazio,quindi a questo punto se mi verrà praticata un anestesia senza vasocostrittore dovrei avere sempre lo stesso malore oppure non averlo per una questione psicologica "effetto placebo" giusto? magari non è solo una questione psicologica..comunque sia se volessi provarlo proprio per vedere cosa succede c'è qualche controindicazione?ho sentito dire che gli anestetici senza vasocostrittore sono meno efficaci per tutta una serie di fattori ecc ecc
[#7]
Si.
Gli anestetici senza vasocostrittore sono meno efficaci.
Io non li uso mai.
Lei, per fare un test che abbia significato, non dovrebbe sapere se le viene praticata anestesia con vasocostrittore o senza.
Anzi, le dirò di più: nei non dovrebe sapere se le viene praticata anestesia o una soluzione di fisiologica.
E neppure il dentista, per non inficare il test.
Gli anestetici senza vasocostrittore sono meno efficaci.
Io non li uso mai.
Lei, per fare un test che abbia significato, non dovrebbe sapere se le viene praticata anestesia con vasocostrittore o senza.
Anzi, le dirò di più: nei non dovrebe sapere se le viene praticata anestesia o una soluzione di fisiologica.
E neppure il dentista, per non inficare il test.
[#8]
Utente
capisco,su un sito di odontoiatria ho letto un articolo proprio su questo discorso delle anestesie senza vasocostrittore e il medico che l'ha scritto ha aggiunto anche che testuali parole
"la parte dell'anestetico che è pericolosa è la carbocaina (o altro anestetico) che ha un effetto inotropo negativo sul cuore , non solo ma non dando anche la Adrenalina che ha lo scopo di ischemizzare localmente i vasi sanguigni e quindi trattenere più a lungo in loco l'anestetico, esso passa il sistema vascolare periferico più velocemente, viene assorbito in massiccia quantità e agisce negativamente sul cuore o su altro, ottenendo quindi l'effetto contrario.
ora mi viene un dubbio da quello che ho letto, alla fine usare l'anestetico senza vasocostrittore fa più male che bene?quello che mi sembra di intuire è che se quello con andrenalina potrebbe fare male perché in teoria contiene il vasocostrittore,quello senza,farebbe peggio perché viene assorbito in maniera più massiccia?!!
a questo punto in un modo o in un altro se il problema non è di natura ansiogena io sarò costretto a sentirmi sempre male perché in entrambi i casi c'è un effetto negativo,anche se questo articolo dice chiaramente che l'anestetico con adrenalina non può dare in nessuna maniera i problemi che io avverto anzi li "riduce" proprio per la funzione dell'adrenalina
"la parte dell'anestetico che è pericolosa è la carbocaina (o altro anestetico) che ha un effetto inotropo negativo sul cuore , non solo ma non dando anche la Adrenalina che ha lo scopo di ischemizzare localmente i vasi sanguigni e quindi trattenere più a lungo in loco l'anestetico, esso passa il sistema vascolare periferico più velocemente, viene assorbito in massiccia quantità e agisce negativamente sul cuore o su altro, ottenendo quindi l'effetto contrario.
ora mi viene un dubbio da quello che ho letto, alla fine usare l'anestetico senza vasocostrittore fa più male che bene?quello che mi sembra di intuire è che se quello con andrenalina potrebbe fare male perché in teoria contiene il vasocostrittore,quello senza,farebbe peggio perché viene assorbito in maniera più massiccia?!!
a questo punto in un modo o in un altro se il problema non è di natura ansiogena io sarò costretto a sentirmi sempre male perché in entrambi i casi c'è un effetto negativo,anche se questo articolo dice chiaramente che l'anestetico con adrenalina non può dare in nessuna maniera i problemi che io avverto anzi li "riduce" proprio per la funzione dell'adrenalina
[#9]
Come le ho detto, se lei fosse nel mio studio, mi togliererei la curiosità effettuando i test che le ho descritto.
Però io sto nel capo opposto del continente.
Fra l'altro, non uso la carbocaina ma l'articaina.
Hanno logica le considerazioni che lei ha letto.
Però io sto nel capo opposto del continente.
Fra l'altro, non uso la carbocaina ma l'articaina.
Hanno logica le considerazioni che lei ha letto.
[#15]
Utente
salve,le riscrivo dopo diverso tempo..si ricorda quando in questo post parlammo del discorso del malessere post anestesia..uso o meno di vasocrostrittori ecc..lei tempo fa mi aveva detto che per capire veramente la mia situazione il dentista doveva fare delle prove senza dirmi nulla ecc..insomma così è stato...le spiego meglio..io in passato ho usato sempre la classica anestesia con vasocostrittore per anni senza avere nessun problema,finchè improvvisamente 3 anni fa,dopo la solita anestesia ebbi un malore che ho descritto all'inizio del post...a questo malore se ne seguirono altri,sempre dopo le anestesie,finchè il mio dentista senza dirmi nulla un giorno mi praticò un anestesia senza vasocrostrittore,io non ebbi alcun malore,e la cosa mi meravigliò molto,ma lui continuò a non dirmi nulla,per varie volte continuò a usare l'anestesia "verde" e tutto andò liscio,io ero contento,un paio di mesi fa andai dal dentista per un mal di denti ecc...e lui mi praticò l'anestesia "rossa" io ovviamente ripiombai nello sconforto perchè riprovai quelle sensazioni terribili,dopo una settimana ritornai e lui rifece la rossa questa volta per un estrazione,e io puntualmente di nuovo malore,adesso tornando ad oggi,ieri sono andato a fare un estrazione questa volta andò tutto bene,l'anestesia fu la verde,alla fine di tutte queste prove il dentista mi rivelò tutta la verità,lui era molto perplesso perchè secondo lui l'adrenalina contenuta era irrisoria per poter provocare quei malesseri,ma i fatti parlano,e adesso le posso dire con cognizione di causa che è sbagliato asserire come fece lei,dicendo che l'anestesia verde è usata solo dai medici per mettere le mani avanti,che era tutta una questione mentale ecc ecc,detto questo io sono contento che finalmente ho trovato l'anestesia giusta per me,anche se magari perdo un po più di sangue..ma non fa nulla,avevo voglia di condividere con lei questo pensiero perchè la reputo un medico molto in gamba,molto simpatico e sempre aperto a un confronto sano e rispettoso,
grazie mille per la sua attenzione :))
grazie mille per la sua attenzione :))
[#16]
La situazione è più complessa.
Oltre alla "verde" e alla "rossa", esistono anche altre differenze.
La marca commerciale è una, i conservanti un'altra, e inoltre gli eccipienti, oltre al tipo di vasocostrittore.
Spesso le problematiche sono date dai conservanti.
Oltre alla "verde" e alla "rossa", esistono anche altre differenze.
La marca commerciale è una, i conservanti un'altra, e inoltre gli eccipienti, oltre al tipo di vasocostrittore.
Spesso le problematiche sono date dai conservanti.
[#17]
Utente
Mm..molto complessa la situazione...e anche molto strano il fatto che per anni un determinato prodotto non mi abbia mai dato problemi..e poi improvvisamente ha iniziato a darmi effetti collaterali..però sono cose che succedono...anche con i farmaci a volte..cmq nel mio caso il prodotto è stato sempre lo Scandonest usato sia al 2% che al 3%.
Per quanto riguarda gli eccipienti e i conservanti pensavo influivano solo nei casi di "allergie" e non negli effetti collaterali di tipo sistemico. Cmq sia grazie mille per la sua disponibilità ;)
Per quanto riguarda gli eccipienti e i conservanti pensavo influivano solo nei casi di "allergie" e non negli effetti collaterali di tipo sistemico. Cmq sia grazie mille per la sua disponibilità ;)
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 63.3k visite dal 17/02/2014.
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