Pro e contro scheletrato e impianto con perno al titanio
Salve,
chiedo un consulto per conto di mia madre, di 60 anni di età, avente un ponte che deve essere tolto a causa della radice andata a male. Il dentista ha suggerito due soluzioni:
uno scheletrato oppure un impianto con perno al titanio. Pertanto chiedo quale tra le due soluzioni proproste sia quella più giusta, quali rischi comportano sia l'una che l'altra soluzione e in termini di durata temporale quale risulta essere migliore.
Cordialmente
chiedo un consulto per conto di mia madre, di 60 anni di età, avente un ponte che deve essere tolto a causa della radice andata a male. Il dentista ha suggerito due soluzioni:
uno scheletrato oppure un impianto con perno al titanio. Pertanto chiedo quale tra le due soluzioni proproste sia quella più giusta, quali rischi comportano sia l'una che l'altra soluzione e in termini di durata temporale quale risulta essere migliore.
Cordialmente
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Una domanda che, avulsa dal quadro clinico della mamma, avrebbe bisogno di pagine di risposta!
In breve, non esiste in assoluto la soluzione migliore, bisogna considerare la situazione clinica, soggettiva ed economica della persona.
L'impianto permette una riabilitazione fissa, più funzionale rispetto allo scheletrato ma necessita di una buona igiene orale da mantenersi nel tempo, molto meglio in un paziente non fumatore e non devono esserci patologie di tipo sistemico (ad esempio, diabete).
Lo scheletrato è una soluzione rimovibile più semplice, meno funzionale perchè determina un maggiore compromesso nella masticazione e gli elementi dentari su cui ha la ritenzione devono essere possibilmente integri e senza problemi parodontali (piorrea).
I rischi maggiori non sono nella esecuzione clinica, se fatta correttamente, ma nel non avere valutato attentamente gli aspetti clinici che le ho scritto e quindi anche nel non "centrare" perfettamente quelle che sono le esigenze e le aspettative della mamma.
Allo stesso modo non ha senso parlare di durata in generale senza sapere nulla del caso specifico... quanto dura un'automobile nuova se non sappiamo chi la guida, come la guida, se farà la manutenzione stabilita dalla casa, se la utilizza tutti i giorni o solo una volta alla settimana?
Queste cose dovrebbe farsele spiegare bene dal suo dentista che è il solo a conoscere la situazione clinica.
In breve, non esiste in assoluto la soluzione migliore, bisogna considerare la situazione clinica, soggettiva ed economica della persona.
L'impianto permette una riabilitazione fissa, più funzionale rispetto allo scheletrato ma necessita di una buona igiene orale da mantenersi nel tempo, molto meglio in un paziente non fumatore e non devono esserci patologie di tipo sistemico (ad esempio, diabete).
Lo scheletrato è una soluzione rimovibile più semplice, meno funzionale perchè determina un maggiore compromesso nella masticazione e gli elementi dentari su cui ha la ritenzione devono essere possibilmente integri e senza problemi parodontali (piorrea).
I rischi maggiori non sono nella esecuzione clinica, se fatta correttamente, ma nel non avere valutato attentamente gli aspetti clinici che le ho scritto e quindi anche nel non "centrare" perfettamente quelle che sono le esigenze e le aspettative della mamma.
Allo stesso modo non ha senso parlare di durata in generale senza sapere nulla del caso specifico... quanto dura un'automobile nuova se non sappiamo chi la guida, come la guida, se farà la manutenzione stabilita dalla casa, se la utilizza tutti i giorni o solo una volta alla settimana?
Queste cose dovrebbe farsele spiegare bene dal suo dentista che è il solo a conoscere la situazione clinica.
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5k visite dal 13/11/2013.
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