Implantologia post estrattiva

Gentili medici,
mio padre ha deciso di optatare per un'implantologia (all on four). Abbiamo consultato più specialisti, ma non ci è del tutto chiara la tecnica. Premetto che mio padre ha ancora alcuni denti suoi per cui è necessario fare una bonifica. Un odontoiatra ci ha spiegato che avrebbe fatto le estrazioni, poi passati circa 3 mesi avrebbe dovuto fare una dental scan grazie alla quale con una dima avrebbe proceduto all'inserimento degli impianti. Consultato un altro odontoiatra, egli ha invece proposto la bonifica e l'inserimento post estrattivo degli impianti, sempre con l'ausilio della dima.
Il mio dubbio verte sulla seconda proposta:
si può utilizzare la tecnica della teleguidata senza aspettare la guarigione delle estrazioni? In questo caso sempre la dima utilizzano?
Inoltre, il riassorbimento osseo post estrattivo non potrebbe modificare nel tempo gli impianti inseriti?
Ho letto che alcuni studi in un primo momento supponevano che inserire gli impianti immediatamente preservasse il riassorbimento, mentre poi altri studi hanno smentito questa ipotesi riscontrando che si ha comunque il riassorbimento.
Il rischio contrario sarebbe quello di aspettare i 3 mesi dalla bonifica e rilevare che non ci sono gli spessori per l'inserimento degli impianti a causa del riassorbimento intervenuto.
Purtroppo non riesco da sola a farmi chiarezza su questi aspetti e le copiose informazioni che trovo in rete mi confondono ulteriormente.
Grazie
[#1]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Gentile Paziente,

la sua domanda richiederebbe pagine per una risposta completa, quindi sintetizzo brevemente alcuni concetti tratti dalla recente letteratura scientifica internazionale che sembrerebbero evidenziare:

- gli impianti post estrattivi immediati non riducono in modo significativo il riassorbimento osseo
- l' immediato posizionamento degli impianti riduce le fasi chirurgiche rispetto alla tecnica "tradizionale" che richiede un secondo intervento dopo le estrazioni
- riduzione dei tempi di trattamento senza attendere la guarigione post estrazione dei tessuti molli

Alcune controindicazioni relative possono essere elencate in esigenze estetiche elevate del paziente, scarso spessore osseo, processi infiammatori di natura endodontica o parodontale, biotipo gengivale sottile.

E' evidente che anche questa tecnica implantare è operatore dipendente intendendo che un operatore esperto potrà ottenere risultati eccellenti anche in presenza di quelle controindicazioni relative che potrebbero risultare complesse per un altro operatore meno esperto.

Va inoltre evidenziato che le moderne tecniche di indagine radiografica come la TAC Cone Beam permettono uno studio digitale pre-implantare del sito ricevente gli impianti e il loro esatto posizionamento spaziale tridimensionale che verrà poi "replicato" durante l'intervento con l'ausilio della dima chirurgica.

Quindi entrambe le metodiche (post estrattiva immediata e tradizionale a guarigione avvenuta dell'alveolo osseo) possono ritenersi affidabili e la scelta dipende dallo specialista che eseguirà l'intervento, dallo specifico caso clinico e dalla presenza o meno delle controindicazioni relative di cui sopra.

Altro argomento è se affrontare la riabilitazione di suo padre con la tecnica all on four o con altre metodiche implantari altrettanto valide per numero di impianti inseriti ed esecuzione protesica... ma questo è un argomento altrettanto chilometrico.

Cordialmente


Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com

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Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56
Gentile paziente,
la tecnica all on four in modalita guidata prevede una puntuale progettazione e programmazione.
In particolare allo studio preliminare iniziale devono seguire sia il confezionamento di una protesi provvisoria post estrattiva che trovi soddisfazione estetica e funzionale da parte di suo padre, sia il successivo 'planning implantologico guidato' che segue una procedura rigorosa che va conosciuta e applicata.
Da questo punto di vista le consiglio di valutare attentamente le proposte perchè possono avere insidie quali una implantologia guidata (Reputata una metodica altamente sicura) promessa e non eseguita e o eseguita senza il preciso percorso di applicazione della metodica.
Cordiali saluti

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

[#3]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Gentile paziente,
mi permetto di aggiungere a quanto esaustivamente esposto dai colleghi che la scelta di una sistematica implanto-protesica piuttosto che di un'altra è legata all'operatore , alla sua esperienza e capacità ed alla sua onestà intellettuale.
Conosco bene la All-in four e la adotto quando la ritengo indicata.

Non esiste la metodica valida ed uguale per tutti in quanto non siamo tutti uguali non solo nelle nostre attese di risultato ma anche , nello specifico, nelle nostre condizioni cliniche.

La valutazione, quindi di quale metodica adottare e quale protesi realizzare scaturisce da una attenta diagnosi iniziale e dalla comunicazione con il paziente.

Le schematizzo di seguito il protocollo che seguo sempre e che è sempre valido per chiunque.

Pianificazione implanto-protesica:

1. Anamnesi generale e dentaria
2. Impronte e modelli di studio
3. Scelta delle indagini radiologiche da effettuarsi: Ortopantomografia, Dentascan, Cone-Beam 3D, Rx endorali
4. Valutazione chirurgica semplice o complessa (Innesti di osso e/o collagene, membrana, rialzo del seno mascellare, distrazione ossea, riposizionamento vascolo-nervoso, ortodonzia pre-chirurgica)
5. Foto
6. Scelta e proposta della soluzione protesica, del tipo di intervento chirurgico e del tipo e numero di impianti .
6. Ceratura diagnostica
7. Mascherina chirurgica.

Non la tedio oltre per non crearle confusione ed anche perché troverà nelle risposte dei colleghi quanto le serve per capire ed orientarsi, la All-in four è un'ottima tecnica ma non è la sola.
Mi permetto di fare una considerazione : sempre meglio eseguire interventi semplici, rispettando i tempi biologici di guarigione affidandosi ad operatori esperti.
Cordialmente


Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra

[#4]
Utente
Utente
Grazie per le dettagliate delucidazioni in merito.
Devo confessare che mi trovo ancora un po' confusa, non a causa delle vostre risposte che sono state chiare ed esaustive.
In uno primo momento ci è stata consigliata una protesi semi fissa ancorata con a dei "bottoni" o ad una barra, successivamente dopo aver visto la dentascan ci ha proposto All on four, raccomandandosi solo una pulizia accurata per evitare infezioni paradontali.
Aldilà della scelta dell'impianto mi preoccupava questo riassorbimento osseo nel tempo e che inserendo gli impianti contestualmente alle estrazioni proceda a "cielo aperto" e non con mascherina. Penso che necessiti un ulteriore colloquio con l'operatore e poi affidarsi al proprio istinto nel voler dar fiducia.
Comunque dalle vostre risposte deduco che la tecnica "non tradizionale" non ha una significativa riduzione del riassorbimento osseo, ma l'unico vantaggio di ridurre i tempi chirurgici, ma il paziente è paziente per definizione e chiunque vorrebbe un lavoro duraturo nel tempo, vista anche l'onerosa spesa.
Vi ringrazio molto, sempre molto gentili e professionali.
[#5]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Come le ho scritto, è fondamentale la scelta dell'operatore che lei non può fare solo per "istinto" ma seguendo alcuni passi fondamentali:

- valuti che gli esami pre-chirurgici anamnestici, clinici (anche biochimici se necessario), radiografici vangano raccolti ed eseguiti con scrupolo (non basta "un'occhiata" alla bocca)
- valuti il tempo impiegato nel proporre le soluzioni terapeutiche al caso specifico del papà, le indicazioni e controindicazioni, le alternative proposte
- valuti la disponibilità a spiegare tutti questi importanti concetti e a rispondere a tutti i vostri dubbi o quesiti
- valuti i tempi che potete avere per prendere la decisione finale dopo averne discusso con la dovuta calma tra voi (chi le fa fretta o le dice che "bisogna fare subito" va considerato sospetto perchè, almeno da quello che lei scrive, qui non c'è un problema di urgenza)
- alla fine e solo alla fine, consideri anche l'aspeto economico
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
Gentile utente,
non voglio riptere i concetti del dr. De Carli, espressi ottimamente nell'intervento precedente, su cui concordo totalmente.

"All-on-Four" è una metodica messa a punto dallo portoghese Paul Malò e presentata la prima volta nel 2003.
Il protocollo di applicazione prevede la presenza di una adeguata quantità di osso.
Ha quindi un massimo di 10 anni di follow-up.

A mio parere presenta notevoli criticità.
Nella Home Page del mio sito ( www.caricoimmediato.com ) vi è un link che paragona la tecnica, secondo me più sicura e con un follow-up disponibile di oltre 30 anni, dell'implantologia elettrosaldata.

Entrambe le metodiche cercano di rispondere alla necessità odierna di contenimento dei costi.

La cosa fondamentale, però, al di la di quale metodica venga scelta (NON sto sostenendo, infatti, che all-on-four non funziona), è l'abilità del chirurgo e del protesista.

La programmazione tridimensionale è molto utile, quasi indispensabile in questi casi.
Poco importa che venga eseguita con procedure di chirurgia guidata (con apposite dime guida) o programmata solo tramite una attenta valutazione della documentazione radiologica, se eseguita contestualmente all'estrazione dei denti, con o senza apertura del lembo.

Personalmente ad esempio, eseguo la palizzata elettrosaldata, eseguita con pianificazione radiologica (NON con dime chirurgiche), preferibilmente contestualmente all'inserimento degli impianti, e preferibilmente senza aprire il lembo.

Ma sono preferenze personali legate alla soggettività della "mano chirurgica" di ognuno, e alla sua esperienza.

Le ripeto il concetto fondamentale: conta l'implantologo.


www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)