Che tipo di protesi
Salve gentili Dottori a seguito della parodontite devo sostituire i miei due incisivi centrali inferiori! Il mio odontoiatra ha detto che prima di sostituire questi denti dobbiamo curare l''infezione e che dopo questi denti possono essere sostituiti con un ponte(da canino a canino) o con due impianti. Nel caso facessi gli impianti pero ha detto che dovrei fare anche ortodonzia perche' siccome non ho una buona occlusione(un po di morso incrociato) l''incisivo laterale di destra potrebbe cadere perche' ha troppo carico e sotto poco osso mentre con il ponte mi riuscirebbe a far avere una buona occlusione.Ora a 36 anni non ho tanta voglia di mettere l''apparecchio ma mi dispiace anche limare i denti vicini per fare il ponte. Voi cosa consigliate? Non potrei fare gli impianti e non mettere l''apparecchio?
[#1]
Gentile Paziente,
le ho spiegato due giorni fa che il suo problema PRINCIPALE è la malattia parodontale (piorrea) che va curata in modo corretto perchè, in caso contrario, potrebbe in un futuro prossimo avere altri denti da estrarre.
Inoltre fare implantologia SENZA aver trattato la parodontite vuol dire andare incontro ad un rischio molto alto di perimplantite ("cugina" della malattia parodontale): in questo caso potrebbe perdere nel giro di un po' di tempo anche gli impianti!
Lei deve costruire una casa ma invece di preoccuparsi di farla su fondamenta solide pensa al rivestimento del tetto...
neanche l'ipotesi di un ponte di sei denti è una soluzione consigliabile perchè dovrebbe limare 4 denti... e se tra un anno perde (per ipotesi) un incisivo laterale perchè la parodontite ha colpito questo dente, cosa fa?
Toglie il ponte appena fatto e lo fa ancora più lungo?
Il secondo dentista che ha consultato la sta guidando sulla strada giusta: curare e guarire questa malattia e DOPO preoccuparsi dei denti mancanti.
Se lei ritiene di fare diversamente può farlo ma se poi succede quello che ho scritto, non potrà dire di non averlo saputo prima.
In bocca al lupo
le ho spiegato due giorni fa che il suo problema PRINCIPALE è la malattia parodontale (piorrea) che va curata in modo corretto perchè, in caso contrario, potrebbe in un futuro prossimo avere altri denti da estrarre.
Inoltre fare implantologia SENZA aver trattato la parodontite vuol dire andare incontro ad un rischio molto alto di perimplantite ("cugina" della malattia parodontale): in questo caso potrebbe perdere nel giro di un po' di tempo anche gli impianti!
Lei deve costruire una casa ma invece di preoccuparsi di farla su fondamenta solide pensa al rivestimento del tetto...
neanche l'ipotesi di un ponte di sei denti è una soluzione consigliabile perchè dovrebbe limare 4 denti... e se tra un anno perde (per ipotesi) un incisivo laterale perchè la parodontite ha colpito questo dente, cosa fa?
Toglie il ponte appena fatto e lo fa ancora più lungo?
Il secondo dentista che ha consultato la sta guidando sulla strada giusta: curare e guarire questa malattia e DOPO preoccuparsi dei denti mancanti.
Se lei ritiene di fare diversamente può farlo ma se poi succede quello che ho scritto, non potrà dire di non averlo saputo prima.
In bocca al lupo
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
[#2]
Gentile paziente,
un piano di cure nel suo caso va affrontato in una logica di stabilità nel lungo periodo (almeno 10 anni): andrebbero fatte opportune valutazioni sia parodontali, come le suggerisce il collega,sia ossee.
La soluzione implantologica appare più razionale per la sua età e per la stabilità nel tempo: gli spazi a disposizione vanno misurati attentamente e formulato un piano implantoprotesico.
Cordiali saluti
un piano di cure nel suo caso va affrontato in una logica di stabilità nel lungo periodo (almeno 10 anni): andrebbero fatte opportune valutazioni sia parodontali, come le suggerisce il collega,sia ossee.
La soluzione implantologica appare più razionale per la sua età e per la stabilità nel tempo: gli spazi a disposizione vanno misurati attentamente e formulato un piano implantoprotesico.
Cordiali saluti
Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it
[#3]
Utente
Gentile Dottor De Carli concordo con lei tanto è vero che nella mia domanda c'è scritto questo: "Il mio odontoiatra ha detto che prima di sostituire questi denti dobbiamo curare l''infezione e che dopo questi denti possono essere sostituiti con un ponte(da canino a canino) o con due impianti." Per curare l'infezione intendo la paradontite ovviamente. Il mio dottore ha spiegato che bisogna fare un sondaggio di tutti i denti curettage scaling ecc ecc..scusate non ricordo tutti i termini tecnici. Io vorrei fare gli impianti ma lui dice che(sempre dopo che abbia curato la parodontite) se mettiamo gli impianti dovrei mettere l'apparecchio per sistemare l'occlusione(ho un po di morso crociato) altrimenti il mio incisivo laterale destro sarebbe il prossimo che perderei perche ha troppo carico e poco osso sotto mentre col ponte riuscirebbe a far avere una buona occlusione. Lui dice anche che l'incisivo centrale che ha molta mobilita l'ho perso sia per la parodontite ma anche per una malocclusione.
[#4]
"se mettiamo gli impianti dovrei mettere l'apparecchio per sistemare l'occlusione."
Se deve mettere l'apparecchio per sistemare l'occlusione, deve metterlo COMUNQUE, a prescindere dal lavoro che lei deve fare.
Se non è necessario metterlo, non è necessario sia con un ponte tradizionale che con gli impianti.
E' sicuro che il suo dentista abbia studiato, che sia laureato e non uno dei tanti abusivi incompetenti?
Se deve mettere l'apparecchio per sistemare l'occlusione, deve metterlo COMUNQUE, a prescindere dal lavoro che lei deve fare.
Se non è necessario metterlo, non è necessario sia con un ponte tradizionale che con gli impianti.
E' sicuro che il suo dentista abbia studiato, che sia laureato e non uno dei tanti abusivi incompetenti?
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#5]
Alle corrette risposte dei Colleghi aggiungo che la malattia parodontale non può, purtroppo, essere trattata come si farebbe con una carie (pulizia della cavità e otturazione del dente) o con una terapia canalare (devitalizzazione) risolvendo in una o due sedute il problema...
La malattia parodontale è un'infezione dei tessuti di sostegno (gengiva, osso, legamento) dei denti che, se non diagnosticata tempestivamente e correttamente trattata, può portare alla loro perdita.
La diagnosi si effettua con una visita clinica accurata, un sondaggio parodontale su sei punti su ciascun dente ed eventualmente con l'ausilio di Rx endorali.
La terapia deve inizialmente prevedere sedute professionali in studio di ablazione del tartaro e di rimozione della placca batterica sottogengivale (curettage).
Queste sedute vanno ripetute, inizialmente, con una frequenza variabile (lo decide lo specialista), anche ogni due-tre mesi.
Con una successiva rivalutazione della situazione clinica, si dovrà decidere se mantenere sotto controllo la situazione con ulteriori sedute di igiene in studio oppure eseguire interventi di chirurgia ossea resettiva o rigenerativa parodontale o muco-gengivale (a seconda del quadro clinico).
Imprescindibile è la collaborazione del paziente nel mantenere un'igiene orale ottimale (per tutta la vita!) e l'abolizione di eventuali abitudini come il fumo, pena il possibile aggravamento della malattia.
SOLO a questo punto e SE il problema dell'infezione è sotto controllo, può pensare agli impianti (meglio) o al ponte... NON prima !
Altrimenti il rischio è quello che le ho scritto nella risposta di oggi.
Può essere che valga la pena sentire un terzo parere.
La malattia parodontale è un'infezione dei tessuti di sostegno (gengiva, osso, legamento) dei denti che, se non diagnosticata tempestivamente e correttamente trattata, può portare alla loro perdita.
La diagnosi si effettua con una visita clinica accurata, un sondaggio parodontale su sei punti su ciascun dente ed eventualmente con l'ausilio di Rx endorali.
La terapia deve inizialmente prevedere sedute professionali in studio di ablazione del tartaro e di rimozione della placca batterica sottogengivale (curettage).
Queste sedute vanno ripetute, inizialmente, con una frequenza variabile (lo decide lo specialista), anche ogni due-tre mesi.
Con una successiva rivalutazione della situazione clinica, si dovrà decidere se mantenere sotto controllo la situazione con ulteriori sedute di igiene in studio oppure eseguire interventi di chirurgia ossea resettiva o rigenerativa parodontale o muco-gengivale (a seconda del quadro clinico).
Imprescindibile è la collaborazione del paziente nel mantenere un'igiene orale ottimale (per tutta la vita!) e l'abolizione di eventuali abitudini come il fumo, pena il possibile aggravamento della malattia.
SOLO a questo punto e SE il problema dell'infezione è sotto controllo, può pensare agli impianti (meglio) o al ponte... NON prima !
Altrimenti il rischio è quello che le ho scritto nella risposta di oggi.
Può essere che valga la pena sentire un terzo parere.
[#6]
Lei, caro signore, se ha problemi parodontali, deve obbligatoriamente risolverli, prima di ogni altra terapia riabilitativa. La mancanza dei centrali può essere, nel frattembo, sostituita con un parziale mobile o un maryland.
Questo è tutto.
Cordiali saluti
Questo è tutto.
Cordiali saluti
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.5k visite dal 11/05/2013.
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