Un disturbo alla bocca
Gentili Dottori,
Vi scrivo per chiederVi un consiglio.
E’ da circa due anni che soffro di un disturbo alla bocca.
Mi capita infatti di avvertire una sensazione di bruciore ai colletti gengivali nell’arcata superiore con occasionale interessamento del palato.
I colletti gengivali risultano essere infiammati ma senza fuoriuscita di sangue.
Fino a settimana scorsa fumavo 30 sigarette al giorno ma poi, stanco di questo fastidio, ho deciso di smettere.
In effetti la situazione è notevolmente migliorata da quando ho abbandonato il vizio della sigaretta e da quando ho iniziato ad usare un una pasta dentifricia per coloro che hanno disturbi gengivali ma sarei comunque interessato a capire le origini di questo disturbo.
Posso solo dire che il mio problema è sicuramente iniziato, appunto due anni fa, a seguito di una cura massiccia di antidepressivi e da allora vari medici ed un dentista mi hanno detto di non notare nulla di strano all’interno della mia bocca.
L’unica cosa che mi ha detto il dentista è che i miei denti del giudizio, che mi provocano un leggero fastidio, non hanno lo spazio materiale per uscire e mi aveva quindi consigliato l’estrazione.
Può dipendere da questa particolare situazione il mio disturbo?
Ho anche eseguito numerosi esami del sangue (compreso HIV, varie volte) da cui non è emerso nulla.
Vi chiedo se è possibile formulare una ipotesi, vista l’attenzione che dedicate all’utenza, e se comunque posso escludere gravi patologie.
Vi ringrazio di cuore,
Vi scrivo per chiederVi un consiglio.
E’ da circa due anni che soffro di un disturbo alla bocca.
Mi capita infatti di avvertire una sensazione di bruciore ai colletti gengivali nell’arcata superiore con occasionale interessamento del palato.
I colletti gengivali risultano essere infiammati ma senza fuoriuscita di sangue.
Fino a settimana scorsa fumavo 30 sigarette al giorno ma poi, stanco di questo fastidio, ho deciso di smettere.
In effetti la situazione è notevolmente migliorata da quando ho abbandonato il vizio della sigaretta e da quando ho iniziato ad usare un una pasta dentifricia per coloro che hanno disturbi gengivali ma sarei comunque interessato a capire le origini di questo disturbo.
Posso solo dire che il mio problema è sicuramente iniziato, appunto due anni fa, a seguito di una cura massiccia di antidepressivi e da allora vari medici ed un dentista mi hanno detto di non notare nulla di strano all’interno della mia bocca.
L’unica cosa che mi ha detto il dentista è che i miei denti del giudizio, che mi provocano un leggero fastidio, non hanno lo spazio materiale per uscire e mi aveva quindi consigliato l’estrazione.
Può dipendere da questa particolare situazione il mio disturbo?
Ho anche eseguito numerosi esami del sangue (compreso HIV, varie volte) da cui non è emerso nulla.
Vi chiedo se è possibile formulare una ipotesi, vista l’attenzione che dedicate all’utenza, e se comunque posso escludere gravi patologie.
Vi ringrazio di cuore,
[#1]
Gentile Signore,
sicuramente il fumo è un forte agente irritante ed è molto probabile che sia l'agente causale del suo disturbo. Pur avendo smesso di fumare, è necessario attendere molto tempo prima di beneficiarne. Possono esserci cause legate all'alimentazione o anche ad una cattiva masticazione da malocclusione.
Un rimedio molto utile è quello della "nonna" di massaggiare le gengive con del bicarbonato due volte al dì.
distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
sicuramente il fumo è un forte agente irritante ed è molto probabile che sia l'agente causale del suo disturbo. Pur avendo smesso di fumare, è necessario attendere molto tempo prima di beneficiarne. Possono esserci cause legate all'alimentazione o anche ad una cattiva masticazione da malocclusione.
Un rimedio molto utile è quello della "nonna" di massaggiare le gengive con del bicarbonato due volte al dì.
distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#2]
Medico di continuità assistenziale, Medico di medicina generale, Dentista
CARO AMICO,
INDUBBIAMENTE IL FUMO E' DANNOSO PER IL PARADONTO. TUTTAVIA NON CREDO CHE DA SOLO SIA RESPONSABILE DELL'EVENTO MORBOSO. QUESTI SONO I CASI IN CUI LA VISITA PER CORRISPONDENZA PUO' ESSERE POCO UTILE...BISOGNA, INSOMMA, VISITARLO BENE ED APPROFONDITO. I MOLARI DEL GIUDIZIO....E' DA VEDERE E BASTA.
CREDO CHE MI ABBIA CAPITO.
DOTT. ANTONIO CILIO
INDUBBIAMENTE IL FUMO E' DANNOSO PER IL PARADONTO. TUTTAVIA NON CREDO CHE DA SOLO SIA RESPONSABILE DELL'EVENTO MORBOSO. QUESTI SONO I CASI IN CUI LA VISITA PER CORRISPONDENZA PUO' ESSERE POCO UTILE...BISOGNA, INSOMMA, VISITARLO BENE ED APPROFONDITO. I MOLARI DEL GIUDIZIO....E' DA VEDERE E BASTA.
CREDO CHE MI ABBIA CAPITO.
DOTT. ANTONIO CILIO
[#4]
Ex utente
Volevo ringraziare quanti fino ad ora hanno risposto.
Un messaggio per il dottor Cilio:
A me sembra che il fastidio, avendo abbandonato la sigaretta, stia passando come mi ha previsto il dott. Bernardi;
Di quali patologie si potrebbe trattare, e si possono escludere gravi patologie?
Da chi dovre farmi visitare? Da un odontoiatra? Il mio ritiene che sia il fumo la causa di tutto.
Grazie ancora e spero di ricevere altri risposte.
Cordiali saluti,
Un messaggio per il dottor Cilio:
A me sembra che il fastidio, avendo abbandonato la sigaretta, stia passando come mi ha previsto il dott. Bernardi;
Di quali patologie si potrebbe trattare, e si possono escludere gravi patologie?
Da chi dovre farmi visitare? Da un odontoiatra? Il mio ritiene che sia il fumo la causa di tutto.
Grazie ancora e spero di ricevere altri risposte.
Cordiali saluti,
[#5]
Medico di continuità assistenziale, Medico di medicina generale, Dentista
CARO AMICO,
MI FA PIACERE LA QUALCOSA DEL FUMO. IL MIO INTERVENTO MIRAVA SEMPLICEMENTE A NON VOLER TRASCURARE ALCUN SINTOMO, CHE POTREBBE CELARE ALTRI TIPI DI DISTURBI SIA DI NATURA ODONTOIATRICA CHE DI NATURA SISTEMICA.
LA RINGRAZIO
DOTT. ANTONIO CILIO
MI FA PIACERE LA QUALCOSA DEL FUMO. IL MIO INTERVENTO MIRAVA SEMPLICEMENTE A NON VOLER TRASCURARE ALCUN SINTOMO, CHE POTREBBE CELARE ALTRI TIPI DI DISTURBI SIA DI NATURA ODONTOIATRICA CHE DI NATURA SISTEMICA.
LA RINGRAZIO
DOTT. ANTONIO CILIO
[#6]
Caro paziente,
i fattori causali che concorrono alla stomatodinia (sindrome della bocca urente) possono essere diversi e in relazione ad ognuno di questi va impostato consequenzialmente il trattamento terapeutico.L'eziologia di questa sindrome, quindi, può essere attribuita a carenze dietetiche tipo ipovitaminosi (B1, B6, B12, ac.folico)e anemia sideropenica; a malattie sistemiche quali infezioni croniche, reflusso gastroesofageo, terapie farmacologiche prolungate, diabete e nevralgie.
Le parafunzioni, ad esempio quelle muscolari della lingua, il bruxismo e il serramento dei denti eccessivo; le infezioni mucose quali candidosi e infezioni dentali e parodontali; la xerostomia (diminuzione della secrezione salivare); irritanti locali come alcuni cibi irritanti (spezie), il fumo eccessivo ed i calcoli di tartaro. Le protesi e cure dentali incongrue, allergie alimentari o a materiali dentari; alla base di questo disturbo può essere considerato anche un fattore psicologico come ad esempio l'ansia, la depressione e in ultimo la cancerofobia. A fronte di questa lunga serie di possibili cause,è necessario effettuare uno screening diagnostico che vada per esclusione. Mi è sembrato di capire che nel suo caso il fumo, la depressione ed una lunga somministrazione di farmaci antidepressivi possano aver rappresentato una serie di cofattori in grado di scatenare la sintomatologia dolorosa. Eliminare il fumo è già stata un'ottima scelta.
Le auguro buona guarigione.
i fattori causali che concorrono alla stomatodinia (sindrome della bocca urente) possono essere diversi e in relazione ad ognuno di questi va impostato consequenzialmente il trattamento terapeutico.L'eziologia di questa sindrome, quindi, può essere attribuita a carenze dietetiche tipo ipovitaminosi (B1, B6, B12, ac.folico)e anemia sideropenica; a malattie sistemiche quali infezioni croniche, reflusso gastroesofageo, terapie farmacologiche prolungate, diabete e nevralgie.
Le parafunzioni, ad esempio quelle muscolari della lingua, il bruxismo e il serramento dei denti eccessivo; le infezioni mucose quali candidosi e infezioni dentali e parodontali; la xerostomia (diminuzione della secrezione salivare); irritanti locali come alcuni cibi irritanti (spezie), il fumo eccessivo ed i calcoli di tartaro. Le protesi e cure dentali incongrue, allergie alimentari o a materiali dentari; alla base di questo disturbo può essere considerato anche un fattore psicologico come ad esempio l'ansia, la depressione e in ultimo la cancerofobia. A fronte di questa lunga serie di possibili cause,è necessario effettuare uno screening diagnostico che vada per esclusione. Mi è sembrato di capire che nel suo caso il fumo, la depressione ed una lunga somministrazione di farmaci antidepressivi possano aver rappresentato una serie di cofattori in grado di scatenare la sintomatologia dolorosa. Eliminare il fumo è già stata un'ottima scelta.
Le auguro buona guarigione.
Dr. Enrico Moglioni
[#10]
Gentile Paziente,
Le consiglio di consultare il Dott. Felice Femiano, Ricercatore presso la Clinica Odontoiatrica della Seconda Università di Napoli, Vecchio Policlinico, uno dei massimi esperti italiani della Sindrome della Bocca Bruciante o Burning Mouth Syndrome (BMS). Il telefono della segreteria della Clinica è 0815665476, a cui può chiedere informazioni per la prenotazione della visita. Pagando il solo ticket riceverà un parere più che competente relativamente alla sua sintomatologia.
Distinti Saluti
Antonio Graziano
Le consiglio di consultare il Dott. Felice Femiano, Ricercatore presso la Clinica Odontoiatrica della Seconda Università di Napoli, Vecchio Policlinico, uno dei massimi esperti italiani della Sindrome della Bocca Bruciante o Burning Mouth Syndrome (BMS). Il telefono della segreteria della Clinica è 0815665476, a cui può chiedere informazioni per la prenotazione della visita. Pagando il solo ticket riceverà un parere più che competente relativamente alla sua sintomatologia.
Distinti Saluti
Antonio Graziano
Dr. Antonio Graziano, PhD
Odontoiatra
Dottore di Ricerca in Tecnologie Biomediche applicate alle Scienze Odontostomatologiche
[#11]
Ex utente
Gentili Dottori,
Oggi mi sono recato dall'odontoiatra per eseguire la pulizia dei denti e per il mio problema alle gengive.
L'odontoiatra a seguito di visita non ha riscontrato nessuna infezione micotica.
La diagnosi è stata: forte gengivite a causa di accumulo di placca e scorretta igiene orale.
Volevo gentilmente chiederVi se con questo uletriore parere medico posso ritenere concluso il capitolo riguardante il problema gengivale o devo procedere ad ulteriori controlli.
Grazie e cordiali saluti,
Oggi mi sono recato dall'odontoiatra per eseguire la pulizia dei denti e per il mio problema alle gengive.
L'odontoiatra a seguito di visita non ha riscontrato nessuna infezione micotica.
La diagnosi è stata: forte gengivite a causa di accumulo di placca e scorretta igiene orale.
Volevo gentilmente chiederVi se con questo uletriore parere medico posso ritenere concluso il capitolo riguardante il problema gengivale o devo procedere ad ulteriori controlli.
Grazie e cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 21k visite dal 19/10/2005.
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