Levigatura radicolare --> pulpite?
Buongiorno,
di recente sono stata dal dentista per alcuni fastidi. L'ortopanoramica non ha segnalato particolari problematiche ma il dentista mi ha suggeriro di fare una levigatura radicolare. dopo avere fatto il primo quadrante superiore senza problemi, in una successiva seduta ho fatto la levigatura in tutta la parte inferiore. In particolare il dentista si è soffermato nello spazio tra il molare (incapsulato) e il premolare rilevando una tasca abbastanza profonda, tanto che il fastidio è stato notevole. Dopo qualche giorno ho iniziato ad avere fastidio dapprima in modo non ben localizzato alla parte inferiore sinistra e successivamente il dolore si è acuita proprio nel punto in questione. Ho iniziato una cura antibiotica con neoduplamox e dopo qualche giorno mi sono recata dal dentista, il quale dopo una radiografia mi ha rilevato una sofferenza al dente ma non tale da suggerire un intervento di rimozione della capsula. Mi ha parlato di pulpite e mi ha suggerito di continuare l'antibiotico ancora fino a 6 giorni e di procedere con attenta pulizia uso del filo e sciacqui con acqua ossigenata. Il fastidio non è ancora passato ed ho continuato l'antibiotico, sono già all'ottavo giorno. tra due giorni ho appuntamento ma cosa mi devo aspettare?è normale che abbia ancora dolore?è stata la levigatura la causa di questo problema?
grazie a tutti per l'attenzione
di recente sono stata dal dentista per alcuni fastidi. L'ortopanoramica non ha segnalato particolari problematiche ma il dentista mi ha suggeriro di fare una levigatura radicolare. dopo avere fatto il primo quadrante superiore senza problemi, in una successiva seduta ho fatto la levigatura in tutta la parte inferiore. In particolare il dentista si è soffermato nello spazio tra il molare (incapsulato) e il premolare rilevando una tasca abbastanza profonda, tanto che il fastidio è stato notevole. Dopo qualche giorno ho iniziato ad avere fastidio dapprima in modo non ben localizzato alla parte inferiore sinistra e successivamente il dolore si è acuita proprio nel punto in questione. Ho iniziato una cura antibiotica con neoduplamox e dopo qualche giorno mi sono recata dal dentista, il quale dopo una radiografia mi ha rilevato una sofferenza al dente ma non tale da suggerire un intervento di rimozione della capsula. Mi ha parlato di pulpite e mi ha suggerito di continuare l'antibiotico ancora fino a 6 giorni e di procedere con attenta pulizia uso del filo e sciacqui con acqua ossigenata. Il fastidio non è ancora passato ed ho continuato l'antibiotico, sono già all'ottavo giorno. tra due giorni ho appuntamento ma cosa mi devo aspettare?è normale che abbia ancora dolore?è stata la levigatura la causa di questo problema?
grazie a tutti per l'attenzione
[#1]
Gentile Utente,
una terapia antibiotica si esegue solo in caso di ascesso, cioè infezione batterica ed accumulo di essudato purulento, e quindi gonfiore, nei tessuti circostanti un dente affetto o da necrosi della polpa o da malattia parodontale.
Non condivido l'uso dell'acqua ossigenata, valida solo in caso di gengivite ulcero-necrotica, che non mi pare essere il suo caso: utilissimo invece un colluttorio o un gel a base di clorexidina.
Una levigatura radicolare può causare una pulpite su un dente trattato se vieve lesionato un fascicolo vascolo-nervoso che afferisce ad un canale laterale della radice:
bisogna verificare se è il suo caso, dovrebbe specificare meglio la tipologia del dolore, soprattutto se battente e non controllabile tramite i comuni antidolorifici.
Se il suo dentista ha diagnosticato una pulpite, dovrà procedere quasi sicuramente alla devitalizzazione
Cordiali Saluti
una terapia antibiotica si esegue solo in caso di ascesso, cioè infezione batterica ed accumulo di essudato purulento, e quindi gonfiore, nei tessuti circostanti un dente affetto o da necrosi della polpa o da malattia parodontale.
Non condivido l'uso dell'acqua ossigenata, valida solo in caso di gengivite ulcero-necrotica, che non mi pare essere il suo caso: utilissimo invece un colluttorio o un gel a base di clorexidina.
Una levigatura radicolare può causare una pulpite su un dente trattato se vieve lesionato un fascicolo vascolo-nervoso che afferisce ad un canale laterale della radice:
bisogna verificare se è il suo caso, dovrebbe specificare meglio la tipologia del dolore, soprattutto se battente e non controllabile tramite i comuni antidolorifici.
Se il suo dentista ha diagnosticato una pulpite, dovrà procedere quasi sicuramente alla devitalizzazione
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#2]
Utente
Gentile Dr.,
la ringrazio per la celere risposta.
II dolore, come accennavo, dapprima si è manifestato in tutta la zona gengivale e c'era un leggero gonfiore, dopo si è ben localizzato in corrispondenza del molare: più un dolore pulsante con sensazione di dente alto, tanto che diventava difficile la masticazione ma anche la più semplice chiusura della bocca.
Con l'antinfiammatorio (aulin) e l'antibiotico (neoduplamox ) il dolore si è un pò attenuato ma ad oggi, come dicevo dopo 8 giorni di terapia, non è passato del tutto.
Rimane questa diffcioltà nella masticazione ed anche la pulizia sulla corona è fastidiosa, è come se schiacciassi qualcosa. permane ancora la sensazione di dente alto.
Il dentista quando mi ha fatto la radiografia ha detto che c'era questa infiammazione a livello di un nervo e che potrebbe essere o potrebbe generare una pulpite...non è stato chiaro. ho solo captato questo nome che non conoscevo affatto, adesso ho capito di che si tratta.
La terapia che mi ha dato è quella su esposta. In ogni caso mi ha risposto puntualmente che il dolore non è stato generato dalla levigatura, visto che il dolore non si è manifestato subito dopo il trattamento ma dopo qualche giorno dallo stesso.
A me in realtà questa cosa non convince molto e in tutta onestà, domani lo devo vedere e non so come regolarmi.
Spero possa suggerirmi cosa aspettarmi e come regolarmi.
Grazie
saluti
la ringrazio per la celere risposta.
II dolore, come accennavo, dapprima si è manifestato in tutta la zona gengivale e c'era un leggero gonfiore, dopo si è ben localizzato in corrispondenza del molare: più un dolore pulsante con sensazione di dente alto, tanto che diventava difficile la masticazione ma anche la più semplice chiusura della bocca.
Con l'antinfiammatorio (aulin) e l'antibiotico (neoduplamox ) il dolore si è un pò attenuato ma ad oggi, come dicevo dopo 8 giorni di terapia, non è passato del tutto.
Rimane questa diffcioltà nella masticazione ed anche la pulizia sulla corona è fastidiosa, è come se schiacciassi qualcosa. permane ancora la sensazione di dente alto.
Il dentista quando mi ha fatto la radiografia ha detto che c'era questa infiammazione a livello di un nervo e che potrebbe essere o potrebbe generare una pulpite...non è stato chiaro. ho solo captato questo nome che non conoscevo affatto, adesso ho capito di che si tratta.
La terapia che mi ha dato è quella su esposta. In ogni caso mi ha risposto puntualmente che il dolore non è stato generato dalla levigatura, visto che il dolore non si è manifestato subito dopo il trattamento ma dopo qualche giorno dallo stesso.
A me in realtà questa cosa non convince molto e in tutta onestà, domani lo devo vedere e non so come regolarmi.
Spero possa suggerirmi cosa aspettarmi e come regolarmi.
Grazie
saluti
[#3]
Gentile paziente,
quando un dente è in pulpite l'assunzione di antibiotico è assolutamente inutile.
L'unica terapia risolutiva è l'asportazione del fascio vascolo-nervoso (nervo), dopo aver anestetizzato il dente , effettuando terapia canalare (devitalizzazione )del dente in pulpite.
Il senso di allungamento del dente in occlusione, il dolore pulsante del dente associato a dolenzia sia alla percussione che alla digito-pressione della parte gengivale sopra il dente con un prova di vitalità negativa dello stesso , sono tutti sintomi di una parodontite acuta e di una necrosi .
E' in tal ultimo caso necessario aprire il dente e procedere alla risoluzione della necrosi sempre senza ricorrere ad antibiotici con una terapia canalare adeguata ( l'antibiotico va assunto raramente ed in caso di complicanze.
La levigatura porta ad una aumento della sensibilità caldo/freddo che può essere contrastata ricorrendo ad opportuni prodotti . Come ha sottolineato il collega solo in presenza di una lesione del fascio vascolo-nervoso del dente levigato si può avere una pulpite o una necrosi.
Esistono lesioni endodontiche e parodontaliche colpiscono alcuni elementi dentari ed in tal caso la risoluzione della tasca va associata alla risoluzione della problematica endodontica (del nervo).
Cosa fare domani? Farsi fare una diagnosi di ciò che ha il suo dente e poi decidere il da farsi su quanto il collega le proporrà.
Cordiali saluti
quando un dente è in pulpite l'assunzione di antibiotico è assolutamente inutile.
L'unica terapia risolutiva è l'asportazione del fascio vascolo-nervoso (nervo), dopo aver anestetizzato il dente , effettuando terapia canalare (devitalizzazione )del dente in pulpite.
Il senso di allungamento del dente in occlusione, il dolore pulsante del dente associato a dolenzia sia alla percussione che alla digito-pressione della parte gengivale sopra il dente con un prova di vitalità negativa dello stesso , sono tutti sintomi di una parodontite acuta e di una necrosi .
E' in tal ultimo caso necessario aprire il dente e procedere alla risoluzione della necrosi sempre senza ricorrere ad antibiotici con una terapia canalare adeguata ( l'antibiotico va assunto raramente ed in caso di complicanze.
La levigatura porta ad una aumento della sensibilità caldo/freddo che può essere contrastata ricorrendo ad opportuni prodotti . Come ha sottolineato il collega solo in presenza di una lesione del fascio vascolo-nervoso del dente levigato si può avere una pulpite o una necrosi.
Esistono lesioni endodontiche e parodontaliche colpiscono alcuni elementi dentari ed in tal caso la risoluzione della tasca va associata alla risoluzione della problematica endodontica (del nervo).
Cosa fare domani? Farsi fare una diagnosi di ciò che ha il suo dente e poi decidere il da farsi su quanto il collega le proporrà.
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.7k visite dal 09/04/2013.
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