Piastrine basse, estrazione dente
[#1]
Le piastrine intervengono nella prima fase del processo di coagulazione.
Se il dentista (privato o pubblico che sia) ritiene di essere in grado intervenire mettendo in conto anche di dover fronteggiare un probabile maggior sanguinamento peri-operatorio è possibile procedere con l'estrazione.
Gli accorgimenti da adottare in questi casi ci sono e un operatore esperto in questo tipo di interventi li conosce.
Ovviamente è fondamentale conoscere il suo stato di salute generale e le cause eziopatogenetiche di questa piastrinopenia.
Si affidi ad un operatore esperto in chirurgia orale che saprà consigliarla al meglio.
Cordialità
Se il dentista (privato o pubblico che sia) ritiene di essere in grado intervenire mettendo in conto anche di dover fronteggiare un probabile maggior sanguinamento peri-operatorio è possibile procedere con l'estrazione.
Gli accorgimenti da adottare in questi casi ci sono e un operatore esperto in questo tipo di interventi li conosce.
Ovviamente è fondamentale conoscere il suo stato di salute generale e le cause eziopatogenetiche di questa piastrinopenia.
Si affidi ad un operatore esperto in chirurgia orale che saprà consigliarla al meglio.
Cordialità
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#2]
Credo lei voglia dire 100.000/mm3. Con questi valori, anche se diminuiti, con opportuni accorgimenti può effettuare l'estrazione (digito-pressione x almeno 1 minuti sui lembi, suture ecc.). Poi dipende sempre da quello che l'operatore si sente di fare.
Piuttosto, se già non l'ha fatto, deve ricercare i motivi di questa trombocitopenia.
Cordialmente
Piuttosto, se già non l'ha fatto, deve ricercare i motivi di questa trombocitopenia.
Cordialmente
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#3]
Utente
Egregi dottori,
sono andato dal dentista il quale mi ha detto che lui per fare l'intervento vorrebbe le piastine con un valore di almeno 200.
La causa del valore piastrinico basso è dovuta all'assunzione di un farmaco che le distrugge (acido valproico), e non posso evitare di assumerlo.
Eventualmente secondo voi è pensabile evitare l'estrazione e pensare di fare al suo posto un ponte? La radice non è malata né infiammata... è solo il dente che si è sgretolato.
Quali sono i pro e i contro di una soluzione con 'ponte'? Si riesce ad incidere il cibo comunque? La zona è delicata perché manca proprio un incisivo.
Grazie
sono andato dal dentista il quale mi ha detto che lui per fare l'intervento vorrebbe le piastine con un valore di almeno 200.
La causa del valore piastrinico basso è dovuta all'assunzione di un farmaco che le distrugge (acido valproico), e non posso evitare di assumerlo.
Eventualmente secondo voi è pensabile evitare l'estrazione e pensare di fare al suo posto un ponte? La radice non è malata né infiammata... è solo il dente che si è sgretolato.
Quali sono i pro e i contro di una soluzione con 'ponte'? Si riesce ad incidere il cibo comunque? La zona è delicata perché manca proprio un incisivo.
Grazie
[#4]
In caso di edentulia intercalata si può riabilitare con un ponte o un impianto, funzionano bene entrambi, ma in ogni caso non è possibile fare un ponte lasciandoci sotto un residuo radicolare.
Con il tempo l'infezione sarebbe cosa certa e la rimozione comprometterebbe irrimediabilmente il lavoro protesico effettuato.
Senta il parere di un altro professionista attrezzato a fronteggiare anche questo tipo di situazioni.
Cordialità
Con il tempo l'infezione sarebbe cosa certa e la rimozione comprometterebbe irrimediabilmente il lavoro protesico effettuato.
Senta il parere di un altro professionista attrezzato a fronteggiare anche questo tipo di situazioni.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 17.7k visite dal 02/09/2013.
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