Parodontite: cura con laser

buongiorno,

sono una ragazza di 26 anni che soffre da anni di paradontite, non so dirle se si possa già definire grave, ma moltissimi colletti sono già scoperti, soffro di costante alitosi e sensibilità termica dei denti.
negli anni scorsi mi sono sempre rivolta al mio dentista generale, il quale ogni 6 mesi / un anno mi ha sottoposto alla pulizia dei denti.
dato che la situazione non è mai mutata (anzi: peggioro) due mesi fa mi sono rivolta ad una specialista in parodontologia. alla prima seduta mi ha fatto il test per determinare quale batterio avessi, che è risultato di tipo 1 AA, a detta sua non grave. alla seconda seduta mi ha fatto una forte pulizia dei denti (quasi un mese fa) e mi ha consigliato la cura del laser da effettuare su 10 denti.
le mie domande sono le seguenti:

-secondo il vostro parere, è consigliabile eseguire il laser in base al livello di avanzamento della suddetta malattia ?
- è una cura che presenta effetti collaterali ? (come ad esempio un abbassamento gengivale maggiore ?). chiedo questo dato che, dalla forte pulizia dentale dell'ultima volta, ho notato che le gengive si sono abbassate un po' di più.

- può eliminare l'alitosi definitivamente ?

- se concerne dieci denti, viene fatta in un'unica seduta o di più ?

- può risolvere il problema definitivamente o sarò costretta a rifarla sicuramente ?

sperando in un vostro pronto intervento, vi saluto cordialmente
[#1]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
"è consigliabile eseguire il laser in base al livello di avanzamento della suddetta malattia?
E' una cura che presenta effetti collaterali ?"

Non so qual'è lo stato di avanzamento della malattia.
Non so neppure la causa della sua malattia: mi sembra che finora ci si sia concentrati solo sulla manifestazione di questa (ricerca dei batteri), ma non sulla sua genesi.

Le dirò di più: è solo lei che afferma di soffrire di paradontite (diagnosi fatta da altri).
A 27 anni mi permetta di essere molto scettico.
Non basta avere colletti scoperti e denti sensibili per affermare di soffrire di paradontite.

1 AA NON E' UN BATTERE.
E' una sigla per me senza significato di un test dalla dubbia utilità.
Il laser è comunque solo uno strumento per eseguire una terapia, che può benissimo essere fatta SENZA laser.





"Può eliminare l'alitosi definitivamente?"

Molto difficile.





"Se concerne dieci denti, viene fatta in un'unica seduta o di più?"

Si.





"Può risolvere il problema definitivamente o sarò costretta a rifarla sicuramente?"

Impossibile risponderle.
Dipende dalla causa della paradontite (ammesso che ci sia).
Se per esempio fosse causata da dei problemi occlusali o dal bruxismo (parafunzione consistente nel serrare o digrignare i denti durante il giorno o la notte), la terapia, indipendentemente dal fatto che sia eseguita con il laser o meno, non le risolverà per nulla il problema, perchè non sarebbe rimossa la causa.
Se invece la paradontite fosse causata dalla scarsa igiene orale, anche in questo caso la trerapia non le risolverà il problema perchè non cambierebbe la causa, ovvero l'incuria.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#2]
Utente
Utente
no, la parodontite mi è stata diagnosticata dal mio dentista, non a caso sto andando dallo specialista.
mi sono espressa male, dopo aver fatto un test per verificare se avessi la presenza di eventuali batteri, il mio specialista ha detto che non ho nessun batterio anomalo, ma questo 1AA che è normale avere (io in primis non ho capito di cosa esattamente parla).
"test dalla dubbia utilità": inteso nel senso che poteva evitare di farmi il test, escludendo a priori che si potesse trattare di qualche batterio ? o ritiene che è stato corretto iniziare da questo test ?

l'origine è stata scarsa igiene con spazzolamento errato dei denti (ora mi hanno consigliato di spazzolarli dal dente verso la gengive per non avanzare ulteriormente l'abbassamento delle gengive).
il bruxismo mi è stato nominato, ma non ho ritenuto che potesse essere una causa plausibile, dato che di giorno non digrigno i denti e di notte dormo sempre con la bocca aperta, per cui penso sia impossibile che io possa digrignarli, o mi sbaglio ?

"non basta avere i colletti scoperti e denti sensibili per affermare di soffrire di paradentite":
al di là del fatto che mi è stata proprio diagnosticata, quali altri criteri importanti ritiene debbano essere presenti per poter parlare di tale malattia ?
questo è stato il mio percorso/sintomi:
-gonfiore, arrossamento gengive.
infiammazione gengive e sanguinamento durante il lavaggio dei denti
-ipersensibilità alla temperatura e all'aria
-alitosi
-abbassamento gengive con conseguenti colletti scoperti (di molto): prima la parte inferiore e ora ha --iniziato ad abbassarsi la gengive superiore.
oltre ad essermi informata dal dentista e dal dentista specialista, anche facendo una ricerca in internet io stessa mi sono ritrovata appieno nei sintomi della malattia.

quando è consigliato intervenire con il laser ?

vi sono effetti collaterali con questa tecnica ?

vi sono possibili altre cure ?

la cura con il laser è più cara di altre ?

c'è un rimedio all'alitosi ?

mi scusi per le mille domande







[#3]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Gentile paziente, la malattia parodontale alla sua età, diagnosticata con una accurata anamnesi generale e dentaria, sondaggio parodontale , radiografie, esame clinico occlusale, eventuale presenza di patologie quali bruxismo, è una patologia dei tessuti di sostegno dei denti ( gengiva, legamento ed osso) così seria che nel suo caso si potrebbe ricondurre ad un quadro clinico grave al quale sinceramente non credo . Parodontite da come lei la riferisce non credo podsa essere senza quell'approccio diagnostico da me su descritto. Probabilmente ha effettuato negli anni un igiene orale non idonea per tecnica e frequenza. Spesso va soggetta a gengivite ed ha qualche forma di patologia occlusale o di bruxismo non diagnosticato. Se può riferirci altri elementi diagnistici sarebbe meglio. Cordiali saluti

Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra

[#4]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Gentile paziente , aggiingo per completezza che non mi piace il laser nelle tecnche chirurgiche parodontali complesse. È una mia opinione ma molto condivisa per una serie di ragioni legate essenzialmente alle tevcnihe rigenerative ricostruttive e resettive proprie della chirurgia parodontale.
[#5]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
Suppongo che l'utilizzo del laser sia stato proposto come coadiuvante della tecnica tradizionale in modo da avere una maggiore ed accurata detersione della tasca, ove presente, e della sua momentanea sterilizzazione. Non so che tipo di laser venga utilizzato, ma se affiancato ad una buona detartrasi e curettage gengivale permette di ottenere ottimi risultati.
Cordialmente

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#6]
Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56
Gentile paziente,
accanto alle condivisibili considerazioni del Dr.Muraca, va tenuto in debito conto la possibilità della 'full mouth disinfection' una tecnica di abbinamento di laser ed un pigmento posto a livello gengivale, che esalta la capacità del laser di generare una marcata riduzione in tutta la bocca di germi periodontopatogeni.
Personalmente lo ritengo uno strumento insostituibile accanto ai metodi più tradizionali e che può dare risultati più stabili a medio termine.
Cordiali saluti

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

[#7]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
"il bruxismo mi è stato nominato, ma non ho ritenuto che potesse essere una causa plausibile, dato che di giorno non digrigno i denti e di notte dormo sempre con la bocca aperta, per cui penso sia impossibile che io possa digrignarli, o mi sbaglio ?"

Lei NON PUO' ritenere che...
Questo tipo di diagnosi compete al professionista.

Qui qualche informazione al riguardo: li legga nell'esatto ordine in cui li elenco:
www.malocclusione.it/archivio/bruxismo_cause.pdf
www.malocclusione.it/archivio/bruxismo_diagnosi.pdf
www.malocclusione.it/archivio/bruxismo_terapia.pdf
www.medicitalia.it/minforma/Gnatologia-clinica/1363/Bruxismo-diagnosi-e-terapia

Come il dr. Macrì, mi rifiuto di pensare che la situazione sia così grave a 22 anni.
Gengivite si, da scarsa igiene orale.
Ma perdita consistente di osso penso proprio di no.

Il laser è solo UNO STRUMENTO.
Utile ma NON INDISPENSABILE.
Nel mio studio ne facciamo a meno, e lo lasciamo a "Guerre Stellari".
Altri studi lo utilizzano.
Ma non è questo l'importante.
L'importante è la persona che la sta curando.
Che poi usi una curette o il laser, è totalmente ininfluente.
[#8]
Utente
Utente
vorrei elencarvi il mio "percorso":
per prima cosa il mio dentista, dal quale faccio la pulizia dentale ogni 6 mesi / un anno, l'unica cosa che mi hadetto di fare, in aggiunta alla pulizia, è stata quella di elencarmi una lista di prodotti più delicati per lavarmi i denti, come curasept (prima plackout), spazzolini meridol (quelli soffici), dentrificio durafat (dato che mi manca pure lo smalto: ho i denti leggermente "trasparenti"). Sinceramente l'unica cosa a me evidente è la somma ingente da spendere ogni volta che devo comprarli. L'effetto e la differenza da prodotti più classici e meno costosi io non l'ho ancora vista.
Successivamente mi sono rivolta a questa clinica di parodontologia. Fino a ora ci sono andata due volte:
la prima volta la specialista mi ha visitato 5 (CINQUE) minuti e poi insieme all'igienista si è deciso di fare il test per verificare se avessi qualche batterio anomalo, dove è risultato che non ne ho (quel famoso 1AA....).
Alla seconda visita mi ha visitato una seconda specialista (poiché assente la prima....) e in seguito l'igienista mi ha fatto una pulizia forte dei denti, in cui (come mi aspettavo date tutte le altre volte successe dal dentista a cui ero abituata a rivolgermi per la pulizia) ho perso tanto sangue e a seguito di questo l'igienista mi ha detto che secondo lei è meglio fare questo laser alla prossima visita, dopo una seconda pulizia. Nel frattempo immagino si sia consultata con la (quale ?) / le specialiste, evidenziandoli il fatto che, appunto, durante la pulizia ho perso molto sangue e si è accorta che ho le gengive super delicate (tra un dente e l'altro mi ha mostrato dei minuscoli residui di gengiva, una sorta di grumi; è normale o è la sua pulizia che è stata troppo forte ??).

La cosa mi sta lasciando un po' perplessa, perché alla fine non ho avuto nessuna conclusione a parole dalle specialiste, non io direttamente.

A questo punto non so bene da che parte girarmi, l'unica cosa certa è che sto spendendo un sacco di soldi -a vuoto forse - e che le mie gengive peggiorano ogni giorno di più (le sento lavorare SEMPRE: scusate la possibile arroganza, ma mi risulta davvero IMPOSSIBILE credere che non vi siano dei batteri nocivi nella mia bocca, come appunto mi è stato detto a seguito della prima visita).

[#9]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
"curasept (prima plackout)"

Nessun colluttorio è necessario per l'igiene orale quotidiana.



"spazzolini meridol (quelli soffici)"

Meglio medi; tutte le marche attuali sono idonee, compreso quelle del supermercato.



"dentrificio durafat (dato che mi manca pure lo smalto: ho i denti leggermente trasparenti)".

Se è la stessa persona che le ha fatto la "lista della spesa" a dirle che le manca lo smalto...
Quando lo smalto manca veramente non sono traspatenti i denti, ma opachi.
A meno che non intenda un assottigliamento generale degli incisivi... In genere causato dal bruxismo ... (Ricorda questa parola? Legga gli articoli che le ho elencato).



"Sinceramente l'unica cosa a me evidente è la somma ingente da spendere ogni volta che devo comprarli."

E' evidente anche a me.




"L'effetto e la differenza da prodotti più classici e meno costosi io non l'ho ancora vista."

E non la vedrà mai.
Usi il dentifricio che le piace di più.




" la specialista mi ha visitato 5 (CINQUE) minuti"

E' giusto il tempo che serve per una visita APPROFONDITA, per fare un sondaggio delle gengive accurato, e per spiegarle la situazione e proporle un percorso diagnostico.
Invidio la "bravura" della collega: io ci metto almeno mezz'ora.



"ho perso tanto sangue"

Questa invece potrebbe non essere una cosa negativa.
Potrebbero essere state inefficaci le precedenti pulizie.
In genere le igieniste lavorano molto bene e sono molto coscenziose, e fanno la pulizia meglio dei dentisti (in genere, naturalmente).



"secondo lei è meglio fare questo laser alla prossima visita, dopo una seconda pulizia."

Su questo le ho già detto la mia opinione.
Il laser aiuta la sterilizzazione e cicatrizzazione delle gengive.
AIUTA, non lo fa da solo.
Per qualcuno diventa uno strumento indispensabile per eseguire la prestazione, per altri è uno strumento costosissimo di cui si può fare benissimo a meno.
Se ha fiducia nell'igienista, lo faccia.
Non abbia fiducia nel laser, ma solo nella mano che impugna lo strumento, qualsiasi esso sia.



"Le mie gengive peggiorano ogni giorno di più"
"ma mi risulta davvero IMPOSSIBILE credere che non vi siano dei batteri nocivi nella mia bocca,"

Alcune possibilità:
1) lei non è in grado di lavarsi i denti in modo efficace;
2) la pulizia eseguita non è stata fatta bene;
3) ci sta raccontando un sacco di balle;
4) c'è una causa che non è stata ancora considerata.
Punto 4 (quello che ritengo altamente probabile): bruxismo.
Ripeto: BRUXISMO.
Non ci sono, con grande probabilità, batteri nocivi nella sua bocca.
E anche se ci fossero stati, con una buona e profonda pulizia (quelle che fanno sanguinare, per esempio) se ne vanno via, laser o non laser.
Ci tornano, eventualmente, se ci sono delle situaziuoni che permettono loro di tornare.

Un ultimo punto mi preme sottolineare: LEI NON HA PARADONTOPATIA.
Chiariamo meglio: per paradontopatia si intende anche la semplice gengivite totalmente reversibile con guarigione completa.
Escludiamo questa.
Per diagnosticare una paradontopatia, quella seria, con le tasche gengivali, occorrono delle radiografie e dei sondaggi delle tasche che non sono stati fatti.
Quindi non esiste nessuna diagnosi seria di paradontopatia, ma solo delle parole pronunciate per cambiare aria ai denti.

Veramente impossibile dirle di più on-line senza poterla visitare.



[#10]
Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56
Gentile paziente,
direi che la ipotesi proposta dal Dr.Formentelli può essere presa in seria considerazione nel suo caso.
La diagnosi di certezza è data da rx endorali (personalmente preferisco la ConeBeam perchè dà più informazioni) e dalla cartella parodontale.
Tenga in debito conto la tipologia di biotipo delle sue gengive:
se appartengono a quello sottile festonato (Ricerchi su internet qualche informazione in più) abbinato ad uno smalto sottile e poroso, possono determinare facili sanguinamenti, specie negli spazi interprossimali, senza che siano l'espressione di un danno più grave.
Devo peraltro segnalarle che proprio nel suo caso il laser può dare ottimi risultati soprattutto sul sanguinamento.
Cordiali saluti
[#11]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Gentile paziente , ho letto gli ultimi due interventi dei colleghi che sottoscrivo, e mi corre l'obbligo ,avendole risposto il 19 aprile, di ribadirle quanto già scritto in quell'occasione ed associandomi ali colleghi sintetizzarle quanto segue .

1. A mio avviso , e non solo, lei non è affetta da malattia parodontale in nessuna delle sue manifestazioni e classificazioni. La malattia parodontale si diagnostica come le ho scritto e come scritto dai colleghi non per sensazione.

2. Molto probabilmente è una bruxista, e in questa direzione mi muoverei.

3. Gli studi dimostrano che una buona igiene orale , effettuata con frequenza e tecnica corrette ,si ottiene spazzolandosi con dentifricio o senza ; i risultati nell'uno o nell'altro caso sono, praticamente, sovrapponibili.

4. Il collutorio "generico" non serve.

5.. La malattia parodontale si diagnostica come le ho scritto e come scritto dai colleghi non per sensazione.

6. Un buon dentista effettua ottime terapie in dipendentemente se nelle sue mani c'è un bisturi, un laser o un trapano, un dentista mediocre effettuerà un pessimo lavoro con il bisturi, il laser o il trapano.

7. Il sanguinamento generalmente è indice di infiammazione. Ma la diagnosi quale e dove è. Se effettuano un curettage nelle gengive sane , di sicuro sanguinano. A lei le conclusioni.

Cordiali saluti
[#12]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Gentile paziente , ho letto gli ultimi due interventi dei colleghi che sottoscrivo, e mi corre l'obbligo ,avendole risposto il 19 aprile, di ribadirle quanto già scritto in quell'occasione ed associandomi ali colleghi sintetizzarle quanto segue .

1. A mio avviso , e non solo, lei non è affetta da malattia parodontale in nessuna delle sue manifestazioni e classificazioni. La malattia parodontale si diagnostica come le ho scritto e come scritto dai colleghi non per sensazione.

2. Molto probabilmente è una bruxista, e in questa direzione mi muoverei.

3. Gli studi dimostrano che una buona igiene orale , effettuata con frequenza e tecnica corrette ,si ottiene spazzolandosi con dentifricio o senza ; i risultati nell'uno o nell'altro caso sono, praticamente, sovrapponibili.

4. Il collutorio "generico" non serve.

5.. La malattia parodontale si diagnostica come le ho scritto e come scritto dai colleghi non per sensazione.

6. Un buon dentista effettua ottime terapie in dipendentemente se nelle sue mani c'è un bisturi, un laser o un trapano, un dentista mediocre effettuerà un pessimo lavoro con il bisturi, il laser o il trapano.

7. Il sanguinamento generalmente è indice di infiammazione. Ma la diagnosi quale e dove è. Se effettuano un curettage nelle gengive sane , di sicuro sanguinano. A lei le conclusioni.

Cordiali saluti
[#13]
Utente
Utente
Buonasera,

torno a scrivere qui in un momento di forte sconforto:
da quando vi ho scritto il mio problema con la retrocessione delle gengive non si è mai arrestato, bensì peggiorato.
Oltre a quella fastidiosa sensazione delle gengive costantemente "in lavorazione" (non so come meglio esprimere il concetto), l'aspetto peggiore è dover convivere con l'alitosi: oggi mi rendo conto di quanto mi condiziona la vita. La situazione è talmente destabilizzante al punto che oggi ho rinunciato ad un possibile lavoro pur di non stare a contatto con la gente... Rinuncio a conoscere persone nuove, ad andare a bere una birra con gli amici, rinuncio a parlare ! Mi rendo conto che mi sto completamente isolando. è un periodo già molto difficile della mia vita.
Da qualche anno sono in cura da un paradontologo, che ho visto soltanto alla prima visita e dopodiché una volta all'anno effettuo la pulizia dei denti nel suo studio ma dalla sua igienista (non ha nemmeno tempo per due visite all'anno... la seconda la devo effettuare dal mio dentista generico).
Dato che a questo punto io non so più cosa fare, chiedo a voi se il trattamento ricevuto è nella prassi normale o è il caso di salutare questo disponibilissimo dentista per cercare qualcun'altro.
Se affermativo, che tipo di esami mi consigliate di fare e quante visite all'anno stabilire? Effettuate da qui (esperto o igienista) ?
Non ci sarà mai una soluzione per arrestare l'alitosi, a parte una pallottola in bocca ?
Aggiungo che prima di questo paradontologo ne ho visitato un altro, il quale mi ha fatto una cura con il laser, che ha dato miglioramenti iniziali per poi ritrovarmi al punto di partenza.

Voglio indietro la mia vita.

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