Apparecchio ortodontico e malocclusione
salve
il mio problema è il seguente: dopo aver estratto un canino anchilosato dell'arcata superiore, ho cominciato una terapia ortodontica di chiusura dello spazio con i denti restanti.
La cura sta volgendo al termine e proprio oggi facendo delle foto al mio sorriso, mi sono reso conto che i denti ( e in particolare gli incisivi ) sono inclinati nella direzione dello spazio vuoto come se a spostarsi siano state solamente le parti visibili dei denti mentre le loro radici sn rimaste ferme nella loro posizione originaria o quantomeno si sn spostate di pochissimo.
C'è da dire inoltre che l'esportazione del canino ha creato la perdita di porzione di osso che ha impedito inserimento di una protesi esterna con vite.
La terapia cominciò circa cinque anni fa, con la speranza che rimettendo in asse i denti un lieve tic presente durante l'atto della masticazione, sarebbe scomparso. Ad oggi questo tic si è tramutato in un "tac", in un movimento scattoso e (ultimamente doloroso).
Tra un mese circa, a detta del dentista, dovrò togliere l'apparecchio.
il problema della masticazione a scatti, mi dice il dentista, è un problema con cui bisogna convivere: Non vale la pena agire direttamente se non con piccole accortenze quotidiane come il mangiare cibi mordibili, non masticare chewingan etc. il problema è che non posso più mangiare nemmeno del pane in cassetta senza accusare questo fastidio e giungere a fine masticazione con tutta la muscolatura facciale irrigidita.
La cortesia che vi chiedo a questo punto è capire se ci sn errori nel ragionamento fatto fin'ora, se potevano esserci delle alternative e se ci possono essere delle soluzioni.Le radici possono ulteriolmente spostarsi o resteranno per sempre in quella posizione? e si può lavorare sul tac ? ho sentito parlare di manipolazioni, cosa ne pensate a riguardo?
Ancora, il medico mi ha detto che, finita la terapia ortodontica con l'apparecchio, valuterà se inserire dell'osso sintetico per riempire il minus. Allora mi sn chiesto e al prossimo incontro avanzerò questa perplessità: - Perchè non farlo prima e inserire un impianto ed evitare tutta questa terapia impossibile che ad oggi sta portando solo problemi?
Anticipatamente ringrazio quanti risponderanno al mio appello.
il mio problema è il seguente: dopo aver estratto un canino anchilosato dell'arcata superiore, ho cominciato una terapia ortodontica di chiusura dello spazio con i denti restanti.
La cura sta volgendo al termine e proprio oggi facendo delle foto al mio sorriso, mi sono reso conto che i denti ( e in particolare gli incisivi ) sono inclinati nella direzione dello spazio vuoto come se a spostarsi siano state solamente le parti visibili dei denti mentre le loro radici sn rimaste ferme nella loro posizione originaria o quantomeno si sn spostate di pochissimo.
C'è da dire inoltre che l'esportazione del canino ha creato la perdita di porzione di osso che ha impedito inserimento di una protesi esterna con vite.
La terapia cominciò circa cinque anni fa, con la speranza che rimettendo in asse i denti un lieve tic presente durante l'atto della masticazione, sarebbe scomparso. Ad oggi questo tic si è tramutato in un "tac", in un movimento scattoso e (ultimamente doloroso).
Tra un mese circa, a detta del dentista, dovrò togliere l'apparecchio.
il problema della masticazione a scatti, mi dice il dentista, è un problema con cui bisogna convivere: Non vale la pena agire direttamente se non con piccole accortenze quotidiane come il mangiare cibi mordibili, non masticare chewingan etc. il problema è che non posso più mangiare nemmeno del pane in cassetta senza accusare questo fastidio e giungere a fine masticazione con tutta la muscolatura facciale irrigidita.
La cortesia che vi chiedo a questo punto è capire se ci sn errori nel ragionamento fatto fin'ora, se potevano esserci delle alternative e se ci possono essere delle soluzioni.Le radici possono ulteriolmente spostarsi o resteranno per sempre in quella posizione? e si può lavorare sul tac ? ho sentito parlare di manipolazioni, cosa ne pensate a riguardo?
Ancora, il medico mi ha detto che, finita la terapia ortodontica con l'apparecchio, valuterà se inserire dell'osso sintetico per riempire il minus. Allora mi sn chiesto e al prossimo incontro avanzerò questa perplessità: - Perchè non farlo prima e inserire un impianto ed evitare tutta questa terapia impossibile che ad oggi sta portando solo problemi?
Anticipatamente ringrazio quanti risponderanno al mio appello.
[#1]
Gentile Paziente,
prima di effettuare qualsiasi trattamento ortognatodontico è necessario effettuare una diagnosi corretta sulla base di una visita clinica, modelli di studio, Rx ortopantomografia, teleradiografia latero-laterale, fotografie del viso e della bocca e cefalometria ortodontica (esame fondamentale!).
Estrarre un canino permanente e non pensare alla sua sostituzione protesica, ma invece tentare di chiudere ortodonticamente lo spazio creatosi, è concettualmente un errore perchè le viene a mancare una guida canina fondamentale nei movimenti di disclusione durante la masticazione.
Questo ha determinato i problemi che lei lamenta (non solo estetici ma funzionali e anche di simmetria) e le ha evidenziato un aspetto di disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandiboolare che lei aveva probabilmente allo stato latente ma comunque compensato e senza sintomatologia (il click articolare - movimento scattoso- che lei adesso avverte).
Ritengo che sia necessario sentire un secondo parere da un dentista che si occupa di gnatologia ed esperto in problemi dell'ATM.
Cordialmente
prima di effettuare qualsiasi trattamento ortognatodontico è necessario effettuare una diagnosi corretta sulla base di una visita clinica, modelli di studio, Rx ortopantomografia, teleradiografia latero-laterale, fotografie del viso e della bocca e cefalometria ortodontica (esame fondamentale!).
Estrarre un canino permanente e non pensare alla sua sostituzione protesica, ma invece tentare di chiudere ortodonticamente lo spazio creatosi, è concettualmente un errore perchè le viene a mancare una guida canina fondamentale nei movimenti di disclusione durante la masticazione.
Questo ha determinato i problemi che lei lamenta (non solo estetici ma funzionali e anche di simmetria) e le ha evidenziato un aspetto di disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandiboolare che lei aveva probabilmente allo stato latente ma comunque compensato e senza sintomatologia (il click articolare - movimento scattoso- che lei adesso avverte).
Ritengo che sia necessario sentire un secondo parere da un dentista che si occupa di gnatologia ed esperto in problemi dell'ATM.
Cordialmente
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
[#2]
Gentile paziente, aggiungerei a quanto esaustivamente esposto dal dott. De Carli con puntuale analisi che quando ci si sottopone a 20 anni ad un trattamento ortodontico, soprattutto in presenza di un click, va sempre fatta una preliminare analisi gnatologica e ,quindi, occlusale.
Esaurite, così tutte le indagini preliminari va pianificato l'intervento ortodontico, valutando la disinclusione ortodontico/chirurgica del canino o la sua asportazione chirurgica ed in tal ultimo caso già sapere se è necessario in corso di intervento effettuare un innesto osseo, in funzione della risoluzione finale del caso clinico.
Pensare di risolvere a posteriori la sostituzione del canino , senza averlo programmato prima, significa non avere una visione di insieme e finale della risoluzione di una caso complesso come il suo.
Quanto all'inclinazione verso lo spazio del canino della parte visibile degli incisivi, è evidente che non ci sia stato uno spostamento traslatorio, come dovrebbe essere, di tutto il dente a causa di applicazione di forze non corrette .
Lei non deve convivere a 25 anni con il click e con l'impossibilità di masticare tutto.
Mi associo al dott. De Carli, senta altro professionista.
Esaurite, così tutte le indagini preliminari va pianificato l'intervento ortodontico, valutando la disinclusione ortodontico/chirurgica del canino o la sua asportazione chirurgica ed in tal ultimo caso già sapere se è necessario in corso di intervento effettuare un innesto osseo, in funzione della risoluzione finale del caso clinico.
Pensare di risolvere a posteriori la sostituzione del canino , senza averlo programmato prima, significa non avere una visione di insieme e finale della risoluzione di una caso complesso come il suo.
Quanto all'inclinazione verso lo spazio del canino della parte visibile degli incisivi, è evidente che non ci sia stato uno spostamento traslatorio, come dovrebbe essere, di tutto il dente a causa di applicazione di forze non corrette .
Lei non deve convivere a 25 anni con il click e con l'impossibilità di masticare tutto.
Mi associo al dott. De Carli, senta altro professionista.
Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra
[#3]
Ex utente
Ringrazio voi per il tempestivo ed esaustivo chiarimento.
Atm sta per articolazione temporo mandibolare?
Ho preso appuntamento con un altro dentista.
so che è difficile avanzare un qualsiasi discorso senza visita diretta, ma, sulla base del discorso fatto, ritenete che questi 5 anni di terapia siano stati vani?
cosa succede di solito in questi casi particolari? si ricomincia da capo?
Scusate lo sfogo, ma è grazie a voi e a questo forum che mi si sono aperti gli occhi e la mente. Come si dice: meglio tardi che mai!
Grazie.
Atm sta per articolazione temporo mandibolare?
Ho preso appuntamento con un altro dentista.
so che è difficile avanzare un qualsiasi discorso senza visita diretta, ma, sulla base del discorso fatto, ritenete che questi 5 anni di terapia siano stati vani?
cosa succede di solito in questi casi particolari? si ricomincia da capo?
Scusate lo sfogo, ma è grazie a voi e a questo forum che mi si sono aperti gli occhi e la mente. Come si dice: meglio tardi che mai!
Grazie.
[#4]
Gentile paziente ATM è l'acronimo di Articolazione- Temporo-Mandibolare.
Difficile rispondere, da quanto da lei riferito direi che il suo problema non è stato risolto ma aggravato se stiamo ai sintomi clinici e che nei presupposti diagnostici è stato affrontato in modo non corretto.
Cordialmente
Difficile rispondere, da quanto da lei riferito direi che il suo problema non è stato risolto ma aggravato se stiamo ai sintomi clinici e che nei presupposti diagnostici è stato affrontato in modo non corretto.
Cordialmente
[#6]
Gentile paziente,
sostengo sempre che un professionista che eroga una prestazione intellettuale e , nel caso di specie, anche tecnico-operativa, non "vende" nulla e ,quindi, non è questione di peso come nel caso della mozzarella ma di onorario indipendentemente se si tratti di 1mm/cubo o due. Chieda al suo dentista prima di sottoporsi ad un intervento, è nei suoi diritti poi si confronti con un amico o senta qualcun altro.
L'onorario di un odontoiatra scaturisce dal tipo di intervento ovvero se più o meno complesso, dai costi di studio, da quelli del materiale utilizzato e dal livello di autostima del professionista interpellato. Un conto è un innesto post-estrattivo, altro è la rigenerazione dei tessuti per indicazioni parodontali o estetiche o implantari o di piccolo o grande rialzo del seno e così via.
Cordiali saluti
sostengo sempre che un professionista che eroga una prestazione intellettuale e , nel caso di specie, anche tecnico-operativa, non "vende" nulla e ,quindi, non è questione di peso come nel caso della mozzarella ma di onorario indipendentemente se si tratti di 1mm/cubo o due. Chieda al suo dentista prima di sottoporsi ad un intervento, è nei suoi diritti poi si confronti con un amico o senta qualcun altro.
L'onorario di un odontoiatra scaturisce dal tipo di intervento ovvero se più o meno complesso, dai costi di studio, da quelli del materiale utilizzato e dal livello di autostima del professionista interpellato. Un conto è un innesto post-estrattivo, altro è la rigenerazione dei tessuti per indicazioni parodontali o estetiche o implantari o di piccolo o grande rialzo del seno e così via.
Cordiali saluti
[#7]
Ex utente
Ha perfettamente ragione
le ho inserito quel dato pensando potesse essere utile ai fini valutativi. L'innesto andrebbe inserito per compensare il vuoto del minus che ha lasciato parte del lato destro dell'incisivo dx scoperto e dunque utile per il sostegno del dente stesso.
un'ultima domanda vi pongo, ringraziandovi per le risposte fornite
N.B:
chiedo per ottenere ulteriori informazioni utili nel momento in cui mi troverò a colloquiare con altri professionisti, anche se ritengo dovrebbe essere, fino ad un certo punto, mio dovere essere a conoscenza della mia situazione.
Perchè un professionista, soprattutto in un settore come il vostro che concerne la salute delle persone, dovrebbe prima di tutto avere il buon senso e la correttezza di agire al meglio nei confronti del paziente, come cliente, e della sua salute.
la domanda vuole essere la seguente (forse già ripetuta)
può adesso l'assetto oramai sconvolto dell'arcata (simmetricamente parlando, dal momento in cui il premolare si è spostato verso la posizione del canino estratto e così per il molare seguente) aver compromesso la corretta apertura e chiusura della bocca che inizialmente avvertiva solamente un lieve tic, trasformandosi in un movimento scattoso
oppure
come afferma il vecchio dentista è dovuto ad un eccessiva tensione muscolare applicata in un determinato periodo nel quale ho sofferto di bruxismo.
Posso attribuire questa disfunzione a codesta terapia? e attualmente i rimedi a disposizione per allieviare il gesto scattoso, ce ne sono? il bite aiuterebbe in tal senso?
Grazie ancora
le ho inserito quel dato pensando potesse essere utile ai fini valutativi. L'innesto andrebbe inserito per compensare il vuoto del minus che ha lasciato parte del lato destro dell'incisivo dx scoperto e dunque utile per il sostegno del dente stesso.
un'ultima domanda vi pongo, ringraziandovi per le risposte fornite
N.B:
chiedo per ottenere ulteriori informazioni utili nel momento in cui mi troverò a colloquiare con altri professionisti, anche se ritengo dovrebbe essere, fino ad un certo punto, mio dovere essere a conoscenza della mia situazione.
Perchè un professionista, soprattutto in un settore come il vostro che concerne la salute delle persone, dovrebbe prima di tutto avere il buon senso e la correttezza di agire al meglio nei confronti del paziente, come cliente, e della sua salute.
la domanda vuole essere la seguente (forse già ripetuta)
può adesso l'assetto oramai sconvolto dell'arcata (simmetricamente parlando, dal momento in cui il premolare si è spostato verso la posizione del canino estratto e così per il molare seguente) aver compromesso la corretta apertura e chiusura della bocca che inizialmente avvertiva solamente un lieve tic, trasformandosi in un movimento scattoso
oppure
come afferma il vecchio dentista è dovuto ad un eccessiva tensione muscolare applicata in un determinato periodo nel quale ho sofferto di bruxismo.
Posso attribuire questa disfunzione a codesta terapia? e attualmente i rimedi a disposizione per allieviare il gesto scattoso, ce ne sono? il bite aiuterebbe in tal senso?
Grazie ancora
[#8]
Per entrambe le domande la risposta è: sì, possibile.
La visita gnatologica, che le ho già suggerito, serve proprio a diagnosticare la causa della Disfunzione Temporo Mandibolare e a stabilire la corretta terapia, per esempio anche con l'aiuto di un bite (correttamente costruito) o con ginnastica (stretching) mandibolare.
[#9]
Ex utente
salve
sono riuscito a inserire sul web
una foto (scattata il 20 maggio 2013, a seguito della quale ho deciso di scrivervi) che messa a confronto ad un'altra (scattata l’altro ieri 30 agosto 2013) mostra i miglioramenti di questi ULTIMI tre mesi di terapia.
il link è il seguente:
http://tinypic.com/view.php?pic=2h5179l&s=5
La terapia che sto adottando in questi tre mesi è l'applicazione di una catenella (credo di materiale affine al silicone) che lega l'arcata superiore dal primo premolare destro al canino sinistro (per intenderci, la MIA DESTRA, la MIA SINISTRA.)
In più sto indossando 24 ore su 24 degli elastici che vanno agganciati
- al primo molare superiore destro con il canino inferiore destro e
- al canino superiore sinistro con il secondo premolare sinistro.
Dal colloquio avuto a maggio, il medico mi invitò ad insistere ancora altri tre mesi prima di chiudere la terapia. Il periodo di prova volge al termine e dal paragone noto che le cose sono leggermente migliorate; ma leggermente migliorate non significa che la terapia possa considerarsi chiusa.
Nel frattempo ho preso appuntamento presso altri studi privati per capire un po' la situazione, per cercare di avere una visione abbastanza panoramica della mia situazione ed il vostro parere mi aiuta molto in tanto senso anche per le decisioni che dovrò prendere in futuro.
voi cosa ne pensate? questa terapia può' portare i suoi frutti? a che punto della terapia mi trovo? esistono rimedi più rapidi per chiudere il tutto? oppure non c'è più nulla da fare?
quando ho cominciato la terapia cinque anni fa non avrei mai immaginato e sperato che la mia situazione potesse degenerare a tal punto.
Un canino incluso da far scendere che viene estratto, tre operazioni di cui due di lussazione del dente, un'altra ancora di estrazione, il tic peggiorato. Ora i denti non dico perfettamente allineati ...ma non voglio neanche un sorriso equino con i denti che divergono in un lato!
Quando il medico mi dice di sorridere, mi dice di farlo non esageratamente come farei normalmente... forse per non rendere troppo visibile il guaio arrecato (se guaio può' essere inteso)?
E per quanto riguarda il tic, è vero che esistono, a quanto ho potuto apprendere, una sorta di due filoni pensiero tra voi professionisti: l'uno che afferma che ordine dei denti in bocca (e quindi l'asse, la simmetria etc...) comporti dei riversamenti su tutto il sistema articolare che lo riguarda (e quindi l'eventuale tic) e l'altro filone che afferma l'esatto contrario? perché a quanto mi è parso dall'ultima chiacchierata, c'è stata una riconversione di pensiero.
(La figura dello gnatologo, a sua detta essenzialmente non esiste, perché essenzialmente tutti gli ortodontisti sono anche degli gnatologi). Il mio problema è molto probabilmente dovuto ad un breve periodo (3-4 mesi) in cui, a notti alterne, soffrivo di bruxismo. L’assetto dei denti non gioca alcun ruolo sull'articolazione temporomandibolare.
scusate se sono stato prolisso, ma mi trovo in una fase delicata, ho bisogno di delucidazioni e di poter attingere quante più informazioni possibili.
sono riuscito a inserire sul web
una foto (scattata il 20 maggio 2013, a seguito della quale ho deciso di scrivervi) che messa a confronto ad un'altra (scattata l’altro ieri 30 agosto 2013) mostra i miglioramenti di questi ULTIMI tre mesi di terapia.
il link è il seguente:
http://tinypic.com/view.php?pic=2h5179l&s=5
La terapia che sto adottando in questi tre mesi è l'applicazione di una catenella (credo di materiale affine al silicone) che lega l'arcata superiore dal primo premolare destro al canino sinistro (per intenderci, la MIA DESTRA, la MIA SINISTRA.)
In più sto indossando 24 ore su 24 degli elastici che vanno agganciati
- al primo molare superiore destro con il canino inferiore destro e
- al canino superiore sinistro con il secondo premolare sinistro.
Dal colloquio avuto a maggio, il medico mi invitò ad insistere ancora altri tre mesi prima di chiudere la terapia. Il periodo di prova volge al termine e dal paragone noto che le cose sono leggermente migliorate; ma leggermente migliorate non significa che la terapia possa considerarsi chiusa.
Nel frattempo ho preso appuntamento presso altri studi privati per capire un po' la situazione, per cercare di avere una visione abbastanza panoramica della mia situazione ed il vostro parere mi aiuta molto in tanto senso anche per le decisioni che dovrò prendere in futuro.
voi cosa ne pensate? questa terapia può' portare i suoi frutti? a che punto della terapia mi trovo? esistono rimedi più rapidi per chiudere il tutto? oppure non c'è più nulla da fare?
quando ho cominciato la terapia cinque anni fa non avrei mai immaginato e sperato che la mia situazione potesse degenerare a tal punto.
Un canino incluso da far scendere che viene estratto, tre operazioni di cui due di lussazione del dente, un'altra ancora di estrazione, il tic peggiorato. Ora i denti non dico perfettamente allineati ...ma non voglio neanche un sorriso equino con i denti che divergono in un lato!
Quando il medico mi dice di sorridere, mi dice di farlo non esageratamente come farei normalmente... forse per non rendere troppo visibile il guaio arrecato (se guaio può' essere inteso)?
E per quanto riguarda il tic, è vero che esistono, a quanto ho potuto apprendere, una sorta di due filoni pensiero tra voi professionisti: l'uno che afferma che ordine dei denti in bocca (e quindi l'asse, la simmetria etc...) comporti dei riversamenti su tutto il sistema articolare che lo riguarda (e quindi l'eventuale tic) e l'altro filone che afferma l'esatto contrario? perché a quanto mi è parso dall'ultima chiacchierata, c'è stata una riconversione di pensiero.
(La figura dello gnatologo, a sua detta essenzialmente non esiste, perché essenzialmente tutti gli ortodontisti sono anche degli gnatologi). Il mio problema è molto probabilmente dovuto ad un breve periodo (3-4 mesi) in cui, a notti alterne, soffrivo di bruxismo. L’assetto dei denti non gioca alcun ruolo sull'articolazione temporomandibolare.
scusate se sono stato prolisso, ma mi trovo in una fase delicata, ho bisogno di delucidazioni e di poter attingere quante più informazioni possibili.
[#10]
Si tutti gli ortodontisti sono anche gnatologi, ma qualcuno le valutazioni gnatologiche non le fa. Altrimenti non avrebbe impedito la guida canina alla Sua bocca. Il bruxismo che colpisce a notti alterne è quantomeno "pittoresco". Se vuole capire i meccanismi del click legga http://www.danieletonlorenzi.it/?s=click+blocco&x=-1097&y=-190. In questo momento con gli attacchini inseriti non può usare il bite, però potrebbe fare stretching mandibolare
http://www.danieletonlorenzi.it/atm/stretching-mandibolare-contro-il-dolore-e-wellness-benessere-in-odontoiatria/
Saluti
http://www.danieletonlorenzi.it/atm/stretching-mandibolare-contro-il-dolore-e-wellness-benessere-in-odontoiatria/
Saluti
[#11]
Ritengo che la cosa migliore, perchè lei possa chiarire i suoi dubbi, sia quella di rileggere con attenzione la prima risposta che le ho fornito e quelle successive dei Colleghi.
Dalla sua prima richiesta ad oggi sono passati oltre tre mesi, sarebbe stato meglio impiegare questo tempo sentendo un secondo parere presso un dentista preparato e se guarda bene, nella sua città c'è chi le ha già risposto qui in precedenza.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3.1k visite dal 21/05/2013.
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