Trattamento ortodontico, click e strappi mandibola, acproblemi all'orecchio

Gentili dottori,
ho 26 anni, in cura da Gennaio presso ortodonzista (gnatologo-chirurgo maxillo facciale) per una malocclusione dentaria, che mi dava fastidi quali : dolori muscolo tensivi (cefalea dietro la nuca) e dolori simil-cervicali (schiena e collo doloranti al mattino e alla sera).
Ho gli ottavi inferiori in disodontiasi, uno dei quali tocca il nervo, i due superiori anch'essi inclusi. Il dentista finchè non scatenino patologie quali algie e altre infiammazioni non vorrebbe estrarli (e concordo), anche perchè ho problemi di spazio in bocca e non sarebbe estrazione facile.
Dopo l'inizio della cura, a qualche mese di distanza, i vari fastidi che lamentavo hanno cominciato ad attenuarsi progressivamente, fino a scomparire. Da un mese pero' ho avvertito alcuni problemi:
1) durante una seduta per cura carie interdentale, dopo poco tempo ho avvertito fastidio nel tenere la bocca aperta, avevo proprio il bisogno di "riposarla", chiudendola (era un fastidio che avevo avuto prima di iniziare la cura con apparecchio, per essere precisi, Piste di Planas, cosi' come mi capitava di avere indolenzimento dopo aver riso molto)
2) mi sono comparsi disturbi auricolari, quali, acufeni, senso di pressione e prurito nelle orecchie,con ovattamento. Premmeto qui che l'otorino imputa la questione o a un problema di catarro ( e mi sto curando le vie aree in tal senso, ma ad oggi ancora nessuna fine di tali fastidi) o a "SINDROME DI COSTEN"
3) da qualche giorno sono venuti fuori dei "Click" all'apertura della mandibola, associati a degli "strappi" di modesta entità.
Mi spiego meglio: l'altra mattina, facendo colazione, ho avvertito appunto come degli strappi sul lato sinistro della mandibola, (verso l'orecchio) con degli scrosci che sentiva anche mia madre, seduta all'altro capo del tavolo. Normalmente si tratta di click di debole intensita' (ma io li percepisco!) tanto che il dentista diceva di non avvertirli, finchè non è venuto fuori un click bene udibile anche dall'assistente, a distanza da me. Per ora il dentista ha solo sollevato le piste dell'apparecchio, rimandandomi a controllo piu' approfondito a fine mese (ero passata in studio in giorno diverso da quello fissatomi, proprio per questo fastidioso click), ma nonostante questo innalzamento, non sento miglioramento, ho ancora i click deboli, con qualche click piu' forte e gli strappetti alla mandibola.
Vi porgo dunque alcune domande:
1) E' il trattamento ortodontico che ha scatenato la disfunziona ATM o, come ho letto, normalmente in questi casi è gia' presente, quasi "latente" e poi si manifesta in seguito a trattamento?
2) sono necessarie da subito RM per evidenziare il problema? Chiedo perchè non essendo da me l'ospedale attrezzato in proposito, dovrei organizzarmi fuori sede.
3) Puo' sussistere l'eventualità che il fastidio sia "temporaneo", magari dovuto al trattamento stesso e che proseguendo col lavoro tutto si rimetta a posto? (su questo sono dubbiosa, ma chiedo ugualmente)
4) A breve dovrei passare dall'apparecchio mobile a quello fisso. Eventuali trattamenti della disfunzione ATM richiederebbero la sospensione di questo lavoro ortodontico? Sinceramente mi spiacerebbe allungare il tempo di cura (specialmente vista la mia età, ho 26 anni, e visto che è gia' il secondo apparecchio che porto in vita mia!) e preferirei fare l'uno e l'altro insieme, se possibile.
5) normalmente in quanto tempo si cura una disfunzione ATM e quali sono le percentuali di buona riuscita? (e magari quali sono anche i costi...visto che ho gia' una spesa non indifferente per l'apparecchio)
6) Gli acufeni potrebbero essere davvero, come gli altri sintomi, collegati all'atm? E se si, risolvendo il problema dell'articolazione, andrebbero via?
Ringrazio e porgo distinti saluti, mi scuso per la lunghezza dell'esposizione, ma vorrei avere un quadro preciso, per poter avere argomenti da usare col mio dentista (mi piace essere informata per esprimrere anche io il mio parere, quando mi vengono proposte terapie e analisi da eseguire)
Maria R.
[#1]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Caro paziente, penso che lei abbia necessità di esporre tutti i suoi dubbi al suo curante e instaurare un dialogo franco.
Impossibile per chiunque darle delle indicazioni che non siano assolutamente generali.

Per dare delle risposte, ammesso che lo siano, ai suoi quesiti:
1) Si, può essere il trattamento ad aver scatenato una patologia latente. Ripeto però il dubitativo: PUO'.
2) No. La risonanza è da farsi solo ed esclusivamente se il curante la ritiene utile. Per quello che vale il mio esclusivo parere personale, non l'ho mai richiesta finora, avendo indagato la disfunzione con altri metodi.
3) E' possibile che sia temporaneo.
4) L'insorgere di una distunzione dell'ATM durante un trattamento ortodontico richiede, in genere, la sospensione del trattamento ortodontico stesso e la sua rivalutazione. In genere, però. Non prenda questa affermazione come assoluta.
5) Mesi, anche parecchi.
6) Possibile. Possibile anche per la seconda domanda.
Mi spiace non averle potuto offrire certezze, ma solo risposte in forma dubitativa.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#2]
Dr. Filippo Martone Dentista, Gnatologo, Medico estetico 585 18
1)improbabile ma non impossibile.
2)La RMN è consigliabile, soprattutto se si sospetta un'interessamenteo discale, ligamentare, capsulare o bilaminare. Se si possono escludere questi gruppi di patologie volendo se ne può fare a meno. Tuttavia non è invasiva e aumenta i dati in possesso del terapista, il quale rimane comunque unico in grado di deciderne l'uso.
3) le patologie cranio cervico mandibolari si risolvono spontaneamente nel 50% dei casi. Non trattarle tuttavia espone a rischi. Il trattamento pone chi ne è colpito nelle migliori condizioni per favorirne la risoluzione.
4)esiste la possibilità, che richiede capacità specifiche, di trattare pazienti EX-disfunzionali dcm con ortodonzia fissa, seguendo un protocollo specifico. Tuttavia, come avrà intuito, il disordine craniomandibolare và risolto prima del procedere della terapia: diversamente il rischio che il disordine si aggravi è alto.
5) di norma alcuni mesi, ma dipende dal livello della patologia. Il costo dipende dal suo terapeuta.
6) il tinnitus, ovvero gli acufeni, sono segni secondari di patologia craniomandibolare, ma la loro risoluzione non è correlabile a tutt'oggi alla risoluzione della patologia con sicurezza.

Cordiali saluti

Dr. Filippo Martone
Titolare
BONONIA GLOBAL FACE CENTER
Bologna - Minerbio
www.dentista-bologna.it

[#3]
Utente
Utente
Gentilissimi dottori,
prima di tutto vi ringrazio per le vostre risposte chiare e complete.
Domani ho la visita in studio, ma intanto vorrei aggiungere un particolare che ho avvertito due sere fa (e che avverto anche ora): ho posto un dito sulla guancia (non è proprio esatta come descrizione, ma cerco di farmi capire), su un punto vicino all'orecchio (per l'esattezza sulla parte alta del lobo, dove comincia la conca dell'orecchio). Premesso che i click (sebbene normalmente di lieve intensita, tranne qualcuno piu' forte) li senta da entrambi i lati, ho notato che sul lato sinistro, poggiando il dito sopra e aprendo la mandibola, sento una "sporgenza" tondeggiante piu' in fuori e che al tatto è piu' dolente (come indolenzita dopo una botta) rispetto a quella di sinistra, che peraltro sento molto meno, come se fosse piu' "sottopelle".
Non capisco cosa sia: il condilo? Aggiungo infine un'ultima cosa: i denti del giudizio inclusi potrebbero avere a che fare con questa sintomatologia? Io per ora sto portando un po' meno l'apparecchio mobile, in attesa di vedere cosa dira' domani il dentista.
Grazie e cordiali saluti
[#4]
Dr. Dario Spinelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22
Come già le hanno detto i colleghi su quasi tutte le sue domande non è possibile dare una risposta certa.
Solo non è possibile passare all'ortodonzia fissa in presenza di tali problemi. Questi vanno risolti PRIMA dell'ortodonzia fissa

Dr. Dario Spinelli
Odontoiatra Specialista in Ortodonzia e Gnatologia
www.ortodonzia.bari.it
www.ildentistaperibambini.it

[#5]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
Caro Utente, se veramente vuole un nostro aiuto, segua i nostri consigli alla lettera, si faccia visitare al più presto da un collega che pratichi prevalentemente la gnatologia. da quello che dice dovrebbe trattarsi di un problema di incoordinazione condilo-discale sx.
Ci faccia sapere.

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#6]
Utente
Utente
Gentile dott. Muraca, il mio dentista è gnatologo, e ci sono stata la settimana scorsa. Non ha effettuato radiografie (e non capisco come mai, forse vuole prima vedere il decorso della situazione?), ma mi ha in primis preso il calco delle due arcate, piu' quello del morso. Mi ha poi detto di portare l'apparecchio mobile solo di notte, a fini di contenzione, in attesa di avere i calchi. Vuole vedere se possiamo passare al fisso oppure c'è necessità di un apparecchio mobile rialzato che non mi causi questi fastidi (riporto le sue testuali parole e credo che si riferisse al classico byte per mettere a posto la mandibola, che fra l'altro io non noto deviata all'apertura, nè limitata nell'ampiezza della stessa, solo che ha i click)
Da quando ho cominciato a portare il mobile solo alla notte ho notato alcune cose:
1) assenza di dolore (prima avevo un po' di fastidio quando mangiavo, subito dopo aver tolto l'apparecchio)
2) il pallino che prima avvertivo spingere dentro l'orecchio è come se si fosse rispostato in avanti,non è piu' dolente.
Rimangono i click e gli strappetti della mandibola e gli acufeni.
A questo punto non capisco proprio perchè il dentista abbia parlato di apparecchio fisso. E' possibile che tutto si possa (e lui lo abbia capito osservando la bocca senza ausilio di lastre) imputare all'uso dell'apparecchio mobile che ha finito il suo compito?
Ho intenzione di approfondire l'argomento alla prossima visita, sto aspettando di essere richiamata quando saranno pronti i calchi e sono stata fuori casa quasi una settimana, quindi non avrei potuto fare nulla, dovendo assentarmi per motivi personali.
RImango in attesa anche di un vostro ulteriore parere.

Maria R.
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