Consulto estrazione ottavo inferiore sinistro
Buongiorno,
vorrei un consiglio sull'eventuale estrazione degli ottavi inferiori.
Il mio dentista mi ha fatto fare prima una panoramica e poi un "dentalscan". Vi allego la lastra della panoramica, che però risale a 3 anni fa.
Premetto che non ho avuto ancora ascessi o grossi problemi con questi due denti del giudizio. Ogni tanto avverto dolore alla gengiva, ma è un dolore lieve e per ora sempre passeggero.
La gengiva si è distaccata dai settimi inferiori e, per citare le parole del mio dentista, lascia aperta una porta a cibo e microbi, con rischio di carie per gli ottavi e i settimi.
Oltre a ciò, l'ottavo inferiore sinistro è leggermente inclinato, e a quanto ho capito va a premere sulla parte più tenera del dente adiacente, con il rischio che con tempo vada a rovinarlo. Da qui, il dottore mi ha consigliato di togliere prima il sinistro e poi il destro.
Mi ha fatto fare le radiografie e mi ha consigliato di rivolgermi a un centro specializzato per estrarre i due denti, a causa della loro vicinanza con il canale del nervo alveolare inferiore (dal dental scan emerge che gli ottavi inferiori sono appunto "strettamente connessi col rispettivo canale del NAI).
Sono andata alla clinica odontoiatrica universitaria della mia città, abbastanza rinomata in Italia, e alla visita chirurgica il dottore (di una certa età e quindi suppongo esperto) mi ha subito detto che le estrazioni preventive non sono consigliate, che la cosa migliore è sempre aspettare la reale necessità (quindi aspettare che si siano cariati e poi toglierli tutti?)... allo stesso tempo ha guardato il dentalscan e ha detto che effettivamente ci sarebbe del rischio per il settimo inferiore sinistro, però non mi ha saputo consigliare né di aspettare né di rimandare.
Ha concluso che la scelta è mia, che devo prendere la decisione in base a ciò che sento. Ha detto che l'operazione non è banale, e devo decidere se prendermi il rischio oppure no, però eventualmente ha detto potrei togliere solo l'ottavo sinistro.
La preoccupazione credo sia normale a questi punti.
So che non c'è una risposta sicura per queste mie domande, però vorrei sapere se: il rischio di danneggiamento del settimo sinistro è reale oppure magari non verrà mai danneggiato? Ho 28 anni, e spero di avere una vita abbastanza lunga davanti a me... è probabile che con gli anni si danneggi? Non vorrei poi dover togliere anche un dente che ora sarebbe sano!
Il pericolo è una parestesia totale del lato sinistro della bocca. E' frequente questo tipo di conseguenza? Ovviamente, se il rischio è alto, preferisco rischiare la salute dei due denti, e rimandare l'operazione fino a quando non avrò altra scelta che procedere con l'estrazione.
Grazie per l'attenzione.
Francesca.
vorrei un consiglio sull'eventuale estrazione degli ottavi inferiori.
Il mio dentista mi ha fatto fare prima una panoramica e poi un "dentalscan". Vi allego la lastra della panoramica, che però risale a 3 anni fa.
Premetto che non ho avuto ancora ascessi o grossi problemi con questi due denti del giudizio. Ogni tanto avverto dolore alla gengiva, ma è un dolore lieve e per ora sempre passeggero.
La gengiva si è distaccata dai settimi inferiori e, per citare le parole del mio dentista, lascia aperta una porta a cibo e microbi, con rischio di carie per gli ottavi e i settimi.
Oltre a ciò, l'ottavo inferiore sinistro è leggermente inclinato, e a quanto ho capito va a premere sulla parte più tenera del dente adiacente, con il rischio che con tempo vada a rovinarlo. Da qui, il dottore mi ha consigliato di togliere prima il sinistro e poi il destro.
Mi ha fatto fare le radiografie e mi ha consigliato di rivolgermi a un centro specializzato per estrarre i due denti, a causa della loro vicinanza con il canale del nervo alveolare inferiore (dal dental scan emerge che gli ottavi inferiori sono appunto "strettamente connessi col rispettivo canale del NAI).
Sono andata alla clinica odontoiatrica universitaria della mia città, abbastanza rinomata in Italia, e alla visita chirurgica il dottore (di una certa età e quindi suppongo esperto) mi ha subito detto che le estrazioni preventive non sono consigliate, che la cosa migliore è sempre aspettare la reale necessità (quindi aspettare che si siano cariati e poi toglierli tutti?)... allo stesso tempo ha guardato il dentalscan e ha detto che effettivamente ci sarebbe del rischio per il settimo inferiore sinistro, però non mi ha saputo consigliare né di aspettare né di rimandare.
Ha concluso che la scelta è mia, che devo prendere la decisione in base a ciò che sento. Ha detto che l'operazione non è banale, e devo decidere se prendermi il rischio oppure no, però eventualmente ha detto potrei togliere solo l'ottavo sinistro.
La preoccupazione credo sia normale a questi punti.
So che non c'è una risposta sicura per queste mie domande, però vorrei sapere se: il rischio di danneggiamento del settimo sinistro è reale oppure magari non verrà mai danneggiato? Ho 28 anni, e spero di avere una vita abbastanza lunga davanti a me... è probabile che con gli anni si danneggi? Non vorrei poi dover togliere anche un dente che ora sarebbe sano!
Il pericolo è una parestesia totale del lato sinistro della bocca. E' frequente questo tipo di conseguenza? Ovviamente, se il rischio è alto, preferisco rischiare la salute dei due denti, e rimandare l'operazione fino a quando non avrò altra scelta che procedere con l'estrazione.
Grazie per l'attenzione.
Francesca.
[#1]
In effetti la corrente di pensiero attuale circa la chirurgia degli ottavi propende per l'esecuzione solo in presenza di sintomi clinici o cause deleterie certe. Nel suo caso, da quanto ci è dato di capire, il dente di dx è completamente incluso (osteo-mucoso) ed asintomatico, mentre quello di sx presenta una leggera comunicazione con la cavità orale ed ogni tanto presenta qualche debole sintomo. Il mio consiglio a questo punto sarebbe quello di non intervenire su quello di dx e tenere sotto controllo quello di sx nel senso che, se i problemi da lui causati cominciano a diventare sempre più frequenti ed importanti, allora si decide x la sua estrazione.
Data la posizione delicata (da quello che ha detto) sarebbe preferibile sia eseguita da mani esperte.
Cordiali saluti
Data la posizione delicata (da quello che ha detto) sarebbe preferibile sia eseguita da mani esperte.
Cordiali saluti
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#2]
Utente
https://www.dropbox.com/s/eusmtv1aueod27m/scansione0001.jpg
Sono riuscita a linkare l'immagine della panoramica per farvi vedere meglio la situazione.
In realtà la gengiva si è un po' aperta sia a sinistra che a destra, ma a sinistra lo spazio è maggiore, infatti là rimangono sempre incastrati dei residui di cibo.
Oltre a questo, quando pulisco e spazzolo in quella zona, avverto in bocca un sapore amaro, forse per la presenza di batteri!
Vi ringrazio per le risposte, ripeto io non ho paura dell'estrazione, però ho paura dell'eventuale danneggiamento del nervo. Non ho capito se sia un'eventualità frequente oppure rara in un'operazione di questo tipo in cui il dente è strettamente connesso con il NAI.
Grazie.
Sono riuscita a linkare l'immagine della panoramica per farvi vedere meglio la situazione.
In realtà la gengiva si è un po' aperta sia a sinistra che a destra, ma a sinistra lo spazio è maggiore, infatti là rimangono sempre incastrati dei residui di cibo.
Oltre a questo, quando pulisco e spazzolo in quella zona, avverto in bocca un sapore amaro, forse per la presenza di batteri!
Vi ringrazio per le risposte, ripeto io non ho paura dell'estrazione, però ho paura dell'eventuale danneggiamento del nervo. Non ho capito se sia un'eventualità frequente oppure rara in un'operazione di questo tipo in cui il dente è strettamente connesso con il NAI.
Grazie.
[#3]
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I denti del giudizio si estraggono se sviluppano alcune patologie come cisti, carie non trattabili, pericoronite, compromissione parodontale o fenomeni di rizolisi del dente adiacente (secondo molare), oppure per motivi ortodontici.
Come ben detto dal Dott. Muraca, l'indicazione all'estrazione si pone solo in caso dei problemi elencati ed è il medico, sulla base degli esami radiografici eseguiti e della visita clinica che deve suggerirle l'estrazione o il mantenimento "sotto vigile controllo".
Inoltre la valutazione degli esami radiografici indica le complicanze possibili connesse all'atto chirurgico che comunque, in mani esperte, sono modeste relativamente a possibili lesioni nervose.
Tale rischio infatti è operatore dipendente ed un operatore esperto (dentista, chirurgo orale o chirurgo maxillo-facciale) è in grado di darle tutte le indicazioni corrette, lasciando a lei solo la decisione se accettare o meno la terapia proposta.
I denti del giudizio si estraggono se sviluppano alcune patologie come cisti, carie non trattabili, pericoronite, compromissione parodontale o fenomeni di rizolisi del dente adiacente (secondo molare), oppure per motivi ortodontici.
Come ben detto dal Dott. Muraca, l'indicazione all'estrazione si pone solo in caso dei problemi elencati ed è il medico, sulla base degli esami radiografici eseguiti e della visita clinica che deve suggerirle l'estrazione o il mantenimento "sotto vigile controllo".
Inoltre la valutazione degli esami radiografici indica le complicanze possibili connesse all'atto chirurgico che comunque, in mani esperte, sono modeste relativamente a possibili lesioni nervose.
Tale rischio infatti è operatore dipendente ed un operatore esperto (dentista, chirurgo orale o chirurgo maxillo-facciale) è in grado di darle tutte le indicazioni corrette, lasciando a lei solo la decisione se accettare o meno la terapia proposta.
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
[#4]
Gentile utente,
osservando l'ortopanoramica che lei ha allegato, devo dire sinceramente che la situazione dei due denti del giudizio inferiori non è poi così complessa rispetto a tanti altri casi che normalmente si riscontrano nella pratica clinica. Con questo voglio dire che in realtà a mio avviso le probabilità che l'estrazione degli ottavi possa comportare un danneggiamento del nervo alveolare non sono poi così alte. Difatti solitamente i rischi per il nervo sono legati a manovre effettuate direttamente dall'operatore in prossimità di esso. Nel suo caso invece da quanto si evince dall'OPT sembrerebbe possibile effettuare l'avulsione dei due elementi con movimento verticale ossia facendo risalire i denti con movimento di lussazione verso l'alto. Dunque tale manovra solitamente se effettuata con la dovuta delicatezza non comporta quasi mai danneggiamenti del nervo in quanto viene solo scostato senza grossi rischi di lacerazione dal movimento delle radici durante l'avulsione. Diverso sarebbe il caso in cui fosse necessario intervenire con strumenti manuali o rotanti direttamente in prossimità del nervo, tale situazione infatti può causare molto più facilmente lacerazioni del nervo proprio in virtù dell'azione tagliente che questi hanno. In sintesi uno strumento manuale o rotante in prossimità del nervo può causarne la sezione, quindi danno irreversibile, mentre il movimento di una radice che si sposta verso l'alto durante un'azione di lussazione, in virtù della sua superficie solitamente smussa e non tagliente, non provoca praticamente mai una sezione del nervo ma solo, eventualmente, uno schiacciamento dello stesso che esita semplicemente in quello che viene definito "stupore del nervo" ossia uno stato di alterata sensibilità del nervo più o meno marcata ma solitamente reversibile nell'arco di circa 6-12 mesi.
osservando l'ortopanoramica che lei ha allegato, devo dire sinceramente che la situazione dei due denti del giudizio inferiori non è poi così complessa rispetto a tanti altri casi che normalmente si riscontrano nella pratica clinica. Con questo voglio dire che in realtà a mio avviso le probabilità che l'estrazione degli ottavi possa comportare un danneggiamento del nervo alveolare non sono poi così alte. Difatti solitamente i rischi per il nervo sono legati a manovre effettuate direttamente dall'operatore in prossimità di esso. Nel suo caso invece da quanto si evince dall'OPT sembrerebbe possibile effettuare l'avulsione dei due elementi con movimento verticale ossia facendo risalire i denti con movimento di lussazione verso l'alto. Dunque tale manovra solitamente se effettuata con la dovuta delicatezza non comporta quasi mai danneggiamenti del nervo in quanto viene solo scostato senza grossi rischi di lacerazione dal movimento delle radici durante l'avulsione. Diverso sarebbe il caso in cui fosse necessario intervenire con strumenti manuali o rotanti direttamente in prossimità del nervo, tale situazione infatti può causare molto più facilmente lacerazioni del nervo proprio in virtù dell'azione tagliente che questi hanno. In sintesi uno strumento manuale o rotante in prossimità del nervo può causarne la sezione, quindi danno irreversibile, mentre il movimento di una radice che si sposta verso l'alto durante un'azione di lussazione, in virtù della sua superficie solitamente smussa e non tagliente, non provoca praticamente mai una sezione del nervo ma solo, eventualmente, uno schiacciamento dello stesso che esita semplicemente in quello che viene definito "stupore del nervo" ossia uno stato di alterata sensibilità del nervo più o meno marcata ma solitamente reversibile nell'arco di circa 6-12 mesi.
Dr. Pierluigi De Giovanni
ODONTOIATRA
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 05/02/2014.
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Approfondimento su Salute orale
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