Apicectomia e dintorni

Gentilissimi dottori buonasera.
Vi ringrazio di cuore per l'attenzione che presterete al mio racconto, soprattutto perchè non è certo di poche righe! (e di questo mi scuso in anticipo)
Dunque, ho un incisivo superiore traumatizzato, a seguito di uno scontro contro la testa di un mio coetaneo quand'ero bambina.
Fino all'età di 23 anni (ora ne ho 34)non mi ha dato alcun problema, a parte l'inestetico colore, più scuro degli altri denti, ovviamente. Un giorno arriva il dolore, non potevo mordere nemmeno gli alimenti più soffici. Inizio un giro di consulti odontoiatrici: 2 medici su 3 mi consigliano la devitalizzazione + capsula, se non addirittura l'asportazione del dente "morto".
Ovviamente scelgo il 3° medico, colui che mi avrebbe "salvato" il dente con una semplice apicectomia...per me l'importante era non iniziare da giovane a togliere o "ritoccare" in modo traumatico i miei denti!
La gengiva di quel dente aveva anche una piccola fistola. Perfetto. Risolto tutto. Correva l'anno 1997...
2003 - Cambio città, cambio dentista: mi dice che ormai è in disuso la pratica dell'apicectomia, o almeno nel mio caso non era la soluzione ideale. Mi devitalizza il dente e, visto che ci siamo, togliamo questo giallo orribile e facciamo una capsula. A mio malincuore ho accettato.
C'è un buchino impercettibile nella gengiva, non so se derivante dai punti messi dopo l'apicectomia o da quella fistola forse mai guarita o chissà che, fatto sta che da quel buchino fuoriesce del pus. Dente bianco come gli altri, ma alla fine la differenza si nota grazie a quella parte di gengiva sempre arrossata.
Ripuliamo e ridisinfettiamo, un anno dopo, quel dente. Niente da fare...il dentista mi guarda come per dire "peccato per questa gengiva ma dovrai pazientare e...tenertela così!"
2007 - Cambio dentista. Ritenta la disinfezione generale di questo dente, ma in realtà non riesce a raggiungere il "vuoto"(corrispondente alla parte arrossata)x la presenza di un ostacolo non identificato: mi fa fare una panoramica per cercare di capirci qualcosa in più.
Il responso: pare che l'apicectomia fattami 10 anni prima sia stata inesatta, nel senso che è rimasto un filino laterale di osso che congiunge quel che resta del mio incisivo con...l'apice! diciamo che il mio dente è come se fosse un lucchetto, ma con solo metà dell'arco che lo forma...e in mezzo il vuoto..che poi vuoto non è visto che c'è questa infezione perenne dovuta (se non ho capito male)al fatto che la radice non è stata completamente asportata o al fatto che l'apicectomia non fu fatta correttamente...o che comunque ci sono rimasugli vari a cui non si può accedere forse perchè c'è anche l'ostacolo del materiale usato per cementare la capsula.
Una soap opera del dente sulla quale nutro vari dubbi sulle interpretazioni fattemi nel tempo e soprattutto sulla soluzione prospettatami, ossia quell'incubo che si materializza di nuovo a distanza di 10 anni:togliere il dente!!! beh, certo, farei un impianto fisso...ma se ci fosse una soluzione alternativa la preferirei di gran lunga! Più che altro perchè il mio dentista mi assicura la completa guarigione dall'infezione, ma data la precedente esperienza, ho il terrore che una volta tolto il dente non solo non guarisca un bel niente, ma ci sarebbero pure difficoltà a fare l'impianto etc etc...
Ancora mille grazie:)
[#1]
Dr. Antonio Graziano Dentista 198 1

Gentile Paziente,
da quello che scrive riguardo la sua storia clinica, non vi sembra essere attualmente una buona prognosi per quell'incisivo e l'estrazione, accompagnata da un'adeguata toeletta chirurgica, rappresenta senz'altro la soluzione più affidabile per la risoluzione dell'infezione oggi in atto. Naturalmente prima di poter inserire un impianto vi dovrà essere assoluta certezza della risoluzione dell'infezione e dell'avvenuta rigenerazione ossea in quella sede.
Distinti saluti

Dott.Antonio Graziano

Dr. Antonio Graziano, PhD
Odontoiatra
Dottore di Ricerca in Tecnologie Biomediche applicate alle Scienze Odontostomatologiche

[#2]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4.1k 84
Come mai non è stata presa in considerazione la possibilità di reintervenire sull'apice?
A presto

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#3]
Dentista attivo dal 2008 al 2012
Dentista
Gentile paziente,
Ha ragione a pensare che, una volta estratto il dente, ci siano difficoltà per inserire correttamente un impianto, perchè l' osso sicuramente sarà ridotto nelle dimensioni.
Quello che è mancato sin dall' inizio è stata una buona gestione del problema.
Dopo l' incidente avuto da bambina, era d' obbligo monitorare lo stato di vitalità del dente e, accortisi della perdita di essa, rivelata anche dal cambiamento di colore, si doveva procedere immediatamente alla terapia canalare che, se fatta bene, avrebbe messo la parola "fine" a tutta la storia.
Quando poi fu deciso di praticare l' apicectomia, si sarebbe potuta evitare ritrattando in maniera migliore il canale, senza chirurgia, ma ,una volta fatta, si sarebbe dovuto eseguire anche l' "otturazione retrograda" dell' apice ( non so se è stata fatta ), per sigillarlo perfettamente ed impedire fuoriuscita di batteri.
Ora si fa ancora in tempo a farla.
Finchè è possibile, NON SI FACCIA ESTRARRE IL DENTE: ottenere una buona estetica su un incisivo superiore, dopo tutta quella storia,è difficilissimo.
Cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Nel ringraziarVi per l'attenzione prestatami, rispondo al Dott. Muraca dicendo che in realtà la proposta di reintervenire sull'apice c'era stata, ma mi è stata scartata in quanto si ridurrebbe ulteriormente il già piccolo dente che quindi potrebbe avere vita breve o comunque essere meno stabile di adesso (che non lo è completamente).
Per ora rimango con tutti i timori legati all'eventualità che l'estrazione del dente non risolva i miei problemi di infezione, ma intanto cercherò di informarmi sulla possibilità di effettuare l'otturazione retrograda dell'apice...in realtà neanch'io so se sia stata fatta, anche perchè non so in cosa consista.
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