Problema di agenesia dentale di mio figlio 7 anni
Buongiorno, vi scrivo per un problema di agenesia dentale di mio figlio 7 anni. La panoramica evidenzia l'assenza dei primi inferiori
permanenti [31 e 41] e sembrano mancare anche i secondi molari inferiori [37 e 47]. In attesa di effettuare la prima visita da un
odontoiatra-ortodontista ho provato a farmi un po' di cultura attiggendo informazioni sia da questo forum che dal web
ma ammetto che ho le idee ancora molto confuse, quello che mi sembra di aver capito è che una doppia agenesia sulla stessa arcata
rende le cose più difficili e che per gli incisivi potrebbero esserci dei problemi futuri per l'impiantologia in quanto l'osso
non è stimolato a crescere come dovrebbe.
Pensate di potermi fornire alcuni consigli per permettermi di affrontare la prima visita con qualche nozione in più per potermi confrontare meglio
con lo specialista.
Grazie in anticipo per le risposte.
Saluti e complimenti.
permanenti [31 e 41] e sembrano mancare anche i secondi molari inferiori [37 e 47]. In attesa di effettuare la prima visita da un
odontoiatra-ortodontista ho provato a farmi un po' di cultura attiggendo informazioni sia da questo forum che dal web
ma ammetto che ho le idee ancora molto confuse, quello che mi sembra di aver capito è che una doppia agenesia sulla stessa arcata
rende le cose più difficili e che per gli incisivi potrebbero esserci dei problemi futuri per l'impiantologia in quanto l'osso
non è stimolato a crescere come dovrebbe.
Pensate di potermi fornire alcuni consigli per permettermi di affrontare la prima visita con qualche nozione in più per potermi confrontare meglio
con lo specialista.
Grazie in anticipo per le risposte.
Saluti e complimenti.
[#1]
Gentile Signora,
sarebbe d'aiuto visionare l'opt per avere la possibilità di valutare la situazione in maniera + completa: può fotografarla e poi metterla in un sito di cui ci fornirà l'indirizzo.
sarebbe d'aiuto visionare l'opt per avere la possibilità di valutare la situazione in maniera + completa: può fotografarla e poi metterla in un sito di cui ci fornirà l'indirizzo.
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#2]
Gentile paziente,
credo che la presenza delle agenesie sia stata segnalata sul referto che ha fatto il radiologo in base alla OPT. Se così fosse, suo figlio non avrà gli incisivi permanenti inferiori centrali e i 2 secondi molari inferiori. Effettivamente la dentatura permanente funge da matrice funzionale per la crescita di osso in tali zone. E' verosimile che l'osso sarà sviluppato minormente nella crescita sviluppando una malocclusione di seconda classe (mandibola arretrata). In questi casi, generalmente, si cerca di stimolare la crescita della mandibola mediante l'utilizzo di apparecchiature ortopediche-ortodontiche e di conservare il più possibile la dentatura decidua (i denti da latte centrali inferiori) per poter mantenere lo spazio in maniera quanto più possibile fisiologica. Una volta che suo figlio avrà raggiunto la maggiore età sarà pronto per l'inserzione di eventuali impianti endoossei sostitutivi.
Spero di esserle stata d'aiuto,
a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento,
Dott.ssa Melone Laura Anna
credo che la presenza delle agenesie sia stata segnalata sul referto che ha fatto il radiologo in base alla OPT. Se così fosse, suo figlio non avrà gli incisivi permanenti inferiori centrali e i 2 secondi molari inferiori. Effettivamente la dentatura permanente funge da matrice funzionale per la crescita di osso in tali zone. E' verosimile che l'osso sarà sviluppato minormente nella crescita sviluppando una malocclusione di seconda classe (mandibola arretrata). In questi casi, generalmente, si cerca di stimolare la crescita della mandibola mediante l'utilizzo di apparecchiature ortopediche-ortodontiche e di conservare il più possibile la dentatura decidua (i denti da latte centrali inferiori) per poter mantenere lo spazio in maniera quanto più possibile fisiologica. Una volta che suo figlio avrà raggiunto la maggiore età sarà pronto per l'inserzione di eventuali impianti endoossei sostitutivi.
Spero di esserle stata d'aiuto,
a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento,
Dott.ssa Melone Laura Anna
Perfezionata in Odontoiatria Pediatrica
Perfezionata in Ortodonzia Intercettiva
Perfezionata in Innovazioni Tecnologiche in Ortognatodonzia
[#3]
Dentista
Gentile utente,
I denti incisivi decidui del suo bambino, proprio per la mancanza dei permanenti, dureranno sicuramente più tempo in bocca, mentre i secondi molari non sono preceduti da un dente deciduo.
Non è raro trovare degli adulti che conservano ancora dei denti " da latte " a causa dell' agenesia del corrispondente permanente. Quindi il problema non è detto che si ponga subito, la cosa importante è fare in modo che arrivino sani all' età adulta, senza cariarsi, quindi: igiene e prevenzione.
Se, ad un certo punto, dovessero cadere o si decidesse di estrarli perchè l' estetica non è soddisfacente, date le piccole dimensioni, allora si dovrà valutare bene la quantità di osso residuo.
In genere, nella zona degli incisivi inferiori, è sempre possibile inserire degli impianti; sicuramente vanno meglio quelli a piccolo diametro e, se l' osso dovesse essere molto sottile, esistono delle tecniche rigenerative per aumentarne il volume.
Per quanto riguarda i settimi, non è detto che sia indispensabile sostituirli, comunque, anche per quella zona, si dovranno effettuare delle valutazioni relative all' osso residuo.
Distinti saluti.
I denti incisivi decidui del suo bambino, proprio per la mancanza dei permanenti, dureranno sicuramente più tempo in bocca, mentre i secondi molari non sono preceduti da un dente deciduo.
Non è raro trovare degli adulti che conservano ancora dei denti " da latte " a causa dell' agenesia del corrispondente permanente. Quindi il problema non è detto che si ponga subito, la cosa importante è fare in modo che arrivino sani all' età adulta, senza cariarsi, quindi: igiene e prevenzione.
Se, ad un certo punto, dovessero cadere o si decidesse di estrarli perchè l' estetica non è soddisfacente, date le piccole dimensioni, allora si dovrà valutare bene la quantità di osso residuo.
In genere, nella zona degli incisivi inferiori, è sempre possibile inserire degli impianti; sicuramente vanno meglio quelli a piccolo diametro e, se l' osso dovesse essere molto sottile, esistono delle tecniche rigenerative per aumentarne il volume.
Per quanto riguarda i settimi, non è detto che sia indispensabile sostituirli, comunque, anche per quella zona, si dovranno effettuare delle valutazioni relative all' osso residuo.
Distinti saluti.
[#4]
Utente
Vi ringrazio per le risposte esaurienti.
Se capisco bene mi sembra che concordiate sul mantenere i denti decidui e, con l'aiuto di apparecchi (è questo che intende, Dott.ssa Melone, con apparecchiature ortopediche-ortodontiche?) mantenere sotto controllo l'evoluzione della occlusione e la crescita dell'osso.
Se può essere di aiuto, ho seguito il consiglio del Dr.Palomba ed ho pubblicato due immagini della stessa OPT ed il referto relativo alle lastre fatte a mio figlio, trovate il tutto all'indirizzo:
http://www.abaro.it/
Cordiali Saluti
Se capisco bene mi sembra che concordiate sul mantenere i denti decidui e, con l'aiuto di apparecchi (è questo che intende, Dott.ssa Melone, con apparecchiature ortopediche-ortodontiche?) mantenere sotto controllo l'evoluzione della occlusione e la crescita dell'osso.
Se può essere di aiuto, ho seguito il consiglio del Dr.Palomba ed ho pubblicato due immagini della stessa OPT ed il referto relativo alle lastre fatte a mio figlio, trovate il tutto all'indirizzo:
http://www.abaro.it/
Cordiali Saluti
[#5]
Gentile utente,
è esattamente questo. Ho visionato l'OPT, è un pò sfocata ma le agenesie individuate sembrano essere quelle suddette. Se posso consigliarle, cerchi uno specialista in ortognatodonzia per il problema di suo figlio.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Melone Laura Anna
è esattamente questo. Ho visionato l'OPT, è un pò sfocata ma le agenesie individuate sembrano essere quelle suddette. Se posso consigliarle, cerchi uno specialista in ortognatodonzia per il problema di suo figlio.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Melone Laura Anna
[#6]
Gentile Signora, forse ho letto male la Rx, ma manca anche un incisivo deciduo inferiore? In ogni caso, data la giovane età di suo figlio, bisogna effettuare una terapia attendista, rivolgendosi però presso un odontoiatra che si occupi prettamente di pedo-ortodonzia.
In ogni caso non vedo la necessità di una sua estrema preoccupazione, tutto verrà risolto non appena suo figlio avrà raggiunto la completa crescita ossea. Per quanto riguarda la stimolazione dell'osso tramite i denti decidui, non si preoccupi, avviene lo stesso. Bisogna tenere sotto controllo soltanto l'occlusione nel suo divenire.
Cordiali saluti
In ogni caso non vedo la necessità di una sua estrema preoccupazione, tutto verrà risolto non appena suo figlio avrà raggiunto la completa crescita ossea. Per quanto riguarda la stimolazione dell'osso tramite i denti decidui, non si preoccupi, avviene lo stesso. Bisogna tenere sotto controllo soltanto l'occlusione nel suo divenire.
Cordiali saluti
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#7]
Utente
Buongiorno a tutti, come da voi consigliato sono stato da uno specialista in ortognatodonzia il quale mi ha prefigurato il seguente scenario (mi scuso in anticipo per la terminologia non tecnica ed eventuali imprecisioni, ma non ho nulla di scritto):
1) diagnosticata malocclusione 3 classe con morso incrociato non retroverso ereditaria (padre, nonna e bisnonna tutti con occlusioni di 3 classe con morso incrociato-retroverso);
2) per quanto riguarda l'agenesia si tratta di aspettare, sperando che i dentini da latte rimangano il più possibile e verso i 15-16 anni mettere un apparecchio che riposizioni i denti in modo da lasciare un solo "buco" per un impianto in età adulta;
3) inserimento di apparecchio sul palato per allargamento dello stesso;
4) in seguito al 3) apparecchio-tensore esterno per "tirare" la mandibola in avanti.
Mercoledi 18/06 ho l'appuntamento con l'ortodentista ed i miei dubbi sono:
a) per quanto riguarda l'agenesia è tutto chiaro: si aspetta.
b) l'apparecchio per allargare la mandibola mi sembra di capire che sia motivato da una "patologia" legata appunto al fatto che il palato stesso è piccolo e quindi, oltre a supportare il problema della 3 classe, permette ai denti (sono abbastanza grandi) di avere più spazio per posizionarsi meglio;
c) sull'apparecchio-tensore esterno non capisco la necessità se non per una questione estetica legata alla 3 classe.
Mi rendo conto che non è facile rispondere ma quello che non mi è chiaro in generale è il legame tra i punti 1), 2), 3) e 4), quali di questi sono consigliati per curare e quali per una questione meramente estetica. La mia preoccupazione è quella di manipolare una 3 classe per una questione estetica con possibili ripercussioni in età adulta come per esempio: problemi di cervicale, di digestione, di postura, di schiena, ecc.
Grazie per le Vostre preziose risposte.
Saluti
Danilo
1) diagnosticata malocclusione 3 classe con morso incrociato non retroverso ereditaria (padre, nonna e bisnonna tutti con occlusioni di 3 classe con morso incrociato-retroverso);
2) per quanto riguarda l'agenesia si tratta di aspettare, sperando che i dentini da latte rimangano il più possibile e verso i 15-16 anni mettere un apparecchio che riposizioni i denti in modo da lasciare un solo "buco" per un impianto in età adulta;
3) inserimento di apparecchio sul palato per allargamento dello stesso;
4) in seguito al 3) apparecchio-tensore esterno per "tirare" la mandibola in avanti.
Mercoledi 18/06 ho l'appuntamento con l'ortodentista ed i miei dubbi sono:
a) per quanto riguarda l'agenesia è tutto chiaro: si aspetta.
b) l'apparecchio per allargare la mandibola mi sembra di capire che sia motivato da una "patologia" legata appunto al fatto che il palato stesso è piccolo e quindi, oltre a supportare il problema della 3 classe, permette ai denti (sono abbastanza grandi) di avere più spazio per posizionarsi meglio;
c) sull'apparecchio-tensore esterno non capisco la necessità se non per una questione estetica legata alla 3 classe.
Mi rendo conto che non è facile rispondere ma quello che non mi è chiaro in generale è il legame tra i punti 1), 2), 3) e 4), quali di questi sono consigliati per curare e quali per una questione meramente estetica. La mia preoccupazione è quella di manipolare una 3 classe per una questione estetica con possibili ripercussioni in età adulta come per esempio: problemi di cervicale, di digestione, di postura, di schiena, ecc.
Grazie per le Vostre preziose risposte.
Saluti
Danilo
[#8]
Utente
Buongiorno a tutti, come da voi consigliato sono stato da uno specialista in ortognatodonzia il quale mi ha prefigurato il seguente scenario (mi scuso in anticipo per la terminologia non tecnica ed eventuali imprecisioni, ma non ho nulla di scritto):
1) diagnosticata malocclusione 3 classe con morso incrociato non retroverso ereditaria (padre, nonna e bisnonna tutti con occlusioni di 3 classe con morso incrociato-retroverso);
2) per quanto riguarda l'agenesia si tratta di aspettare, sperando che i dentini da latte rimangano il più possibile e verso i 15-16 anni mettere un apparecchio che riposizioni i denti in modo da lasciare un solo "buco" per un impianto in età adulta;
3) inserimento di apparecchio sul palato per allargamento dello stesso;
4) in seguito al 3) apparecchio-tensore esterno per "tirare" la mandibola in avanti.
Mercoledi 18/06 ho l'appuntamento con l'ortodentista ed i miei dubbi sono:
a) per quanto riguarda l'agenesia è tutto chiaro: si aspetta.
b) l'apparecchio per allargare la mandibola mi sembra di capire che sia motivato da una "patologia" legata appunto al fatto che il palato stesso è piccolo e quindi, oltre a supportare il problema della 3 classe, permette ai denti (sono abbastanza grandi) di avere più spazio per posizionarsi meglio;
c) sull'apparecchio-tensore esterno non capisco la necessità se non per una questione estetica legata alla 3 classe.
Mi rendo conto che non è facile rispondere ma quello che non mi è chiaro in generale è il legame tra i punti 1), 2), 3) e 4), quali di questi sono consigliati per curare e quali per una questione meramente estetica. La mia preoccupazione è quella di manipolare una 3 classe per una questione estetica con possibili ripercussioni in età adulta come per esempio: problemi di cervicale, di digestione, di postura, di schiena, ecc.
Grazie per le Vostre preziose risposte.
Saluti
Danilo
1) diagnosticata malocclusione 3 classe con morso incrociato non retroverso ereditaria (padre, nonna e bisnonna tutti con occlusioni di 3 classe con morso incrociato-retroverso);
2) per quanto riguarda l'agenesia si tratta di aspettare, sperando che i dentini da latte rimangano il più possibile e verso i 15-16 anni mettere un apparecchio che riposizioni i denti in modo da lasciare un solo "buco" per un impianto in età adulta;
3) inserimento di apparecchio sul palato per allargamento dello stesso;
4) in seguito al 3) apparecchio-tensore esterno per "tirare" la mandibola in avanti.
Mercoledi 18/06 ho l'appuntamento con l'ortodentista ed i miei dubbi sono:
a) per quanto riguarda l'agenesia è tutto chiaro: si aspetta.
b) l'apparecchio per allargare la mandibola mi sembra di capire che sia motivato da una "patologia" legata appunto al fatto che il palato stesso è piccolo e quindi, oltre a supportare il problema della 3 classe, permette ai denti (sono abbastanza grandi) di avere più spazio per posizionarsi meglio;
c) sull'apparecchio-tensore esterno non capisco la necessità se non per una questione estetica legata alla 3 classe.
Mi rendo conto che non è facile rispondere ma quello che non mi è chiaro in generale è il legame tra i punti 1), 2), 3) e 4), quali di questi sono consigliati per curare e quali per una questione meramente estetica. La mia preoccupazione è quella di manipolare una 3 classe per una questione estetica con possibili ripercussioni in età adulta come per esempio: problemi di cervicale, di digestione, di postura, di schiena, ecc.
Grazie per le Vostre preziose risposte.
Saluti
Danilo
[#12]
Utente
Potrebbe spiegarmi meglio la necessità dell'apparecchio-tensore esterno? Più ci penso e meno capisco la necessità terapeutica, mi sembra che sia "solo" per una questione estetica.
Grazie
Danilo
PS: l'opportunità che mi fornite con questi confronti è molto importante per capire come porre le medesime questioni all'ortodentista che ci sta seguendo.
Grazie
Danilo
PS: l'opportunità che mi fornite con questi confronti è molto importante per capire come porre le medesime questioni all'ortodentista che ci sta seguendo.
[#13]
Gentile paziente, l'obiettivo della terapia ortodontica precoce, come quella da iniziare all'età di suo figlio, hon ha per obiettivo primario l'estetica, ma la funzione.
Applicare una forza esterna significa applicare delle forze per guidare la crescita dell'osso nella direzione voluta.
Le strade per ottenere il risultato sono tante, è l'obiettivo finale che deve essere ben chiaro.
La proposta di una terapia ortodontica è il risultato di uno studio che comprende:
1) una panoramica dentale (che mette in luce le mancanze dei denti definitivi),
2) una teleradiografia laterale del cranio (una radiografia di profilo, che mette in evidenza dei piani e degli angoli), FONDAMENTALE per poter effettuare una diagnosi e FONDAMENTALE per poter valutare in modo oggettivo il raggiungimento degli obiettivi della terapia,
3) il rilievo delle impronte per allestire dei modelli di studio.
Il tutto PRIMA di formulare una diagnosi.
In una prima visita, di norma, non potendo avere in genere tutti questi elementi, ci si limita a delle valutazioni preeliminari, che però devono essere confermati dallo studio del caso.
Impossibile rispondere, anche sulla base della valutazione della sola panoramica, ai quesiti da lei posti.
Applicare una forza esterna significa applicare delle forze per guidare la crescita dell'osso nella direzione voluta.
Le strade per ottenere il risultato sono tante, è l'obiettivo finale che deve essere ben chiaro.
La proposta di una terapia ortodontica è il risultato di uno studio che comprende:
1) una panoramica dentale (che mette in luce le mancanze dei denti definitivi),
2) una teleradiografia laterale del cranio (una radiografia di profilo, che mette in evidenza dei piani e degli angoli), FONDAMENTALE per poter effettuare una diagnosi e FONDAMENTALE per poter valutare in modo oggettivo il raggiungimento degli obiettivi della terapia,
3) il rilievo delle impronte per allestire dei modelli di studio.
Il tutto PRIMA di formulare una diagnosi.
In una prima visita, di norma, non potendo avere in genere tutti questi elementi, ci si limita a delle valutazioni preeliminari, che però devono essere confermati dallo studio del caso.
Impossibile rispondere, anche sulla base della valutazione della sola panoramica, ai quesiti da lei posti.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 30.8k visite dal 21/05/2008.
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