Implantologia dentaria fallita

Buongiorno,

Dopo aver fatto Ortopanoramica e TAC Cone Beam sono stato sottoposto ad un primo intervento di implantologia nel 2012 (5 impianti e 5 fallimenti). Lo studio dentistico che mi ha in cura dopo due mesi (dal fallimento) mi propone nuova TAC Cone Beam e nuovo intervento di implantologia, fatto 1 mese dopo (6 impianti messi nella primavera del 2013 ). A tre mesi dall'intervento ne ho già persi 3. Sono un soggetto sano, che non ha patologie, e non assume farmaci. Desidero sapere se:
- oltre a Ortopanoramica e TAC ci sono altri strumenti per determinare a priori la qualità dell'osso?
- esiste un disciplina specialistica/degli specialisti che possono valutare lo stato dell'osso meglio dei dentisti?
- non avendo fatto il rialzo del seno mascellare (i dottori lo hanno ritenuto non necessario) mi sono "autocondannato" ad un secondo fallimento?;
- ci sono delle cure / delle terapie a cui è possible sottoporsi per migliorare la qualità dell'osso mascellare prima di sottoporsi ad un terzo intervento di implantologia?;

Oppure, avendo già subito due fallimenti pressochè totali, non devo invece rassegnarmi alla dentiera e basta.

Vi ringrazio per i riscontri/consigli che vorrete darmi.

Cordiali Saluti







[#1]
Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56
Gentile paziente,
sicuramente il dentista implantologo è la figura professionale più accreditata per il suo tipo di problema.
Le indagini da lei effettuate, se correttamente elaborate, consentono di impostare degli interventi con elevati margini di successo.
Per la sua età si dovrebbero fare analisi della qualità dell'osso, la tipologia d'impianto più indicata per il suo caso e la tecnica d'intervento.
Può essere utile avere un secondo parere da un altro specialista, essendo oramai avviata ad un probabile nuovo intervento, per capire meglio le cause di questo problema.
Cordiali saluti

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

[#2]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
Gentile utente, da quanto ho capito si tratta di una intera arcata superiore.

Gli esami eseguiti sono sufficienti.
A mio parere il numero di impianti inseriti no.

La tecnica si chiama "All-on-Four".
E' stata presentata alla comunità scientifica nel 2003 dal prof. Paul Malò di Lisbona; ha quindi una casistica limitata a 10 anni, e rappresenta un buon tentativo di contenere i costi dell'implantologia.
Il protocollo riguarda l'arcata INFERIORE, mentre per l'arcata superiore sono previsti 6 impianti (All-on-Six).

NON ESEGUO NESSUNA DELLE DUE METODICHE, ritenendole inadeguate e non sufficientemente provate nel tempo.

All-on-four e All-on-six presentano, a mio avviso, due tipi di criticità.

La prima consiste proprio nel ridotto numero di impianti.
La seconda criticità è rappresentata dall'alto costo della componentistica protesica inclinata di 37 gradi, come previsto dal protocollo operativo, che vanifica in parte le premesse di economicità che la metodica si propone di offrire.

Secondo me esiste un'altra possibilità con una CASISTICA ULTRATRENTENNALE:
l' IMPLANTOLOGIA ELETTROSALDATA a carico immediato di scuola italiana.

Il protocollo prevede l'inserimento di una decina (anche di più se è possibile) di impianti “one piece” collegati fra di loro in modo stabile, così da formare una solida “palizzata” durevole nel tempo.
L'immagine guida di questo tipo di metodica è quella dell'acquedotto romano.
Si tratta di strutture ingegneristiche durate 2000 anni, giunte a noi a volte ancora funzionanti.
Si tratta, evidentemente, di disegni geometrici in grado di scaricare efficacemente le forze cui sono sottoposti.

L'implantologia di scuola italiana si è ispirata a questa geometria, e ne ha riproposto il disegno.
Le prime esperienze in tal senso risalgono alla seconda metà degli anni '60, e alla fine degli ani '80 con l'invenzione dell'elettrosaldatrice ad opera del dr. Mondani.
La protesi provvisoria è istallata dopo pochi giorni dall'intervento.

Il traumatismo di questa metodica è decisamente limitato nonostante il maggior numero di impianti inseriti: non è spesso necessario "aprire" la gengiva.

Il costo delle due metodiche è paragonabili, nonostante il diverso numero di impianti inseriti.

Tornando al suo caso, considerando l'età, dovremmo avere a disposizione una qualità di osso inferiore alla media.
Ragion di più per "non fare economia" di sostegni implantari.

Anche l'esecuzione protesica è fondamentele.
Una cattiva esecuzione della protesi può far naufragare la migliore esecuzione implantologica.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#3]
Utente
Utente
Buongiorno,

Gentili Dottori, vi ringrazio molto per le risposte.

Lei Dr Pozzi parla di analisi della qualità dell'osso. Ci sono esami specifici (oltre a Ortopanoramica e TAC Cone Beam) che si possono fare?

Al Dr Sartorelli confermo che si tratta dell'arcata superiore. La tecnica che è stata usata, in tutte e due gli interventi, è la NobelGuide. Non ho idea se sia simile a All-on-Four a All-on-Six oppure a qualche altra cosa. Certo che la sua osservazione in merito al basso numero di impianti inseriti la vorrei approfondire. Sarebbe possibile avere un consulto - a pagamento - venendo da Lei in studio con Ortopanoramica e TAC?

Molte Grazie. Cordiali Saluti
[#4]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
Nobel Bioguide non è altro che un software che serve a determinare la posizione degli impianti che l'implantologo dovrà eseguire.
Si chiama "implantologia computer-guidata".

Si possono inserire gli impianti come si vuole, basta dire al computer quanti sono e dove li si vuole mettere e lui prepara una mascherina da inserire in bocca che li guida.

Personalmente preferisco un altra tecnica, che si chiama "implantologia cervello-guidata".
Con la Cone Beam ho tutte le informazioni che voglio e le posso manipolare a mio piacimento.

Poi vado "a mano libera", con il mio bagaglio di esperienza.
Se con la Cone Beam, che posso anche effettuare intraoperatoria se ho dei dubbi, sbaglio mira e metto l'impianto male, posso cambiare mestiere.

Per analizzare la qualità dell'osso ci sono dei motori chirurgici, quelli per fresare l'osso, che possono farlo, di modo che possa adeguare il tipo di impianto.
La Cone Beam mi dice poi qualcosa alche lei.
Per iltimo c'è uno strumento fondamentale, il più preciso e sensibile: il "digitometro".
In pratica, la sensazione tattile che l'operatore riceve quando buca l'osso.

Nessun problema per una valutazione; mi contatti in privato.

Cordialmente

Sergio Formentelli
(dr Bucalossi per gli amici)


[#5]
Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56
Gentile Signora,
nello specifico la TAC-Dentascan (non la ConeBeam) è l'esame che consente di valutare in modo esatto la tipologia di osso, se più o meno resistente.
L' uso della implantologia guidata può essere indicata nel suo caso specifico perché consente una precisione nella esecuzione dell'intervento che riduce i rischi di fallimenti precoci. (Si parla di fallimento precoce quando l'impianto viene perso prima di arrivare alla fase della protesi).
Inoltre è possibile fare una analisi di rendering tridimensionale vero (Un po' come vedere al cinema il 3D) comprendendo meglio la situazione anatomica prima della effettuazione dell'intervento, e poter così stabilire come meglio procedere.
Cordiali saluti
[#6]
Dr.ssa Paola Sapienza Dentista 53 1
Gentile paziente,
mi rincresce dirle che valutare un caso così delicato attraverso un computer,è molto difficile.
Le cause di fallimento di un impianto possono essere molteplici.Da quello che lei espone potrei dirle che ripetere un intervento implantologico dopo un mese,lascia il tempo che trova!
Questo è giustificato dal fatto che ,se lei ha perso i primi impianti per qualsiasi motivo,deve aspettare almeno 2 o 3 mesi prima di poter metterne altri e dare tempo all'osso di potersi riformare.


Cordiali saluti

Dr.ssa Paola Sapienza

[#7]
Utente
Utente
Buongiorno,

Vi ringrazio tutti per gli spunti che mi avete fornito. Capisco che così' sia impossibile essere più precisi.

A questo punto è opportuno ricostruire il percorso nella sua interezza e raccogliere tutti gli esami fatti nelle varie fasi allo scopo di farli valutare da un paio di specialisti con lo scopo da avere un giudizio su quanto è stato fatto ed un parere sui passi da intraprendere per, se possibile, evitare la dentiera.

Vista il livello di complessità del caso, nell'ambito delle provincie di Torino, Biella, Alessandria, ci sono degli specialisti che mi suggerite di contattare autonomamente per cercare di venirne a capo?

Molte Grazie. Cordiali Saluti.


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