Possibile estrazione 38 incluso
Salve,
vorrei richiedere la vostra opinione riguardo a una possibile estrazione del mio dente del giudizio inferiore sinistro.
Mi sono rivolta a un chirurgo orale perché anni fa mi era stato detto quando ho tolto l'apparecchio, che i denti del giudizio dovevano essere rimossi.
Ho fatto una tac e l'ho fatta vedere al mio dentista. Mi ha subito chiesto se avessi problemi al dente, ma attualmente non ne ho. Così inizialmente mi ha consigliato di non toglierlo e di tenerlo controllato in quanto ha detto che molto probabilmente l'estrazione non darà problemi ma non si può escludere un ritardo della ripresa della sensibilità di labbro mento nella metà corrispondente all'estrazione anche per un paio di mesi per il rapporto del dente con il nervo.
Pochi giorni dopo mi ha chiamato dopo essersi consultato con dei suoi colleghi della clinica e aveva cambiato idea e mi ha dunque consigliato di rimuoverlo. Ha detto che in clinica ne hanno tolti di peggiori e i pazienti non hanno avuto problemi e che, male che vada comunque, il rischio è la perdita di sensibilità al massimo per un paio di mesi. Ha detto che, valutando i rischi etc, è arrivato alla conclusione che è meno rischioso toglierlo che tenerlo perché potrebbe causare carie o infezione.
Al che volevo rimettermi a voi. Cosa consigliate? Sul web ho letto che ci può anche volere un anno per recuperare la sensibilità oppure che in rari casi il danno può essere permanente e dunque mi è venuto qualche dubbio.
Se vi possono essere utili per dare un parere, posso anche fornirvi le immagini delle ricostruzioni.
Attendo vostra risposta, grazie in anticipo.
vorrei richiedere la vostra opinione riguardo a una possibile estrazione del mio dente del giudizio inferiore sinistro.
Mi sono rivolta a un chirurgo orale perché anni fa mi era stato detto quando ho tolto l'apparecchio, che i denti del giudizio dovevano essere rimossi.
Ho fatto una tac e l'ho fatta vedere al mio dentista. Mi ha subito chiesto se avessi problemi al dente, ma attualmente non ne ho. Così inizialmente mi ha consigliato di non toglierlo e di tenerlo controllato in quanto ha detto che molto probabilmente l'estrazione non darà problemi ma non si può escludere un ritardo della ripresa della sensibilità di labbro mento nella metà corrispondente all'estrazione anche per un paio di mesi per il rapporto del dente con il nervo.
Pochi giorni dopo mi ha chiamato dopo essersi consultato con dei suoi colleghi della clinica e aveva cambiato idea e mi ha dunque consigliato di rimuoverlo. Ha detto che in clinica ne hanno tolti di peggiori e i pazienti non hanno avuto problemi e che, male che vada comunque, il rischio è la perdita di sensibilità al massimo per un paio di mesi. Ha detto che, valutando i rischi etc, è arrivato alla conclusione che è meno rischioso toglierlo che tenerlo perché potrebbe causare carie o infezione.
Al che volevo rimettermi a voi. Cosa consigliate? Sul web ho letto che ci può anche volere un anno per recuperare la sensibilità oppure che in rari casi il danno può essere permanente e dunque mi è venuto qualche dubbio.
Se vi possono essere utili per dare un parere, posso anche fornirvi le immagini delle ricostruzioni.
Attendo vostra risposta, grazie in anticipo.
[#1]
Gentile paziente,
capirà che non avendo alcun dato disponibile, darle una risposta utile è alquanto difficile. D'altra parte se il suo dentista si è consultato con colleghi esperti avrà i suoi bravi motivi per dirle ciò che dice. Di base un danno neurologico è un evento complesso il cui pattern di guarigione è quantomai imprevedibile e in quanto tale difficilmente comunicabile come certezza ,sui tempi di guarigione, al paziente.
Cordiali saluti
capirà che non avendo alcun dato disponibile, darle una risposta utile è alquanto difficile. D'altra parte se il suo dentista si è consultato con colleghi esperti avrà i suoi bravi motivi per dirle ciò che dice. Di base un danno neurologico è un evento complesso il cui pattern di guarigione è quantomai imprevedibile e in quanto tale difficilmente comunicabile come certezza ,sui tempi di guarigione, al paziente.
Cordiali saluti
Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la pronta risposta.
Se può esserle utile per potermi eventualmente dire di più, sul foglio dell'esame della TAC è riportato quanto segue:
"Disodontiasi di 38 parzialmente incluso con asse maggiore obliquo mesiale-verso, i cui apici radicolari si proiettano superiormente ed in rapporto di contiguità (2mm) rispetto al tetto del canale mandibolare a sx".
Se può esserle utile per potermi eventualmente dire di più, sul foglio dell'esame della TAC è riportato quanto segue:
"Disodontiasi di 38 parzialmente incluso con asse maggiore obliquo mesiale-verso, i cui apici radicolari si proiettano superiormente ed in rapporto di contiguità (2mm) rispetto al tetto del canale mandibolare a sx".
[#3]
Gentile paziente ,
l'estrazione del terzo molare in disodontiasi o in inclusione ossea o osteo-mucosa è di pertinenza di qualsiasi odontoiatra che abbia competenza ed esperienza in chirurgia orale.
Tale professionista è in grado di dirle subito se il dente deve essere rimosso o meno e con Ortopantomografia alla mano ed esame TAC stabilire gli eventuali rapporti delle radici del dente con il canale mandibolare (vaso sanguigno e nervo) e conseguentemente il tipo di intervento che intende effettuare ed i rischi e complicanze ad esso legati.
Mi dispiace per il collega ma il "ripensarci" non è mai ben visto da un paziente e genera mancanza di fiducia e perplessità.
La parestesia è complicanza che può o non verificarsi dipende dalla valutazione di cui sopra e dall'abilità dell'operatore ed anche dalla difficoltà dell'intervento e ,perchèno, da un pò di fortuna.
I tempi di una parestesia transitoria, generalmente si esauriscono in qualche mese se non c'è lesione permanente del nervo.
Rimuova le sue paure e si affidi ad un'operatore esperto.
Cordiali saluti
l'estrazione del terzo molare in disodontiasi o in inclusione ossea o osteo-mucosa è di pertinenza di qualsiasi odontoiatra che abbia competenza ed esperienza in chirurgia orale.
Tale professionista è in grado di dirle subito se il dente deve essere rimosso o meno e con Ortopantomografia alla mano ed esame TAC stabilire gli eventuali rapporti delle radici del dente con il canale mandibolare (vaso sanguigno e nervo) e conseguentemente il tipo di intervento che intende effettuare ed i rischi e complicanze ad esso legati.
Mi dispiace per il collega ma il "ripensarci" non è mai ben visto da un paziente e genera mancanza di fiducia e perplessità.
La parestesia è complicanza che può o non verificarsi dipende dalla valutazione di cui sopra e dall'abilità dell'operatore ed anche dalla difficoltà dell'intervento e ,perchèno, da un pò di fortuna.
I tempi di una parestesia transitoria, generalmente si esauriscono in qualche mese se non c'è lesione permanente del nervo.
Rimuova le sue paure e si affidi ad un'operatore esperto.
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra
[#4]
Utente
Grazie mille Dr. Macrì, le sue parole mi fanno già sentire più tranquilla.
Infatti i miei dubbi erano proprio dovuti al ripensamento del dentista.
Comunque dovrebbe sapere il fatto suo in quanto lavora in una clinica universitaria e mi sono informata sul web, oltre ad avere una laurea, ha anche un master di secondo livello in chirurgia orale. Mi ha già rimosso un dente del giudizio nell'arcata superiore qualche mese fa ed è andata davvero molto bene dunque spero a questo punto che andrà altrettanto bene questa volta!
Grazie ancora
Infatti i miei dubbi erano proprio dovuti al ripensamento del dentista.
Comunque dovrebbe sapere il fatto suo in quanto lavora in una clinica universitaria e mi sono informata sul web, oltre ad avere una laurea, ha anche un master di secondo livello in chirurgia orale. Mi ha già rimosso un dente del giudizio nell'arcata superiore qualche mese fa ed è andata davvero molto bene dunque spero a questo punto che andrà altrettanto bene questa volta!
Grazie ancora
[#5]
Gentile paziente,
per quello che scrive come referto, 2 mm, la distanza tra radici e nervo è di assoluta sicurezza chirurgica. Quindi è da ritenere difficile un coinvolgimento del nervo durante l'estrazione.
Cordiali saluti
P.S. è la risposta alla sua prima replica ma il collega ha già risposto egregiamente.
per quello che scrive come referto, 2 mm, la distanza tra radici e nervo è di assoluta sicurezza chirurgica. Quindi è da ritenere difficile un coinvolgimento del nervo durante l'estrazione.
Cordiali saluti
P.S. è la risposta alla sua prima replica ma il collega ha già risposto egregiamente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.5k visite dal 04/11/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Salute orale
Igiene dentale, carie, afte e patologie della bocca: tutto quello che devi sapere sulla salute orale e sulla prevenzione dei disturbi di denti e mucosa boccale.