Sterilizzazione ferri dal dentista
Gentili dottori, di recente mi sono recato da un nuovo dentista. da premettere he sono un pò ipocondriaco, quello che mi ha colpito di questo medico è che teneva i ferri da introdurre in bocca in una vaschetta con del liquido.Li prelevava da là, li sciacquava e poi li utilizzava nel mio cavo orale. Quando gli ho chiesto come mai ha i ferri in quel liquido, lui mi ha risposto che la ragione è che così li tiene sempre sterili (immersi dunque in una soluzione chimica). E' d'uso comune questa prassi? la mia domanda può apparire banale, ma voglio essere rassicurato.Grazie
[#1]
Gentile signore, la pratica che lei descrive non è sicuramente una procedura corretta. Lo strumentario che deve essere sterilizzato, perchè sia tale, deve essere prima lavato (possibilmente in una lavastrumenti - termodisinfettore) quindi deve essere inserito in una autoclave dove va sottoposto ad un ciclo della durata in media di 25-35 minuti a 131°C ad una atmosfera di pressione. A quel punto gli strumenti sono sterili. Se gli strumenti devono essere conservati sterili vanno inseriti in buste opportune prime di essere posti nell'autoclave.
Dr. Alvise Cappello
[#2]
Gentile utente,
mi sento di concordare con il collega Cappello in merito all'attendibilità della procedura di "sterilizzazione" che il suo dentista pratica.
Per rafforzare quello che le ho appena citato le riporterò di seguito alcune nozioni sui metodi di sterilizzazione.
Esistono due metodi di sterilizzazione:
1. sterilizzazione a freddo: è effettuata con composti contenenti Acido paracetico (per esempio) in cui vengono immersi gli strumenti per 10 minuti. Iliquidi hanno una durata variabile (circa 10 giorni dall'attivazione); tuttavia questa procedura funziona se e solo se
gli strumenti vengono prima disinfettati,puliti e lavati. E' indicata per tutto lo strumentario ma non permette uno stoccaggio a lungo termine.
2. sterilizzazione a caldo: è effettuata secondo i dati forniti dal dr. Cappello; l'autoclave deve essere (per legge) almeno di classe B; anche qui, prima di sterilizzare gli strumenti bisogna passare per 2-3 cicli di detersione/disinfezione per abbattere la carica microbica. Si può effettuare con le buste sigillate (stoccaggio più lungo) e senza.
Opinione personale: io effettuo entrambe, ma per più del 90% delle volte preferisco il ciclo a caldo con strumenti imbustati.
Spero di esserle stato di aiuto.
Cordialmente
mi sento di concordare con il collega Cappello in merito all'attendibilità della procedura di "sterilizzazione" che il suo dentista pratica.
Per rafforzare quello che le ho appena citato le riporterò di seguito alcune nozioni sui metodi di sterilizzazione.
Esistono due metodi di sterilizzazione:
1. sterilizzazione a freddo: è effettuata con composti contenenti Acido paracetico (per esempio) in cui vengono immersi gli strumenti per 10 minuti. Iliquidi hanno una durata variabile (circa 10 giorni dall'attivazione); tuttavia questa procedura funziona se e solo se
gli strumenti vengono prima disinfettati,puliti e lavati. E' indicata per tutto lo strumentario ma non permette uno stoccaggio a lungo termine.
2. sterilizzazione a caldo: è effettuata secondo i dati forniti dal dr. Cappello; l'autoclave deve essere (per legge) almeno di classe B; anche qui, prima di sterilizzare gli strumenti bisogna passare per 2-3 cicli di detersione/disinfezione per abbattere la carica microbica. Si può effettuare con le buste sigillate (stoccaggio più lungo) e senza.
Opinione personale: io effettuo entrambe, ma per più del 90% delle volte preferisco il ciclo a caldo con strumenti imbustati.
Spero di esserle stato di aiuto.
Cordialmente
Angelo Itri DDS
Coscienza, Tecnica, Sensibilità
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.4k visite dal 04/07/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.