Paradentite apicale del vi inf.
Salve a tutti, sono qui per cercare di avere consigli validi. Da 3/4 gg a questa parte avverto un dolore pulsante e persistente al mio caro molare,devitalizzato già 2 volte,di cui l'ultima 2 anni fa,anno in cui poi è stato ricostruito (con un'unica protesi) insieme al V inferiore. Siccome situazione simile mi era accaduta già l'anno scorso,ma durò meno, ho iniziato di nuovo cura con antibiotico (amoxicillina + acido clavulanico) e fans al bisogno (praticamente sempre). Purtroppo il mio medico è in ferie fino a lunedì. Oggi comunque ho pensato di anticiparmi sottoponendomi ad rx ortopanoramica,che ha evidenziato una paradentite apicale del VI inf. sia dx che sn,anche se a sn non mi da nessun problema. Ora,visto che ho iniziato la cura di mia spontanea volontà,secondo voi esperti ho fatto bene?a me sembra che l'antibiotico non stia facendo nessun effetto..il dolore lentamente si è esteso al collo,orecchio e mento. A che tipo di trattamento andrò incontro?? Non so cosa fare in attesa della visita. Vi prego,aiutatemi'
[#1]
Gentile Utente,
con 'paradentite apicale' è presumibile che il radiologo voglia indicare la presenza di un granuloma apico-radicolare: il quadro radiologico e la sintomatologia descritta depongono per un ascesso odontogeno in fieri.
E' propabile che anche la seconda terapia endodontica non sia andata a buon fine, come dimostrerebbe la presenza del granuloma a carico del dente protesizzato, la cui presenza è comunque da verificare con una rx endorale, dato che spesso la rx panoramica offre dei falsi positivi.
Non posso intervenire sulla terapia farmacologica che dev'essere approntata comunque e sempre da un medico e dopo visita, certamente posso dire che si dovrà reintervenire con una nuova terapia endodontica, anche se il recupero definitivo del dente diventa sempre più improbabile.
Cordiali Saluti
con 'paradentite apicale' è presumibile che il radiologo voglia indicare la presenza di un granuloma apico-radicolare: il quadro radiologico e la sintomatologia descritta depongono per un ascesso odontogeno in fieri.
E' propabile che anche la seconda terapia endodontica non sia andata a buon fine, come dimostrerebbe la presenza del granuloma a carico del dente protesizzato, la cui presenza è comunque da verificare con una rx endorale, dato che spesso la rx panoramica offre dei falsi positivi.
Non posso intervenire sulla terapia farmacologica che dev'essere approntata comunque e sempre da un medico e dopo visita, certamente posso dire che si dovrà reintervenire con una nuova terapia endodontica, anche se il recupero definitivo del dente diventa sempre più improbabile.
Cordiali Saluti
[#3]
Gentile Paziente,
il trattamento endodontico (ritrattamento, nel suo caso) va opportunamente eseguito con perizia e sotto diga di gomma per evitare pericolose infiltrazioni salivari (quindi batteriche) all'interno dei canali radicolari le quali potrebbero con grande probabilità inficiare il risultato voluto cioè il riassorbimento della lesione apicale.
Legga qui http://www.studiodecarli.com/1/conservativa_379886.html
Se dopo un peridodo di alcuni mesi (tre-sei), con una nuova Rx endorale, la lesione non fosse in via di risoluzione, bisognerebbe effettuare, con mani esperte ( ! ), un intervento di chirurgia endodontica con apicectomia (asportazione della parte apicale della radice coinvolta nell'infezione) ed otturazione retrograda della radice sezionata.
Se anche questo intervento non portasse al risultato sperato, si dovrebbe prendere in considerazione l'estrazione del dente e la sua sostituzione.
La presenza di una lesione anche dal lato sinistro (va diagnosticata non con una panoramica ma con Rx endorale, come detto dal Dott. Palomba, con un'accurata visita clinica ed eventualmente con prove termiche di vitalità pulpare) è importante che venga affrontata correttamente fin dall'inizio (soprattutto alla sua giovane età!) per evitare le problematiche che sta passando con l'altro molare.
Cordialmente
il trattamento endodontico (ritrattamento, nel suo caso) va opportunamente eseguito con perizia e sotto diga di gomma per evitare pericolose infiltrazioni salivari (quindi batteriche) all'interno dei canali radicolari le quali potrebbero con grande probabilità inficiare il risultato voluto cioè il riassorbimento della lesione apicale.
Legga qui http://www.studiodecarli.com/1/conservativa_379886.html
Se dopo un peridodo di alcuni mesi (tre-sei), con una nuova Rx endorale, la lesione non fosse in via di risoluzione, bisognerebbe effettuare, con mani esperte ( ! ), un intervento di chirurgia endodontica con apicectomia (asportazione della parte apicale della radice coinvolta nell'infezione) ed otturazione retrograda della radice sezionata.
Se anche questo intervento non portasse al risultato sperato, si dovrebbe prendere in considerazione l'estrazione del dente e la sua sostituzione.
La presenza di una lesione anche dal lato sinistro (va diagnosticata non con una panoramica ma con Rx endorale, come detto dal Dott. Palomba, con un'accurata visita clinica ed eventualmente con prove termiche di vitalità pulpare) è importante che venga affrontata correttamente fin dall'inizio (soprattutto alla sua giovane età!) per evitare le problematiche che sta passando con l'altro molare.
Cordialmente
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 03/05/2013.
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