Perno moncone

Buongiorno, non ho più gli incisivi laterali e i centrali.
Circa 20 anni fa mi hanno "rimpicciolito" i canini e hanno fatto 3 denti per parte "attaccati" insieme in questo modo: perno moncone sugli incisivi centrali, attaccato a dente "finto" per l'incisivo laterale , attaccato a canino che è stato incapsulato.Spero di essermi spiegato.
Adesso da un po' sento un pò di fastidio ad un perno moncone.
Non è dolore... Colpendolo sento fastidio in alto nella gengiva.
Un anno fa il mio dentista ha visto una panoramica dicendo che non vedeva nulla.
Sono preoccupato perchè adesso sembra peggiorato il fastidio.
Secondo voi si potrebbe curare e in che modo?

Tirare via 3 denti insieme immagino sia un problemone perchè si dovrebbe disfare la protesi dei 3 denti messi insieme ! E poi si potrebbe rimettere il moncone o bisognerebbe fare un impianto?
C'è la possibilità di curare la radice del dente del perno moncone senza doverlo
togliere?

Grazie molte
Giorgio
[#1]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Gentile paziente, solo una visita diretta con una radiografia può darle soddisfazione da un punto di vista diagnostico.

Azzardando delle ipotesi si potrebbe pensare ad un problema alla radice : frattura, granuloma apicale;
oppure ad una decementazione del perno o ad una mancanza di congruità e precisione tra perno moncone e radice dovuta al passare degli anni.

In assenza di un reperto radiologico e se il suo fastidio dovesse persistere, dopo vent'anni, andrei alla rimozione della protesi.

Cordiali saluti

Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra

[#2]
Utente
Utente
La mia preoccupazione è proprio questa. Mettiamo il caso che dovessi rimuovere la protesi.
Se dovessi rimuovere la protesi dovrei rimuvere la protresi su tre denti essendo attaccati insieme...... ma potrebbe secondo lei essere tolta , curata la radice e poi rimessa oppure (come credo) togliendola si romperebbe tutto compresa la capsula sul canino?

Dovrei poi fare un impianto a cui "attaccare" un protesi per l'incisivo laterale e poi collegarsi ad una capsula sul canino? Oppure se togliendo non si rompesse nulla potrei poi rimettere il tutto senza dover rifare una nuova protesi per 3 denti?

Grazie Cordiali Saluti
Giorgio
[#3]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Gentile paziente,
Rimuovere la protesi, dopo venti anni, semplicemente con un leva corona la vedo impresa ardua ma possibile.

Personalmente preferisco rimuovere la protesi sezionandola con il trapano per non danneggiare minimamente gli elementi dentari sottostanti, non incorrere nel rischio di fratture dei monconi o delle radici che ospitano i perni monconi ed avere , a protesi rimossa, anche la visione dello stato reale dei monconi dentari e protesici sottostanti in quanto è quasi inevitabile dopo venti anni che vi sia stata infiltrazione attraverso il margine protesico.

Valutato lo stato dei monconi sottostanti , si valuta il da farsi.

Nel caso di impianti end-ossei , le corone protesiche degli stessi devono essere indipendenti e non unite a corone protesiche su monconi di denti naturali in quanto la differente elasticità tra dente, che si collega all'osso tramite il legamento parodontali, e e impianto, che non ha il legamento ed è molto più rigido nella sua osteo-integrazione, causerebbe la perdita o dell'impianto o del dente o problemi bio-meccanici alla protesi nella migliore delle ipotesi.

Cordiali saluti

[#4]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
Gentile utente,
impossibile predisporre un piano di cura on-line.

Dopo aver letto la sua problematica, in aggiunta alle argomentazioni del dr. Macrì, totalmente condivise anche dal sottoscritto, le sottolineo che occorre una visita per poter analizzare la sua situazione.

In questa visita occorre fare il punto mediante la valutazione di analisi radiografiche:
* panoramica, per poter avere un quadro generale della situazione, anche degli altri denti non interessati, almeno direttamente, alla sua problematica;
* eventualmente, se ritenuta utile dal dentista a cui si rivolgerà, l'effettuazione di una radiografia tridimensionale (Cone Beam, erede del vecchio Dentalscan); personalmente ritengo importantissima la sua esecuzione, che posso effettuare contestualmente alla visita, per poter emettere una diagnosi di fattibilità e poter programmare il da farsi.

Dovrà essere, in sostanza, valutata la recuperabilità delle radici, e dimensioni ossee per poter inserire degli impianti endorali, possibilmente PRIMA della rimozione del ponte.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#5]
Utente
Utente
OK, credo che la situazione sia complessa.
Ovviamente online è impossibile fare diagnosi.
Ma ho sentito parlare di chirurgia retrogada e secondo voi ci sarebbe una
possibilità di curare la radice del perno moncone senza dover rimuovere tutto?

Grazie ancora
Cordiali Saluti
Giorgio
[#6]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
Secondo il mio parere è una pessima soluzione.

La radice è piena di batteri, causa dell'infezione.
Occorrerebbe in primo luogo ritrattare i denti infetti (ri-devitalizzarli, in pratica) e sterilizzarli, togliendo gli eventuali perrni moncone metallici fusi o perni in fibra.
Sempre ammesso che non siano completamente marci.
Una volta ri-curati e sterilizzati, solo nel caso in cui ci si rendesse conto che la punta della radice non è curabile, si può procedere con un taglio della stessa (chirurgia retrograda o apicectomia) e successiva otturazione (otturazione retrograda).

Sperando beninteso di aver precedentemente sterilizzato a dovere la radice.

La chirurgia retrograda non è la soluzione per ogni problema; ha delle precise indicazioni e tantissimi limiti.
Fare chirurgia retrograda senza procedere alla terapia canalare per via ortograda (il normale ritrattamento o ri-devitalizzazione) mi sembra la soluzione peggiore.

Un altro fattore da considerare è quello che, per fare chirurgia retrograda, devo sacrificare del prezioso osso per accedere alla punta della radice, osso indispensabile per un successivo eventuale impianto.
L'effettuazione della chirurgia retrograda potrebbe, in pratica, compromettere la successiva eventuale implantologia.

Reputo comunque in genere più predicibile la sostituzione implantare.

Sono tutti discorsi generali, validi "in genere", ma non trasportabili su di lei in modo automatico.
[#7]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Gentile paziente, concordo con il dott. Formentelli,

Una chirurgia endodontica con apicectomia ed otturazione retrograda su di una radice che ospita un perno moncone da vent'anni non è una buona soluzione.

Se dopo tanto tempo si è verificato un problema a questa radice è molto probabilmente legato al fatto che tale radice non è più in grado di sostenere nulla ed ogni intervento di recupero le farebbe solo spendere danaro e tempo inutile.

Cordiali saluti.

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