Dente ballerino e gonfiore gengiva
Salve ho 40 anni, sono un fumatore, di punto in bianco ho accusato un dolore al dente accanto all'incisivo destro. Ho notato gonfiore della gengiva e sono andato subito dal dentista, il quale mi ha diagnosticato una infezione batterica, ha raschiato la gengiva facendo spurgare il pus e mi ha dato amoxicillina acido clavulanico antibiotico in pillole e un collutorio specifico. Dopo il ciclo di antibiotico sembrava tutto passato, invece tempo un paio di settimane mi ritrovo nuovamente con lo stesso problema, il dente in questione inoltre ora si muove e la gengiva è nuovamente dolorante con una bolla di pus. La mia domanda è... si può sapere cosa sia o servono esami specifici ho chiaramente appuntamento a breve dal dentista e sto prendendo nuovamente gli antibiotici. Linko un'immagine del mio problema http://www.chitarristi.org/wp-content/uploads/2013/05/particolare.jpg
Gentile paziente,
il dente in questione è probabilmente necrotico e necessita di terapia canalare. Si consulti col suo dentista per le procedure diagnostiche e terapeutiche.
Cordiali saluti
il dente in questione è probabilmente necrotico e necessita di terapia canalare. Si consulti col suo dentista per le procedure diagnostiche e terapeutiche.
Cordiali saluti
Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

Utente
Gentilissimo dottore posso approfittare della disponibilità ? perché ciò è accaduto ? guarirò del tutto ? o perderò il dente ? ho messo forse in bocca qualcosa di infetto ? grazie mille per qualsiasi ulteriore delucidazione !
Gentile Paziente,
le ipotesi sono due:
- problema endodontico come riferito dal Collega
- problema di infezione parodontale (piorrea)
La malattia parodontale (piorrea) è un'infezione dei tessuti di sostegno (gengiva, osso, legamento) dei denti che, se non diagnosticata tempestivamente e correttamente trattata, può portare alla loro perdita.
La diagnosi si effettua con una visita clinica accurata, un sondaggio parodontale su sei punti su ciascun dente ed eventualmente con l'ausilio di Rx endorali.
La terapia deve inizialmente prevedere sedute professionali in studio di ablazione del tartaro e di rimozione della placca batterica sottogengivale (curettage).
Queste sedute vanno ripetute, inizialmente, con una frequenza variabile (lo decide lo specialista), anche ogni due-tre mesi.
Con una successiva rivalutazione della situazione clinica, si dovrà decidere se mantenere sotto controllo la situazione con ulteriori sedute di igiene in studio oppure eseguire interventi di chirurgia ossea resettiva o rigenerativa parodontale o muco-gengivale (a seconda del quadro clinico).
Imprescindibile è la collaborazione del paziente nel mantenere un'igiene orale ottimale (per tutta la vita!) e l'abolizione di eventuali abitudini come il fumo, pena il possibile aggravamento della malattia.
Cordialmente
le ipotesi sono due:
- problema endodontico come riferito dal Collega
- problema di infezione parodontale (piorrea)
La malattia parodontale (piorrea) è un'infezione dei tessuti di sostegno (gengiva, osso, legamento) dei denti che, se non diagnosticata tempestivamente e correttamente trattata, può portare alla loro perdita.
La diagnosi si effettua con una visita clinica accurata, un sondaggio parodontale su sei punti su ciascun dente ed eventualmente con l'ausilio di Rx endorali.
La terapia deve inizialmente prevedere sedute professionali in studio di ablazione del tartaro e di rimozione della placca batterica sottogengivale (curettage).
Queste sedute vanno ripetute, inizialmente, con una frequenza variabile (lo decide lo specialista), anche ogni due-tre mesi.
Con una successiva rivalutazione della situazione clinica, si dovrà decidere se mantenere sotto controllo la situazione con ulteriori sedute di igiene in studio oppure eseguire interventi di chirurgia ossea resettiva o rigenerativa parodontale o muco-gengivale (a seconda del quadro clinico).
Imprescindibile è la collaborazione del paziente nel mantenere un'igiene orale ottimale (per tutta la vita!) e l'abolizione di eventuali abitudini come il fumo, pena il possibile aggravamento della malattia.
Cordialmente
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com

Utente
scusate ma perché tutto ciò ? :( grazie mille intanto... il 5 giugno ho appuntamento con il dentista vi terrò aggiornati, anche perché possa servire ad altri la mia esperienza.
Il suo dentista, con la visita e gli esami che le ho scritto, potrà darle una risposta precisa sul suo caso specifico, on-line possiamo parlare solo per linee generali ed è inutile scrivere un elenco chilometrico di possibili cause.

Utente
certo capisco ! grazie ancora. Ottimo e CELERE servizio.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3k visite dal 23/05/2013.
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