Drenaggio ascesso dentale
Buongiorno, sono un ragazzo di 30 anni in buona salute. Venerdí 4/10 ho iniziato a provare un forte dolore al dente e dopo una nottata quasi insonne mi sono svegliato con un forte gonfiore alla guancia anche se il dolore si era notevolmente attenuato.
Vivendo all'estero (Olanda) ho contattato telefonicamente il mio dentista in Italia che mi ha spiegato la situazione del dente in questione (l'aveva precedentemente curato lui) dicendomi che era un ascesso dovuto ad un infiammazione della radice. Mi ha dato una cura antibiotica con augmentina (ogni 12 ore), risciaqui con colluttorio non alcolico ed in caso si ripresentasse forte dolore, integrarla con antiinfiammatorio come ketoprofene (max 1 ogni 8 ore). Mi ha anche spiegato che finché l'infezione non passa, il dentista non puó effettuare il drenaggio dell'ascesso.
Un'amica che ha giá avuto un ascesso qui in Olanda mi ha detto che il dentista le ha drenato l'ascesso senza un'adeguata terapia antibiotica e dopo un paio di giorni l'infezione batterica si é estesa e stava quasi per raggiungere i polmoni. Il dottore che l'ha ricoverata d'urgenza le ha detto che stava rischiando la vita.
Io ho un appuntamento domattina con il mio dentista olandese, sono ancora un pó gonfio e alla luce di quello che mi ha detto la mia amica non saprei come comportarmi nel caso in cui voglia drenare il dente con l'infezione ancora in corso. Il mio dentista italiano dice che il dentista sa cosa fare ma alla luce di quello che ha detto la mia amica sarei molto piú tranquillo se avessi un altro parere, in fondo errare é umano.
Vi ringrazio anticipatamente
Vivendo all'estero (Olanda) ho contattato telefonicamente il mio dentista in Italia che mi ha spiegato la situazione del dente in questione (l'aveva precedentemente curato lui) dicendomi che era un ascesso dovuto ad un infiammazione della radice. Mi ha dato una cura antibiotica con augmentina (ogni 12 ore), risciaqui con colluttorio non alcolico ed in caso si ripresentasse forte dolore, integrarla con antiinfiammatorio come ketoprofene (max 1 ogni 8 ore). Mi ha anche spiegato che finché l'infezione non passa, il dentista non puó effettuare il drenaggio dell'ascesso.
Un'amica che ha giá avuto un ascesso qui in Olanda mi ha detto che il dentista le ha drenato l'ascesso senza un'adeguata terapia antibiotica e dopo un paio di giorni l'infezione batterica si é estesa e stava quasi per raggiungere i polmoni. Il dottore che l'ha ricoverata d'urgenza le ha detto che stava rischiando la vita.
Io ho un appuntamento domattina con il mio dentista olandese, sono ancora un pó gonfio e alla luce di quello che mi ha detto la mia amica non saprei come comportarmi nel caso in cui voglia drenare il dente con l'infezione ancora in corso. Il mio dentista italiano dice che il dentista sa cosa fare ma alla luce di quello che ha detto la mia amica sarei molto piú tranquillo se avessi un altro parere, in fondo errare é umano.
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
gentile utente,
il drenaggio dell'ascesso è possibile in qualsiasi momento purché si sia sotto copertura antibiotica.
Perciò se lei assume antibiotici preferibilmente dal giorno precedente a quello dell'eventuale drenaggio tutto è ok.
Cordiali saluti
il drenaggio dell'ascesso è possibile in qualsiasi momento purché si sia sotto copertura antibiotica.
Perciò se lei assume antibiotici preferibilmente dal giorno precedente a quello dell'eventuale drenaggio tutto è ok.
Cordiali saluti
Dr. Alessandro Francini
Studio Ri.Gi. v. D'Agrate 9 - 20900 Monza
tel. 0392020518
Risposta a carattere informativo, non diagnostico/terapeutico
[#2]
Utente
Grazie mille per la sua risposta! Oggi sono andato dal dentista qui in Olanda, mi ha fatto 3 radiografie mi ha guardato un paio di secondi e mi ha detto "finisci l'antibiotico, se dovesse farti di nuovo male vieni". Io ho chiesto per il drenaggio (la guancia é ancora gonfia) e mi ha risposto che dovrebbe riassorbirsi da solo ed in ogni caso é un lavoro difficile perché c'é giá un canale nel dente.
Adesso da incompetente in materia, non credo che sia facile, dato il rigonfiamento, che si riassorba da solo ed in ogni caso se vi é un'infezione vuole dire che c'é qualcosa che non va. Posso correre il rischio che si ripresenti dolore e ascesso? La motivazione datami "il lavoro non é semplice" non é indice di scarsa professionalitá? Come dovrei agire adesso, a parte terminare la cura antibiotica (mancano 2 gg)
Vi ringrazio anticipatamente
Adesso da incompetente in materia, non credo che sia facile, dato il rigonfiamento, che si riassorba da solo ed in ogni caso se vi é un'infezione vuole dire che c'é qualcosa che non va. Posso correre il rischio che si ripresenti dolore e ascesso? La motivazione datami "il lavoro non é semplice" non é indice di scarsa professionalitá? Come dovrei agire adesso, a parte terminare la cura antibiotica (mancano 2 gg)
Vi ringrazio anticipatamente
[#3]
Innanzitutto non ha detto se il dente è stato solo otturato o anche devitalizzato in passato. In tutti i casi va aperto e drenato intracoronalmente per favorire la guarigione in modo più veloce. In ogni caso l'antibiotico lo deve continuare.
Per quanto riguarda la poca professionalità del collega olandese, non saprei cosa dirle...
Cordiali saluti
Per quanto riguarda la poca professionalità del collega olandese, non saprei cosa dirle...
Cordiali saluti
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#4]
Utente
Grazie per la risposta. Il dente é stato giá otturato e devitalizzato in passato, il dottore olandese parlava di una corona (pensi si riferisse all'intarsio) e un canale e che quindi é un operazione difficile ma questo comunque non giustifica la sua volontá di non farlo.
Ho parlato con il mio dentista italiano, che conosce bene la situazione del dente e mi ha detto che, in ogni caso, non puó essere lasciato cosí anche dopo il riassorbimento del pus, in quanto potrebbero verificarsi delle necrosi e un'estensione dell'infezione.
Mi ha anche detto che se dovesse tornare del dolore, stavolta sará molto piú forte del precedente.
Secondo lui, essendo il sistema basato su assicurazione privata e non sulla mutua, a meno che tu non stia morendo dal dolore loro non intervengono. Si parla tanto male del sistema medico italiano e invece molto probabilmente é il migliore in Europa se non nel mondo
Ho parlato con il mio dentista italiano, che conosce bene la situazione del dente e mi ha detto che, in ogni caso, non puó essere lasciato cosí anche dopo il riassorbimento del pus, in quanto potrebbero verificarsi delle necrosi e un'estensione dell'infezione.
Mi ha anche detto che se dovesse tornare del dolore, stavolta sará molto piú forte del precedente.
Secondo lui, essendo il sistema basato su assicurazione privata e non sulla mutua, a meno che tu non stia morendo dal dolore loro non intervengono. Si parla tanto male del sistema medico italiano e invece molto probabilmente é il migliore in Europa se non nel mondo
[#5]
Gentile paziente,
alcune precisazioni mi paiono doverose:
il fatto che lei sia gonfia non necessariamente indica con certezza la presenza di pus: infatti la sua formazione e marginazione (o raccolta di pus) richiede qualche giorno. Ora se lei è gonfia ma non vi è la raccolta l'incisione non è possibile e semplicemente l esito infiammatorio tende ad un progressivo riassorbimento.
In sostanza, se il dolore è dimunuito se la tensione e gonfiore sono diminuiti è sulla via della guarigione, caso contrario va continuato l'antibiotico i richiesto un nuovo consulto dentistico.
Cordiali saluti
alcune precisazioni mi paiono doverose:
il fatto che lei sia gonfia non necessariamente indica con certezza la presenza di pus: infatti la sua formazione e marginazione (o raccolta di pus) richiede qualche giorno. Ora se lei è gonfia ma non vi è la raccolta l'incisione non è possibile e semplicemente l esito infiammatorio tende ad un progressivo riassorbimento.
In sostanza, se il dolore è dimunuito se la tensione e gonfiore sono diminuiti è sulla via della guarigione, caso contrario va continuato l'antibiotico i richiesto un nuovo consulto dentistico.
Cordiali saluti
Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it
[#6]
Utente
Grazie mille per le vostre delucidazioni. Ieri mi sono rivolto ad un altro dentista sempre qui in Olanda, che mi ha spiegato che l'infiammazione é avventua sopra ad un dente devitalizzato ed incapsulato, con tre "canali" uno centrale e due laterali. Ha puntualizzato che é un ottimo lavoro.
Ha aggiunto che una volta che il dente viene devitalizzato non sono rari i casi in cui i batteri, in seguito a cause come l'abbassamento delle difese immunitarie, proliferano dentro un grumo di sangue che si crea in seguito alla devitalizzazione in quanto il nervo é morto.
Al momento non ha poturto fare niente dato che non vi é traccia di carie nel nel dente e, pur avendo gonfiore nella parte superiore della guancia, non vi é materia dentro le gengive. Mi ha detto che in questi casi, per via della capsula (o corona), bisogna agire chirurgicamente sulla parte superiore della gengiva e che questa operazione necessita un chirurgo e dei punti. In dettaglio bisogna agire sui due canali laterali, lasciando quello centrale cosí com é.
Mi ha consegnato un foglio, necessario per l'assicurazione, che mi permette di farmi operare direttamente un chirurgo quando l'infezione si dovesse ripresentare. Al momento ho ancora un lieve gonfiore, imprecettibile dall'esterno, e il dente non fa male. É il mio ultimo giorno di antibiotici, il dentista mi ha detto che il pus si riassorbirá, non mi ha saputo dire quando e come si riverificherá questa infiammazione ma mi ha detto che di sicuro si ripresenterá. In caso questo pus non si riassorba, quali potrebbero essere le conseguenze? Grazie mille
Ha aggiunto che una volta che il dente viene devitalizzato non sono rari i casi in cui i batteri, in seguito a cause come l'abbassamento delle difese immunitarie, proliferano dentro un grumo di sangue che si crea in seguito alla devitalizzazione in quanto il nervo é morto.
Al momento non ha poturto fare niente dato che non vi é traccia di carie nel nel dente e, pur avendo gonfiore nella parte superiore della guancia, non vi é materia dentro le gengive. Mi ha detto che in questi casi, per via della capsula (o corona), bisogna agire chirurgicamente sulla parte superiore della gengiva e che questa operazione necessita un chirurgo e dei punti. In dettaglio bisogna agire sui due canali laterali, lasciando quello centrale cosí com é.
Mi ha consegnato un foglio, necessario per l'assicurazione, che mi permette di farmi operare direttamente un chirurgo quando l'infezione si dovesse ripresentare. Al momento ho ancora un lieve gonfiore, imprecettibile dall'esterno, e il dente non fa male. É il mio ultimo giorno di antibiotici, il dentista mi ha detto che il pus si riassorbirá, non mi ha saputo dire quando e come si riverificherá questa infiammazione ma mi ha detto che di sicuro si ripresenterá. In caso questo pus non si riassorba, quali potrebbero essere le conseguenze? Grazie mille
[#7]
Gentile paziente,
dice:
In caso questo pus non si riassorba, quali potrebbero essere le conseguenze?
Il pus si riassorbe sempre a meno che non faccia una sacca che richiede una evacuazione chirurgica.
In sostanza stia serena tutto ciò che sta accadendo appare nella norma. Il problema potrebbe ripresentarsi certamente, ma è difficile dare indicazioni su quando avverrà.
Cordiali saluti e auguri
dice:
In caso questo pus non si riassorba, quali potrebbero essere le conseguenze?
Il pus si riassorbe sempre a meno che non faccia una sacca che richiede una evacuazione chirurgica.
In sostanza stia serena tutto ciò che sta accadendo appare nella norma. Il problema potrebbe ripresentarsi certamente, ma è difficile dare indicazioni su quando avverrà.
Cordiali saluti e auguri
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 62.1k visite dal 07/10/2013.
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