Denti perni

Buongiorno, avendo i denti nr.14 e 15 rovinati il mio dentista dice che dovrei fare 2 perni con relative corone.
Ma perchè non posso fare un perno 2 la seconda corona attaccarla alla corona del
perno? Lui dice che sarebbe meglio 2 perni.... ma studierà ancora il caso.
Ho visto su internet che ci sono studi che con 4 perni ci attaccano tutta l'arcata dentale quindi non capisco il motivo per cui non potrei fare un solo perno....


Grazie in anticipo
Cordiali Saluti.
[#1]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46

Ha ragione il suo dentista, se i denti sono due si eseguono due perni protesi (perni moncone) e due corone.

Quello che ha letto lei sono impianti, NON perni, che vengono inseriti nell'osso quando i denti sono stati estratti.

Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com

[#2]
Utente
Utente
Mi scusi ma ho sbagliato la terminologia......
Dovrei estrarre 2 denti vicini (il 15 e il 16) e poi fare 2 impianti con relative corone.
La mia domanda era perchè non potevo fare un solo impianto nell'osso e
la seconda corona "attaccarla" a quella dell'impianto? (risparmierei una "vite"
nell'osso).

Anche perchè quello che mi chiedo è che se oggi faccio due impianti e nei prossimi anni altri denti qua e la diventano vecchi e ne devo fare sempre uno per dente arriverò ad avere 30 perni vicini?
Oppure mi converrebbe (ho 40 anni) non mettere gli impianti per il monento e utilizzare uno scheletrato per quei due denti e in futuro quando dovrò toglierne altri valutare se essendo magari denti tutti vicini fare due impianti non consecutivi
e sfruttarli per più denti....... spero di essermi spiegata.
Quale è secondo la sua esperienza la soluzione migliore ? Ho il terrore di mettere un impianto figuriamoci metterne tanti!!!! e poi mi sembra esagerato avere poi tanti impianti nelle ossa con tutto quello che ne consegue (anestesie,dolori,ecc.)

Grazie ancora
Cordiali Saluti
Patrizia
[#3]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
La sua situazione è semplice nell'aspetto tecnico (mancanza di due denti) ma complessa nella domanda (cosa fare?).

Non è possibile dire che una soluzione sia sempre migliore di un'altra perchè le variabili sono molteplici e possono comprendere, a solo titolo di esempio, parodontite -piorrea- non controllata, compromissione dei denti rimanenti, malocclusione, diabete, riassorbimenti ossei importanti, aspetti socio-relazionali, psicologici, economici, ecc.

Questi punti vanno valutati con attenzione assieme al suo dentista che è il solo a conoscere esattamente la sua situazione, volendo però semplificare le strade sono:

> protesi rimovibile tipo scheletrato, soluzione rapida ma poco funzionale e confortevole soprattutto in una persona della sua età

> ponte di quattro elementi (i due denti mancanti più un dente pilastro anteriore ed uno posteriore), soluzione semplice ma con un prezzo biologico elevato (preparazione di due denti forse ancora "sani" -14 e 17) e poco gestibile in caso di problemi ai denti pilastro (se perde uno dei due denti butta via tutto il lavoro)

> due impianti singoli (uno per dente!), soluzione ottimale per la funzione (masticazione) e l'estetica (se fatti bene e con adeguato controllo dei tessuti ossei e gengivali) ma con la necessità di un intervento chirurgico e qualche piccolo disagio post-operatorio (le assicuro che questo è assolutamente l'ultimo problema che deve preoccuparla)

Nel suo caso non è possibile mettere un impianto e due denti semplicemente perchè lei non può avere una gamba e due piedi.

Se poi considera aspetti "filosofici" ///in futuro quando dovrò toglierne altri valutare se essendo magari denti tutti vicini fare due impianti non consecutivi e sfruttarli per più denti/// sarebbe come chiedere al chirurgo che le sta facendo il bypass cardiaco se non sia meglio attendere per inserire direttamente un cuore artificiale o il trapianto d'organo... spero di averle reso l'idea !

In ultimo tenga presente che se lei ha probabilmente trascurato la corretta igiene orale e le visite periodiche di controllo dal dentista, dovrà prestare attenzione, in particolare in caso di implantologia, a questi importanti aspetti per non compromettere il lavoro svolto e soprattutto per non aver bisogno in futuro di dover estrarre nuovi denti.

Mi auguro che adesso il problema sia più chiaro, cerchi un dentista il quale, ancora prima di sottoporle una scelta ed un preventivo, parli con lei di tutte le possibili soluzioni per trovare assieme quella migliore al suo caso.

In bocca al lupo!
[#4]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Gentile paziente,
il dott. De Carli ha ben rappresentato che la protesizzazione è solo il momento finale di un percorso che deve assolutamente iniziare con una diagnosi ed ancor prima con un confronto tra odontoiatra e paziente teso a chiarire le sue aspettative di risultato, la comprensione che la sostituzione di elementi dentari mancanti è importante per la salute della sua cavità orale e preserva i denti adiacenti da ulteriori problematiche , mantenendo stabili e duraturi i rapporti occlusali nel tempo.
Posterei con un copia e incolla quanto ha scritto il dott. De Carli, sintesi eccellente ed esaustiva alle sue perplessità:

"Non è possibile dire che una soluzione sia sempre migliore di un'altra perchè le variabili sono molteplici e possono comprendere, a solo titolo di esempio, parodontite -piorrea- non controllata, compromissione dei denti rimanenti, malocclusione, diabete, riassorbimenti ossei importanti, aspetti socio-relazionali, psicologici, economici, ecc.".

Cordiali saluti

Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra

[#5]
Utente
Utente
Grazie delle risposte molto esaustive!
Adesso ci penso con calma.

Cordiali Saluti
Patrizia
[#6]
Utente
Utente
Un ultima richiesta, se possibile, poi non disturbo più.

Mi sapete dire la differenza tra impianto dentale tradizionale e impianto dentale
a carico immediato che ho visto su internet praticano alcuni centri.
Se ho ben capito con l'impianto a carico immediato non si fanno incisioni ma solo "il foro" per l'impianto ed è meno doloroso e più veloce.
Ci sono però controindicazioni all'uno o altro modo?
Il materiale credo che sia lo stesso.

Mi sapete consigliare?

Grazie
Cordiali Saluti
Patrizia
[#7]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Gentile paziente,
gli Impianti a carico immediato sono quelli, sia post-estrattivi che non, che sono caricati protesicamente immediatamente dopo il loro inserimento .
Il tipo di lembo chirurgico (incisione) estesa o meno o anche trans-mucosa dipende da vari fattori diagnostici preliminari : quantità e qualità dell'osso, adeguata presenza di gengiva aderente, adeguato spazio in arcata , rapporto con denti contigui non inclinati o non in sede, esperienza dell'operatore.
Il materiale (titanio ) è lo stesso.
il consiglio è di affidarsi ad implantologo esperto.
Cordiali saluti
[#8]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Ho l'impressione che ci siano delle idee molto confuse su parecchi argomenti.

Cerchiamo di fare chiarezza con un linguaggio il più possibile semplice.

Carico immediato e carico differito.
Sono gli stessi impianti.
GLI STESSI: NON SONO IMPIANTI DIVERSI, nonostante quello che a volte si legge su internet.
Viene messa la protesi subito se si pensa che possano tenere il carico.
Viene messa la protesi dopo alcuni mesi, una volta avvenuto il legame con l'osso se si pensa non possano reggere subito il carico.

Incisione del lembo.
La gengiva può venire aperta come una scatola di sardine.
Ci si vede meglio ed è più facile inserire gli impianti, ma il post-operatorio è più traumatico.
Bucando solo la gengiva è più difficile ma il post-operatorio è molto più leggero.
Nel suo caso, dato che deve togliere i denti, probabilmente l'apertura della gengiva è superflua.
Gli impianti possono essere inseriti nello stesso momento dell'estrazione o dopo.
Dipende da volta a volta e dalle scelte dell'implantologo.

4 impianti per arcata.
Si chiama "All-on-Four".
Si fa quando non ci sono più denti in tutta l'arcata.
Gli impianti devono essere messi in un certo modo con uan determinata inclinazione in un posto ben determinato.
Per l'arcata superiore se ne mettono 6, non 4.
La tecnica è stata protocollata e presentata al pubblico dal dr. Malò di Lisbona nel 2003.
10 anni fa.
NON SAPPIAMO quanto dureranno negli anni, oltre ai 10 di cui abbiamo letteratura scientifica.
Non esegio la tecnica.
Reputo insufficiente il numero di impianti.

Tornando specificatamente al suo caso.
Due impianti vicini.
Se se ne mette uno solo, l'altro dente è tipo terrazzo.
Il carico funzionale sul dente mancante scardinerebbe inevitabilmente l'impianto inserito.
Non è neppure corretto eseguire il ponte, appoggiandosi dall'altra parte al dente sano.
Un dente ha un piccolo movimento funzionale che l'impianto non ha.
Con buona probabilità salterebbe tutto dopo alcuni anni.
E poi perchè rovinare quel dente?
E non risparmierebbe neppure dal punto di vista economico.

Quindi, per tirare le somme:
2 impianti per 2 denti.

Ma, sopratutto, un buon implantologo e NON AFFRETTI le estrazioni dei suoi denti.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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