Denti devitalizzati
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Gentile Paziente, non credo si possa dare una risposta al suo quesito senza poter vedere le condizioni del dente di cui si parla. Dipende da quanto tessuto dentale si è dovuto sacrificare, parte per la presenza di lesione cariosa, parte per necessità operatorie finalizzate alla devitalizzazione.
La copertura con corona del dente devitalizzato è la prassi più sicura relativamente al rischio di frattura.
Cordiali saluti ed auguri
La copertura con corona del dente devitalizzato è la prassi più sicura relativamente al rischio di frattura.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
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Un dente devitalizzato è certamente un dente in cui è stata stravolta l'architettura che si incaricava di dissipare le forze di masticazione. La sua salvaguardia potrebbe richiedere una corona protesica ma la sua finalizzazione ha costi biologici in termini di sosotanza dentale. Considerando la sua giovane età consiglierei terapie più conservative come gli intarsi in composito tipo Onlay o Overlay che funzionano benissimo e sono bellissimi da un punto di vista estetico. La letteratura dice che bisogna valutare la sostanza dentaria residua del suo dente e soprattutto se manca una o entrambe le creste marginali per sapere che tipo di restauro fare.
Dr. Cristoforo Del Deo
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Si distinguono intarsi intracoronali, di dimensioni limitate circoscritti all’interno della superficie masticatoria (inlay), intarsi più estesi che interessano una parte (onlay) o tutta la superficie masticatoria dei premolari o dei molari (overlay). Di norma gli ”inlay” sono indicati su denti non devitalizzati con cavità di estensione limitata. Gli “onlay” viceversa sono indicati nella ricostruzione di denti sottoposti a terapia endodontica, qualora non sia necessaria una corona protesica, o quando l’estensione del processo patologico coinvolga la struttura coronale fino ad indebolirla.
Gli intarsi sono definiti restauri indiretti, in quanto il dentista prepara in prima seduta il dente a ricevere l'intarsio che viene realizzato dall'odontotecnico dopo aver preso le impronte ed il colore.Successivamente vengono cementati con materiali adesivi; ai fini del successo delle tecniche adesive, che determina non solo la resistenza del restauro durante la funzione ma anche la diminuzione della possibilità di carie secondaria ai bordi di chiusura, è imperativo il totale isolamento del campo di lavoro, che può essere ottenuto solo con l’applicazione della diga di gomma.
Gli intarsi sono definiti restauri indiretti, in quanto il dentista prepara in prima seduta il dente a ricevere l'intarsio che viene realizzato dall'odontotecnico dopo aver preso le impronte ed il colore.Successivamente vengono cementati con materiali adesivi; ai fini del successo delle tecniche adesive, che determina non solo la resistenza del restauro durante la funzione ma anche la diminuzione della possibilità di carie secondaria ai bordi di chiusura, è imperativo il totale isolamento del campo di lavoro, che può essere ottenuto solo con l’applicazione della diga di gomma.
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Gentile Utente,
se il suo dentista riterrà opportuno realizzare una corona protesica , cioè una capsula, in metallo-ceramica o zirconia-ceramica, che costituisce il tipo di manufatto più sicuro per restituire resistenza ad un molare devitalizzato, la corona residua verrà rimpicciolita in tutte le dimensioni, eventualmente facendo ricorso ad un perno moncone o a materiali compositi specifici per monconi, per reintegrare il tessuto dentale andato perduto per la carie e rimosso per la terapia endodontica.
Un molare devitalizzato, spesso pur mantenendo una buona quantità di corona naturale, può risultare indebolito nella struttura, soprattutto se la terapia endodontica ha richiesto l'eliminazione di sostanza interna per permettere la strumentazione dei canali: accade spesso infatti che un molare pur con molto tessuto coronale, se otturato in composito o peggio in amalgama, si fratturi dopo qualche tempo, anche con perdita di prezioso tessuto radicolare tale da rendere difficile una successiva riabilitazione con una corona.
Cordiali Saluti
se il suo dentista riterrà opportuno realizzare una corona protesica , cioè una capsula, in metallo-ceramica o zirconia-ceramica, che costituisce il tipo di manufatto più sicuro per restituire resistenza ad un molare devitalizzato, la corona residua verrà rimpicciolita in tutte le dimensioni, eventualmente facendo ricorso ad un perno moncone o a materiali compositi specifici per monconi, per reintegrare il tessuto dentale andato perduto per la carie e rimosso per la terapia endodontica.
Un molare devitalizzato, spesso pur mantenendo una buona quantità di corona naturale, può risultare indebolito nella struttura, soprattutto se la terapia endodontica ha richiesto l'eliminazione di sostanza interna per permettere la strumentazione dei canali: accade spesso infatti che un molare pur con molto tessuto coronale, se otturato in composito o peggio in amalgama, si fratturi dopo qualche tempo, anche con perdita di prezioso tessuto radicolare tale da rendere difficile una successiva riabilitazione con una corona.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.9k visite dal 09/07/2013.
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