coronz
Gentili dottori buona sera, qualche mese fa ho avuto un incidente che ha comportato la rottura dell'incisivo centrale con esposizione della polpa. Il mio dentista ha tentato di salvare il salvabile tramite l'incappucciamento e la ricostruzione del frammento del dente che avevo recuperato. Il dente dava segnali abbastanza positivi, fino a quando, tolto l'incappucciamento per eseguire la ricostruzione definitiva, il nervo ha iniziato a sanguinare. A questo punto, dopo averlo ricostruito ulteriormente, il dentista mi ha consigliato di devitalizzare il dente e fare una corona, ma io sono molto spaventata a riguardo, in quanto ho sempre pensato che, al massimo, mi avrebbe proposto una faccetta (cosa che ha escluso perchè renderebbe visibile il colore più scuro che il dente ha assunto dopo il sanguinamento). Considerato che nell'ultima settimana non ho avuto alcun fastidio, potrei domandare al dentista di ritardare l'operazione? Pensate ci siano possibilità che il dente possa "salvarsi"?
[#1]
Non ho ben capito perché sia stato rimosso l'incappucciamento
Un dente se diventa scuro per la necrosi pulpare può essere sbiancato con tecniche di sbiancamento interno sino a tornare al colore primitivo e poi con faccetta o corona integrale in ceramica o in zirconio essere ricostruito
Cordiali saluti
Un dente se diventa scuro per la necrosi pulpare può essere sbiancato con tecniche di sbiancamento interno sino a tornare al colore primitivo e poi con faccetta o corona integrale in ceramica o in zirconio essere ricostruito
Cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
[#2]
Gentile utente,
le rispondo solo per tranquillizzarla sul fatto che il dente si può salvare.
Se fossi in Lei, non attenderei a tornare dal suo medico poichè una cessazione della sintomatologia può essere temporanea nel suo caso e rimanifestarsi con sintomi poco piacevoli (il famoso mal di denti).
Sulla terapia protesica che il collega le sta proponendo posso provare ad avanzare delle ipotesi:
1. faccetta: per eseguirla bisogna avere una certa quantità di dente residuo che ne permetta la cementazione corretta;
2. corona: è la scelta più indicata quando, oltre ad esserci poco dente, esistono contatti molto stretti col dente antagonista (quello dell'arcata opposta).
Spero di eeserle stato d'aiuto.
Cordialmente
le rispondo solo per tranquillizzarla sul fatto che il dente si può salvare.
Se fossi in Lei, non attenderei a tornare dal suo medico poichè una cessazione della sintomatologia può essere temporanea nel suo caso e rimanifestarsi con sintomi poco piacevoli (il famoso mal di denti).
Sulla terapia protesica che il collega le sta proponendo posso provare ad avanzare delle ipotesi:
1. faccetta: per eseguirla bisogna avere una certa quantità di dente residuo che ne permetta la cementazione corretta;
2. corona: è la scelta più indicata quando, oltre ad esserci poco dente, esistono contatti molto stretti col dente antagonista (quello dell'arcata opposta).
Spero di eeserle stato d'aiuto.
Cordialmente
Angelo Itri DDS
Coscienza, Tecnica, Sensibilità
[#3]
Se il dente è stato ricostruito, va tenuto sotto controllo periodicamente per valutarne la vitalità. Nel momento in cui il dente dovesse presentare dei problemi allora va trattato. La scelta tra faccetta o corona integrale va fatta in base alla quantità residua di sostanza dentale.
Saluti
Saluti
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#4]
Utente
Buona sera dottori, la situazione si è evoluta ulteriormente. Circa tre settimane fa il dottore mi ha sottoposto alle prove di vitalità ed il dente ha risposto, così ha deciso di effettuare due faccette sugli incisivi frontali. Ma la faccetta è la soluzione più indicata nonostante l'incisivo sinistro si sia rotto per due terzi e la parte mancante sia stata poi successivamente riattaccata? Inoltre, visto che il nervo ha ripreso a sanguinare durante la visita del mese scorso, sebbene all'ultima visita sia risultato positivo ai test di vitalità, andrà necessariamente in necrosi e sarà necessaria la capsula?
Vi ringrazio.
Vi ringrazio.
[#5]
Mah, io sinceramente aspetterei ancora un pò.... Anche perchè credo che la necessità estetica sia così impellente. Per quello che riguarda la faccetta, effettivamente se lei dice che di dente residuo c'è nè solo 1/3, la corona sarebbe più indicata per una prevedibilità a lungo termine.
Saluti
Saluti
[#6]
Utente
Gentili Dottori,
sono passati ormai due mesi da quando il mio dentista ha effettuato le faccette su entrambi gli incisivi, e cinque da quando è avvenuto il trauma.
Ultimamente l'incisivo fratturato (che non era stato devitalizzato) mi ha dato alcuni problemi di sensibilità e, generalmente di notte, una sensazione di pulsazioni che però non erano accompagnate da alcun tipo di dolore.
Negli ultimi giorni la sensibilità è aumentata ed è accompagnata da fitte di dolore. Inoltre sento la gengiva sopra il dente un po' più "gonfia" rispetto a quella del suo vicino.
C'è la possibilità che il dente sia da devitalizzare? Ed in tal caso sarà necessario rimuovere la faccetta?
sono passati ormai due mesi da quando il mio dentista ha effettuato le faccette su entrambi gli incisivi, e cinque da quando è avvenuto il trauma.
Ultimamente l'incisivo fratturato (che non era stato devitalizzato) mi ha dato alcuni problemi di sensibilità e, generalmente di notte, una sensazione di pulsazioni che però non erano accompagnate da alcun tipo di dolore.
Negli ultimi giorni la sensibilità è aumentata ed è accompagnata da fitte di dolore. Inoltre sento la gengiva sopra il dente un po' più "gonfia" rispetto a quella del suo vicino.
C'è la possibilità che il dente sia da devitalizzare? Ed in tal caso sarà necessario rimuovere la faccetta?
[#7]
Con la sintomatologia descritta la possibilità di dover eseguire una terapia canalare (devitalizzazione) esiste ma è necessario valutare il problema con una visita clinica e anche con una Rx endorale: è preferibile un appuntamento con il suo dentista.
Se il dente è stato ricostruito 2/3 con una faccetta che presenta quindi un margine anche verso il lato palatale (interno), l'apertura corretta della camera pulpare per una eventuale terapia canalare può compromettere il restauro eseguito.
Se il dente è stato ricostruito 2/3 con una faccetta che presenta quindi un margine anche verso il lato palatale (interno), l'apertura corretta della camera pulpare per una eventuale terapia canalare può compromettere il restauro eseguito.
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
[#8]
Gentile paziente, ho estrapolato dai suoi interventi quelli che, a mio avviso, sono i tre momenti salienti della storia del suo incisivo tra maggio ed oggi e che di seguito elenco per riferirle, in calce, poi il mio pensiero
1)Il 25 maggio 2013 , giorno del suo primo intervento, lei riferisce: "..........fino a quando, tolto l'incappucciamento per eseguire la ricostruzione definitiva, il nervo ha iniziato a sanguinare."
2)Il 29 giugno u.s. lei riferisce ancora : "Ma la faccetta è la soluzione più indicata nonostante l'incisivo sinistro si sia rotto per due terzi e la parte mancante sia stata poi successivamente riattaccata? ";
3)ed ancora nella stessa data:
"Inoltre, visto che il nervo ha ripreso a sanguinare durante la visita del mese scorso,......."
4)Il 27 agosto riferisce :"Negli ultimi giorni la sensibilità è aumentata ed è accompagnata da fitte di dolore. Inoltre sento la gengiva sopra il dente un po' più "gonfia" rispetto a quella del suo vicino."
Se il nervo, come riferisce , ha sanguinato per ben due volte a distanza di tempo, a mio avviso, andava eseguita la terapia canalare. Personalmente con una frattura di due terz e con questi eventi di sanguinamento non avrei avuto dubbi sul non essere "conservativo".
La faccetta non è la soluzione migliore in presenza di una parte di dente riattaccata, con una frattura di due terzi comprensiva della parte riattaccata, scusi il gioco di parole;
avrei adottato la soluzione faccetta solo dopo considerazioni occlusali e su un intero blocco di dente residuo.
Il motivo è legato alla tecnica : le faccette di ceramiche sono cementate con tecnica adesiva mediante compositi . Nel suo caso avremmo avuto troppi strati di materiali per una frattura così estesa : pezzetto di dente + adesivo e composito+ parte di dente riattaccato+ adesivo e composito + faccetta di ceramica.
Non avrebbe mai retto da un punto di vista bio-meccanico e non solo adesivo.
La faccetta di ceramica è indicata per denti vitali.
Nel suo caso avrei eseguito terapia canalare dell'incisivo, ricostruzione della parte mancante di due terzi con perno in fibra di vetro , silice preferibilmente, ed applicato una corona protesica in ceramica integrale o di zirconia-ceramica o feldspatica.
Sono lavori, che se ben eseguiti ed in assenza di complicanze , a volte, ci sopravvivono.
Cordiali saluti.
1)Il 25 maggio 2013 , giorno del suo primo intervento, lei riferisce: "..........fino a quando, tolto l'incappucciamento per eseguire la ricostruzione definitiva, il nervo ha iniziato a sanguinare."
2)Il 29 giugno u.s. lei riferisce ancora : "Ma la faccetta è la soluzione più indicata nonostante l'incisivo sinistro si sia rotto per due terzi e la parte mancante sia stata poi successivamente riattaccata? ";
3)ed ancora nella stessa data:
"Inoltre, visto che il nervo ha ripreso a sanguinare durante la visita del mese scorso,......."
4)Il 27 agosto riferisce :"Negli ultimi giorni la sensibilità è aumentata ed è accompagnata da fitte di dolore. Inoltre sento la gengiva sopra il dente un po' più "gonfia" rispetto a quella del suo vicino."
Se il nervo, come riferisce , ha sanguinato per ben due volte a distanza di tempo, a mio avviso, andava eseguita la terapia canalare. Personalmente con una frattura di due terz e con questi eventi di sanguinamento non avrei avuto dubbi sul non essere "conservativo".
La faccetta non è la soluzione migliore in presenza di una parte di dente riattaccata, con una frattura di due terzi comprensiva della parte riattaccata, scusi il gioco di parole;
avrei adottato la soluzione faccetta solo dopo considerazioni occlusali e su un intero blocco di dente residuo.
Il motivo è legato alla tecnica : le faccette di ceramiche sono cementate con tecnica adesiva mediante compositi . Nel suo caso avremmo avuto troppi strati di materiali per una frattura così estesa : pezzetto di dente + adesivo e composito+ parte di dente riattaccato+ adesivo e composito + faccetta di ceramica.
Non avrebbe mai retto da un punto di vista bio-meccanico e non solo adesivo.
La faccetta di ceramica è indicata per denti vitali.
Nel suo caso avrei eseguito terapia canalare dell'incisivo, ricostruzione della parte mancante di due terzi con perno in fibra di vetro , silice preferibilmente, ed applicato una corona protesica in ceramica integrale o di zirconia-ceramica o feldspatica.
Sono lavori, che se ben eseguiti ed in assenza di complicanze , a volte, ci sopravvivono.
Cordiali saluti.
Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra
[#10]
Gentile paziente,
come giustamente sottolineato dal dott. De Carli, in caso di terapia canalare, il restauro lo perde.
Dovrà ricostruire il dente con un perno in fibra e composito ed una corona come le ho scritto nel mio intervento precedente.
Cordiali saluti
come giustamente sottolineato dal dott. De Carli, in caso di terapia canalare, il restauro lo perde.
Dovrà ricostruire il dente con un perno in fibra e composito ed una corona come le ho scritto nel mio intervento precedente.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.6k visite dal 25/05/2013.
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